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Il Regno di Andalusia

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    (William Riker)
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    Ligius
    Phylax
    00 21/04/2011 15:32
    Eccoti accontentato
    1730: muore Re Carlo IV di Andalusia, gli succede il figlio Filippo V. Il suo regno coincide con l'età delle prime grandi riforme illuministiche, compiute dal ministro Juan Guillermo Riperdá: riforma del sistema scolastico ed universitario, fondazione di imprese di Stato, introduzione del divorzio.

    1732: la Nuova Aragona viene riorganizzata e divisa in Tredici Colonie: Georgia, Carolina del Sur, Carolina del Norte, Virginia, Santa Maria (il nostro Maryland), Corpus Christi (Delaware), Nueva Murcia (New Jersey), Filadelfia (Pennsylvania), Nueva Toledo (New York), San Bernardino (Connecticut), Isla de Rodas (Rhode Island), Fuerteventura (Massachusetts) e Nueva Estremadura (New Hampshire).

    1733: il catalano Juan Caballero inventa la "spoletta volante", una macchina che accelera la filatura di 25 volte. Inizia in Andalusia la cosiddetta Rivoluzione Industriale, estendendosi ben presto a tutta l'America Latina. La Rivoluzione Industriale parte dall'Andalusia perchè tale stato è il primo ad avere un'agricoltura di mercato e non di autosostentamento che, unita all'innovazione tecnologica, elimina molta manodopera dalle campagne, facendola affluire verso la città, dove trova occupazione nella nascente industria, alimentata dalla grande disponibilità di carbone importato da Inghilterra e Scozia. Inoltre l'Andalusia si trova in una posizione geografica favorevole ai commerci nell'Oceano Atlantico, mentre la barriera dei Pirenei le consente una facile difesa dei propri confini.

    1735: a Firenze è fondata la prima Loggia Massonica d'Italia.

    1737: muore di gotta il Re d'Italia Giangastone, ultimo dei Medici, ubriacone e disinteressatosi del potere. Il trono tocca dunque a sua sorella Annamaria Luisa, che ha sposato Carlo IV Sforza, e quindi al loro figlio Filippo V. Ma le altre case regnanti europee vogliono scongiurare una nuova unione dinastica tra Andalusia ed Italia, il che renderebbe ancora più potente la monarchia andalusa, già padrona incontrastata dei mari. Scoppia così la Guerra di Successione Italiana, che vede contrapporsi da un lato Andalusia e Regno Unito, dall'altro Francia, Sassonia, Paesi Bassi, Danimarca e Svezia.

    1740: alla morte di suo padre Carlo VI sale al trono di Sassonia la prima donna, Maria Teresa d'Asburgo. Nessuna Guerra di Successione, poiché non vi è in gioco alcun titolo imperiale, ma alcuni principi protestanti si rifiutano di riconoscerla come sovrana; ne segue una guerra civile che si concluderà solo nel 1748 con la vittoria delle forze fedeli a Maria Teresa. Muore anche il Re Apostolico d'Ungheria Federico Guglielmo I, gli succede il figlio Federico II il Grande. Tiranno illuminato, egli aderisce ai principi dell'Illumismo e riesce a far assurgere il proprio regno a grande potenza europea, combattendo instancabilmente contro i Turchi che premono ai confini meridionali.

    1741: dopo quattro anni di guerre, durante le quali si sono distinti Carlo Emanuele III il Laborioso, Duca di Savoia, e Karl Friedrich Hieronymus (che passerà alla storia come il Barone di Münchhausen), si conclude la Guerra di Successione Italiana con la Pace di Utrecht. Filippo V Sforza è costretto a rinunciare al trono d'Italia, che va a Luigi d'Orléans, il cui nonno era Filippo d'Orléans, fratello minore del Re Sole Luigi XIV. L'Alberoni, che è stato tra i principali sostenitori di Filippo V, è costretto a ritirarsi a vita privata. La più insoddisfatta di tutte le potenze tuttavia è proprio la Francia, che non riesce a strappare (come sperava) né il Rossiglione all'Andalusia né Nizza all'Italia.

    1746: muore il Re di Andalusia Filippo V Sforza, gli succede il figlio Ferdinando VI.

    1748: il filosofo francese Charles de Montesquieu con il suo saggio "Lo spirito delle leggi", uno studio sulle istituzioni politiche del suo tempo, avvia la grande stagione dell'Illuminismo, che ben presto partendo dalla Francia contagia tutta l'Europa.

    [continua]

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    Keirosophos
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    Ligius
    Ilarchos
    00 22/04/2011 22:11
    molto bella!
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    (William Riker)
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    Ligius
    Phylax
    00 25/04/2011 16:06
    Gli USA come non te li aspetti
    1752: muore il Re d'Italia Luigi I d'Orléans, gli succede il figlio Luigi Filippo I, che ha sposato Eleonora di Savoia, figlia del Duca Carlo Emanuele III di Savoia. Questi pone la sua residenza a Torino, nuova capitale d'Italia, più vicino alla natia Francia. Il governo britannico acquista da quello andaluso il territorio dell'attuale Guyana.

    1755: il 1 novembre, giorno di Ognissanti, la città andalusa di Lisbona, capitale della nazione portoghese, è completamente rasa al suolo da uno spaventoso terremoto che tocca il grado 9 della Scala Richter. Il sisma danneggia anche la capitale Siviglia, moltissime città andaluse sulla costa atlantica e le città di Fez e Marrakesh in Marocco. Subito dopo uno tsunami si abbatte sulle coste con onde anomale alte 20 metri. Il disastro scuote le coscienze di un'intera generazione: i cattolici lo vivono come una punizione per la persecuzione degli indios nelle colonie, gli illuministi ne traggono spunto per criticare il concetto di Provvidenza. La ricostruzione di Lisbona è portata a termine in soli due anni dal governatore della città, Sebastião José de Carvalho e Melo, meglio noto come il Marchese di Pombal.

    1756: il Re di Francia Luigi XV di Borbone, succube della sua amante Jeanne Antoinette Poisson, meglio nota come Marchesa di Pompadour, si lascia convincere da questa ad allearsi con la Sassonia contro l'Andalusia per risolvere il problema della rivalità coloniale tra Siviglia e Parigi. Scoppia così quella che passerà alla storia come la Guerra dei Sette Anni, e che è stata definita "la prima guerra mondiale della storia", essendo combattuta non solo in Europa ma anche nelle colonie nordamericane, in Africa e in India.

    1759: muore prematuramente Re Ferdinando VI di Andalusia, gli succede il fratello Carlo V, decisamente influenzato dalle nuove idee illuministiche.

    1761: Cesare Beccaria e Pietro Verri fondano a Milano l'Accademia dei Pugni, introducendo l'Illuminismo nella Penisola.

    1762: l'Ungheria di Federico II il Grande è il primo paese ad introdurre l'istruzione elementare obbligatoria. Egli inoltre porta l'Accademia di Budapest al massimo splendore, grazie all'aiuto di dotti illuministi francesi e grazie alla modernizzazione dei piani di studi. Nell'Accademia vige una completa libertà di opinione, cosa rivoluzionaria per quell'epoca. Inoltre Federico semplifica il sistema giudiziario, abolisce la tortura e fonda una cappella musicale a Budapest.

    1763: la Pace di Parigi mette fine alla Guerra dei Sette Anni. Gli esiti per la Francia sono disastrosi: essa conserva il Canada, giudicato poco redditizio dagli andalusi, ma perde tutta la Louisiana, il Senegal e l'India, che passano sotto il controllo di Siviglia. In tal modo tutto il territorio di quello che nella nostra Timeline sono gli USA passa sotto controllo andaluso. Proprio i coloni andalusi che abitano la Nuova Aragona (cioè la Nuova Inghilterra della nostra Timeline) sono però i più insoddisfatti, avendo sostenuto tutto il peso della guerra nel Nordamerica (inclusi gli attacchi da parte degli indiani alleati dei francesi) senza ottenere alcun reale beneficio, anzi dovendo subire un inasprimento delle tasse per coprire le spese belliche.

    1764: l'inglese James Watt brevetta a Siviglia la macchina a vapore: la Rivoluzione Industriale conosce un nuovo, grande impulso, ma si manifestano anche i primi problemi legati all'inquinamento.

    1766: il 1 gennaio, dopo ben 64 anni di regno, muore il Sovrano del Regno Unito Giacomo III Stuart; gli succede il figlio Carlo III il Buono. Figura di scarso rilievo, egli lascia ormai tutto il potere in mano al Primo Ministro William Pitt, Primo Conte di Chatham.

    1767: il governo andaluso estende alle colonie una tassa del bollo, già in vigore nella madrepatria, per la quale ogni uso della carta, nei giornali, nei documenti commerciali, negli atti legali e così via è sottoposto a un tributo, pagato mediante l'apposizione di un bollo. Dure proteste dei coloni andalusi della Nuova Aragona, già delusi perchè la madrepatria ha precluso loro l'espansione nei territori occidentali di recente conquista, di fatto annessi all'impero andaluso.

    1768: il capitano inglese James Cook per conto della Royal Society cartografa esattamente le coste di Australia e Tasmania, prendendone possesso a nome della corona britannica (Italia e Paesi Bassi avevano già rivendicato quelle terre senza mai lasciarvi insediamenti stabili).

    1772: con la bolla "Dominus ac Redemptor" del 21 luglio, papa Clemente XIV è costretto dalle pressioni politiche a sopprimere la Compagnia di Gesù, che conta ormai circa 23.000 membri in 42 province. La soppressione ha effetto in Italia, Francia, Inghilterra, Scozia, Irlanda e nei ducati cattolici della Sassonia. I Gesuiti sopravvivono invece in Andalusia, nelle sue colonie latinoamericane e in Russia, giacché i rispettivi sovrani si rifiutano di applicare la bolla papale. I Gesuiti andalusi hanno così il compito di permettere la sopravvivenza del loro ordine. Intanto il capitano James Cook è il primo (per quanto se ne sa) a superare il Circolo Polare Antartico.

    1773: la Compagnia Andalusa delle Indie Orientali ottiene dalle Cortes Generales di Siviglia il diritto di monopolio sul tè importato dalla Cina, tagliando fuori gli intermediari americani che fino ad ora hanno goduto di un ampio e fruttuoso giro di affari. Le organizzazioni segrete nate nelle colonie della Nuova Aragona, sostenute dall'opinione pubblica, proclamano il boicottaggio delle merci inglesi. Il 16 dicembre alcuni patrioti neoaragonesi travestiti da Indiani assaltano le navi della Compagnia alla fonda nel porto di Vera Cruz (la nostra Boston) e gettano in mare il carico di tè. La risposta del governo di Siviglia è durissima: il porto di Vera Cruz è bloccato e si tenta di privare le Tredici Colonie di ogni autonomia amministrativa, inviando sul posto un gruppo di funzionari andalusi nominati dal re. Le Cortes Generales approvano poi nuove leggi giudicate intollerabili dai coloni. Viene allora convocato a Filadelfia il primo Congresso Continentale, che comincia a parlare apertamente di indipendenza.

    1775: per 100 giorni l'esercito marocchino assedia la piazzaforte andalusa di Melilla, prima di venire sconfitto dalla flotta di Siviglia e costretto a rinunciare alla sua conquista. Il drammaturgo francese Pierre-Augustin Caron de Beaumarchais fa rappresentare per la prima volta "Le Barbier de Séville ou la Précaution inutile" ("Il barbiere di Siviglia o la Precauzione inutile"), una satira efficace dell'ottimismo della classe borghese andalusa in ascesa durante la Rivoluzione Industriale. Da quest'opera verranno tratte svariate opere liriche.

    1776: il 4 luglio nel Secondo Congresso Continentale le Tredici Colonie della Nuova Aragona firmano la Dichiarazione di Indipendenza e fondano gli Estados Unidos de América (Stati Uniti d'America). Il generale Francisco de Miranda, nativo della Virginia, è posto a capo dell'esercito indipendentista, che all'inizio deve subire delle sconfitte da parte degli andalusi, sbarcati in forze con i loro alleati inglesi per soffocare la rivolta; fallisce anche il tentativo di estendere il contagio rivoluzionario al Messico, che riafferma la propria fedeltà alla corona andalusa. Il 22 settembre la capitale 1777 Filadelfia cade in mani andaluse. A questo punto l'intellettuale Beniamino Franklin, di origini inglesi e di religione protestante, gioca la carta vincente: si reca alla corte di Luigi XVI di Francia per chiedere aiuti contro gli andalusi. Il Re di Francia intuisce che può prendersi la rivincita sull'odiata Andalusia ed invia un nutrito corpo di spedizione al comando del generale Marie-Joseph Gilbert du Motier, Marchese de La Fayette. Da tutta Europa accorrono in America volontari animati dagli ideali illuministi: tra gli altri l'eroe polacco Tadeusz Kosciuszko, il generale sassone Friedrich Wilhelm von Steuben e il poeta italiano Vittorio Alfieri.

    1777: sotto il governo del Primo Ministro andaluso José Moñino y Redondo, conte di Floridablanca, le Riforme Illuministiche in Andalusia toccano il loro culmine. Nonostante le proteste di Papa Pio VI, che non esita a recarsi personalmente a Siviglia per tentare inutilmente di convincere il conte a cambiare politica, molti ordini religiosi sono soppressi, i loro beni incamerati dal demanio statale, è abrogato il Foro Ecclesiastico (d'ora in poi gli ecclesiastici dovranno essere giudicati da tribunali laici) e la Chiesa deve rinunciare a gran parte dei suoi privilegi, venendo ridotta sotto il completo controllo dell'autorità statale. Inoltre il conte di Floridablanca vara un nuovo codice penale e giunge ad abrogare la pena di morte in tempo di pace, primo stato del mondo a farlo.

    1779: il capitano James Cook, dopo aver esplorato quasi tutte le isole del Pacifico, muore nel corso di un'imboscata nelle isole Hawaii. In seguito ai suoi viaggi il Regno Unito annette molti arcipelaghi di quell'oceano.

    1781: il 9 ottobre il generale americano Francisco de Miranda sconfigge definitivamente le forze andaluse nella Battaglia di San Sebastian, ponendo termine alla Guerra d'Indipendenza Americana. Con il Trattato di Pace di Parigi l'Andalusia è costretta a riconoscere l'indipendenza degli Stati Uniti d'America e a cedere loro la Florida e tutto il territorio ad ovest degli Appalachi fino al fiume Mississippi; la Louisiana e il Senegal tornano invece alla Francia. 170.000 lealisti lasciano gli Stati Uniti, spostandosi in Messico, a Cuba o in Sudamerica. Francisco de Miranda è eletto primo Presidente del nuovo stato, che si dota di una struttura federale e come moneta adotta il dollaro (deformazione di tallero). Qui sotto la sua bandiera.



    [continua]
    [Modificato da (William Riker) 25/04/2011 16:10]
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    (William Riker)
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    Ligius
    Phylax
    00 27/04/2011 18:24
    L'età delle Rivoluzioni
    1782: il navigatore italiano Alessandro Malaspina fonda dei forti sul litorale di quella che diverrà la Costa d'Avorio. Il matematico portoghese José Anastacio da Cunha sistematizza per primo il moderno Calcolo Infinitesimale introducendo una definizione rigorosa di limite.

    1785: muore il Re d'Italia Luigi Filippo I d'Orléans, gli succede il figlio Luigi Filippo II, un tiranno illuminato che non disdegna gli ideali illuministici ma che ha le idee chiare circa l'assolutismo regio: "Tutto per il popolo, nulla per mezzo del popolo" è infatti il suo motto.

    1786: Federico II il Grande muore nel suo castello di Sans-Souci fuori Budapest, dopo 46 anni di regno. Siccome non ha avuto figli, gli succede il nipote Federico Guglielmo II, detto il Buono a Nulla (il che la dice lunga sulla diversità rispetto a suo padre). Dongiovanni impenitente, preferisce disinteressarsi dello stato per badare solo alle imprese galanti; appassionato di spiritismo, si affilia alla Massoneria.

    1787: in Australia è fondata la colonia britannica del Nuovo Galles del Sud. L'esploratore andaluso Esteban José Martínez Fernández y Martínez de la Sierra tenta inutilmente di trovare il Passaggio a Nord-Ovest, ma è bloccato dai ghiacci e costretto a tornare indietro.

    1788: muore Re Carlo V di Andalusia, gli succede il figlio Carlo VI, proprio mentre il diluvio rivoluzionario sta per abbattersi sull'Europa. Muore anche il Sovrano del Regno Unito Carlo III Stuart. Non avendo egli eredi, ed essendo suo fratello Enrico Benedetto Cardinale di Santa Romana Chiesa, in base alla Legge di Successione il trono passa al suo parente maschio più prossimo: Carlo Emanuele di Savoia, figlio del Duca Vittorio Amedeo III, la cui trisnonna paterna era Enrichetta Anna, sorella di Carlo I Stuart. Ha inizio così la dinastia Savoia sul trono inglese. Siccome Carlo Emanuele parla appena l'inglese, si disinteressa del governo, lasciando il Regno nelle mani del Parlamento e dello scaltro Primo Ministro William Pitt il Giovane.

    1789: con la presa della Bastiglia scoppia la Rivoluzione Francese.

    1792: dopo aver deposto Re Luigi XVI, che sarà giustiziato l'anno seguente, i Rivoluzionari Francesi proclamano la Repubblica e dichiarano guerra alla Sassonia, il cui giovane sovrano Francesco II è appena salito al trono e vuole impedire l'estensione dell'infezione rivoluzionaria al resto d'Europa. Si forma la Prima Coalizione, costituita da Sassonia, Paesi Bassi, Andalusia, Italia, Regno Unito e Ungheria: praticamente la Francia si trova di fronte tutti gli altri stati europei, che la attaccano per terra e per mare. I Paesi Bassi e la Sassonia lanciarono offensive dal Reno, mentre l'Andalusia attacca dai Pirenei. La Repubblica Francese subisce pesanti sconfitte, come nel caso della battaglia di Neerwinden, e ribellioni interne (la Vandea), a cui risponde con il Comitato di salute pubblica e con il servizio militare obbligatorio di massa. Alla fine i Rivoluzionari riescono ad instaurare la Repubblica Batava e a costringere Sassonia e Italia ad uscire dal conflitto. A combattere contro i sanculotti restano solo Andalusia e Inghilterra. Ad impedire l'invasione dell'Italia da parte delle forze rivoluzionarie è il giovane corso Napoleone Buonaparte.

    1795: la Polonia è definitivamente spartita tra Sassonia, Ungheria e Russia. Le isole di Trinidad e di Tobago vengono scorporate dal Vicereame della Nueva Granada e formano una colonia andalusa a sé.

    1796: muore Vittorio Amedeo III, Carlo Emanuele diventa anche Duca di Savoia in unione personale, anche se il suo Ducato è occupato dalla Francia rivoluzionaria. Muore anche il Re Apostolico di Ungheria Federico Guglielmo II, a soli 53 anni; gli succede il figlio Federico Guglielmo III. L'esploratore andaluso José de Bustamante y Guerra è il primo uomo a mettere piede sul continente antartico, del quale prende possesso a nome del suo Re.

    1797: il 12 aprile Napoleone Buonaparte, nominato Generale di Brigata a soli 28 anni, infligge una durissima sconfitta al generale rivoluzionario Pierre Jadart du Merbion presso Cairo Montenotte. Sull'onda dello slancio penetra in territorio francese e conquista la Savoia. I monarchici francesi lo acclamano come un liberatore, ma improvvisamente il Re d'Italia Luigi Filippo II d'Orléans gli ordina di arrestare la sua marcia trionfale e di fare ritorno in patria. Pochi sono i dubbi circa la condotta del sovrano: egli non è mai stato veramente amato dal popolo italiano (figuriamoci dai Corsi!), mentre il generale Napoleone è ormai popolarissimo, e si sa che la gelosia fa commettere gesti sconsiderati.

    1798: Luigi Filippo II promuove Napoleone a Capo di Stato Maggiore dell'Esercito (promoveatur ut amoveatur) e lo invia a conquistare l'Egitto per allargare l'impero coloniale italiano, ormai una pallida ombra di quello conquistato da genovesi e veneziani nel XV e XVI secolo. Napoleone obbedisce, certo di coprirsi di gloria in oriente, e sconfigge i Mamelucchi nella Battaglia delle Piramidi, impadronendosi del Cairo con una facilità disarmante. Gli scienziati e gli storici al seguito di Napoleone fondano la moderna egittologia (uno dei suoi soldati scopre per caso la Stele di Rosetta). Ma intanto in patria le cose si mettono male: il generale Jean Étienne Championnet, approfittando dell'assenza di Napoleone, riconquista la Savoia e poi fa irruzione in Italia, sbaragliando presso Mondovì il generale Colli. Re Luigi Filippo II d'Orléans è preso prigioniero e ghigliottinato; le truppe francesi fanno irruzione a Roma ed arrestano Papa Pio VI che è tratto prigioniero a Valence, dove muore; il Direttorio proclama l'annessione dell'Italia alla Repubblica Francese. Tuttavia il Cardinale Fabrizio Ruffo riorganizza le truppe italiane dell'Italia meridionale, crea l'Esercito della Santa Fede e, quando i rivoluzionari stanno per entrare in Napoli, solleva il popolo ed infligge loro una pesante sconfitta, costringendoli a ripiegare.

    1799: dopo aver conquistato anche la Palestina, Napoleone è informato dei drammatici fatti d'Italia e rientra via mare, lasciando il comando delle operazioni belliche ai suoi luogotenenti. Sbarcato a Genova, annienta l'esercito francese nella Battaglia di Marengo, nella quale cade il suo avversario, Louis-Charles-Antoine Desaix. Intanto un Conclave riunito eccezionalmente a Venezia elegge nuovo pontefice il cardinale Barnaba Chiaramonti, che prende il nome di Pio VII. A questo punto accade il colpo di scena: anziché riconoscere nuovo Re d'Italia il figlio del sovrano defunto, Luigi Filippo III, 25 anni, Napoleone Buonaparte si proclama Primo Console e Luogotenente del Regno, approfittando del fatto che il sovrano legittimo è rifugiato in Andalusia.

    1800: Manuel Belgrano, eroe della Guerra d'Indipendenza di origini italiane, è eletto 2° Presidente degli Stati Uniti d'America. Viene ultimata la città di Miranda (la nostra Washington), capitale degli Stati Uniti d'America che trae il nome dal primo Presidente.

    1802: invasione napoleonica della Francia rivoluzionaria, che capitola dopo che i generali Gioacchino Murat, Jean-Baptiste Jules Bernadotte e Michel Ney hanno disertato, passando per convenienza dalla parte di Napoleone. Questi entra da trionfatore a Parigi e si fa nominare anche Reggente del Regno di Francia, calpestando i diritti di Luigi Stanislao, fratello del decapitato Luigi XVI, che si trova in esilio in Inghilterra. Murat, Bernadotte e Ney sono compensati con feudi e titoli nobiliari. La stella napoleonica è più che mai in ascesa.

    1804: il 2 dicembre mediante un plebiscito, Napoleone si fa incoronare da Papa Pio VII Imperatore degli Italiani e dei Francesi. Gli altri stati europei non riconoscono il suo titolo. Luigi Filippo III trasferisce la sua corte a San Sebastiano (la nostra Rio de Janeiro) dove è incoronato solennemente Re d'Italia, in opposizione a Napoleone. Intanto il presidente americano Manuel Belgrano acquista la Louisiana da Napoleone (cui le colonie americane non interessano), facendo raddoppiare di colpo la superficie degli Stati Uniti.

    1805: le potenze europee guidate dall'Andalusia lanciano un ultimatum a Napoleone: ora che la Rivoluzione Francese è stata schiacciata, o lascerà tornare sul trono i legittimi sovrani di Italia e Francia, o sarà la guerra. Il Buonaparte risponde invadendo il Regno di Sassonia dalla parte del Reno, mentre il generale italiano Andrea Massena protegge l'Italia settentrionale e il francese Gioacchino Murat (che è diventato cognato di Napoleone sposandone la sorella Carolina) tiene impegnata l'Andalusia sui Pirenei. Dopo aver occupato anche i Paesi Bassi e dopo aver sconfitto gli eserciti sassone e ungherese a Ulm, l'Imperatore decide di attaccare la capitale sassone Vienna. Il 2 dicembre le sue truppe si scontrano con quelle russe e con le residue forze sassoni ad Austerlitz, in Moravia, riportando una vittoria schiacciante, tuttora considerata un capolavoro inimitabile del genio strategico di Napoleone. Con il Trattato di Presburgo il Buonaparte annette anche la Sassonia ai propri domini; il re Francesco II d'Asburgo è costretto a rifugiarsi a Budapest, sotto la protezione di Federico Guglielmo III. Anche l'Andalusia è costretta a cedere il Rossiglione e le Baleari. Viene ricostruito invece il Granducato di Varsavia sotto protettorato napoleonico. In pochi anni Napoleone, proveniente dal nulla, ha costruito un impero vasto quanto quello di Carlo Magno (di lui Manzoni scriverà: « La procellosa e trepida / gioia d'un gran disegno, / l'ansia d'un cor che indocile / serve, pensando al regno; / e il giunge, e tiene un premio / ch'era follia sperar... »)

    1807: Napoleone è il padrone assoluto dell'Europa centrale ma sa di essere circondato da quattro potenze nemiche: Andalusia, Inghilterra, Russia ed Ungheria. Prepara perciò piani per invadere l'Ungheria ed eliminare uno dei suoi più pericolosi nemici, ma lo scaltro Primo Ministro andaluso Francisco de Saavedra y Sangronis istiga lo Zar Alessandro I di Russia ad attaccare l'impero napoleonico dalla parte della Polonia. Lo scontro militare ad Eylau tra Napoleone e lo Zar finisce in pareggio; i due si incontrano e decidono di stipulare la pace, così il corso si libera di uno dei suoi nemici più pericolosi. Per contrastare Andalusia e Inghilterra, che sono potenze marittime, egli decide di mettere in atto un blocco continentale contro tutti i prodotti importati dai suoi nemici.

    1808: Bernardo O'Higgins, figlio naturale dell'ultimo governatore andaluso della Virginia, è eletto 3° Presidente degli Stati Uniti d'America. Il Regno Unito approfitta del fatto che i Paesi Bassi sono occupati da Napoleone per annettere la Provincia del Capo. Le Cortes Generales Andaluse approvano in via definitiva l'abolizione della tratta degli schiavi africani verso le colonie latinoamericane.

    1809: Napoleone invade l'Andalusia, ma è fermato sul fiume Ebro dai patrioti andalusi che mettono in atto una spietata azione di disturbo fatta di attacchi rapidi e altrettanto veloci ritirate, tali da mettere a dura prova gli invasori francesi. Gli andalusi chiamano questa tattica "guerrilla" (da cui "guerriglia"). Poiché il Re d'Ungheria Federico Guglielmo III ha ripreso le armi contro il Buonaparte ed ha invaso l'Austria per rimettere Francesco II sul trono, l'Imperatore accorre e coglie l'ultima grande vittoria della sua carriera a Wagram. Federico Guglielmo III è costretto a ritirarsi e a cedere la Croazia a Napoleone. Massima estensione dell'impero buonapartista. Poco dopo Napoleone sposa Maria Luisa d'Asburgo, figlia di Francesco II che questi era stato costretto a dargli in ostaggio, in modo da avere un erede ed instaurare una dinastia; da lei ha il figlio Napoleone II.

    1812: poiché lo Zar di Russia Alessandro I si ostina a commerciare con Andalusi e Britannici, Napoleone decide una grande spedizione punitiva contro di lui. Il 24 giugno in un'ansa del fiume Niemen si radunano più di 600.000 uomini, la maggior spedizione militare mai messa in campo fino ad allora. Dopo una brillante vittoria a Borodino, il 14 settembre Napoleone entra a Mosca, ma i partigiani russi incendiano la città che brucia per giorni e giorni. Intanto il generale andaluso Juan O'Donojú y O'Ryan e il generale britannico Arthur Wellesley, Duca di Wellington, infliggono una dura sconfitta al Maresciallo Ney che è costretto a sgomberare la Catalogna, quindi attaccano il sud della Francia, mentre il generale Malet tenta un colpo di stayo a Parigi. Avvisato di ciò, Napoleone decide un frettoloso rientro, ma la ritirata francese si trasforma in una rotta sotto i colpi del terribile inverno artico (la temperatura tocca i - 30° C) e dei partigiani russi. Dei 600.000 uomini partiti ne rientrano meno di 10.000. Intanto scoppia una nuova guerra tra Andalusia e Stati Uniti d'America, che approfittano delle guerre napoleoniche per estendersi ulteriormente verso ovest.

    1813: il 18 ottobre Andalusia, Regno Unito, Russia e Ungheria sconfiggono Napoleone a Lipsia nella Battaglia delle Nazioni. Crollo dell'Impero: le truppe della coalizione entrano a Parigi e a Milano. Napoleone è costretto a firmare la rinuncia a tutte le pretese sui regni di Italia, Francia e Sassonia per sé e per i suoi discendenti; in cambio gli viene offerto il governo dell'isola d'Elba, ma non rivedrà mai più la moglie e il figlio. Il fratello di Luigi XVI sale al trono di Francia con il nome di Luigi XVIII (Luigi XVII era il figlio del re ghigliottinato, morto bambino), mentre Francesco II d'Asburgo riottiene il regno di Sassonia. Luigi Filippo III fa rientro a Torino, il suo stato assume la nuova denominazione di Regno Unito di Italia e Nuova Esperia. Il diciottenne Ferdinando, figlio primogenito di Luigi Filippo, resta a San Sebastiano in qualità di Vicerè.

    1814: le potenze vittoriose contro Napoleone aprono il Congresso di Vienna, con l'intento di riportare l'Europa allo status quo del 1789. L'Italia deve sgomberare Egitto e Palestina, che sono restituiti ai Turchi, ma in realtà ricadono sotto il protettorato andaluso. Per opera del nuovo Cancelliere del Regno di Sassonia, Principe Klemens von Metternich, viene fondata la Santa Alleanza, che riunisce Francia, Italia, Ungheria, Sassonia e Russia, allo scopo di reprimere qualunque nuovo moto rivoluzionario nei paesi membri. Andalusia e Regno Unito rifiutano di parteciparvi, definendola "poliziotta dell'assolutismo regio". Intanto, con la bolla "Sollicitudo omnium ecclesiarum", Pio VII ripristina la Compagnia di Gesù in tutto il mondo.

    1815: mentre è in corso il Congresso di Vienna, il 26 febbraio Napoleone elude la sorveglianza andalusa e sbarca a Piombino, dirigendosi poi verso la capitale Torino, che prende facilmente dopo che Luigi Filippo III è fuggito: sono i cosiddetti "Cento Giorni". Subito i suoi nemici si coalizzano contro di lui; per ottenere la pace con gli Stati Uniti d'America e avere mano libera in Europa, l'Andalusia cede loro il Texas, giudicato poco redditizio. Il 18 giugno il generale andaluso Juan O'Donojú y O'Ryan e il generale britannico Arthur Wellesley, Duca di Wellington, sconfiggono definitivamente Napoleone a Custoza, presso Verona. Napoleone si arrende agli Andalusi ed è da questi deportato sull'isola di Sant'Elena, nell'Atlantico meridionale, dove morirà di cancro il 5 maggio 1821. Il Congresso di Vienna tenta la Restaurazione, ma gli ideali della Rivoluzione Francese e il mito del Buonaparte resisteranno nel tempo.

    [continua]
    [Modificato da (William Riker) 27/04/2011 18:26]
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    Keirosophos
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    Ligius
    Ilarchos
    00 29/04/2011 23:08
    molto bella!
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    (William Riker)
    Post: 56
    Ligius
    Phylax
    00 02/05/2011 17:31
    Riprendiamo l'ucronia dopo la pausa del weekend in cui ho partecipato alla Cerimonia di Beatificazione di Karol Wojtyla in piazza San Pietro.

    1816: Simón Bolívar è eletto 4° Presidente degli Stati Uniti d'America. Onde prevenire nuove guerre contro le sue colonie, il governo andaluso decide di riorganizzare il proprio impero. Esso viene diviso in "Domini", nuova denominazione che viene ad indicare territori dotati di larga autonomia amministrativa interna. Le colonie americane danno così vita al Dominio del Messico (esteso anche a California, Nuovo Messico, Colorado e alle Province dell'America Centrale) con capitale Città del Messico, della Gran Colombia (comprendente i nostri Panama, Colombia, Ecuador e Venezuela) con capitale Santa Fè de Bogotà, del Perù (comprendente i nostri Perù e Bolivia) con capitale Lima, del Cile con capitale San Miguel, dell'Argentina (che comprende anche il nostro Paraguay e le isole Malvinas) con capitale Buenos Aires e della Pensilvania (il nostro Uruguay) con capitale Montevideo. Gli altri territori d'oltremare andalusi, inclusi India e Filippine, conservano lo status di colonie. Anche il Regno Unito abolisce la tratta degli schiavi.

    1818: le idee repubblicane della Rivoluzione Francese cominciano a fare scuola: viene fondata a Napoli la Carboneria, società segreta ispirata alla Massoneria che si propone di trasformare l'Italia in una Repubblica con un Parlamento e un Governo eletti a suffragio universale. Prima rappresentazione (poco fortunata) al Teatro Andalusia di Roma della celeberrima opera lirica "Il Barbiere di Siviglia" di Gioacchino Rossini, tratta dall'omonima commedia di Beaumarchais.

    1819: muore il Sovrano del Regno Unito Carlo Emanuele I di Savoia, gli succede il fratello Vittorio Emanuele I il Tenace. Muore anche il Re Carlo VI di Andalusia, gli succede il figlio Ferdinando VII, una figura di scarso rilievo politico. L'Andalusia conquista lo strategico porto malese di Singapore. L'esploratore ed egittologo italiano Giovanni Battista Belzoni è il primo uomo a penetrare dentro la Piramide di Chefren.

    1820: per iniziativa di Guglielmo Pepe, a Napoli scoppia un moto insurrezionale che chiede a Re Luigi Filippo la concessione di una Costituzione Liberale; il moto è però represso nel sangue. Intanto in California, vessata da governatori rapaci e corrotti, sorge il misterioso fuorilegge mascherato noto come "el Zorro" (la Volpe), imbattibile con la spada e con la frusta, che raddrizza i torti restituendo ai piccoli proprietari terrieri ed ai braccianti il denaro ingiustamente estorto loro con la forza o con la truffa dai governatori. Si vocifera che dietro la maschera di el Zorro si celi il ricco possidente di Los Angeles don Diego de la Vega, all'apparenza smidollato e dedito unicamente alle donne ed ai filosofi romantici, ma nessuno è mai riuscito ad acciuffarlo e a vedere il suo volto. La sua leggenda resiste ancor oggi.

    1822: l'Italia, impoverita dalle guerre napoleoniche e dall'invasione del commercio andaluso, che penalizza la sua bilancia commerciale provocando un alto deficit, tenta di abolire il Regno Unito, imponendo che la Nuova Esperia torni ad essere una provincia controllata direttamente da Torino ed inviandovi truppe. Il 7 settembre Ferdinando decide di accondiscendere alla richiesta di autonomia del neoesperiani proclamando l'indipendenza della ex colonia e facendosi incoronare imperatore con il nome di Ferdinando I, titolo subito riconosciuto da Andalusia e Stati Uniti, che hanno tutto l'interesse a controllare i commerci con il nuovo stato.

    1823: impresa dell'erudito italiano Giacomo Leopardi che, grazie alla sua conoscenza della lingua copta, a soli 24 anni decifra le iscrizioni trilingui della stele di Rosetta e fornisce la chiave di lettura dei geroglifici. La strada per la conoscenza dei segreti dell'antico Egitto è ormai spianata.

    1824: muore il Sovrano del Regno Unito Carlo Emanuele I di Savoia. Il suo unico figlio maschio Carlo Emanuele è morto bambino, e le sue cinque altre figlie sono tutte femmine, così la successione tocca al fratello Carlo Felice I, che per lo più si disinteressa del regno, lasciandone il governo al Parlamento e al Primo Ministro Robert Banks Jenkinson, Conte di Liverpool. Muore anche Luigi XVIII di Francia, gli succede il fratello Carlo X. Intanto José de San Martín succede a Simón Bolívar in qualità di 5° Presidente degli Stati Uniti d'America.

    1826: secondo la tradizione in questa data ha origine il Fado, noto genere musicale della tradizione portoghese, ad opera della cantante Maria Onofriana da Severa (ma forse il Fado è più antico e deriva dalla tradizione marinara portoghese).

    1827: Alessandro Manzoni, massimo esponente del Romanticismo italiano e fieramente avverso all'assolutismo degli Orléans, pubblica il suo capolavoro, "I Promessi Sposi", ambientato nel XVII secolo, un'epoca di decadenza per il Regno d'Italia e per il Papato.

    1829: dopo una lunga guerra di liberazione, la Grecia diventa indipendente dall'Impero Ottomano; hanno combattuto tra gli altri in Grecia l'inglese Lord Byron e il patriota mazziniano Santorre di Santarosa. Primo Re del nuovo stato è il bavarese Ottone di Wittelsbach.

    1830: per cercare di distrarre l'opinione pubblica italiana dalla crisi economica, Re Luigi Filippo III d'Orléans avvia una politica coloniale e con il Trattato del Bardo occupa Libia, Tunisia e Algeria, fin qui vassalle dell'Impero Ottomano; deve fermarsi solo davanti al Marocco, perchè l'Andalusia lo considera un suo protettorato. Ma le nuove colonie si rivelano assai meno redditizie della perduta Nuova Esperia, e gli arabi, se proprio devono avere un padrone straniero, dimostrano di preferirne uno musulmano. Mugugna anche la Francia, che aveva già messo gli occhi sull'Algeria.

    1831: muore il Sovrano del Regno Unito Carlo Felice di Savoia, gli succede l'unico figlio Carlo Alberto I (nella nostra Timeline Carlo Felice non ebbe figli, il ramo principale dei Savoia si estinse e subentrò quello dei Carignano). Il genovese Giuseppe Mazzini fonda la "Giovine Italia", organizzazione ispirata alla Carboneria che si prefigge un'Italia democratica e repubblicana.

    [continua]
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    00 05/05/2011 14:20
    1832: Vicente Guerrero è eletto 6° Presidente degli Stati Uniti d'America. Fallisce il primo tentativo insurrezionale mazziniano che ha come focolai rivoluzionari Torino, Alessandria e Genova: la polizia italiana scopre e arresta molti dei congiurati, tra i quali i fratelli Giovanni e Jacopo Ruffini (amici personali di Mazzini e capi della Giovine Italia di Genova), che sono condannati a morte.

    1833: muore Re Ferdinando VII di Andalusia, gli succede la figlia Isabella II, di soli tre anni, sotto la reggenza del Primo Ministro Generale Joaquín Baldomero Fernández Espartero Alvarez de Toro, Duca di Victoria, del Partito Liberale. Il suo regno durerà addirittura fino al 10 aprile 1904, e passerà sotto il nome di Età Isabelita.

    1836: Antonio López de Santa Anna è eletto 7° Presidente degli Stati Uniti d'America. L'abate torinese Vincenzo Gioberti diventa Primo Ministro del Regno d'Italia. Muore Re Carlo X di Francia, che negli ultimi anni è stato costretto a concedere alcune riforme liberali. Gli succede il figlio Luigi XIX.

    1838: il paleontologo italo-andaluso Florentino Ameghino conia per la prima volta il termine "dinosauro" ("lucertola terribile") per interpretare le grandi "lucertole" fossili le cui scoperte vanno moltiplicandosi in tutto il mondo.

    1839: l'Andalusia conquista Aden e si assicura il controllo dello Yemen e dell'Oman. Per penetrare nell'immenso mercato cinese, la Compagnia Andalusa delle Indie Orientali comincia ad importare in Cina l'oppio prodotto in India, con la conseguenza che decine di migliaia di cinesi diventano dipendenti da questa droga. L'imperatore cinese Daoguang tenta di proibire l'importazione dell'oppio nel suo paese, con la conseguenza di scatenare la Guerra dell'Oppio, vinta facilmente dall'Andalusia. Il Celeste Impero è costretto ad aprire i suoi porti al commercio andaluso e a cedere a Siviglia il porto di Hong Kong (dal cinese "Xianggang", "porto profumato"). La Cina si sente umiliata, e in essa nascono diversi movimenti nazionalisti e xenofobi.

    1840: muore il Re Apostolico di Ungheria Federico Guglielmo III, gli succede il figlio Federico Guglielmo IV, cultore del Romanticismo, che promuove le scienze ed è patrono di artisti prestigiosi. La Regina Isabella II di Andalusia sposa il Duca Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha: il loro matrimonio (a differenza di quello della Isabella II della nostra Timeline) sarà felicissimo, e da esso nasceranno nove figli.

    1841: prima edizione ufficiale del grande Carnevale di San Sebastiano (omologo del Carnevale di Rio de Janeiro della nostra Timeline), il più famoso e magnifico di tutto il mondo. Grazie ad esso si diffonde in tutto l'Occidente la samba, tipico ballo neoesperiano che deriva probabilmente dal "semba" dell'Angola, patria di origine di molti schiavi africani deportati in Sudamerica per lavorare nelle piantagioni di canna da zucchero.

    1842: Ferdinando I di Orléans, Imperatore della Nuova Esperia, muore a soli 47 anni per una caduta da cavallo. Gli succede il figlio Luigi Filippo I. Sotto il regno di quest'ultimo vengono avanzate diverse critiche al suo autoritarismo imperiale, nella capitale San Sebastiano si arriva allo scontro fisico tra sostenitori ed oppositori del sovrano (la cosiddetta " Notte delle Bottigliate"), e più di una rivolta scoppia nelle province periferiche. L'Eridania (il nostro Rio Grande do Sul) proclama l'indipendenza, sostenuta dal patriota mazziniano Giuseppe Garibaldi, in esilio dopo essere stato perseguitato dal governo monarchico italiano.

    1844: Juan Manuel de Rosas è eletto 8° Presidente degli Stati Uniti d'America. Il 13 giugno i fratelli Emilio e Attilio Bandiera, ferventi mazziniani, partono da Corfù dove la Giovine Italia ha una base e sbarcano in Calabria con 17 compagni, sperando di far estendere una rivolta scoppiata a Cosenza, che essi credono organizzata da Mazzini. Ma si trattava solo di una protesta legata all'aumento del prezzo della farina, peraltro già rientrata. Anzi, i calabresi si schierano con la polizia italiana: dopo alcuni scontri a fuoco, i fratelli Bandiera e i loro compagni sono catturati e fucilati nel Vallone di Rovito.

    1845: Andalusia, Italia, Francia e Svizzera istituiscono l'Unione Monetaria Latina, il primo tentativo di permettere la libera circolazione di più valute europee all'interno degli stati membri. Nel 1858 aderiranno anche la Grecia e la Gran Colombia, e dal 1889 Ungheria, Romania, Bulgaria, Serbia e Montenegro. L'Andalusia adotta anche una nuova unità monetaria, la Peseta, corrispondente a 4,5 grammi d'argento; essa sarà in circolazione fino al 2002.

    1847: il 26 luglio gli Stati Uniti d'America creano la Repubblica di Liberia sulle coste occidentali dell'Africa per gli schiavi liberati.

    1848: l'assassinio del Ministro dell'Interno Italiano Pellegrino Rossi dà fuoco alle polveri: il popolo di Torino insorge contro il governo di Luigi Filippo III e eleva barricate (le cosiddette "Tre Gloriose Giornate": 27, 28 e 29 luglio). Il 30 luglio Luigi Filippo III abbandona Torino, sconvolta dalla Rivoluzione. Giuseppe Mazzini, Aurelio Saffi e Carlo Armellini fondano allora la Repubblica Italiana con capitale Roma (detta anche "Repubblica di Luglio"), scegliendo come bandiera nazionale il tricolore rosso, bianco e verde derivato dal tricolore della Rivoluzione Francese. Il 20 dicembre si tengono libere elezioni presidenziali, vinte da Luigi Napoleone, figlio di Luigi Buonaparte, fratello di Napoleone I, con un programma che prevede un governo forte, il consolidamento sociale e la grandezza della nazione. Mazzini è nominato Ministro dell'Interno e Manzoni ministro della cultura, ma ben presto Luigi Napoleone li mette entrambi da parte. Sempre nel 1848 le rivolte si susseguono in tutta l'Europa. In Francia Luigi XIX, che si è rifiutato di concedere riforme liberali, è rovesciato dalla sollevazione di Parigi e sostituito dal nipote Enrico V, figlio di suo fratello Carlo Ferdinando, che al contrario concede una Costituzione liberale e adotta il tricolore rosso, bianco e blu con i tre gigli di Francia. Le proteste a Vienna provocano la fuga di Metternich e l'abdicazione del Re di Sassonia Ferdinando d'Asburgo, ma suo fratello Francesco Carlo rinuncia al trono a favore del figlio diciottenne Francesco Giuseppe, il quale è costretto a concedere una Costituzione e regnerà fino al 1916. Da questo anno nasce perciò l'espressione: "È successo un quarantotto!"

    1851: con la scusa di dover affrontare una difficile congiuntura economica, Luigi Napoleone si arroga poteri dittatoriali. Alessandro Manzoni critica duramente questa scelta ed è colpito da decreto di espulsione; va perciò a vivere a Parigi, mentre Mazzini si reca in esilio in Inghilterra. Muore il Sovrano del Regno Unito Carlo Alberto I di Savoia, gli succede il figlio Vittorio Emanuele II, detto il Re Galantuomo (secondo una leggenda metropolitana egli è assai diverso fisicamente e caratterialmente dal padre perchè il vero erede al trono sarebbe morto in culla e sostituito con il figlio di un servitore). A Siviglia si tiene la Prima Esposizione Universale della scienza e dell'industria.

    1852: Manuel María Lombardini, di origini italiane, è eletto 9° Presidente degli Stati Uniti d'America. Sotto la sua Presidenza cominciano a farsi insanabili i contrasti tra gli Stati del Nord, fortemente industrializzati e contrari allo schiavismo, e gli Stati del Sud, la cui economia si basa sulle piantagioni di colore in cui lavorano gli schiavi neri. Il 2 dicembre Luigi Napoleone si fa prendere dalle manie di grandezza del celebre zio, pone fine alla Repubblica di Luglio e si fa incoronare Imperatore degli Italiani con il nome di Napoleone III (essendo Napoleone II il giovane figlio di Napoleone I, scomparso prematuramente nel 1832). Pur essendo agnostico, egli governa appoggiandosi alla Chiesa Cattolica e al suo grande alleato, Papa Pio IX. Giuseppe Mazzini lo soprannomina "Napoleone il Piccolo", ma qualche speranza suscita la nomina a Primo Ministro dell'Impero del Liberale Camillo Benso, Conte di Cavour.

    1857: l'esploratore andaluso José Joaquín Moraga, alla ricerca delle sorgenti del Nilo, scopre un grande lago (già noto ai mercanti arabi fin dal Medioevo) cui dà il nome di Lago Isabella (il nostro Lago Vittoria) in onore della sua regina, ed intuisce che il Nilo esce da esso.

    1858: Isabella II di Andalusia è incoronata Imperatrice dell'India. Isabella è il primo monarca andaluso moderno, il cui ruolo è sempre più simbolico e rappresentativo dell'unione del paese. Una serie di riforme vede l'aumento del potere del Congreso a scapito del Senado e della Corona stessa: dal regno di Isabella in avanti il monarca ha, secondo le parole di Victor Hugo, "il diritto di essere consultato, il diritto di consigliare ed il diritto di avvisare". Dall'11 febbraio al 16 luglio la Vergine Maria appare a Bernadette Soubirous in una grotta poco fuori Lourdes, nei Pirenei francesi.

    1859: l'andaluso Carlos Darwin pubblica "El origen de las especies" ("L'origine delle specie"), in cui formula per la prima volta la moderna teoria evoluzionistica.

    1860: Abrahám Lincoln, di origini inglesi, è eletto 10° Presidente degli Stati Uniti d'America, il primo di religione protestante. Questi ha dichiarato in campagna elettorale che, in caso di elezione, abolirà la schiavitù, considerata contraria ai principi della Costituzione e alla religione cristiana. Di conseguenza gli Stati del Sud disconoscono la sua elezione, proclamano la secessione dagli Stati Uniti e fondano gli Estados Confederados de América (ECA), subito riconosciuti dall'Andalusia, sotto la presidenza di Ignacio Comonfort. Ha inizio la Guerra di Secessione Americana; comandante in capo delle Forze Unioniste è il generale Giuseppe Garibaldi.

    1861: per le conseguenze di un ictus muore il Re Apostolico d'Ungheria Federico Guglielmo IV, gli succede il fratello Guglielmo I. A causa di un cancro ai polmoni muore anche Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha, Principe Consorte d'Andalusia e marito di Isabella II. Quest'ultima è colpita durissimamente da questa perdita, tanto da portare il lutto fino alla sua morte (cioè per 43 anni!) e da non voler far toccare neppure l'ultima medicina sul comodino del marito.

    1862: il prussiano Otto von Bismarck diventa Cancelliere del Regno di Sassonia. Il Regno di Andalusia annette il Rio de Oro (Sahara Occidentale) e diverse piazzeforti sulla costa del Marocco. Impresa dell'esploratore italiano Giovanni Miani, il primo uomo al mondo a risalire il Nilo dal delta fino a scoprirne le sorgenti nel Lago Isabella. Miani diverrà poi il primo governatore italiano di Gibuti.

    1864: l'Imperatore degli Italiani Napoleone III licenzia in tronco il Conte di Cavour, accusato di voler introdurre riforme che trasformino la carica del sovrano in una figura puramente rappresentativa. In Sudamerica scoppia la Guerra della Triplice Alleanza, combattuta da Perù, Pensilvania e Nuova Esperia contro il Primo Ministro dell'Argentina Francisco Solano López per regolare antiche dispute di confine. Dopo sei anni di guerra sanguinosa Francisco Solano López ha la peggio, deve cedere ampi territori ai suoi vicini ed è costretto alle dimissioni.

    1865: ha fine la guerra civile americana con la sconfitta del Sud. Abrahám Lincoln è assassinato da un fanatico Sudista, in qualità di 11° Presidente degli Stati Uniti d'America gli succede Sebastián Lerdo de Tejada, che ha il compito della ricostruzione. Dal 1865 al 1914 la popolazione americana balzerà da 31,3 a 91,9 milioni, grazie alla forte immigrazione da Europa, Russia, Cina e Giappone. La forza lavoro impiegata crescerà del 700 %, la produzione industriale del 2000 %, gli investimenti di capitale addirittura del 4000 %: guidati dal Nord, gli Stati Uniti si avviano a diventare una superpotenza economica.

    1867: riforma elettorale in Andalusia: la piccola borghesia e gli operai specializzati ottengono diritto di voto. Gli elettori passano a più di 8 milioni, e nell'ambito delle Cortes Generales il Congreso ha un peso crescente, a scapito del Senado occupato dal clero e dall'antica nobiltà ormai in declino. La Malesia e la costa nordoccidentale del Borneo sono annesse dall'Andalusia.

    1868: negli ambienti politici e militari monta il malcontento contro il regime pressoché dittatoriale di Napoleone III: la crisi economica si è fatta sempre più grave dopo la perdita della Nuova Esperia, il licenziamento del Conte di Cavour ha deluso molti, e da più parti si domandano riforme liberali, sul modello di quelle cui sono stati costretti i sovrani di Francia e Sassonia. Si succedono le rivolte, come quella condotta in Sicilia dal patriota liberale Nino Bixio. Alla morte del Conte di Cavour, avvenuta a causa di un attacco di malaria, il Partito Liberale dice addio alle speranze che egli sia reintegrato nella sua carica, e decide di destituire il sovrano. Le forze navali con base ad Ancona, comandate da Carlo Pellion di Persano, e l'armata del Nord Italia comandata da Raffaele Cadorna, si ammutinano e dichiarano deposto l'imperatore, il quale si rifugia in Andalusia, dove morirà nel 1873 a causa di un cancro alla prostata di cui soffriva già da lungo tempo. Questa passa alla storia come la "Gloriosa Rivoluzione": la millenaria monarchia italiana ha fine, Giuseppe Mazzini è richiamato dalla Svizzera dove si trova in esilio e nominato Primo Presidente della Seconda Repubblica Italiana. Alessandro Manzoni, che ha 83 anni, rientra dall'esilio ed è accolto come un eroe nella sua Milano. Papa Pio IX tuttavia non gradisce la nomina di Mazzini, considerato anticlericale e fautore della separazione tra Chiesa e Stato, e lo scomunica, ordinando ai cattolici di non prendere parte alla vita politica della nuova Repubblica.

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    00 09/05/2011 11:12
    1869: viene inaugurato il Canale di Suez, progettato e realizzato dall'ingegnere italiano Luigi Negrelli. Abolizione formale della tratta degli schiavi da parte del Parlamento Italiano.

    1872: muore Giuseppe Mazzini, alla Presidenza dell'Italia gli subentra Agostino Depretis. La nuova Costituzione Italiana stabilisce che il Presidente, dotato di ampi poteri, resti in carica sette anni.

    1873: Alessandro Manzoni muore ad 88 anni. Giuseppe Verdi, il più grande musicista italiano di ogni tempo e suo sfegatato ammiratore, gli dedica il suo capolavoro, la "Messa da Requiem". Viene rappresentata per la prima volta all'Opéra-Comique di Parigi la "Carmen", opera lirica in quattro atti di Georges Bizet, su libretto di Henri Meilhac e Ludovic Halévy. Tratta dalla novella omonima di Prosper Mérimée, è famosa per la sua tipica ambientazione andalusa.

    1875: il nobile italiano Pietro Paolo Savorgnan di Brazzà esplora il corso del fiume Congo ed annette il Regno del Congo alla Repubblica Italiana, fondando la capitale Brazzavilla (oggi Kinshasa). In Andalusia e poi in tutta l'Europa si diffonde la salsa "cátchup" (inglese "ketchup", da una parola malese che significa "salamoia di pesce").

    1876: Porfirio Díaz è eletto 12° Presidente degli Stati Uniti d'America. Nonostante la contrarietà della madrepatria andalusa, questi acquista dal Dominio del Messico gli immensi territori della California, del Nuovo Messico, dell'Arizona e del Colorado. Poco dopo in California sono scoperti ricchissime miniere d'oro e si scatena una vera Corsa all'Ovest. Intanto l'industrializzazione degli Stati Uniti d'America procede a tappe forzate, facendo giungere milioni di immigrati dalle regioni più depresse di Europa, Russia, Cina e Giappone.

    1878: muore il Sovrano del Regno Unito Vittorio Emanuele II di Savoia, gli succede il figlio Umberto I, detto il Re Buono. Il Congresso di Budapest sancisce la spartizione dell'Impero Ottomano: dopo che Algeria, Tunisia e Libia sono già state conquistate dall'Italia, e l'Egitto e il Sudan dall'Andalusia, vengono costituite le nuove nazioni indipendenti di Montenegro (sotto protettorato italiano), Serbia, Romania e Bulgaria (sotto protettorato russo); la Grecia annette la Tessaglia e Creta, mentre la Lombardia (la nostra Bosnia) è affidata in amministrazione all'Ungheria, che la annetterà nel 1908. Albania, Macedonia, Tracia ed isole egee restano alla Turchia, oltre ai territori asiatici. La Russia ritiene che Bismarck la abbia giocata, favorendo l'alleata Ungheria a suo discapito, e così la Santa Alleanza cessa definitivamente di esistere.

    1879: ad Agostino Depretis alla Presidenza Italiana subentra il mazziniano Francesco Crispi. Questi dà impulso alla nuova politica coloniale ed avvia l'industrializzazione del paese, ancora in larga parte agricolo ed arretrato. In Sudamerica scoppia la Guerra del Salnitro tra Perù e Cile, quest'ultimo dopo cinque anni di combattimenti conquista il deserto di Atacama, uno dei luoghi più aridi del pianeta, ma ricchissimo di redditizi depositi di salnitro. Muore Fernán Caballero, grande scrittrice andalusa esponente del Romanticismo.

    1881: il 25 ottobre nasce a Málaga Pablo Picasso, uno dei maggiori pittori andalusi di tutti i tempi. Andrea Costa è il primo deputato socialista eletto al Parlamento Italiano. A partire da Cuba si diffonde prima in Sudamerica, poi in Andalusia e in tutto il mondo il ballo della Rumba, caratterizzata dal movimento velocissimo e dondolante dei ballerini.

    1882: sotto il patrocinio di Ottone di Bismarck e di Francesco Crispi, Sassonia, Ungheria ed Italia danno vita alla Triplice Alleanza, organizzazione di mutua difesa. In tal modo l'Italia abbandona la tradizionale alleanza con l'Andalusia per aderire al blocco centroeuropeo. l'Egitto diventa formalmente un protettorato andaluso, anche se resterà sotto nominale sovranità turca fino al 1918. Nonostante l'aumento della concorrenza (Stati Uniti, Sassonia, Giappone), l'Andalusia, rimasta fedele alla politica di libero scambio, possiede il 46 % del tonnellaggio mercantile mondiale; la bilancia commerciale è passiva, ma quella dei pagamenti è attiva, grazie ad operazioni assicurative e bancarie su scala mondiale. Gli interessi economici e politici si conciliano assai bene con la concezione da parte dei Vandali di essere chiamati a diffondere nel mondo il progresso e la civiltà: l'inglese naturalizzato andaluso Tomás Carlyle pone le basi ideologiche della missione universalistica andalusa, parlando del "fardello dell'uomo bianco".

    1883: muore il Re di Francia Enrico V di Borbone, gli succede il figlio Filippo VII, da lui avuto da Maria Cristina di Savoia, figlia di Vittorio Emanuele I, sovrano del Regno Unito (nella nostra Timeline invece Enrico non ebbe figli da sua moglie Maria Teresa di Modena). Il grande architetto Catalano Antoni Gaudì, detto "l'Architetto di Dio", avvia i lavori di costruzione della Basilica della Sagrada Familia a Barcellona; si pensa che i lavori di costruzione si concluderanno solo nel 2026.

    1884: nella Conferenza di Budapest le potenze europee si spartiscono il Continente Africano come se fosse una torta. La parte del leone la fanno il Regno Unito, che si annette l'Africa Occidentale e l'Africa Equatoriale, oltre alla Colonia del Capo, alla Beciuania e alla Rhodesia; l'Andalusia, che già controlla Marocco, Rio de Oro, Costa d'Oro e Rio Muni, si vede assegnare anche Egitto, Sudan, Nigeria, Uganda e Kenya; e l'Italia, che ad Algeria, Tunisia, Libia, Capo Verde, Angola e Mozambico aggiunge anche la Costa d'Avorio, Gibuti e il bacino del Congo. Agli altri restano le briciole: la Francia, che ha già il Senegal, occupa l'Eritrea, la Somalia e il Madagascar, rifacendosi con la conquista dell'Indocina, mentre la Sassonia, che si è inserita tardi nella corsa all'Africa, deve accontentarsi di Namibia, Tanganica, Camerun e Togo; all'Olanda resta la sua vecchia colonia del Dahomey.



    1885: Alfonso di Sassonia-Coburgo-Gotha, primo figlio maschio della Regina di Andalusia Isabella II Sforza, muore di emofilia tre giorni prima del suo ventottesimo compleanno. Erede al trono di Siviglia diventa suo figlio Alfonso, nato postumo. Purtroppo, avendo avuto molte figlie andate in moglie ai principali monarchi europei, Isabella II diffonde nelle principali case regnanti questa malattia, di cui è portatrice sana.

    1886: il Conservatore siciliano Antonio Starabba, marchese di Rudinì, è il 4° Presidente Italiano. Il Dominio del Cile dà vita ad una politica coloniale espandendosi nel Pacifico: nel giro di pochi anni conquista l'Isola di Pasqua, l'isola Pitcairn, le isole Tuamotu, le Isole Sottovento, le Isole Marchesi (nella nostra Timeline costituiscono la Polinesia francese), le isole Cook, le Line Islands e addirittura l'atollo di Kiritimati (nella nostra Timeline queste ultime due appartengono allo stato di Kiribati).

    1888: muore a 91 anni il Re Apostolico d'Ungheria Guglielmo I, gli succede il figlio Federico III, che però soffre di un male incurabile e muore dopo soli 99 giorni di regno. Gli succede allora il figlio Guglielmo II, dal carattere spigoloso ed egocentrico. Decisamente conservatore, Guglielmo è un convinto sostenitore del militarismo e della tradizione assolutistica ungherese. Intanto a Siviglia un misterioso serial killer autodefinitosi "Iago el Destripador" (Giacomo lo Squartatore) uccide e strazia cinque prostitute (ma forse le vittime sono di più) prima di sparire nel nulla.

    1889: Andalusia, Regno Unito e Russia danno vita alla Triplice Intesa, in chiara opposizione alla Triplice Alleanza. Intanto l'Imperatore della Nuova Esperia Luigi Filippo I di Orléans è deposto da un golpe militare che proclama la nascita della Repubblica Federale di Nuova Esperia (sul modello degli Stati Uniti d'America). Il sovrano è costretto all'esilio in Andalusia, mentre Luigi Tanari è eletto primo Presidente della Repubblica. Fino al 1939 la presidenza si alternerà tra i due stati più potenti, quello di San Paolo (São Paulo) e Nuova Maremma (Minas Gerais). Dal momento che il primo è un grande produttore di caffé e il secondo di latte, questa è conosciuta come la "politica del caffellatte". A poco a poco il caffé sostituisce lo zucchero come principale merce di esportazione, portando la giovane nazione a una grande crescita economica che attrae una forte immigrazione europea, proveniente principalmente dall'Italia e dalla Sassonia.

    1892: Porfirio Díaz lascia il potere dopo ben 4 mandati quadriennali consecutivi, segnati da una profonda crescita economica ed industriale. In qualità di 13° Presidente degli Stati Uniti d'America gli succede Manuel Quintana. In Italia è fondato il Partito Socialista dei Lavoratori Italiani, che inizia dure battaglie per i diritti dei lavoratori.

    1893: il liberale Giuseppe Zanardelli è eletto 5° Presidente Italiano. Viene fondato il PSOA (Partido Socialista Obrero Andaluz) sul modello di quello italiano. Il malcontento delle classi popolari nei confronti della borghesia offre purtroppo terreno fertile all'anarchismo.

    1894: muore il Re di Francia Filippo VII, gli succede il figlio Filippo VIII, da lui avuto dall'Infanta di Andalusia Maria Isabella, primogenita di Isabella II di Andalusia. L'erede al trono russo Nicola Romanov sposa Alessandra, seconda figlia di Maria Isabella. Dal matrimonio nasceranno quattro figlie (Olga, Tatiana, Maria, Anastasia) e l'erede al trono Alessio, che purtroppo sarà malato di emofilia (chi continuerà a leggere comprenderà il significato di quel "purtroppo").

    1896: il Regno di Francia tenta la conquista dell'Impero di Abissinia, ma il Negus Menelik II è armato dagli italiani e dagli andalusi, e così l'esercito francese subisce una severa disfatta ad Adua ad opera delle forze etiopi. Ciò arresta per anni le ambizioni coloniali francesi. Il fisico portoghese Adriano de Paiva scopre accidentalmente la radioattività, mentre studia la fosforescenza dei sali di uranio: scopre infatti che una lastra fotografica protetta contro la luce è rimasta impressionata in vicinanza a sali d'uranio. Per questo nel 1903 Adriano de Paiva vincerà il Premio Nobel per la Fisica insieme a Marie e Pierre Curie.

    1898: Cuba e le Filippine ottengono lo status di Dominio della Corona Andalusa, Isabella II è incoronata loro regina. In Sudafrica scoppia la guerra tra i britannici e i Boeri, contadini di origine olandese che hanno occupato terre ricchissime di diamanti, che ora Londra vorrebbe annettere. Alla fine i Boeri saranno sconfitti, ma otterranno l'autogoverno. Di fronte alle masse operaie che protestano contro il rincaro del prezzo del pane e contro la Guerra Boera, il primo ministro ultraconservatore Louis Pelloux, pupillo di Re Umberrto I, usa il pugno di ferro e presenta alla Camera dei Comuni una serie di leggi eccezionali che limitano le libertà personali, instaurando di fatto una dittatura del sovrano. L'ostruzionismo delle opposizioni e la sconfitta di Pelloux alle elezioni fa cadere i provvedimenti, ma la situazione resta tesissima. Nella Gran Colombia scoppia la Guerra dei Mille Giorni tra i due principali partiti del paese, quello Conservatore e quello Liberale. Per porre fine al conflitto sarà necessario l'intervento militare da parte della Madrepatria.

    1899: il Presidente degli Stati Uniti d'America Manuel Quintana è assassinato a Nueva Toledo dall'anarchico italiano Gaetano Bresci. Come 14° Presidente degli Stati Uniti d'America gli succede Teodoro Roosevelt, figlio di immigrati dai Paesi Bassi. Questi porta avanti una politica aggressiva e di tenace penetrazione economica nei Dominios del Sudamerica, nel Pacifico e in Estremo Oriente, detta "politica del bastone" (dalla sua dichiarazione durante un comizio: "Dobbiamo andare in giro parlando a bassa voce ma con un grosso bastone in mano!") Egli tra l'altro annette agli Stati Uniti le isole Hawaii ed acquista l'Alaska dalla Russia.

    [continua]
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