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Gallia tardoantica e altomedievale

Ultimo Aggiornamento: 10/06/2014 13:17
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Patrikios
Δεσπότης Σεβαστοκράτωρ μέγας δομέστικος
Kαῖσαρ Nωβελίσσιμος
09/04/2014 13:31
 
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C'è le dice procopio, in più ci sono resti archeologici che ci mostrano una grande continuità, in termini d'armamento, fra tardo-impero e alto-medievo.
L'esercito franco portava effetivamente armi molto romane, gli Spangenhelm (anche se d'origine germanica venivano utilizzati ampiamente in epoca tardo romana), la lorica hamata, spade, stivali identici a quelli legionari, eccetera.
Chiaramente nel corso del tempo qualcosa si era perso, però nel complesso gli armamenti e il modo di combattere erano molto simili , inoltre i franchi erano famosi per la logistica, il vero motivo delle loro vittorie su visigoti e gli altri barbari (una logistica che non era minimamente vicina a quella romana o romea contemporanea, ma decisamente superiore a quella degli altri barbari).
Certamente il modo in cui intendere e gestire la guerra era diverso, lo strategikon del imperatore maurizio ci dice a proposito :"3 - I popoli dai capelli biondi, come i Franchi, i Longobardi e altri simili
I popoli dai capelli biondi ripongono grande importanza nei valori della libertà. Sono coraggiosi e intrepidi in
battaglia. Essendo spavaldi e impetuosi, considerano qualsiasi paura, e perfino una breve ritirata, come una
disgrazia. Disprezzano la morte con tranquillità, così come combattono con furore nel corpo a corpo, sia a
cavallo che a piedi. Se vengono messi in difficoltà in un’azione di cavalleria, smontano ad un segnale convenuto
e si schierano a piedi. Anche se si trovano in pochi a combattere contro molti cavalieri, non si ritirano dal
combattimento. Sono armati con scudi, lance e spade corte appese alle spalle. Preferiscono combattere a piedi
ed effettuare cariche veloci.
Sia a piedi che a dorso di cavallo, essi si schierano per la battaglia non in un modo o in una formazione
prestabilita, o in reparti o divisioni, ma a seconda delle tribù, ognuna riunita con le altre affini, e dei comuni
interessi. Spesso, come conseguenza, quando le cose non vanno bene e i loro amici sono stati uccisi, essi
rischieranno le loro vite combattendo per vendicarli. In combattimento formano il fronte della loro linea di
battaglia in modo compatto e uniforme. Sia a cavallo che a piedi sono impetuosi e indisciplinati nella carica,
come se fossero l’unico popolo al mondo a non essere codardo. Non obbediscono ai loro capi. Sono poco
interessati a tutto ciò che è complicato e pongono poca attenzione alla sicurezza esterna e all’interesse
personale. Disprezzano il buon ordine, specialmente a cavallo. Essendo avidi, sono facilmente corruttibili col
denaro.
Non tollerano il dolore e la fatica. Sebbene i loro spiriti siano audaci e temerari, i loro corpi sono deboli e viziati,
e non sono capaci di sopportare il dolore con fermezza. Inoltre vengono messi in difficoltà dal caldo, dal freddo,
dalla pioggia, dalla mancanza di provviste, specie di vino, e dal differimento della battaglia. Nel caso di una
battaglia di cavalleria essi sono ostacolati da terreni irregolari o boscosi. Possono essere facilemente attaccati a
sorpresa sui fianchi e alle spalle della loro linea di battaglia, poiché non si preoccupano affatto di usare
esploratori o altre misure di sicurezza. Le loro linee vengono facilmente spezzate con una finta fuga e un
successivo improvviso contrattacco. Gli attacchi notturni condotti da arcieri infliggono spesso dei danni, dal
momento che sono molto disorganizzati nel costruire il campo.
Quindi nel fare loro guerra bisogna evitare soprattutto di impegnarli in battaglia campale, specialmente nelle
prime fasi. Bisogna invece fare uso di imboscate ben organizzate, attacchi furtivi e stratagemmi. Prendi tempo e
vanifica le loro opportunità. Fai finta di stringere accordi con loro. Punta a raffreddare la loro audacia e il loro
ardore con la mancanza di approvvigionamenti o col disagio del caldo o del freddo. Questo si può ottenere
quando il nostro esercito ha posto il campo su terreno difficile e irregolare: su questo tipo di terreno questo
nemico non può attaccare con successo perché fa uso di lance. Ma se si presenta l’opportunità di una battaglia
regolare, schiera l’esercito come è stato indicato prima nel libro delle formazioni."
Al epoca di carlo, l'esercito franco non era cambiato molto, spesso si parla della cavalleria, ma in realtà i carolingi la utilizzavano pochissimo, e non era certo una cavalleria efficace (niente di paragonabile a quella romea, delle steppe o abbasside, quelli erano eserciti in cui la cavalleria era importante, i franchi erano invece soprattutto fanti).
Altri esempi di sopravvivenze romane nel organizzazione franca (debitamente riadattati al modo di gestire le cose dei barbari) è la differenzazione fra marca e contea, il feudo, i titoli, e così via.
Per far capire, la differenza fra marca e contea deriva dalla differenza fra provincie limitanee e provincie normali , anche il re che viene in aiuto della marca in caso di bisogno si basa sullo stesso concetto dei comitatensi, che vanno in aiuto dei limitanei quando questi non sono sufficienti.
Anche il feudo ha un origine tardo-romana, allora si chiamava deditio e prevedeva la concessione ad un barbaro di un terreno da coltivare in cambio di un determinato numero di reclute (a seconda del valore patrimonale, in genere si trattava di latifondi).
Con il tempo, la situazione disastrosa del occidente portò gli imperatori a permettere che queste reclute barbare si armassero da sole secondo i propi usi e costumi, formando unità regionali comandate da propi comandanti (i latifondisti), in seguito divennero foederati, e il loro comandanti, in cambio delle tasse della regione, la proteggevano e venivano a combattere per l'imperatore in caso di bisogno.
Con i regno romano-barbarici deditio e foederatio divennero i metodi standard con cui governare l'intero territorio, e lo rimasero con qualche cambiamento (tipo l'erdetarietà) per tutto il medioevo.

Per la mod, devo fare le prewiew, per ora non ho avuto tempo, ma il materiale c'è già (le unità del primo periodo sono nei fatti concluse).




"Quando ti senti eccezionalmente lucido, entusiasta, forte, quando ti senti in cima al mondo, capace di spostare le montagne, connesso al tuo sogno, all ' ideale, allora sai che hai il sole in tasca" S.B.
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