Quesiti "perì ton Rhomaion"

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Keirosophos
00lunedì 14 giugno 2010 13:17
Nuova domanda! Quali erano le lingue parlate nell'impero romeo (prima e dopo gli arabi) e in quali zone?
Xostantinou
00lunedì 14 giugno 2010 14:06
Greco (praticamente ovunque), slavo (nei balcani e nella grecia continentale), ebraico ed aramaico in siria e palestina, egiziano in egitto e, dopo le invasioni arabe, arabo e soprattutto turco in anatolia. Sicuramente anche il persiano era una lingua conosciuta negli ambienti diplomatici e letterati.
Il latino dopo il VI° secolo era conosciuto quasi esclusivamente dai letterati, mentre dopo il '200 (colonie delle repubbliche marinare, impero latino)si può facilmente ipotizzare che in alcune aree si conoscessero anche francese ed italiano.
ironman1989.
00lunedì 14 giugno 2010 14:10
Xostantinou se non sbaglio ancora fino a eraclio e forse anche dopo le leggi venivano promulgate in latino e in greco e solamente in seguito si passò al solo greco. Sbaglio?
Xostantinou
00lunedì 14 giugno 2010 14:48
Eraclio proclamò il greco lingua ufficiale dell'impero, ma si può dire che fu semplicemente l'atto ufficiale con il quale si decretava la scomparsa del latino, che de facto dal V° secolo non era parlato che in alcune famiglie aristocratiche. Sostanzialmente il latino rimase ancora presso la corte imperiale per tutta la dinastia eracliana, che era di lingua latina in quanto proveniva dall'africa romana, ma con la dinastia isaurica che seguì iniziarono a venire sostituiti in greco anche gli ultimi titoli rimasti.
ironman1989.
00lunedì 14 giugno 2010 20:04
Ricordavo bene allora...grazie mille Xostantinou!!
JeanCottereau
00giovedì 17 giugno 2010 13:39
Visto che le risposte sono sempre esaustive ed impeccabili,mi chiedo se possa porre anche io una domanda.
Quali erano dal punto di vista etnico le componenti dell'Impero Bizantino dopo Basilio II ovvero nel 1025,piu o meno?
E,secondariamente,sotto Basilio II l'Impero era la Prima Superpotenza del mondo occidentanle(dall'India ad Ovest)oppure dal punto di vista militare,finanziario ed amministrativo era superato da altri stati?
Grazie mille.
GlaucopideSophia1
00giovedì 17 giugno 2010 14:49
Dal punto di vista etnico erano presenti , armeni, georgiani, arabi, turchi, bulgari, greci ,italiani ,albanesi , serbi e slavi (probabilmente anche berberi emigrati in sud italia ), poi se vuoi posso andare in particolare nei gruppi etnici, ad esempio gli c' erano vari sotto tipi di arabi.

Dal punto di vista amministrativo era allora circondato da stati feudali molto decentralizzati, apparte i fatimidi che erano gli unici con un amministrazione centralizzata (almeno per i territori egiziani, palestinesi e per damasco), dal punto di vista finanziario era sicuramente lo stato più avanzato, propio perchè centralizzato (per quei tempi) aveva a disposizione grosse finanze derivanti soprattutto da quelle regioni che producevano più di quello che costavano a mantenerle (stò parlando principalmente del sud italia, macedonia, grecia e isole egee, tracia, anatolia occidentale, siria ,cilicia e cipro), i fatimidi erano nuovamente gli unici ad avvaciniarsi, ma complessivamente le loro risorse erano inferiori , soprattutto perchè il loro territorio era più piccolo , non c' era paragone con gli altri stati che essendo feudali non avevano a disposizione quelle risorse finanziarie pur avendo una pressione fiscale simile se non superiore , l' impero si auto finanziava anche grazie ad investimenti fondiari e a delle spece di prestiti (le dignità) .
Dal punto di vista militare era lo stato con l' esercito permanente più numeroso, i fatimidi si trovarono sempre in difficoltà sul lungo periodo e alla fine preferirono degli accordi di non belligeranza, in occidente i tedeschi furono fermati in suditalia da semplici eserciti regionali, solitamente in occidente solo i cavalieri erano soldati professionisti mentre nel impero anche la fanteria lo era, inoltre solitamente gli occidentali non erano in grado di mettere insieme eserciti molto numerosi (nel XI secolo un esercito di 10000 uomini in occidente è considerato enorme e raro, per i bizantini l' esercito da campagna standard è almeno di 20000 uomini), anche negli stati ad est dell' eufrate gli eserciti non erano molto numerosi (a causa della creazione di staterelli non molto grandi sempre in lotta fra loro) ed anche qui in quel periodo gli eserciti di professione diminuiscono (anche se continuano ad essere superiori a quelli occidentali).
Keirosophos
00giovedì 17 giugno 2010 17:30
So che ci fu un tentativo di spostare la capitale dell'impero nel corso della sua storia...solo che non ricordo molto bene il fatto...:(
Potreste esporlo?
Grazie :D
Xostantinou
00giovedì 17 giugno 2010 18:30
Costante II spostò nel 663 la capitale a Siracusa nel tentativo di farne il centro di una nuova campagna volta a riconquistare il mediterraneo, ma nel 668 quando morì questo spostamento, mai diventato "effettivo" venne ignorato, anche perché ormai la Sicilia era nel mirino dell'offensiva araba.
JeanCottereau
00giovedì 17 giugno 2010 19:42
Re:
[POSTQUOTE][QUOTE:104379974=GlaucopideSophia1, 17/06/2010 14.49]Dal punto di vista etnico erano presenti , armeni, georgiani, arabi, turchi, bulgari, greci ,italiani ,albanesi , serbi e slavi (probabilmente anche berberi emigrati in sud italia ), poi se vuoi posso andare in particolare nei gruppi etnici, ad esempio gli c' erano vari sotto tipi di arabi.

Dal punto di vista amministrativo era allora circondato da stati feudali molto decentralizzati, apparte i fatimidi che erano gli unici con un amministrazione centralizzata (almeno per i territori egiziani, palestinesi e per damasco), dal punto di vista finanziario era sicuramente lo stato più avanzato, propio perchè centralizzato (per quei tempi) aveva a disposizione grosse finanze derivanti soprattutto da quelle regioni che producevano più di quello che costavano a mantenerle (stò parlando principalmente del sud italia, macedonia, grecia e isole egee, tracia, anatolia occidentale, siria ,cilicia e cipro), i fatimidi erano nuovamente gli unici ad avvaciniarsi, ma complessivamente le loro risorse erano inferiori , soprattutto perchè il loro territorio era più piccolo , non c' era paragone con gli altri stati che essendo feudali non avevano a disposizione quelle risorse finanziarie pur avendo una pressione fiscale simile se non superiore , l' impero si auto finanziava anche grazie ad investimenti fondiari e a delle spece di prestiti (le dignità) .
Dal punto di vista militare era lo stato con l' esercito permanente più numeroso, i fatimidi si trovarono sempre in difficoltà sul lungo periodo e alla fine preferirono degli accordi di non belligeranza, in occidente i tedeschi furono fermati in suditalia da semplici eserciti regionali, solitamente in occidente solo i cavalieri erano soldati professionisti mentre nel impero anche la fanteria lo era, inoltre solitamente gli occidentali non erano in grado di mettere insieme eserciti molto numerosi (nel XI secolo un esercito di 10000 uomini in occidente è considerato enorme e raro, per i bizantini l' esercito da campagna standard è almeno di 20000 uomini), anche negli stati ad est dell' eufrate gli eserciti non erano molto numerosi (a causa della creazione di staterelli non molto grandi sempre in lotta fra loro) ed anche qui in quel periodo gli eserciti di professione diminuiscono (anche se continuano ad essere superiori a quelli occidentali).[/QUOTE][/POSTQUOTE]


Grazie mille.
I Greci erano l'etnia maggioritaria?

Principalmente a cosa si deve quindi il crollo dell'Impero,nonostante questo fosse una delle nazioni piu potenti al mondo che eccelleva in ogni campo?
Keirosophos
00giovedì 17 giugno 2010 20:25
Grazie per la risposta Kost!
GlaucopideSophia1
00giovedì 17 giugno 2010 22:43
Re: Re:
JeanCottereau, 17/06/2010 19.42:




Grazie mille.
I Greci erano l'etnia maggioritaria?

Principalmente a cosa si deve quindi il crollo dell'Impero,nonostante questo fosse una delle nazioni piu potenti al mondo che eccelleva in ogni campo?




Difficile dirlo, i greci erano una delle etnie maggiori, ma anche gli armeni erano molto numerosi (ci sono stati diversi imperatori di origine armena).

Se intendi il crollo del 1071, fu dovuto ad alcune decisioni sbagliate nel corso dei 50 anni successivi alla morte di Balisio, l' italia fu lasciata a se stessa dopo il 1040 , ma anche così resistette fino al 1071, in oriente si decise di congedare le forze stanziate in armenia, perchè era un fronte tranquillo, ciò creò un buco nella difesa, quando i turchi (sono passati quasi 20 anni dalla smilitarizzazione del fronte armeno) non riuscirono a passare in siria e mesopotamia pensarono di sfruttare il buco e sacchegiare l' anatolia , romano diogene tentò di fermarli, ma non ci riusci' a causa del tradimento dei dukas, comunque anche dopo aver perso a battaglia a Manzikert l' impero era tuttaltro che in difficoltà, furono i seguenti 10 anni di guerra civile a metterlo in ginocchio, i turchi conquistarono territori o perchè erano stati assoldati dall' impero per difenderli e si erano poi ribellati all' autorità centrale non in grado in quella situazione di riprenderli, o donati come pagamento per i servizi resi, una volta che le guerre civili finirono con la salita al potere di Alessio nel 1081 l' impero si riprese alla grande, nonostante fosse attaccato dai turchi in anatolia, dai normanni in epiro e dai Peceneghi in bulgaria.
Xostantinou
00giovedì 17 giugno 2010 22:48
Non dimentichiamo gli slavi, una delle etnie maggioritarie proprio in grecia continentale.

Il più grande nemico dell'Impero fu l'umana avidità, i colpi peggiori per la Romània furono proprio i tradimenti, sia da parte interna che da parte esterna.
ironman1989.
00venerdì 18 giugno 2010 09:22
Poi la popolazione dell'impero non era per niente omogenea: molti imperatori spostavano famiglie intere per ripopolare una zona disabitata (armeni furono "deportati in grecia", slavi in anatolia etc.)
Xostantinou
00venerdì 18 giugno 2010 10:08
Le deportazioni erano più strategiche che altro, servivano a "sradicare" popolazioni tendenzialmente ribelli in modo che spostate in un'area sconosciuta e tendenzialmente "ostile" scordassero eventuali velleità di rivolta, oppure gruppi di provato valore militare (armeni, slavi, isauri) vennero trasferiti in aree di confine dove potevano fungere da valida difesa contro il nemico.
ironman1989.
00venerdì 18 giugno 2010 11:58
Quindi vi fu una "pulizia etnica" pianificata sulla base delle esigenze militari dell'impero piuttosto che un semplice spostamento di popolazione...
Xostantinou
00venerdì 18 giugno 2010 12:26
pulizia etnica mi sembra un termine eccessivo, non vi furono operazioni volte a sterminare una popolazione, bensì volte a metterla in condizione di amalgamarsi con il resto dell'impero e non nuocere.
ironman1989.
00venerdì 18 giugno 2010 13:34
Infatti l'ho virgolettato. So che la cosa più sbagliata da fare è analizzare il passato con categorie del presente, ma non mi veniva nessun altro termine per esprimermi...
JeanCottereau
00venerdì 18 giugno 2010 18:33
In ultimo tre domande.
Le prime di carattere prettamente storico.

Quando giunsero gli arabi,l'Impero aveva appena travolto i Persiani,era all'apice della sua potenza.
Come poterono quattro barbari(gli arabi del VII secolo non hanno nulla a che fare con quelli dei Califfati dal punto di vista civile e culturale)sfondare in cosi breve tempo e distruggere le regioni piu ricche di Bisanzio?

Sbaglio o apparte alcuni imperatori come Basilio II e Il Comneno l'esercito imperiale si è sempre dimostrato inetto ed incapace?
(Quante volte Bisanzio fu assediata?Le forze armate non riuscivano a proteggerla?!)

Perchè essere cosi affascinati da Bisanzio?
Non è una critica,è una mia curiosità.
Io personalmente ci tengo alla sua eredità storica,perchè coniuga l'eredità Classica,il misticismo Cristiano,il Medioevo Europeo e l'Oriente in una miscela esotica e fatale,fiabesca.
Un'idea che mi piace proprio.
Xostantinou
00venerdì 18 giugno 2010 19:20
Riassunto estremamente flash...perché nel momento in cui arrivarono gli arabi innanzitutto il pericolo venne sottovalutato, e poi c'è da considerare che l'Impero era al suo massimo sforzo militare ed economico, le truppe migliori erano impegnate nella campagna di mesopotamia ed in siria c'erano solamente guarnigioni poco più che sufficienti, se poi vi uniamo il fatto che i generali mandati a contrastarli erano scarsini e che la prima ondata araba fu troppo veloce per consentire una riorganizzazione, otteniamo come risultato la perdita della Siria fino ai monti, della Palestina ed, inevitabilmente, dell'Egitto, che diventa troppo esposto una volta caduta della Palestina. La forza che permise all'Impero di riprendersi l'Egitto e continuare ancora un po' a lottare per il nord africa fu la flotta, che permetteva collegamenti sicuri e rapidi, ma quando gli arabi acquisirono i cantieri (ed i loro specialisti) del libano anche le vie marittime diventarono pericolose ed insicure, condannando alla caduta le lontane africa e spagna.

L'esercito non è incapace, incapace può essere chi lo comanda, perché l'esercito esegue degli ordini, non fa quasi mai di testa propria, e nelle rarissime occasioni in cui lo fa è sempre colpa del comandante.

Perché? Boh...hai mai provato a cercare le motivazioni logiche e razionali quando ti innamori di una ragazza?
GlaucopideSophia1
00venerdì 18 giugno 2010 19:43
Re:
JeanCottereau, 18/06/2010 18.33:

In ultimo tre domande.
Le prime di carattere prettamente storico.

Quando giunsero gli arabi,l'Impero aveva appena travolto i Persiani,era all'apice della sua potenza.
Come poterono quattro barbari(gli arabi del VII secolo non hanno nulla a che fare con quelli dei Califfati dal punto di vista civile e culturale)sfondare in cosi breve tempo e distruggere le regioni piu ricche di Bisanzio?

Sbaglio o apparte alcuni imperatori come Basilio II e Il Comneno l'esercito imperiale si è sempre dimostrato inetto ed incapace?
(Quante volte Bisanzio fu assediata?Le forze armate non riuscivano a proteggerla?!)

Perchè essere cosi affascinati da Bisanzio?
Non è una critica,è una mia curiosità.
Io personalmente ci tengo alla sua eredità storica,perchè coniuga l'eredità Classica,il misticismo Cristiano,il Medioevo Europeo e l'Oriente in una miscela esotica e fatale,fiabesca.
Un'idea che mi piace proprio.




I persiani erano stati sconfitti a caro prezzo dopo anni di guerra initerrotta , l' economia era a pezzi, comunque gli arabi in un primo momento furono respinti , e dopo che riuscirono a compiere le loro conquiste ci furono diversi contattacchi, ad esempio l' egitto fu in bilico per dieci anni, l' impero allora si ritrovava attacato a nord dagli slavi, a sud dagli arabi e in italia dai longobardi, altri stati in condizioni meno critiche non caddero, in più ci furono dissidi interni nella famiglia imperiale, e continue congiure, gli arabi furono fortunati ad invadere al momento giusto, quando l' impero era più debole.

L' esercito si dimostrò sempre all' altezza, da eraclio in poi fu sempre numericamente inferiore ai suoi avversari, fu costretto ad arretrare , ma riuscì a resistere , nel VIII e IX secolo il califfato era infinitamente più forte, ma rimediò diverse grandi sconfitte ,in 500 anni (dal VII secolo al XII) costantinopoli subì solo 4 assedi da forze straniere, e ci furono poche grandi battaglie perse in rapporto a quelle vinte, il problema dell' impero furono sempre le continue usurpazioni, non l' esercito che era superiore a livello qualitativo ai suoi vicini.

Per quanto mi riguarda bisanzio mi ha sempre interessato perchè è l' impero romano, i libri di storia tendono a nascondere questo fatto e cercano di denigrare costantinopoli, da bisazio abbiamo ereditato tantissimo, e fra tutti gli stati medioevali era quello culturalmente più simile a noi, fece sempre il lavoro sporco permettendo al barbaro occidente di crescere, si trovò sempre in grave difficoltà ,ma riuscì a trovare la forza di resistere e reagire.
Keirosophos
00domenica 20 giugno 2010 14:00
Nuova domanda:
Ci furono mai tentativi di riunire le due chiese (cattolica e ortodossa) dopo lo scisma? E se sì, perchè fallirono?
Grazie a chi risponderà :)
GlaucopideSophia1
00domenica 20 giugno 2010 21:33
Si ci furono, ma fallirono perchè furono motivate solo da scopi politici, i cattolici ci provarono ad imporre la loro visione con la forza ed il ricatto, gli ortodossi tentarono compromessi , respinti sia dai fedeli (perchè a livello teologico gli ortodossi hanno ragione , visto che i papi si sono inventati di sana pianta molte cose per loro scopi terreni , alcune delle quali contraddicono la stessa bibbia) che dai cattolici (che avevano paura di perdere potere).
Keirosophos
00domenica 20 giugno 2010 23:09
Ok grazie Glauco!
Guaro90
00domenica 20 giugno 2010 23:45
Domanda secca : sotto Manuele I Comneo Ankara fu mai conquista?? e se si quando e in quale occasione?? ( curiosita' personale dato che con BC 6 ho sudato un po' per conquistare i castelli turchi xD )
Xostantinou
00lunedì 21 giugno 2010 01:42
Ancyra venne conquistata nel 1073 dai Seljukidi, riconquistata nel 1101 da Alessio I e Tatikios, persa nuovamente a favore dei Danishmenidi nel 1127 (quindi sotto il regno di Manuele I), per poi tornare nuovamente in mano Seljukide nel 1143.
Robert Bruce
00lunedì 21 giugno 2010 02:33
veramente Ankara fu riconquistata dai crociati nella spedizione del 1101, e conseganta ad Alessio. I bizantini avevano affiancato i crociati con un corpo di spedizione, ma il grosso delle truppe erano crociati lombardi, francesi e tedeschi al comando di Raimondo di tolosa, nominato da Alessio. Diamo a cesare quel che è di cesare.....
Xostantinou
00lunedì 21 giugno 2010 03:06
Ma Raimondo in quell'anno non era impegnato in Terra Santa?
Robert Bruce
00lunedì 21 giugno 2010 03:17
no era tornato a Costantinopoli da Alessio che gli aveva affidato il comando della crociata, nella quale rischiò anche la vita perchè venne circondato dai turchi e solo l'intervento di Stefano di Blois e gli altri lo salvarono. ci furono tre spedizioni sparate e finirono tutte male, molto male.......
Xostantinou
00lunedì 21 giugno 2010 03:42
In quella campagna però c'erano anche Alessio e Takticio...perché pure loro due se la videro parecchio brutta, Alessio c'andò vicino a rimetterci la pelle...
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