Le ripercussioni ci saranno a prescindere dall'intervento occidentale, stiamo parlando di una situazione di guerra che coinvolge quasi tutti i più grandi paesi produttori di petrolio al mondo, una guerra avrebbe inevitabilmente l'effetto di una drastica riduzione, se non addirittura chiusura, dei rifornimenti petroliferi a mezzo mondo.
Rimarrebbero salvi i giacimenti di paesi come il Venezuela, USA, Russia e del Mare del Nord, tutto sommato pochi per bastare al fabbisogno di colossi come USA, Russia, Europa, Cina, Giappone ed India.
Sappiamo che USA e Russia sono tradizionalmente estremamente restii ad usare il proprio petrolio nazionale (riserva strategica), indi per cui se proprio fossero costretti penso lo userebbero per il proprio fabbisogno e non per esportazione.
La Libia teoricamente non sarebbe coinvolta dalla guerra ma vista la sua situazione interna dubito che la sua produzione sia già tornata al 100%, inoltre in questo scenario il suo petrolio dovrebbe alimentare tutta l'Europa, ovvero improponibile.
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Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων.
"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."
"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."
"La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."
"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
Per spalancare la murata porta d'Oro;
E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
Cercherò riposo sui miei antichi confini."
"Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”