Israele e Iran, guerra alle porte?

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Zames
00domenica 5 febbraio 2012 17:08
Non so se avete sentito o letto la notizia, che è passata davvero in secondo piano, secondo la quale Israele questa primavera attaccherà l'Iran per distruggerne le basi nucleari (siccome a quanto pare detengono abbastanza materiale per fabbricare quattro ordigni); le notizie verrebbero dal Washington Post e dalle labbra del capo del Pentagono Leon Panetta.

In questi ultimi mesi Israele avrebbe anche preso contatti diplomatici per farsi garantire eventuali corridoi aerei verso l'Iran verso altri Paesi Arabi.

Se accadesse sarebbe una catastrofe sotto innumerevoli punti di vista: a parte ovviamente la tragica prospettiva di una guerra che può assumere proporzioni molto, molto grandi, non è da escludere la drastica diminuzione delle importazioni di petrolio dal Medio Oriente, andando ad aggravare ancora di più la crisi che sta colpendo l'Europa in questi mesi.

Voi che ne pensate?

www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/finestrasullamerica/grubrica.asp?ID_blog=43&ID_articolo=2348&ID_se...
andry18
00domenica 5 febbraio 2012 18:32
sì, anch'io ho letto la notizia, che mi preoccupa non poco. ormai si sa, israele è una nazione guerrafondaia, ahmadinejad un pazzo (lo definirei la reincarnazione del vecchio "buon" adolf). un conflitto tra queste due nazioni porterebbe sicuramente ad un effetto a catena, che non per forza scatenerà la terza guerra mondiale, ma molto probabilmente i paesi limitrofi di israele si uniranno all'iran.
e volete che l'occidente lasci così indifesa (si fa per dire) israele?
l'unica speranza secondo me è che vinca la diplomazia, probabilmente incapace di bloccare i desideri da grande dittatore del nano, nè di far raffreddare i bollenti spiriti ad israele, ma quantomeno fare sì che venga evitato l'uso di bombe atomiche, delle possibili 4 da una parte e delle 80 dall'altro
che vi devo dire, incrociamo le dita!!
dak28
00domenica 5 febbraio 2012 18:39
Diplomazia?

In un momento di crisi economica vincere una guerra fa gola a tutti se scoppia questa guerra credo che si sarà proprio la terza guerra mondiale.
Xostantinou
00domenica 5 febbraio 2012 18:41
a parte la Siria, tutti gli altri paesi arabi sono nemici dell'Iran, il problema è che questi è sostenuto da Russia e Cina per ovvi interessi economici, quindi prima di innescare una guerra è prima necessario che i paesi aggressori riescano ad ottenere il placet di queste due potenze...
GlaucopideSophia1
00domenica 5 febbraio 2012 19:03
Questa guerra è nel aria da anni , da parecchio tempo i paesi arabi del area si stanno muovendo a livello diplomatico per fare accordi con israele , hanno paura del iran che è ricco e molto aggressivo e che vuole dominarli ,però allo stesso tempo non possono appoggiare israele ufficilamente , ma solo ufficiosamente , certo con il giusto casus belli le cose potrebbero cambiare .
In caso di guerra le possibilità di vittoria israeliana sono buone , a differenza degli americani che amano le invasioni , israele vorebbe solo distruggere le basi e gli impinti chiave , strategia più inteligente che metterebbe in difficoltà l' iran , soprattutto a livello di politica interna .
Zames
00domenica 5 febbraio 2012 19:07
Che la guerra sia nell'aria ormai da molto tempo è vero, ma è anche vero che personalmente mi sarei aspettato una situazione opposta, ovvero l'Iran come attaccante, piuttosto che Israele.

Quello che più mi preoccupa è l'eventuale coinvolgimento dell'Occidente in questo conflitto e le ripercussioni economiche sull'Europa e gli Stati Uniti.
Xostantinou
00lunedì 6 febbraio 2012 12:13
Le ripercussioni ci saranno a prescindere dall'intervento occidentale, stiamo parlando di una situazione di guerra che coinvolge quasi tutti i più grandi paesi produttori di petrolio al mondo, una guerra avrebbe inevitabilmente l'effetto di una drastica riduzione, se non addirittura chiusura, dei rifornimenti petroliferi a mezzo mondo.
Rimarrebbero salvi i giacimenti di paesi come il Venezuela, USA, Russia e del Mare del Nord, tutto sommato pochi per bastare al fabbisogno di colossi come USA, Russia, Europa, Cina, Giappone ed India.
Sappiamo che USA e Russia sono tradizionalmente estremamente restii ad usare il proprio petrolio nazionale (riserva strategica), indi per cui se proprio fossero costretti penso lo userebbero per il proprio fabbisogno e non per esportazione.
La Libia teoricamente non sarebbe coinvolta dalla guerra ma vista la sua situazione interna dubito che la sua produzione sia già tornata al 100%, inoltre in questo scenario il suo petrolio dovrebbe alimentare tutta l'Europa, ovvero improponibile.
andry18
00lunedì 6 febbraio 2012 15:52
non dimentichiamoci che tutti i paesi arabi hanno, chi + chi -, una componente che si rifà al fondamentalismo, quindi bisogna vedere se i capi di stato appoggeranno una possibile jihad contro israele oppure preferiranno liberarsi una volta per tutte di ahmadinejad, che nn mi pare sia poi così tanto ben visto. per questo non sono concorde con dak, che fa la parte del catastrofista di turno xD
ammetto però che il rischio è cmq piuttosto alto.
guerra mondiale o no, purtroppo kosta ha ragionissimo, le ripercussioni sarebbero catastrofiche per la nostra economia, che sta già messa parecchio male
Horatio Hornblower
00lunedì 6 febbraio 2012 15:56
Io spero che la mancanza di petrolio porti al fallimento i grandi distributori e produttori di quel veleno, e spinga gli uomini a trovare una risorsa per niente nociva. (So che è impossibile, ma la speranza è l'ultima a morire)
Sarà la volta buona che prendano piede i motori elettrici...

Per quanto riguarda la guerra, me ne frego. Si scannino pure tra loro, l'importante è che l'Italia non si faccia coinvolgere come al solito...
andry18
00lunedì 6 febbraio 2012 16:07
non concordo...il fallimento non rigurda solo la agip, ma tutta l'economia, e quindi tutto va a trote. torniamo all'età della pietra in pratica...chi sopravvive ovviamente.
Horatio Hornblower
00lunedì 6 febbraio 2012 16:13
Sarà la volta che gli uomini smettano di essere così viziati e tornino alla loro vera natura.
Tanto per come vanno le cose adesso...
Dai, nessuno ha più la certezza del posto di lavoro fisso, le banche non fanno finanziamenti senza certezze, perciò nessuno fa più famiglia.

Oggi la famiglia si tende a sottovalutarla, ma non va dimenticato che la nostra civiltà si basa su di essa...o meglio, si basava...
andry18
00lunedì 6 febbraio 2012 16:29
la civiltà si basa sull'economia, e la famiglia è una struttura di quest'ultima. è sempre stato così, purtroppo o per fortuna non saprei dire.
horatio, l'economia non è semplicemente la borsa, se è in rialzo o meno, l'economia è l'indice di salute di uno stato, o di una famiglia, come preferisci.
l'economia è anche welfare, non dimenticarlo.
Horatio Hornblower
00lunedì 6 febbraio 2012 16:45
Non lo metto in dubbio andry, ma oggi si tende a dare più peso all'economia e meno alla famiglia.
Chiamatemi antiquato, ma per me non c'è economia se non esiste la famiglia.
Più figli per famiglia significa più forza lavoro per uno Stato.
Come dici bene tu, l'economia è l'indice di salute...evidentemente l'Italia è affetta da peste nera.

Capita di parlare con persone che hanno un figlio e si lamentano di non riuscire a farne un altro perchè si trovano con l'acqua alla gola. Non dovrebbe essere così in un paese "ricco"...
Xostantinou
00lunedì 6 febbraio 2012 17:27
Guarda che di solito molti figli sono la ricchezza delle famiglie POVERE, non di quelle ricche...in contesti benestanti gli stipendi di uno o di entrambi i genitori bastano (o dovrebbero bastare) a mantenere un nucleo familiare di medie dimensioni (2 genitori e da 1 a massimo 3 figli).
E, come ha giustamente detto andry, non si può più fare i conti senza l'oste, ovvero non si può più pensare alla sola economia domestica ignorando l'economia globale, anche se molti oggi si lasciano abbagliare dagli splendori imperiali della macroeconomia postulando che solo le superpotenze globali potranno sopravvivere (altra immane cazzata che la crisi sta smontando con i fatti)...come al solito, la verità sta nel mezzo.

Per quanto riguarda l'abbandono dei combustibili fossili scordatevelo, non basta una guerra a cambiare la rotta, devono finire proprio.
Horatio Hornblower
00lunedì 6 febbraio 2012 19:23
Ma io me ne frego dell'economia globale!!
La globalizzazione è la rovina!!
Per me ogni nazione dovrebbe pensare prima a se stessa. Che ca**o vuol dire che adesso i nostri contadini debbano buttare metà del loro raccolto perchè dobbiamo importarlo dal resto dell'Europa? E' un'emerita stronzata!!

Io prendo le posizioni dei secessionisti, di coloro che pensano che l'Unione Europea debba finire e si ritorni ad un economia più nazionale che internazionale. Va bene commerciare, ma questo non deve condurre i popoli all'autodistruzione. Ed è quello che sta succedendo...
Dici che una famiglia deve avere da 1 a massimo 3 figli, ma chi lo dice? Perchè? Guardando indietro, fino a 50 anni fa c'erano famiglie italiane con anche 10 figli. E' vero, non erano ricchssimi, ma si viveva lo stesso, e questo perchè non c'erano tutti i vizi che abbiamo oggi. Nessun figlio andava dal padre a rompergli le palle perchè voleva il telefonino all'ultima moda, o un paio di jeans da 300 mila lire!!(sono esempi, so che i telefonini non esistevano)

Siamo una società viziata, e questo sarà, se già non è, la nostra rovina. Credo che l'Impero Romano sia un esempio lampante...
Quando un popolo si adagia sul proprio agio, finisce per crollare sotto il suo stesso peso...

Dovremmo fare qualche passo indietro, invece, vengono stanziati ancora oggi, miliardi di euro per spese militari inutili!! E tutto per compiacere qualche stronzo che ha solo da guadagnarci. Non noi però, non i contadini e oggi neanche i banchieri.
Io sto dalla parte del popolo. E finchè il nostro non potrà vivere di nuovo in pace, senza preoccuparsi di mettere al mondo troppi figli, non sarò certo tra i sostenitori dell'economia globale, dell'Unione Europea e delle sue norme.
Starò dalla parte del popolo italiano che si sta estinguendo, e di quella cultura e civiltà Europea (badate che non parlo di economia) che si è ormai estinta e aspetta solo il colpo di grazia.
E di certo non sarò a favore di un intervento a fianco di Israele o chi che sia. Che si risolvano da soli i loro problemi, tanto sono più in grado di noi.
dak28
00lunedì 6 febbraio 2012 19:43
Lol secessione come la lega? xD
Xostantinou
00lunedì 6 febbraio 2012 19:57
Anch'io sono contrario all'Unione Europea così come è oggi ed alla globalizzazione fatta da lobby di banchieri, finanzieri e multinazionali, ma non per questo intendo tornare agli anni '50.
Non serve la miseria per avere dei valori.
Horatio Hornblower
00lunedì 6 febbraio 2012 22:54
A quanto pare da noi sì...
andry18
00lunedì 6 febbraio 2012 22:57
il problema secondo me non è l'economia, l'unione europea, la mentalità del magna magna che ormai predomina in ogni dove, ma il sistema.
non voglio fare il comunista della situazione, ma si sa, purtroppo il capitalismo porta ai problemi di cui stiamo parlando (andando un po' ot), ma è l'unico sistema possibile purtroppo, l'uomo è egoista per natura, e questo implica che sistemi economici più ugualitari e che spianino le divergenze tra gli uomini non hanno la benché minima possibilità di successo, perché ognuno cerca di soddisfare i propri bisogni ed i propri interessi, fregandosene degli altri.

l'unico modo per attenuare quest'egoismo che pervade la razza umana è attuare una riforma della collettività, possibile solo attraverso l'istruzione, che porti ad una rigenerazione del singolo e (per far felice horatio) della famiglia.

però questo va in contrasto coi desideri della classe dirigente...più siamo scemi, meno capiamo, meno gli rompiamo le balle, più possono fare come gli pare. ed ecco qui i tagli alla cultura e all'istruzione
Pico total war
00lunedì 6 febbraio 2012 23:42
Re:
chi dice che nn è possibile più avere troppi figli? questo


www.corriere.it/cronache/11_ottobre_31/nargis-neonata-india-7-miliardi-di-abitanti-sulla-terra_daf39358-038c-11e1-af48-d19489409c...

nn so perchè horatio mi dà impressione di cattolicesimo integralista, magari mi sbaglio :)

dunque la teoria di horatio in virtu del collasso della popolazione mondiale a una procreazione da cani dovrà auspicare ad un ritorno allla medicina di un secolo fa e alla media di vita dimezzata

davvero non capisco la polemica, è sterile, nn vedo il problema di una famiglia piccola ma unita

se portassi avanti un dibattito in merito alla formazione del nucleo familiare, sempre piu in declino potrei capire
perchè sposarsi costa, perché il divorzio è una spada di damocle pendente sugli uomini che il femminismo ha imposto nella società moderna
nei giovani privi di un lavoro stabile, quindi incapaci di poter procreare un solo bebe
ma la tua è pura follia e nostalgia di tempi molto bui
c'è gente dalle mie parti che alle tue parole vorrebbe darti mazzate per le sofferenze patite e sofferte nei decenni precedenti, del tuo modello :) a partire dai miei genitori
w la piccola famiglia di oggi, che è un autentico modello da conservare e tramandare nei secoli... a te piace il modello africano

inoltre dal punto di vista evolutivo il fatto di procreare una "cucciolata" molto piu risicata nn vuol dire andare contro natura ma vuol dire che le condizioni di vita sono tali che il 100% dei nascituri può sopravvivere e quindi la sopravvivenza della specie è garantita

"si stava bene quando si stava meglio" sarà.. :)

vorrei capire meglio il motivo che tanto indigna horatio
questo è il tempo della procreazione assistita, artificiale
gli aborti per motivi economici sono direi rarissimi, è il tempo della sacralità della vita... nn è insito dell'uomo riprodursi decine di volte, e anche lo fosse stato in tempi passati l'evoluzione è un dato di fatto
per cui nn esiste alcuna legittimità intrinseca nel procreare una prole numerosissima

e nell'era dell'automazione abbiamo bisogno di cervelli, non di tanta forza lavoro poco istruita e poi in seguito mal retribuita
il modello del duce è tramontato ed è il passato
se si tornasse ad una situazione simile vorrebbe dire miseria, e miseria non sta per assenza di cellulare multifunzione (quale sia poi il peccato commesso nell'avere l'I phone o vestire alla moda è tutto da verificare)

apprezzo la teoria della decrescita molto in voga in questi mesi, ma non sta ne per miseria ne per procreazione esagerata ma per controllo nascite e ritorno ad un modello meno consumistico (che nn vuol dire debellare mezzi elettronici di importanza assoluta o nn dare importanza agli abiti come espressione della propria personalità)


il conflitto è nell'aria? non credo che si tratti di qualcosa di imminente
l'iraq è in fiamme, la cervellotica invenzione anglosassone non ha mai funzionato e solo saddam con le buone e le cattive lo aveva reso un
paese stabile
gli sviluppi siriani sono ancora lontani dalla soluzione
fino a quando la guerra civile iraqena e siriana non avrà fine operare nell'area non mi pare una soluzione intelligente

la campagna propagandistica al conflitto è avviata
GlaucopideSophia1
00lunedì 6 febbraio 2012 23:49
Secondo me si stà facendo confusione fra globalizzazione ed unione europea.
UE è un organismo sovra-nazionale creato con l' intento di facilitare gli scambi economici in modo di riportare l' economia europea sulla cresta del onda , purtroppo la germania fa la furba e prova a dominare gli altri , creando solo problemi.
La globalizzazione è invece un fenomeno naturale , che non può essere controllato e istituzionalizato , anche esso aumenta gli scambi e lega economie di paesi diversi fra loro , ma non è una novità , possiamo vedere fenomeni di globalizzazione già nel antichità , la differenza con il passato è che ora avviene un maggiore sfruttamento grazie alle nuove tecnologie e di conseguenza la globalizzazione è più visibile , ma non può essere fermata , almeno di non far sprofondare il mondo in un nuovo medioevo , essa è per certi aspetti positiva , per altri negativa , tutto da come viene affrontata dai governi , ma rinchiudersi nel propio guscio è un suicidio.
Xostantinou
00martedì 7 febbraio 2012 00:20
Re:
Un megaquotone a Pico! Se solo fossi più presente :D



andry18, 06/02/2012 22.57:

il problema secondo me non è l'economia, l'unione europea, la mentalità del magna magna che ormai predomina in ogni dove, ma il sistema.
non voglio fare il comunista della situazione, ma si sa, purtroppo il capitalismo porta ai problemi di cui stiamo parlando (andando un po' ot), ma è l'unico sistema possibile purtroppo, l'uomo è egoista per natura, e questo implica che sistemi economici più ugualitari e che spianino le divergenze tra gli uomini non hanno la benché minima possibilità di successo, perché ognuno cerca di soddisfare i propri bisogni ed i propri interessi, fregandosene degli altri.





Questo non è vero, perché ci sono diversi paesi ricchi ed avanzati dove "il sistema giusto" esiste e funziona pure bene, forse perché non è inserito nel loro sistema culturale il tarlo genetico del "più ti inculo meglio sto". Ci sono paesi capitalisti all'occidentale con un welfare molto più efficace di quanto mai sognato nelle più astruse e deliranti teorie comuniste...questo perché una "via di mezzo", giusta ed equa per tutti, è possibile, basta volerlo.



andry18, 06/02/2012 22.57:

l'unico modo per attenuare quest'egoismo che pervade la razza umana è attuare una riforma della collettività, possibile solo attraverso l'istruzione, che porti ad una rigenerazione del singolo e (per far felice horatio) della famiglia.
però questo va in contrasto coi desideri della classe dirigente...più siamo scemi, meno capiamo, meno gli rompiamo le balle, più possono fare come gli pare. ed ecco qui i tagli alla cultura e all'istruzione




Questo è un problema grave ma ricorda, la classe dirigente di uno Stato è l'espressione del suo elettorato, significa che se c'è gente simile al potere è perché implicitamente la gente che li vota è della stessa pasta ed al posto loro si comporterebbero allo stesso modo...e quelli che sono in disaccordo preferiscono rassegnarsi all'idea del "tanto non possiamo far nulla per cambiare le cose" e continuano a lasciarsi pensare dagli altri.
Questo perché si è diffusa la mentalità del gregge e delle scappatoie...e questo non si risolve cambiando i governi, ma solo cambiando il modo di pensare della gente.
Xostantinou
00martedì 7 febbraio 2012 00:23
E comunque questo discorso (per quanto interessante) E' OFF TOPIC!

Se volete continuare questo discorso aprite un'altra discussione.
andry18
00martedì 7 febbraio 2012 09:33
scusate, tornando alla questione israelo-iraniana...ma bombardare zone nelle quali si stanno costruendo (o sono già state costruite) bombe atomiche, non porta a qualche problemuccio in radioattività?
non dico chernobyl, ma secondo me ci potremmo avvicinare e non poco alla situazione del giappone...che ne dite?
Xostantinou
00martedì 7 febbraio 2012 10:26
La situazione del Giappone è anche molto ingigantita se è per quello, comunque non credo ci sia questo problema perché non è che hanno tonnellate di materiale radioattivo stipato in magazzini, proprio per la sua pericolosità il materiale è in piccolissime quantità e chiuso in luoghi di massima sicurezza, probabilmente la sua combustione in seguito ad un'esplosione convenzionale (quindi nessuna reazione) potrebbe provocare un effetto simile a quello dei proiettili all'uranio impoverito...bisogna comunque anche sapere di che tipo di materiale radioattivo si tratta, non tutti gli isotopi radioattivi dei vari elementi emettono le stesse particelle ed hanno la stessa emivita.
andry18
00martedì 7 febbraio 2012 10:41
beh, l'emivita è sempre di qualche miliardo di anni, pochini insomma xD
bisognerebbe vedere il tipo di decadimento, questo è vero...

riguardo all'aver ingigantito la situazione giapponese non sono d'accordo, ne hanno parlato tanto come fanno al solito, forse troppo, ma la situazione non può non essere considerata grave, probabilmente non a livello mondiale (parlavano della nuvoletta di fantozzi che arriva in europa e blabla), ma localmente stanno messi parecchio male...guarda per esempio il presentatore che ha mangiato in diretta alimenti prodotti in quella zona, ora ha la leucemia
Xostantinou
00martedì 7 febbraio 2012 10:45
cazzata, l'emivita può essere anche di frazioni di secondo, dipende da che isotopo di quale elemento stiamo parlando.

Sulla situazione giapponese c'è un topic apposta, comunque quello che hanno spacciato per notizie in italia sono al 99% una marea di cazzate giganti per far notizia, inclusa quella della leucemia del presentatore che ce l'aveva già da prima.
andry18
00martedì 7 febbraio 2012 12:23
il problema è che se l'emivita è bassa, le radiazioni causano danni ben maggiori di quelle di un elemento con emivita + alta, com'è il caso dell'uranio, attualmente utilizzato, e che ha attività specifica che potremmo considerare bassa, ma un'emivita di miliardi di anni.
fatto sta che bene non fa di sicuro

per quanto riguarda il presentatore...la notizia del "già ce l'aveva" non mi è giunta, al massimo si può constatare il fatto che non c'è prova scientifica che le radiazioni causino leucemia in un arco di tempo così breve
Xostantinou
00martedì 7 febbraio 2012 12:27
Non è vero, ci sono isotopi che hanno emivita brevissima pur emettendo solo particelle alfa o beta.

Il presentatore già ce l'aveva perché è scientificamente impossibile che la massima dose di radioattività assimilabile attraverso anche delle verdure molto più pesantemente contaminate di quelle che ha mangiato lui causi la leucemia allo stadio in cui è stata diagnosticata a lui in un arco di tempo così breve.
andry18
00martedì 7 febbraio 2012 12:41
ma no, mi tocca riscrivere tutto!!! :/ uff, e vabbè, un attimo di pazienza....dicevo:

il problema è che gli isotopi con emivita bassa, causano danni ben maggiori di quelli con emivita lunghissima, che hanno attività specifica molto più bassa, ma durano cmq parecchio tempo di +, ed uno tra questi è appunto l'uranio, usato un po' da tutti

la notizia del "già ce l'aveva" non mi è giunta, ma riconosco che si può obiettare sul fatto che non è scientificamente provato che le radiazioni causino leucemia, sopratutto in così poco tempo. fatto sta che è più che scientificamente provato che bene non fanno assolutamente.

mi pare di aver capito che sei favorevole al nucleare, sinceramente lo sarei anch'io se non fosse che la nostra conoscenza del mondo si limita ad un miserissimo 5%, non ne sappiamo abbastanza per giocarci tranquillamente.
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