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Il Regno di Andalusia

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    Xostantinou
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    00 07/03/2011 16:51
    fino ai giorni nostri?????????



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    Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
    Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
    Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων.





    "Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
    So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
    Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

    "Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
    Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

    "La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

    "Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
    E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
    Per spalancare la murata porta d'Oro;
    E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
    Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
    Cercherò riposo sui miei antichi confini."

    "Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”


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    MegasBasileus
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    Stratiotes
    00 07/03/2011 17:38
    Wow... a parte che in un modo o nell'altro l'Impero le prende sempre xD
    ----------

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    (William Riker)
    Post: 56
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    Phylax
    00 07/03/2011 19:07
    Re:
    Xostantinou, 07/03/2011 16.51:

    fino ai giorni nostri?????????



    Che c'è di strano? Non mi piace lasciare Timeline incompiute.
    Una volta ho scritto un'ucronia lunga... un miliardo di anni: da 700 milioni di anni fa (diversa frammentazione del Supercontinente Rodinia) a 300 milioni di anni nel futuro (formazione del Supercontinente Pangea Proxima)

    [SM=g7340]
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    (William Riker)
    Post: 56
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    Phylax
    00 07/03/2011 19:10
    Re:
    MegasBasileus, 07/03/2011 17.38:

    Wow... a parte che in un modo o nell'altro l'Impero le prende sempre xD



    Se vuoi, finita la saga vandalica posso pensare ad un'ucronia in cui l'Impero Romano d'Oriente non cade ed anzi diventa una superpotenza

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    (William Riker)
    Post: 56
    Ligius
    Phylax
    00 08/03/2011 17:13
    Fino a Carlo Magno
    721: muore il re ostrogoto Teodorico III, gli succede il figlio Liutprando. Tra i più grandi sovrani dei goti, egli accentra il governo del regno nelle sue mani, limitando fortemente l'autonomia dei Duchi, arricchisce la legislazione aggiornando il corpus legislativo di Rotarico e porta avanti con decisione l'integrazione tra la cultura germanica e quella latina in Italia. Liutprando rompe invece i rapporti con l'impero bizantino, non approvando l'iconoclastia. Viene ricostruita Emona, la più orientale delle città italiane (la nostra Lubiana) che era stata distrutta da Avari e Slavi.
    728: Liutprando dona a Papa Gregorio II il castello di Sutri come feudo personale. In questa Timeline non c'è spazio per uno Stato Pontificio, ma il Papato comincia ad accumulare beni materiali, e la sua crescente corruzione gli attirerà i rimproveri di tutti i grandi Santi del Medioevo.
    735: i Saraceni usano sempre più di frequente la Sicilia come base per scorrerie piratesche lungo le coste della penisola, tanto che viene saccheggiata anche Ostia, alle porte di Roma; Papa Gregorio III invoca l'aiuto di Liutprando, il quale decide di dare una lezione agli Arabi una volta per tutte. Chiesto l'aiuto del re vandalo Vitige, che ha un debito di riconoscenza verso gli ostrogoti dopo la vittoria al Guadalete, muove da Genova con una poderosa flotta contro i Saraceni, che il 2 luglio affronta nella Battaglia di Lipari. Lo scontro si risolve in un disastro per gli Arabi, e la loro flotta è quasi completamente distrutta. Il governatore della Siqilliyya è costretto a pagare un pesante tributo annuale a Liutprando, che rinuncia all'invasione dell'isola solo dietro garanzie che le scorrerie piratesche avranno fine. Per prudenza Liutprando fa trasferire a Pavia le ossa di Sant'Agostino, traslate in Sardegna dopo la caduta di Ippona in mani musulmane.
    745: alla morte di Vitige i suoi tre figli Roderico III, Egica II e Gunifredo iniziano una serie di guerre civili che indeboliscono il regno vandalo. Gli Arabi ne approfittano per conquistare le isole Baleari.
    750: prima testimonianza scritta della lingua Andalusa, nata dalla fusione del latino con la lingua germanica dei vandali e con alcune contaminazioni celtiche e basche: si tratta della "Canción del Amor para Doña Jimena", serenata che un anonimo menestrello dedicò alla sua dama. In Andalusia manca ovviamente del tutto la cultura mozarabica, essendo quasi assenti nella penisola iberica gli interscambi pacifici tra cristiani e islamici.
    756: di fronte alla minaccia di una nuova invasione araba, Egica II è riconosciuto re da Ardo, figlio ed erede di Roderico III, e dai partigiani di Gunifredo, che nel frattempo è deceduto.
    758: muore il re ostrogoto Liutprando il Grande, sepolto nella basilica di San Pietro in Ciel d'Oro a Pavia: con lui il regno d'Italia ha conosciuto un periodo di grande splendore. Gli succede il nipote Ildebrando.
    760: il re d'Italia Ildebrando muore improvvisamente di malattia, c'è chi parla di avvelenamento. Gli succede il cugino Bertarico, che ha vissuto a lungo presso la corte di Pipino il Breve, figlio di Carlo Martello e fondatore della nuova dinastia franca dei Carolingi. Bertarico deve subito muovere guerra agli Slavi che hanno cercato di invadere la Dalmazia; per la prima volta il re usa come base la città di Venezia, che così in breve tempo ascende a importantissimo porto civile e militare.
    761: lo storico goto Paolo Diacono (720-799) pubblica la sua monumentale "Historia Ostrogothorum", che narra l'intera storia del suo popolo dalle mitologiche origini in Scandinavia fino alla morte di Liutprando il Grande.
    762: il Califfo Abbaside Abu Jafar Abdallah ibn Muhammad al-Mansur fonda sul fiume Tigri la città di Baghdad, destinata a diventare il maggiore centro urbano del Medioevo (un milione di abitanti e 7000 ettari di superficie).
    765: Egica II si associa al trono il valoroso figlio Enrico.
    768: morte a soli 54 anni di Pipino il Breve, come tradizione egli divide il regno fra i suoi figli Carlo e Carlomanno.
    769: Bertarico muore in Dalmazia combattendo valorosamente contro gli Slavi. Gli succede allora il figlio Astolfo ("lancia che soccorre"). Questi fortifica il porto di Venezia, facendone la porta del suo regno per i commerci verso il levante bizantino ed arabo, fonda in Friuli molte piazzaforti come difesa contro gli Slavi e costruisce anche valli difensivi sulle Alpi (Porte di Susa) per prevenire colpi gobbi da parte dei Franchi.
    770: Ermengarda e Gerberga, figlie di Egica II, vanno in moglie rispettivamente a Carlo e Carlomanno, onde rinsaldare l'alleanza tra Franchi e Vandali. Carlomanno muore però il 4 dicembre 771 e Carlo resta unico sovrano dei Franchi.
    773: Carlo ripudia Ermengarda, che non può dargli figli maschi, la fa rinchiudere in convento e sposa la principessa tedesca Ildegarda. Come conseguenza Enrico convince il padre Egica II a dichiarare guerra a Carlo per difendere l'onore della sorella; egli sogna infatti di abbattere la dinastia Carolingia, di recente insediatasi sul trono, e di conquistare la Francia. Invece Carlo raduna il proprio esercito presso Bordeaux e muove in forze contro di lui, precedendo ogni mossa dei Vandali. Metà delle sue truppe guidate dallo zio di Carlo, Bernardo, punteranno sulla Settimania e su Barcellona, difesa da Enrico, mentre l'altra metà, condotta dallo stesso Carlo, penetrerà in Spagna attraverso il passo di Roncisvalle, in modo da ottenere l'appoggio militare dei Baschi. Egica II riesce a fermare i Franchi presso il passo di Roncisvalle (nella mischia cade il Conte Palatino Rolando, protagonista della letteratura medioevale), ma la Settimania presidiata da Enrico cede sotto l'urto dell'esercito franco e la ritirata dei vandali si trasforma in una rotta. Enrico si trincera a Barcellona mentre Egica II si chiude nella capitale Toledo. Sulla sconfitta dei Vandali pesa il fatto che molti nobili e duchi già partigiani di Gunifredo e di Ardo preferiscono abbandonare Egica II ed Enrico al proprio destino, rientrando nei rispettivi possedimenti e facendo atto di sottomissione a Carlo.
    774: dopo sei mesi di assedio da parte di Carlo, la capitale Toledo cade ed Egica II è costretto ad arrendersi; Carlo si mostra magnanimo e lo spedisce in un monastero a Corbie, mentre Enrico fugge presso il bey del Maghreb Abd al-Rahman ben Rustam. Carlo si proclama "rex Francorum et Vandalorum" ed unifica i due stati sotto la propria corona.
    780: dopo una vittoria in uno scontro navale con gli Arabi al largo di Capo Melito, estrema punta meridionale della Calabria, re Astolfo, che si è montato un po' la testa ed è geloso della potenza acquisita da Carlo, propone a Papa Adriano I di incoronarlo Imperatore Romano d'Occidente. Dura reazione dell'imperatore bizantino Leone IV Isaurico, il quale ribadisce di essere lui l'unico legittimo erede degli Augusti di Roma. La prende male anche Carlo, il quale dovrebbe fare atto di sottomissione nei confronti di Astolfo se questi ricevesse la dignità imperiale; il sovrano dei franchi e dei vandali afferma che questo titolo spetterebbe a lui, vista la maggior vastità dei suoi domini, e la contesa tra i due maggiori sovrani della cristianità occidentale degenera fino alla mobilitazione delle rispettive truppe. A fermare la guerra interviene Papa Adriano I, che in una Epistola indirizzata ai due litiganti li esorta a unire le loro forze contro i Musulmani, anziché combattere tra di loro una guerra fratricida. Carlo e Astolfo si incontrano allora a Nizza, fanno pace e stringono alleanza. Rotrude, figlia di Carlo, che ha cinque anni, viene promessa in sposa a Childerico, figlio cadetto di Astolfo che ne ha undici, per suggellare l'alleanza.
    786: Carlo interviene di nuovo in Spagna per sventare un tentativo di invasione da parte degli Arabi, appoggiato da parte dell'aristocrazia vandala. I territori dell'ex regno di Toledo prendono il nuovo nome di Andalusia, che resisterà fino al presente.
    790: morte di Astolfo, gli succede il primogenito Teodorico IV, che continua le guerre contro gli Slavi e contro i pirati Saraceni. Carlo dal canto suo porta avanti una lunghissima guerra per sottomettere e cristianizzare i Sassoni della Germania settentrionale.
    792: dato che gli Avari continuano a compiere brutali scorrerie nelle regioni orientali dei regni franco ed ostrogoto, premendo tra l'altro sugli Slavi che a loro volta sgomitano contro i due grandi stati romano-germanici, Teodorico IV e Carlo decidono un'operazione congiunta contro il Khanato Avaro. I due eserciti si ricongiungono sul Danubio presso Vienna e quindi marciano contro la pianura pannonica, guidati dai due sovrani. L'orda degli Avari è sbaragliata e il Ring, la loro capitale, è distrutto. L'arrivo della brutta stagione costringe i due re cristiani a rientrare nei rispettivi regni, ma il khanato non si riprenderà mai più da questo colpo al cuore.
    794: scambio di ambasciatori tra il re ostrogoto Teodorico IV e il Califfo Abbaside Harun al-Rashid, più volte citato nelle "Mille e una notte".
    797: dopo che l'imperatrice Irene ha detronizzato e fatto accecare suo figlio Costantino VI, Teodorico IV torna alla carica e manda messi a Costantinopoli proponendo ad Irene di sposarlo, onde unire le corone d'Italia e di Bisanzio. Le trattative vanno però per le lunghe, a causa dell'opposizione della nobiltà bizantina, e il progetto naufraga quando nell'802 Irene è detronizzata da Niceforo I. L'ambiziosa imperatrice morirà in esilio sull'isola di Lesbo il 9 agosto 803.
    799: la nobiltà ostrogota, ostile a Papa Leone III che considera troppo accondiscendente verso i Franchi, lo accusa di adulterio e spergiuro e il 25 aprile, mentre egli si sta recando in processione a San Lorenzo, viene assalito, ferito, catturato, deposto e imprigionato nel monastero di Sant'Erasmo. Tuttavia re Teodorico IV, anziché schierarsi con i congiurati e far eleggere un nuovo Papa, interviene prontamente liberando Leone III e rimettendolo sul trono, sostenendo che nessun potere terreno può permettersi di giudicare il Papa, quindi fa rinchiudere in monastero i rivoltosi. Intanto Carlo Magno doma definitivamente i Sassoni costringendo il loro re Vitichindo ad arrendersi e a convertirsi al Cristianesimo, ma né Carlo né Teodorico in questa Timeline ottengono l'incoronazione imperiale, e così l'Impero d'Occidente non rinasce neppure nella sua versione romano-germanica.
    800: a questa data risale pressappoco il cosiddetto Indovinello Veronese, prima testimonianza scritta della lingua italiana: « Se pareba boves, alba pratalia araba, albo versòrio teneba, negro semen seminaba » ("spingeva i buoi davanti a sé, arava un bianco prato, teneva in mano un bianco aratro, seminava un seme nero". I buoi sono le dita, il prato bianco è il foglio di carta, il bianco aratro è la penna d'oca, il nero seme è l'inchiostro: la soluzione è l'atto di scrivere).
    811: vistasi sbarrata da Franchi e Ostrogoti la strada per penetrare in Europa, il Califfo Abbaside Muhammad al-Amin. figlio di Harun al-Rashid, intraprende una nuova fase di espansione verso l'India, fondando il Sultanato di Delhi con notevole anticipo rispetto alla nostra Timeline.
    813: all'eremita Pelagio, che si è ritirato a pregare in una grotta del Gargano, appare l'Apostolo San Giacomo il Maggiore, il quale gli rivela il luogo della sua sepoltura, in una grotta lì vicino. Nasce così la tradizione che il fratello di San Giovanni Evangelista si sia recato in Italia per evangelizzare le Puglie, poi sia tornato in Palestina dove fu arrestato e decapitato nel 44 per ordine dell'empio Re Erode Agrippa. Il suo corpo poi sarebbe stato riportato nel Gargano dai suoi compagni. Subito la devozione per l'Apostolo dilaga in tutta l'Italia Meridionale (il che spiega la diffusione in essa del nome Iacopo), e da lì in Andalusia, Francia e Sassonia. Il Re d'Italia Teodorico IV ordina la costruzione di un grande santuario intorno alla Grotta di San Giacomo, affidandolo ai monaci benedettini. Dominato dalla pentagonale "Torre dei Giganti", esso sarà meta obbligata dei Crociati diretti in Terrasanta.
    814: il 28 gennaio Carlo muore nella sua nuova capitale, Aquisgrana; i posteri lo ricorderanno come Carlo Magno, anche se in questa Timeline egli non è mai diventato imperatore. Prima di morire ha diviso l'impero tra i suoi figli, destinando a Carlo la Neustria, l'Austrasia e la Baviera, a Ludovico l'Aquitania, la Borgogna e la Provenza, e a Pipino l'Andalusia. Tuttavia Carlo e Pipino muoiono improvvisamente prima del padre, e così il figlio Ludovico, che sarà detto il Pio per la sua assidua pratica religiosa, eredita unito il regno paterno.

    [continua]

    [Modificato da (William Riker) 08/03/2011 17:17]
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    Xostantinou
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    00 08/03/2011 17:39
    Re: Re:
    (William Riker), 07/03/2011 19.10:



    Se vuoi, finita la saga vandalica posso pensare ad un'ucronia in cui l'Impero Romano d'Oriente non cade ed anzi diventa una superpotenza

    [SM=x2337611]




    se è realisticamente basata su fatti storici perché no...



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    "Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
    So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
    Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

    "Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
    Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

    "La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

    "Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
    E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
    Per spalancare la murata porta d'Oro;
    E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
    Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
    Cercherò riposo sui miei antichi confini."

    "Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”


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    (William Riker)
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    Ligius
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    00 08/03/2011 22:11
    Re: Re: Re:
    Xostantinou, 08/03/2011 17.39:



    se è realisticamente basata su fatti storici perché no...



    OK, appena ho un attimo comincio a mettere giù degli appunti
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    (William Riker)
    Post: 56
    Ligius
    Phylax
    00 11/03/2011 12:43
    Il Secolo Ferreo dell'Italia
    830: muore il re d'Italia Teodorico IV, gli succede il figlio Desiderio.

    840: muore il sovrano franco Ludovico il Pio, che per lo più si è disinteressato del regno, dedicandosi a pratiche di pietà. Il regno viene suddiviso tra i suoi tre figli: Lotario ottiene l'Andalusia; Carlo II il Calvo i territori dell'attuale Francia; Ludovico II il Sassone i territori della nostra Germania. Il Giuramento di Strasburgo del 14 febbraio 842 con cui i fratelli fanno pace tra di loro rappresenta la prima testimonianza scritta delle lingue francese e tedesca, grazie allo storico Nitardo che ce ne ha tramandato il testo originale.

    852: Alberico, figlio del re d'Italia Desiderio, sottomette gli Sloveni costringendoli a convertirsi al Cristianesimo e conquistando il loro territorio. Mentre sta combattendo contro i Croati, gli giunge la notizia della morte del padre e rientra a Pavia per essere incoronato, lasciando il fratello Enrico a continuare le operazioni belliche.

    855: morto re Lotario, il Regno di Andalusia passa al suo primogenito Ludovico II il Giovane, che deve trascorrere tutto il suo regno lottando strenuamente contro i Pirati Saraceni, i quali devastano le coste del suo regno e tentano più volte di sbarcare in forze.

    861: gli Arabi di Sicilia sbarcano nuovamente in Calabria tentando di risalire la penisola; re Berengario li affronta in battaglia e li ributta a mare.

    870: la grotta di Monte San Giacomo è saccheggiata dai Saraceni, messi però in fuga dall'intervento di re Ludovico.

    871: il re andaluso Ludovico II il Giovane riesce a conquistare Jerez, roccaforte musulmana dalla quale partivano le scorrerie saracene ai suoi danni.

    873: Alberico è eliminato da una congiura di nobili insieme al figlio Desiderio II. Il regno ostrogoto piomba nel caos mentre ben tre duchi, Berengario del Friuli, Guido di Spoleto e Adalberto di Toscana, lottano tra di loro per la successione. Intanto gli Slavi avanzano ad oriente, i pirati Saraceni devastano le coste, il Papato si secolarizza progressivamente e un nuovo, terribile nemico si affaccia dalla pianura del Tibisco: gli Ungari, orda ugro-finnica che si è inserita nel vuoto di potere causato dalla fine del Khanato degli Avari. Comincia il cosiddetto "Secolo Ferreo" della Storia d'Italia.

    876: morte di Ludovico II il Sassone, che a sua volta suddivide il suo regno tra i tre figli Carlomanno, cui va la Baviera; Ludovico III cui vanno Franconia, Sassonia e Turingia; e Carlo III il Grosso, che riceve l'Alemannia. Ma la morte prematura dei fratelli lascia Carlo III unico sovrano di quella che noi chiamiamo Germania, ed alla morte senza eredi di Ludovico II il Giovane gli viene offerta anche la corona dell'Andalusia.

    884: alla morte di Ludovico il Balbo, figlio di Carlo il Calvo, Carlo il Grosso riesce a riunire tutti i domini di Carlo Magno nelle proprie mani. Ma l'unione si rivela effimera: una grande flotta vichinga risale la Senna e mette a sacco Parigi, Carlo il Grosso interviene con l'esercito ma, anziché combattere i Vichinghi, paga loro un grosso tributo affinché se ne vadano. Di conseguenza i Grandi Feudatari del Regno lo depongono nella Dieta di Tribur, nei pressi di Darmstadt, e il regno di Carlo Magno va definitivamente in pezzi. I Tedeschi proclamano Re dei Franchi orientali Arnolfo di Carinzia, figlio naturale di Carlomanno, fratello di Carlo III; Oddone è proclamato re di Francia da una Dieta svoltasi a Compiègne; Alfonso delle Asturie e Rodrigo da Saragozza danno vita a lotte decennali per contendersi la corona di Andalusia.

    885: Berengario del Friuli è sconfitto sul Brenta da Adalberto di Toscana, che riesce a farsi incoronare re d'Italia. Ben presto però anche questi è liquidato da Ludovico di Provenza, che ha l'appoggio di Papa Benedetto IV e del re di Francia Oddone.

    893: approfittando di una sconfitta di Oddone da parte dei Vichinghi, Carlo il Semplice, figlio postumo di Ludovico il Balbo, si fa riconoscere sovrano di Francia, pone la sua capitale a Parigi (che da ora in poi ascende come grande città) e pone le basi dello stato nazionale francese.

    895: Alfonso Ordoñez delle Asturie batte tutti i suoi rivali e si fa incoronare Re di Andalusia (per la prima volta è accantonato il titolo "Re dei Vandali, degli Suebi e degli Alani"). Egli fonda le città di Burgos e Oviedo; deve però lottare strenuamente contro o Saraceni che devastano le coste, i Baschi che pretendono l'indipendenza ed i partigiani dei suoi antichi avversari.

    898: anche Ludovico di Provenza è eliminato da una congiura e sostituito da Guido II di Spoleto. Con la complicità di Stefano VI, questi fa dissotterrare il corpo di Papa Formoso, morto il 4 aprile dell'896 e reo di averlo osteggiato parteggiando per Ludovico, lo fa rivestire dei paramenti papali e inscena un processo farsa contro di lui (il cosiddetto "Processo al Cadavere"), nel quale la sua elezione è dichiarata nulla, dopodichè il suo corpo è gettato nel Tevere. Ripescato alcune miglia più a valle, il corpo sarà in seguito nuovamente inumato nella Basilica Vaticana dal nuovo Papa Sergio III. Anche Guido II muore poco dopo, si dice come punizione per l'oltraggio a Papa Formoso, aggravando il vuoto di potere presso la corte di Pavia.

    900: la lingua andalusa comincia ad essere usata assieme al latino negli atti notarili del Regno di Andalusia. Essa presenta già quasi tutte le caratteristiche moderne di questa lingua: la lenizione (dal latino "vita" all'andaluso "vida"), la palatalizzazione (dal latino "annum" all'andaluso "año") e la trasformazione in dittonghi delle vocali latine brevi e ed o (dal latino "terra" all'andaluso "tierra"; dal latino "novus" all'andaluso "nuevo"). Alcune differenze tra l'andaluso antico e il moderno: "nos" è diventato "nosotros"; "et" è diventato "y"; "omne" (uomo) è diventato "hombre"; "muger" (moglie) è diventato "mujer"; "nunqua" (mai) è diventato "nunca".

    901: re Alfonso di Andalusia ordina di compilare la "Cronaca Albeldense", che comprende tutta la storia del Regno dall'arrivo dei Vandali fino alla presa del potere da parte di Alfonso.

    910: il 20 dicembre muore re Alfonso I il Grande di Andalusia. I suoi due figli cadetti Ordoño e Fruela si rifiutano di riconoscere come unico sovrano il primogenito Garcia, e così, per evitare la guerra civile, si procede alla spartizione del regno: a Garcia toccano le nostre Andalusia e Castiglia con capitale Toledo; a Ordoño i nostri Portogallo, Galizia e Asturie; a Fruela le province Basche, l'Aragona e la Catalogna.

    911: il capo vichingo Rollone sbarca nel nord della Francia e si dà al saccheggio della regione. Anziché tentare di combatterlo, Carlo il Semplice offre a Rollone il titolo di Duca e la mano di sua figlia minore se cesserà le razzie e si convertirà al Cristianesimo. Rollone è un barbaro ma non uno stupido, e accetta. Ha così origine il ducato di Normandia.

    912: Marozia, spregiudicata nobildonna romana già amante di Papa Sergio III, riesce ad imporre come re d'Italia il proprio marito Alberico II di Spoleto. Con lei la corruzione della corte italiana tocca il fondo: Marozia riesce a far eleggere Papa il proprio figlio ventunenne Giovanni XI, docile marionetta nelle sue mani (per questo il popolo romano la soprannomina "Papessa Giovanna", generando una delle più fosche leggende medioevali).
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    MegasBasileus
    Post: 39
    Ligius
    Stratiotes
    00 11/03/2011 17:47
    Re: Re: Re: Re:
    (William Riker), 08/03/2011 22.11:



    OK, appena ho un attimo comincio a mettere giù degli appunti



    Poi mi toccherà leggerla ogni volta prima di andare a dormire per sognare di vivere in quel Mondo ahahahaha :)

    Comunque grande continua così ;)

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    (William Riker)
    Post: 56
    Ligius
    Phylax
    00 11/03/2011 19:35
    Re:
    >Poi mi toccherà leggerla ogni volta prima di andare a dormire per sognare di vivere in quel Mondo ahahahaha :)

    Credi che io non faccia lo stesso con le mie ucronie? ^__^

    >Comunque grande continua così ;)

    E ho appena cominciato ;-)

    [SM=g7258]
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    (William Riker)
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    Ligius
    Phylax
    00 14/03/2011 17:22
    Fino all'anno mille
    914: Re Garcia muore prematuramente, suo fratello Ordoño ne eredita i domini. Il suo stato prende il nome di Regno di Castiglia, León e Asturie.

    924: Alberico II di Spoleto è ucciso dal suo rivale Guido III di Toscana, che la spregiudicata Marozia sposa in seconde nozze.

    925: morte di re Ordoño di Castiglia, gli succede il figlio Alfonso II che deve combattere strenuamente contro i Saraceni, insediatisi nell'Algarve. Poco dopo muore anche suo fratello Fruela, che lascia il regno di Aragona al figlio Aznar. La divisione in due del regno andaluso diventa permanente.

    931: Alfonso II di Castiglia si ritira in monastero dopo la morte della moglie e lascia il regno al fratello Ramiro I.

    932: siamo al culmine del Secolo Ferreo: Alberico III, figlio di Marozia, elimina il patrigno, fa gettare in carcere la madre e si proclama Re d'Italia ponendo la capitale nel suo feudo di Tuscolo.

    936: Ottone I di Sassonia, figlio di Enrico I l'Uccellatore e di Santa Matilde di Ringelheim, si fa eleggere re dei Franchi Orientali e impone in breve il tempo il proprio potere assoluto sconfiggendo i feudatari che volevano comportarsi come sovrani indipendenti. A partire da questo momento il regno dei Franchi Orientali prende il nome di Sassonia, che sostituisce il termine "Germania" in uso nella nostra Timeline. In assenza di un titolo imperiale, con Ottone I la Sassonia si avvia a trasformarsi in un moderno stato nazionale.

    940: muore il re Aznar di Aragona, dato che ha solo figlie femmine gli succede il genero Garcia Sanchez, che ha sposato sua figlia, la energica e spregiudicata Andregoto Aznarez.

    947: Berengario II di Ivrea sconfigge ed uccide il re d'Italia Alberico III, e si sostituisce a lui sul trono.

    951: muore il re Ramiro I di Castiglia, detto El Diablo per la sua ferocia in battaglia contro i nemici. Gli succede il figlio Ordoño II, ma il regno gli è conteso dal fratellastro Sancho, che riesce a farsi proclamare re di Galizia, Asturie e León.

    952: Berengario II vorrebbe costringere Adelaide di Borgogna, vedova del re d'Italia Alberico III, a sposare il proprio figlio Adalberto; ella si rifugia allora nell'imprendibile castello di Canossa ed invoca l'aiuto di Ottone I. Questi non se lo fa ripetere, cala in Italia dal Brennero, affronta Berengario II in battaglia presso Peschiera e lo sbaraglia. Catturatolo, gli fa mozzare il naso e lo fa rinchiudere in convento, quindi si fa incoronare Re d'Italia da Papa Agapito II, unendo così le corone delle due nazioni.

    955: il 10 agosto Ottone I di Sassonia sconfigge definitivamente gli Ungari nella Battiglia del Lechfeld, in Baviera, e ferma per sempre la loro avanzata verso l'Europa occidentale.

    956: Ordoño II di Castiglia sconfigge definitivamente il fratellastro Sancho e riunifica il regno, ma muore poco dopo. Sancho, detto il Grasso, riottiene la corona da parte dei Grandi Feudatari.

    963: Ottone I sconfigge anche Mieszko I, signore di Polonia, e lo costringe a pagargli un pesante tributo.

    966: muore Sancho I di Castiglia, gli succede il figlio di soli cinque anni Ramiro II sotto la tutela della zia Elvira Ramirez, perchè sua madre Teresa Ansúrez si è ritirata in convento dopo essere rimasta vedova.

    967: Ottone I di Sassonia si associa al trono il figlio Ottone II, di 12 anni, e nomina duca d'Austria ("Osterreich", "il regno orientale") il suo feudatario Guntram, discendente di un ramo collaterale dei Merovingi e fondatore della gloriosa dinastia degli Asburgo.

    970: muore il re Garcia Sanchez di Aragona, gli succede il figlio Sancho Garcés. Questi allestisce una spedizione per riconquistare le isole Baleari, base dei predoni Saraceni, ma l'impresa si risolve in un fallimento.

    973: il 7 maggio muore Ottone I il Grande, re di Sassonia e d'Italia, e gli succede il figlio Ottone II, che ha sposato la principessa Teofano, nipote dell'imperatore bizantino Giovanni I.

    976: Ottone II è costretto ad affrontare una ribellione guidata da suo cugino Enrico II, duca di Baviera, ed i continui contrasti con il re di Danimarca Harald I Blåtand ("Dente Azzurro").

    979: ha fine la reggenza e Ramiro II cinge la corona di Galizia, ma incassa ripetute sconfitte da parte dei Normanni che saccheggiano le coste di quella terra.

    982: Abu al-Qasim, Emiro della Sicilia della dinastia dei Kalbiti, occupa la Calabria meridionale. Ottone II allora gli muove contro dopo essersi assicurato l'alleanza dell'imperatore bizantino Basilio II Bulgaroctono. Al-Qasim sottovaluta le forze cristiane e il 14 luglio le affronta nella battaglia di Capo Colonna, a sud di Crotone. Dopo un violento scontro, un corpo di cavalleria pesante sassone distrugge il centro dello schieramento mussulmano e sbaraglia la guardia di al-Qasim, che cade in battaglia. Grazie a questa vittoria, l'Emirato di Sicilia diventa tributario di Ottone II, che si conferma il più potente sovrano cristiano.

    984: Ramiro II tenta di instaurare in Castiglia una monarchia assoluta, provocando la ribellione di Asturie e Galizia. Le rivolte e le sconfitte subite da Saraceni e Normanni inducono la nobiltà a deporre il sovrano e a riconoscere come re Bermudo Ordoñez, figlio illegittimo di Ordoño II. Ramiro fugge ad Astorga, dove però muore avvelenato a soli 24 anni.

    994: muore il re Sancho Garcés di Aragona, gli succede il figlio Garcia II Sanchez, che entra in conflitto con la vicina Castiglia e con il regno di Francia.

    998: re Bermudo di Castiglia è sconfitto e ucciso a Calatañazor, nella Castiglia nordorientale, dal re di Aragona Garcia II Sanchez, con il quale aveva in corso delle dispute territoriali. Gli succede il figlio Alfonso III di soli due anni, sotto la reggenza della madre Elvira Garcez Fernandez.

    999: Ottone II fa in modo che sia eletto Papa lo scienziato francese Gerbert d'Aurillac, che ha fama di persona dottissima, ed è stato precettore di suo figlio Ottone III. Gerbert prende il nome di Silvestro II, introduce in Europa le cifre arabe di cui è uno studioso ed ha una grande influenza sul nuovo sovrano. Questi si monta la testa e decide di restaurare l'Impero Romano d'Occidente, trasferendo la capitale a Roma e facendosi incoronare Imperatore la notte di Natale dell'anno 999. Ma i sovrani cristiani di Francia, Inghilterra, Scozia, Castiglia, Aragona e Danimarca rifiutano di riconoscere il titolo imperiale, che li renderebbe tutti vassalli di Ottone II (solo i re Stefano I di Ungheria e Boleslao I il Coraggioso di Polonia riconoscono il titolo e gli fanno atto di sottomissione), ed anche il Basileus Basilio II dichiara nulla l'incoronazione, ritenendo di essere l'unico legittimo erede dell'Impero di Roma. La nobiltà sassone poi mugugna, ritenendo che il sovrano si sia fatto prendere dalle manie di grandezza e trascuri il suo paese d'origine.

    1001: l'insurrezione del popolo romano capeggiata da Gregorio dei Conti di Tuscolo, a causa della mancata concessione della Villa Adriana di Tivoli, costringe il neo-imperatore a fuggire da Roma insieme a Papa Silvestro II. Poco dopo entrambi muoiono a breve distanza l'uno dall'altro, si pensa avvelenati. Il suo progetto di "Renovatio Imperii" fallisce, perchè la nobiltà sassone si rifiuta di riconoscere suo figlio Ottone III, che ha solo 21 anni ed ha sposato la principessa bizantina Zoe, ed elegge invece come sovrano suo nipote Enrico II, che sarà detto il Santo. Gregorio invece si fa eleggere Re d'Italia dal nuovo Papa Gregorio XVII, e l'Impero cessa di esistere appena nato.

    [continua]
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    Keirosophos
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    Ligius
    Ilarchos
    00 16/03/2011 18:59
    Stupenda!
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    (William Riker)
    Post: 56
    Ligius
    Phylax
    00 17/03/2011 14:44
    Re:
    Keirosophos, 16/03/2011 18.59:

    Stupenda!



    Grazie, troppo buono. A presto il seguito fino alle Crociate (oggi ho molte relazioni di Fisica da correggere)
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    (William Riker)
    Post: 56
    Ligius
    Phylax
    00 18/03/2011 16:58
    Inizia l'era delle Crociate
    1003: Re Gregorio di Tuscolo, che non ha l'appoggio della grande nobiltà italiana, è assediato nella sua roccaforte laziale da Arduino, Marchese d'Ivrea. Costretto ad arrendersi, Gregorio è deposto e rinchiuso in convento; il vescovo di Milano Arnolfo da Arsago incorona allora Arduino Re d'Italia a Pavia, dove egli riporta la capitale.

    1011: viene fondato il grande Monastero benedettino di Santa Maria de Montserrat, uno dei santuari nazionali del popolo catalano. Secondo la leggenda medioevale, è in questo convento che sarebbe conservato il Santo Graal.

    1015: morte di Arduino d'Ivrea, gli succede Arduino II, il secondo dei sette figli da lui avuti da Bianca di Borgogna, giacché il primogenito Guglielmo è divenuto Abate di San Benigno di Fruttuaria.

    1024: muore il Re di Sassonia Enrico II, siccome non ha eredi maschi i Grandi del Regno eleggono Corrado II il Salico.

    1035: muore il re Garcia II Sanchez di Aragona, gli succede il figlio Ramiro Garcés, che ha sposato la francese Gilberga di Foix.

    1037: Arduino II, malato di mente, è deposto dalla Nobiltà Ostrogota, che al suo posto elegge il potentissimo feudatario Bonifacio di Canossa, il cui territorio è esteso dal Lago di Garda fino all'alto Lazio, includendo le città di Mantova, Modena, Ferrara, Pisa e Perugia. Bonifacio viene incoronato Re dall'Arcivescovo di Milano Ariberto d'Intimiano. Subito il nuovo sovrano organizza una spedizione per tentare di recuperare la Sicilia: essa giunge fino a Troina, ma poi si arresta a causa delle liti fra i generali dell'esercito. Insieme agli italiani giungono sull'isola dei mercenari Normanni, i quali finiranno per prendere possesso dell'isola.

    1038: muore a 40 anni il Re di Castiglia Alfonso III, gli succede il primogenito Ferdinando I, di 10 anni, sotto la reggenza della madre Munia Sanchez.

    1039: Corrado II il Salico muore di gotta, gli succede il figlio Enrico III. Questi conquista il Regno di Boemia e se ne fa incoronare sovrano, unendo le sue sorti a quelle della Sassonia.

    1052: morte del Re d'Italia Bonifacio di Canossa. Sua moglie, Beatrice di Puglia, sposa in seconde nozze il principe Goffredo il Barbuto, che è eletto nuovo sovrano dalla Dieta dei Duchi riunita ad Asti.

    1054: Scisma d'Oriente: il Papa e il Patriarca di Costantinopoli si lanciano scomuniche reciproche.

    1056: morte di Enrico III il Salico, gli succede il figlio Enrico IV, di sei anni, sotto la reggenza della madre Agnese di Poitou e dell'Arcivescovo di Colonia Annone. Federico, fratello del Re d'Italia Goffredo, è fatto eleggere da questi Papa con il nome di Stefano IX.

    1061: gli avventurieri Roberto il Guiscardo ("l'Astuto") e suo fratello Ruggero, figli del nobile normanno Tancredi d'Altavilla, al servizio come mercenario del Re d'Italia Goffredo il Barbuto, occupano Messina e danno inizio alla riconquista cristiana della Sicilia. Dopo aver conquistato Cerami, Troina ed altre città, i due si impadroniscono di Catania nel 1071 e di Palermo nel 1072. Nasce il Regno Normanno di Sicilia, caratterizzato dalla convivenza di varie etnie e diverse fedi religiose; ai musulmani rimasti è garantita libertà di culto, anche se non hanno diritti politici.

    1063: muore il re di Aragona Ramiro Garcés, gli succede il figlio Garcia III Ramirez.

    1066: il 14 ottobre il Duca di Normandia Guglielmo il Conquistatore sconfigge ed uccide nella Battaglia di Hastings l'ultimo re sassone Aroldo, assumendo la corona di Re d'Inghilterra. La sua impresa è narrata nel celebre Arazzo di Bayeux.

    1069: Goffredo il Barbuto muore la Vigilia di Natale. Gli succede il figlio naturale Goffredo II il Gobbo, che ha sposato la figlia di primo letto di Beatrice di Puglia, Matilde di Canossa. Donna energica e colta, è lei a reggere effettivamente le sorti del regno, essendo il marito irresoluto e privo di reali capacità di governo.

    1071: il 26 agosto a Manzicerta (Armenia) l'imperatore bizantino Romano IV Diogene subisce una disastrosa sconfitta da parte dei Turchi Selgiuchidi, la nuova potenza egemone del mondo islamico, che in breve avanzano fin quasi alle porte di Costantinopoli.

    1076: contro il parere della moglie Matilde di Canossa, Re Goffredo II decide di assegnare lui stesso la diocesi di Milano, rimasta vacante. Ciò lo mette in conflitto con Papa Gregorio VII, una delle più grandi figure del Medioevo. Come tutta risposta, il Papa scomunica Goffredo II e lo dichiara decaduto. Siccome i Grandi del Regno hanno approfittato dell'occasione per deporlo e per mettersi a cercare un successore, Goffredo è costretto dalla moglie Matilde a recarsi in penitenza da Pavia al suo castello di Canossa per chiedergli perdono. Gregorio VII, ospite di Matilde, lascia Goffredo per tre giorni in attesa tra la neve di fronte all'ingresso del castello, poi dietro intercessione di Matilde lo riceve e gli revoca la scomunica. Da allora si dice "andare a Canossa" nel senso di "umiliarsi a chiedere perdono a qualcuno".

    1078: Goffredo il Gobbo, che non si è mai ripreso del tutto dall'umiliazione inflittagli da Gregorio VII e da sua moglie Matilde, muore prematuramente. Gli succede il figlio da lui avuto da Matilde, Goffredo III, 8 anni, noto come Goffredo di Bagnone dall'omonimo castello (oggi comune in provincia di Massa e Carrara).

    1080: anche il re di Sassonia Enrico IV si arroga il diritto di assegnare i vescovadi nel proprio paese, e così viene scomunicato da Papa Gregorio VII, ma non se ne dà per inteso.

    1087: muore il Re di Castiglia Ferdinando I, detto il Grande. Gli succede il figlio Alfonso IV, che entra in guerra contro l'Aragona a causa di dispute sui confini. Nell'esercito castigliano si mette in luce il condottiero Rodrigo Diaz di Vivar.

    1094: il Re di Aragona Garcia III Ramirez muore colpito da una freccia nell'assedio di Huesca, durante la guerra contro la Castiglia. Gli succede il figlio primogenito Pietro I.

    1095: dopo che i Turchi Selgiuchidi hanno conquistato Nicea, assoggettando praticamente l'intera Anatolia, l'imperatore bizantino Alessio I Comneno chiede aiuto ai principi europei in nome della comune fede cristiana. Papa Urbano II, nel Concilio di Clermont-Ferrand, bandisce allora la Prima Crociata, nella speranza non solo di riconquistare Gerusalemme, ma anche di ottenere una riconciliazione fra la Chiesa d'Oriente e quella d'Occidente. A capo della spedizione si pone il Re d'Italia Goffredo di Bagnone, pupillo del Papa, che lascia la reggenza alla madre Matilde di Canossa e parte via terra con un poderoso esercito del quale fanno parte anche i principi franchi Raimondo IV di Tolosa, Stefano II di Blois, Roberto II di Fiandra e Roberto II di Normandia (figlio di Guglielmo il Conquistatore), i principi italiani Baldovino di Bologna, Ademaro di Mantova, Ugo I di Vercelli, Guglielmo Embriaco di Genova (detto Testa di Maglio) e Boemondo di Taranto, il Normanno di Sicilia Tancredi d'Altavilla (nipote di Roberto il Guiscardo), il condottiero castigliano Rodrigo Diaz di Vivar e il Conte Enrico del Portogallo. Non partecipa invece il Re di Sassonia Enrico IV, essendo stato scomunicato. L'Arcivescovo di Milano Arnolfo di Porta Argentea è nominato Legato Pontificio al seguito della Crociata.

    1097: dopo essersi riuniti tutti a Costantinopoli, i Principi Crociati riportano brillanti vittorie sui Selgiuchidi a Dorileo e ad Eraclea, quindi pongono sotto assedio Antiochia e la conquistano grazie al tradimento di uno dei suoi abitanti. Nelle operazioni belliche si distingue per valore l'andaluso Rodrigo Diaz di Vivar, soprannominato dagli Arabi Sidi, "Il Signore", per la sua cortesia nei confronti dei nemici.

    1099: il 15 luglio Goffredo di Bagnone prende la Città Santa di Gerusalemme grazie alle torri d'assedio fatte costruire smantellando le navi genovesi di Guglielmo Embriaco. A differenza della nostra Timeline, ebrei e musulmani non vengono trucidati, ma solo scacciati. Nella battaglia per la conquista della città cade combattendo valorosamente Rodrigo Diaz di Vivar, che diverrà l'eroe nazionale andaluso con il titolo di El Cid Campeador. A questo punto i Crociati si rifiutano di restituire ai Bizantini i territori conquistati e vi importano il feudalesimo, costituendovi principati indipendenti: la contea di Edessa, il principato di Antiochia, la contea di Tripoli, il Regno di Gerusalemme. Goffredo di Bagnone rifiuta però di cingere la corona di Gerusalemme, poiché Cristo vi è morto in croce, e accetta solo il titolo di "Difensore del Santo Sepolcro".

    [continua]
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    (William Riker)
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    Ligius
    Phylax
    00 22/03/2011 21:27
    Sta Federico imperatore in Como...
    1100: dopo aver conquistato la costa della Palestina fino a Gaza, Goffredo III di Bagnone muore improvvisamente a Gerusalemme a soli 30 anni. Gli succede il fratello Baldovino I, il quale non ha scrupoli nel farsi incoronare Re di Gerusalemme e poi rientra a Pavia via mare per ricevere anche la Corona d'Italia.

    1101: muore Ruggero d'Altavilla, sul trono di Sicilia gli succede il figlio Ruggero II sotto la reggenza della madre Adelaide del Vasto.

    1104: il Re Pietro I d'Aragona muore senza lasciare eredi, gli succede il fratellastro Alfonso il Battagliero.

    1105: Enrico, figlio del Re di Sassonia Enrico IV, lo costringe all'abdicazione e gli succede con il nome di Enrico V.

    1109: muore il Re Alfonso IV di Castiglia, gli succede la figlia Urraca. I nobili castigliani non gradiscono molto il fatto di avere una regina, preferendo un re combattivo come Alfonso IV, e spingono la regina a sposarsi con il re di Aragona, Alfonso I il Battagliero.

    1114: dopo anni di conflitti e di incomprensioni, Papa Pasquale II dichiara nullo il matrimonio tra Urraca e Alfonso di Aragona: la riunificazione dell'Andalusia è stata effimera.

    1115: morte di Matilde di Canossa. Con lei Firenze è stata rifondata ed è diventata la città principale della Toscana (in precedenza la città ostrogota più importante della regione era Lucca).

    1118: morte di Baldovino I, re d'Italia e di Gerusalemme. Siccome non ha avuto figli (si vocifera che fosse omosessuale), i Baroni eleggono sovrano suo cugino Baldovino II di Bergamo.

    1122: il turco Zengi riconquista la Contea di Edessa.

    1125: morte prematura del re di Sassonia Enrico V, che non lascia eredi legittimi. Si scontrano allora per la successione le due casate di Svevia, che ha sede nel castello di Weiblingen, e di Baviera, chiamata anche la Casa di Welfe. Da qui derivano i nomi di Ghibellini e Guelfi dati ai rispettivi partiti. I Grandi del Regno infine eleggono sovrano il ghibellino Corrado III di Svevia.

    1126: morte della regina Urraca, sul trono di Castiglia le succede il figlio Alfonso V.

    1130: Ruggero II d'Altavilla cinge la corona di re di Sicilia ed insedia il primo Parlamento della storia, fatto di nobili ed ecclesiastici, secoli prima di quello britannico e di quello andaluso.

    1131: muore Baldovino II, re d'Italia e di Gerusalemme. Egli ha avuto solo figlie femmine, e così i Grandi del Regno decidono di eleggere sovrano Folco da Giussano, che ha sposato Melisenda, primogenita di Baldovino II. Corrado III però rivendica per sé il trono italiano, come avevano fatto gli ottonidi, dato che la madre di Baldovino II discendeva per linea femminile dal re sassone Corrado III il Salico.

    1134: muore re Alfonso I il Battagliero di Aragona; Alfonso V di Castiglia ne rivendica il trono, e dopo aver sconfitto i Nobili contrari all'unione si fa incoronare Imperatore di Andalusia nella cattedrale di Barcellona.

    1143: fallisce il tentativo del Duca Alfonso Henriques di proclamarsi Re del Portogallo: l'Imperatore Alfonso V lo sconfigge e lo costringe a riconoscersi suo vassallo. In questa Timeline il Portogallo continua ad essere una delle Comunità Autonome dell'Andalusia.

    1145: la Seconda Crociata, predicata da San Bernardo di Chiaravalle per riprendere Edessa, e guidata dal re di Sassonia Corrado III, finisce con un nulla di fatto.

    1146: i berberi Almohadi sconfiggono gli Almoravidi, sottomettono l'intero Maghreb e quindi sbarcano in forze a Jerez, tentando l'invasione della penisola iberica. Alfonso V subisce alcuni scacchi e i Saraceni riescono ad entrare a Granada, fortificandola. Mentre prepara la rivincita, l'Imperatore muore ed è inumato nella cattedrale di Santa Maria di Toledo; il suo regno è nuovamente diviso, perchè il figlio Sancho gli succede sul trono di Castiglia, mentre i nobili aragonesi eleggono re Raimondo Berengario.

    1150: viene composta la prima grande opera della letteratura andalusa, "El Cantar del Mio Cid", poema epico formato da 3.733 versi di autore anonimo, che canta le imprese di Rodrigo Diaz di Vivar in patria e durante la Prima Crociata. Il geografo ed erudito arabo Abu Abdallah Muhammad ibn Muhammad ibn Abdallah ibn Idrīs, che lavora alla corte di Ruggero II di Sicilia, realizza un grande trattato di geografia ("Il Libro di Ruggero") e una mappa di tutto il mondo allora conosciuto.

    1152: muore Corrado III, sul trono di Sassonia gli succede il nipote Federico I, detto Barbarossa. Questi decide di rivendicare la corona d'Italia come aveva fatto suo zio Corrado III.

    1154: morte di Ruggero II, sul trono di Sicilia gli succede il figlio Guglielmo I detto il Malo, che tenta di opporsi alle mire del Re d'Italia, ben deciso ad annientare il Regno dei Normanni in Sicilia per annettere l'isola.

    1155: Federico Barbarossa fa irruzione in Italia, occupa la capitale Pavia e quindi punta verso Roma. Il Re d'Italia Folco da Giussano è assassinato da ignoti sicari e Federico, giunto a Roma, costringe Papa Adriano IV ad incoronarlo anche Re d'Italia. In seguito deve rientrare in Sassonia per combattere le città marinare del nord, che si sono riunite nella Lega Anseatica e rivendicano una sostanziale indipendenza.

    1157: muore il Re d'Aragona Raimondo Berengario, gli succede il figlio Alfonso II detto il Casto.

    1158: morte prematura di Sancho II di Castiglia, gli succede il figlio Alfonso VI di appena tre anni, sotto la reggenza della madre, Bianca di Navarra.

    1162: Alberto da Giussano, figlio di Folco e di Melisenda e capo del partito guelfo d'Italia, si ribella contro Federico Barbarossa e si fa incoronare re d'Italia dal nuovo Papa Alessandro III, fieramente ostile al sovrano sassone. Dopo aver dichiarato deposto il Pontefice sostituendolo con l'antipapa Vittore IV, Federico marcia contro il suo avversario, che si è trincerato in Milano. Il Barbarossa cinge d'assedio la città che è costretta a capitolare il 10 marzo. Alberto e i suoi partigiani si salvano e si danno alla macchia; furibondo, il Barbarossa fa radere al suolo la città come monito contro tutti gli italiani. Per questo oggi Milano è pressoché priva di rovine di epoca romana, pur essendo stata capitale dell'Impero Romano d'Occidente. Intanto il Re di Francia Luigi VII, il Re d'Inghilterra Enrico II e il Re d'Aragona Alfonso II disconoscono sia il titolo di re d'Italia arrogatosi da Federico sia l'antipapa Vittore III, dando il loro appoggio ad Alessandro III.

    1166: morte di Guglielmo I, sul trono di Sicilia gli succede il figlio Guglielmo II detto il Buono.

    1167: Federico Barbarossa sconfigge le truppe delle città della Lega Anseatica, riconducendole all'obbedienza. Intanto gli italiani cominciano la ricostruzione di Milano; i Baroni che sono stati costretti a giurare fedeltà al Barbarossa si uniscono ad Alberto da Giussano che fonda la Lega Gotica con il giuramento di Pontida (7 aprile 1167). Essa riceve il riconoscimento e l'appoggio del Re di Francia, del Re di Sicilia e persino dell'Imperatore Bizantino.

    1169: a Calaroga, in Castiglia, nasce Domenico di Guzmán, una delle maggiori figure della Chiesa medievale. Secondo una leggenda, mentre era incinta sua madre ha sognato di dare alla luce un cane con una fiaccola accesa in bocca (allusione ai "Domini Canes", i "Cani del Signore", come essi stessi si definiranno, e all'ardore della predicazione).

    1170: Alfonso VI di Castiglia raggiunge la maggiore età, prende in mano le redini del regno e decide di scacciare una buona volta gli Almohadi dall'Andalusia, la cui parte meridionale è sotto occupazione ormai da 25 anni. A questo scopo si allea con il re d'Aragona Alfonso II e sposa Eleonora Plantageneta, figlia del re d'Inghilterra Enrico II e di Eleonora d'Aquitania.

    1176: dopo che Alberto da Giussano si è di nuovo proclamato Re d'Italia, Federico Barbarossa decide di chiudere i conti con lui e cala in Italia con un poderoso esercito, dal quale però defeziona il suo cugino e principale alleato Enrico il Leone, Duca di Baviera. Il 29 maggio le sue truppe si scontrano con quelle di Alberto da Giussano e della Lega Gotica presso Legnano, incappando in una disastrosa sconfitta. Il Re Sassone è dato per disperso e sua moglie Beatrice di Borgogna indossa il lutto, ma tre giorni dopo Federico è ritrovato vivo nelle campagne dal suo alleato Ottone di Wittelsbach. Le truppe sassoni sono costrette a ritornare in patria, e Alberto è solennemente incoronato Re d'Italia da Papa Alessandro III. Il nuovo Re, riconoscente, presso la confluenza del Bormida nel Tanaro fonda una nuova città, chiamata Alessandria in suo onore.

    1180: prima attestazione storica della "senyera", la bandiera nazionale catalana formata da quattro fasce rosse su campo dorato: si tratta dunque di una della bandiere nazionali più antiche tuttora in uso, assai più antica del tricolore andaluso verde, bianco e verde.

    1183: con la Pace di Costanza, Federico Barbarossa è costretto a riconoscere il titolo regale di Alberto da Giussano. Egli tuttavia muore poco dopo, tra il compianto generale, lasciando il regno al figlio Uberto.

    [continua]
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    Keirosophos
    Post: 410
    Ligius
    Ilarchos
    00 22/03/2011 23:26
    Molto bella!
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    (William Riker)
    Post: 56
    Ligius
    Phylax
    00 23/03/2011 19:08
    Grazie mille. E ho molte idee in testa per il prosieguo, appena avrò un attimo (ho appena finito di correggere un pacco di compiti in classe di trigonometria)



    La "senyera"
    [Modificato da (William Riker) 23/03/2011 19:21]
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    (William Riker)
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    Ligius
    Phylax
    00 26/03/2011 15:24
    Lo Stupor Mundi
    1187: il 4 luglio il Sultano d'Egitto e di Siria Salah al-Din Yusuf al-Ayyubi, noto in Occidente come il Saladino, distrugge l'esercito crociato presso i Corni di Hattin, fa prigioniero Guido di Lusignano, usurpatore del Regno di Gerusalemme, e il 2 ottobre occupa la Città Santa, concedendo ai Cristiani di lasciarla sani e salvi come aveva fatto Goffredo di Bagnone con i Musulmani quasi 90 anni prima. La notizia della perdita di Gerusalemme getta nella costernazione l'Europa cristiana, e subito Papa Clemente III proclama la Terza Crociata per la riconquista del Santo Sepolcro. Della spedizione via terra si mette a capo il Re di Sassonia Federico I Barbarossa, che intende così espiare i propri peccati, dopo aver ceduto il regno a suo figlio Enrico VI. Il Re di Castiglia Alfonso VI è tenuto impegnato dalle guerre contro gli Almohadi, ed il Re d'Inghilterra Riccardo Cuor di Leone resta in patria ad amministrare i suoi immensi domini, mentre via mare partono il Re d'Italia Uberto da Giussano e il Re di Francia Filippo II Augusto. I due riconquistano la piazzaforte di San Giovanni d'Acri, ma poi entrano fatalmente in conflitto tra di loro su come attaccare Gerusalemme. Intanto Federico I batte i Turchi ad Iconio, evita il Salef (che gli fu fatale nella nostra Timeline), prende Antiochia e punta sulla Terrasanta.

    1189: il Re di Sicilia Guglielmo II muore senza eredi. Allora i baroni normanni costringono Costanza d'Altavilla, ultima figlia di Ruggero II, ad uscire dal convento in cui si era ritirata per sposare Riccardo, figlio del Re d'Italia Uberto. Si profila così la riunificazione tra le due corone.

    1192: Federico I Barbarossa infligge al Saladino una severa sconfitta ad Arsuf, a nord di Giaffa, anche se a costo di gravissime perdite umane: il Sultano d'Egitto, che fin qui aveva fama di invincibilità, è costretto ad arretrare verso Gaza e a sgomberare la Giudea. Federico Barbarossa può così entrare trionfalmente a Gerusalemme, del quale è proclamato Re. I Re d'Italia e di Francia, scornati per essere stati preceduti dal sovrano sassone, riprendono il mare rientrando nei rispettivi regni.

    1193: a pochi giorni di distanza l'uno dall'altro muoiono il Saladino, cui succede il fratello Sayf al-Din detto il Giusto, e il Re di Gerusalemme Federico Barbarossa, che lascia il suo titolo in eredità al figlio Enrico VI.

    1194: nasce Federico, figlio dell'erede al trono d'Italia Riccardo da Giussano e di Costanza d'Altavilla. Quest'ultima ha dovuto partorire nella pubblica piazza perchè il popolo non credeva che una donna così anziana (ha già più di quarant'anni) potesse avere un figlio.

    1195: il 18 luglio Alfonso VI di Castiglia deve incassare una sconfitta a Calarcos da parte degli Almohadi, ma non demorde e si ritira per ricostituire le proprie forze e preparare un nuovo assalto.

    1196: muore Alfonso II il Casto di Aragona, gli succede il figlio Pietro II il Cattolico. Questi, d'accordo con Papa Innocenzo III, lancia una Crociata contro gli Albigesi, seguaci di una dottrina dualistica che combatte duramente la corruzione del clero cattolico e la rapacità dei signori feudali. La Crociata è così sanguinosa da suscitare lo sdegno di Domenico di Guzmán, che è stato da poco ordinato sacerdote, e non approva la violenza usata per soffocare il libero pensiero.

    1204: deciso a rifarsi dell'umiliazione patita in Terrasanta, il Re d'Italia Uberto da Giussano decide di intromettersi nelle dispute dinastiche dell'Impero Bizantino, salpando per Costantinopoli con una grande flotta fornita dai veneziani e dal loro Doge Enrico Dandolo. La città di Costantinopoli è presa e messa a sacco; molte reliquie, tra cui la Sacra Sindone, spariscono nelle razzie. Uberto fonda l'Impero Latino d'Oriente di cui si fa incoronare imperatore; questo evento segnerà una frattura traumatica tra Chiesa d'Occidente e Chiesa d'Oriente, sanata solo nel XX secolo dai Papi Paolo VI e Giovanni Paolo II.

    1211: mentre si trova a Tolosa (Francia), Domenico di Guzmán riceve una visione della Vergine Maria che gli consegna la corona del rosario per combattere l'eresia albigese senza far uso di violenza: da questo momento in poi il rosario diventa una delle più diffuse preghiere cattoliche.

    1212: il 16 luglio i regni di Castiglia, Aragona e Navarra, con l'appoggio di truppe inviate dall'Italia, infliggono agli Almohadi una sconfitta decisiva a Las Navas de Tolosa. I Berberi sono costretti a sgomberare, tenendo solo la rocca di Calpe, che ha preso il nome di Gibilterra (Jabal Tariq, "Monte di Tariq", dal nome di un generale degli Almohadi).

    1213: muore il re d'Aragona Pietro II il Cattolico, sul trono di Barcellona gli succede il figlio Giacomo I, 5 anni, sotto la reggenza della madre Maria di Montpellier.

    1214: muore re Alfonso VI il Vittorioso, sul trono di Castiglia gli succede il figlio Enrico I, di soli 10 anni, sotto la reggenza della madre Eleonora Plantageneta.

    1216: il 22 dicembre Papa Onorio III approva la regola dei Domenicani, nuovo ordine fondato da Domenico di Guzmán che si prefigge di combattere le eresie con la sola predicazione.

    1217: Enrico I di Castiglia, che ha solo 13 anni, muore improvvisamente, colpito da una tegola mentre sta giocando in un giardino (alcuni sospettano però che sia stato assassinato). La successione tocca alla sorella maggiore Berenguela, che però rinuncia immediatamente al trono in favore del proprio figlio Ferdinando III. Questi passa alla storia per aver fondato l'università di Salamanca.

    1220: muore il Re di Sassonia e di Gerusalemme Enrico VI di Svevia, gli succede il figlio Federico II che, non avendo niente a che fare con la Sicilia, è ben diverso dall'omologo della nostra Timeline, e si preoccupa solo di lottare contro le città della Lega Anseatica, che hanno rialzato la testa.

    1221: il 6 agosto Domenico di Guzmán muore a Bologna, dove è sepolto nella Basilica a lui dedicata. In breve il movimento dei Domenicani si diffonde in tutto il mondo cristiano.

    1222: muore il Re d'Italia e Imperatore Latino d'Oriente Uberto da Giussano. Siccome suo figlio Riccardo è morto prematuramente (forse avvelenato) gli succede il nipote Federico, che sarà detto lo Stupor Mundi ("Meraviglia del Mondo"). Valoroso guerriero come il bisnonno Alberto, amante delle lettere e delle arti, poliglotta (conosce otto lingue, tra cui l'arabo) e dalla mentalità straordinariamente aperta per i tempi (si circonda di intellettuali musulmani ed ebrei), egli è anche il primo sovrano a scrivere nella nuova lingua italiana. Infatti egli pone la sua corte a Palermo, già capitale dei suoi antenati Altavilla, ed intorno a sé raduna un cenacolo di poeti che compongono rime in volgare siciliano: tra di essi si annoverano Jacopo da Lentini (inventore del sonetto), Ruggieri d'Amici, Rinaldo d'Aquino, Guido delle Colonne, Stefano Protonotaro, Filippo da Messina, Cielo d'Alcamo e il primo ministro di Federico, Pier delle Vigne. Lo stesso Federico si diletta di comporre versi d'amore. Alla corte di Federico inoltre inizia la traduzione dall'arabo al latino delle opere di Aristotele e dei grandi filosofi e commentatori musulmani. In tal modo il pensiero di Aristotele fa il suo rientro in Occidente, influenzando notevolmente la Scolastica.

    1227: il Sultano Ayyubide Malik al-Kamil, nipote del Saladino, minaccia la città di Gerusalemme, ma il Re di Sassonia Federico II di Svevia, Re Titolare della Città Santa, non ha nessuna intenzione di partire per una nuova Crociata, avendo gatte da pelare con i suoi Baroni in patria e con le città della Lega Anseatica. E così Papa Gregorio IX scomunica il sovrano svevo ed offre la corona di Gerusalemme al suo omonimo italiano. Federico da Giussano decide di partire per la Quinta Crociata e, una volta giunto in Terrasanta, infligge al Sultano una sconfitta ad Ascalona. Subito dopo però lo incontra, fa la pace con lui approfittando della sua conoscenza della lingua e dei costumi arabi, e tramite uno scambio di territori ottiene garanzie che gli egiziani non minacceranno il regno crociato, mentre i pellegrini islamici potranno raggiungere senza problemi la Moschea di Al Aqsa. Federico da Giussano è così incoronato anche Re di Gerusalemme.

    1229: per porre fine alla minaccia dei pirati che occupano le Baleari, i mercanti di Barcellona, Tarragona e Tortosa chiedono aiuto al re Giacomo I di Aragona, mettendo a disposizione le proprie navi, mentre i nobili si accordano per partecipare all'impresa in cambio del bottino e dei domini territoriali da conquistare. Giacomo I lancia così una vera e propria Crociata chiamata "Reconquista": le forze catalane sbarcano a Santa Ponsa e, nella Battaglia di Portopi, sconfiggono Abu Yahya, il governatore delle isole a nome degli Almohadi. La popolazione musulmana dell'isola fugge in Africa e Maiorca è ripopolata dai catalani.

    1231: Federico da Giussano promulga le Costituzioni Melfitane, prima raccolta organica delle leggi del Regno d'Italia dai tempi di Carlo Magno.

    1234: il 3 luglio Domenico di Guzmán è canonizzato da Papa Gregorio IX.

    1240: il 31 agosto muore San Raimondo Nonnato, religioso catalano che ha dedicato la sua vita alla liberazione degli schiavi in Africa.

    1241: il 9 aprile l'esercito sassone guidato da Enzo, figlio primogenito di Federico II di Svevia, quello polacco guidato dal Re Mieszko II il Grosso e quello ungherese guidato da Re Bela IV, coalizzatisi fra di loro, affrontano l'orda dei Mongoli di Batu Khan che, dopo aver sottomesso quasi tutta l'Asia, si apprestano ad invadere l'Europa. Lo scontro avviene presso la città sassone di Liegnitz, in Slesia, e si risolve in un disastro per le armate cristiane, che vengono letteralmente annientate: Bela IV si salva a stento, Enzo viene tratto prigioniero e deportato in Asia Centrale, da dove non farà mai più ritorno. Quando il destino dell'Europa sembra segnato, e già le avanguardie mongole si affacciano sull'Adriatico, l'improvvisa morte del Gran Khan Ogoday (terzo figlio di Gengis Khan) provoca la ritirata mongola nelle sue basi sul Basso Volga.

    1245: Papa Innocenzo IV, spaventato dall'avanzata mongola e sfiduciato dalle reali capacità militari della casa di Svevia, invia il frate francescano Giovanni da Pian del Carpine come proprio ambasciatore a Karakorum, capitale dei Mongoli, per conoscere le reali intenzioni del nuovo Gran Khan Mongku. Questi fa la voce grossa e rifiuta la proposta di convertirsi al cristianesimo, ma fra Giovanni da Pian del Carpine conferma che i Mongoli hanno troppi problemi in patria per minacciare ancora l'Europa, e fa conoscere per primo in Europa le terre e le genti dell'Estremo Oriente.

    1249: muore il Re di Sassonia Federico II di Svevia, provato dalla perdita dell'amato figlio Enzo: gli succede il secondogenito Corrado IV.

    1250: il 13 dicembre muore Re Federico I di Giussano: secondo una leggenda una strega gli avrebbe predetto che egli sarebbe morto "all'ombra di un fiore", e infatti egli non entrò mai a Firenze; la sua fine avviene però nel Castello di Fiorentino, nelle Puglie. Gli succede il figlio Manfredi, da lui avuto dall'amante Bianca Lancia, dal momento che i figli maggiori Enrico ed Uberto sono morti prematuramente (si vocifera avvelenati da Manfredi). Non tutti i Baroni però sono soddisfatti della successione, giudicando Manfredi un figlio bastardo e quindi un usurpatore, ed anche Papa Innocenzo IV osteggia il nuovo Re. In Italia i termini "guelfo" e "ghibellino" vengono così a rappresentare rispettivamente i sostenitori del Papa e del Re d'Italia.

    [continua]
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    Keirosophos
    Post: 410
    Ligius
    Ilarchos
    00 26/03/2011 20:39
    [SM=g8144]
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    (William Riker)
    Post: 56
    Ligius
    Phylax
    00 29/03/2011 19:00
    Il suon d'ogni squilla i Vespri suonò
    1252: re Ferdinando III di Aragona, detto il Santo, muore improvvisamente mentre sta progettando una spedizione militare in Nordafrica per allargare il proprio regno. Nel 1671 Papa Clemente X lo canonizzerà. Gli succede il figlio Alfonso VII il Saggio. Questi favorisce il consolidamento e la diffusione del volgare andaluso, facendo comporre trattati di astronomia e traduzioni dal latino. A lui si deve il più importante codice legislativo del Medioevo andaluso, "Las siete partidas", la prima opera storiografica in andaluso. "la Crónica general", e persino i "Cantigas de Santa María", 430 poesie di argomento religioso.

    1255: Re Manfredi invia come propri ambasciatori presso il Gran Khan dei Mongoli i fratelli veneziani Matteo e Niccolò Polo.

    1256: Re Manfredi fonda la città di Manfredonia nelle Puglie.

    1261: Michele VIII Paleologo sconfigge le truppe italiane e restaura l'Impero Bizantino: un duro colpo all'immagine di Re Manfredi.

    1263: dopo aver sconfitto i Mongoli ad Ain Gialud, fermando per sempre la loro avanzata, il Sultano Mamelucco Baybars al-Bunduqdari travolge ciò che resta degli Stati Crociati e conquista Gerusalemme, che non tornerà mai più in mani cristiane. Papa Urbano IV chiede a Re Manfredi di organizzare una nuova crociata, ma questi si dichiara non interessato alle vicende d'oltremare; allora il pontefice lo scomunica e lo dichiara deposto.

    1265: Manfredi assedia il nuovo Papa Clemente IV, asserragliatosi nella fortezza di Benevento, pretendendo da lui la revoca della scomunica. Errore fatale: i Baroni della fazione guelfa invocano l'aiuto del Re di Francia Luigi IX, che invia in Italia suo fratello Carlo d'Angiò. Muore Gonzalo de Berceo, il primo poeta andaluso in lingua volgare di cui ci è pervenuto il nome, autore di poemi religiosi (tra cui i "Milagros de Nuestra Señora").

    1266: il 26 febbraio Carlo d'Angiò, alla testa di truppe francesi affiancate da quelle di molti signori feudali italiani di parte guelfa, sconfigge Re Manfredi nella Battaglia di Benevento. Dopo aver combattuto con valore, Manfredi muore sul campo di battaglia ed è sepolto in terra sconsacrata, essendo scomunicato. Grande successo di Luigi IX di Francia: Carlo d'Angiò è incoronato nuovo Re d'Italia a Napoli, dove pone la sua capitale, ma non tutti i baroni lo accettano come sovrano, essendo uno straniero come Federico Barbarossa. A ciò si aggiunge la volontà di Carlo di imporre in Italia una monarchia assoluta fortemente accentrata, togliendo qualsiasi potere ai signori feudali, e la sua oppressiva politica fiscale, dettata dal fatto che Carlo d'Angiò intende raccogliere una grande armata per riconquistare Costantinopoli.

    1269: Matteo e Niccolò Polo rientrano dall'Estremo Oriente recando a Carlo d'Angiò una proposta di alleanza tra il Regno d'Italia e il Gran Khan Quibilay, nipote di Gengis Khan. Carlo accetta ed invia nuovamente i due in estremo Oriente; essi partono nel 1271 portando con sè il figlio diciassettenne di Niccolò, Marco, che diverrà uno dei più grandi esploratori di ogni tempo.

    1270: Luigi IX decide di partire per una nuova Crociata per riconquistare Gerusalemme, ma appena sbarcato a Tunisi muore di peste. Gli succede il figlio Filippo III; Papa Bonifacio VIII lo canonizzerà nel 1297.

    1273: Corrado IV di Svevia muore senza eredi legittimi. I Grandi del Regno eleggono allora Rodolfo I d'Asburgo nuovo Re di Sassonia; egli pone la capitale nel suo feudo di Vienna, dando il via all'ascesa dell'Austria. La dinastia asburgica, attraverso alterne vicende, regnerà fino al XX secolo.

    1276: muore il re d'Aragona Giacomo I il Conquistatore dopo un regno durato ben 63 anni, gli succede il figlio Pietro III, che ha sposato Costanza di Giussano, figlia di Re Manfredi.

    1278: il Regno di Aragona e il Regno di Francia firmano un accordo in base al quale il governo del Principato di Andorra spetta in coreggenza al vescovo di Urgell e al Re di Francia. Nasce così lo stato indipendente di Andorra, incredibilmente sopravvissuto fino ai giorni nostri.

    1282: il 31 marzo, Lunedì di Pasqua, sul sagrato della Chiesa dello Spirito Santo, a Palermo, dopo la funzione del Vespro, un certo Drouet, soldato francese dell'esercito di Carlo d'Angiò, ha la cattiva idea di infilare le mani nel decoltè di una giovane donna con il pretesto di volerla perquisire. Subito suo marito estrae la spada e lo ammazza. Questo gesto rappresenta la scintilla che dà inizio alla rivolta detta dei Vespri Siciliani: al grido di « Mora, mora! », come testimoniato da Dante Alighieri che all'epoca ha 17 anni, si scatena una vera e propria "caccia al francese" che in breve dilaga in tutta l'isola e poi in tutto il Regno d'Italia, trasformandosi in una carneficina. Per scovare i francesi che tentano di confondersi tra il popolo, gli italiani mostrano loro dei ceci chiedendo loro cosa sono: coloro che sono traditi dalla loro pronuncia francese, vengono immediatamente uccisi. Re Carlo si trincera in Castel dell'Ovo a Napoli e chiama in soccorso i rinforzi di suo nipote, il Re di Francia Filippo III l'Ardito. Dal canto suo il medico e scienziato Giovanni da Procida, che ha preso in mano le sorti della rivolta, invoca l'aiuto di Pietro III d'Aragona, considerato erede della dinastia da Giussano essendo genero di Manfredi. Il Re Aragonese accetta e il 30 agosto sbarca in forze in Sicilia, accolto come un liberatore. Scoppia così la guerra tra Francia e Aragona.

    1284: muore il Re di Castiglia Alfonso VII il Saggio, gli succede il figlio Sancho III l'Ardito.

    1285: il Re di Francia Filippo III l'Ardito, che aveva tentato l'invasione dell'Aragona, è rovinosamente sconfitto a Perpignano da Pietro III, e cade in combattimento. La morte di Carlo d'Angiò lascia così campo libero a Pietro III d'Aragona, che cinge anche la Corona d'Italia. Con la Pace di Caltabellotta il nuovo Re di Francia è costretto a riconoscere la sovranità di Pietro III sull'Italia. Poco dopo anche Pietro III il Grande muore e gli succede il figlio Alfonso III il Liberale, che riunisce a Napoli un Parlamento di Nobili da tutt'Italia per governare con maggior equanimità la penisola.

    1287: l'Arcivescovo di Milano Ottone Visconti riesce a far sì che Re Alfonso III nomini nuovo Duca di Milano suo pronipote Matteo. Ha così inizio la dinastia Viscontea.

    1288: Sancho III di Castiglia respinge con le armi il tentativo dei Barberi Merinidi di conquistare la Betica (la regione più meridionale dell'Andalusia).

    1290: Alfonso III di Aragona finanzia la spedizione dei fratelli genovesi Ugolino e Vadino Vivaldi, i quali tentano la circumnavigazione dell'Africa con due navi (l'Allegranza e la Sant'Antonio) e 300 marinai. Tuttavia, oltrepassate le Colonne d'Ercole, della spedizione si perde ogni traccia e nessuno farà mai più ritorno.

    1291: i quattro cantoni di Schwyz, Unterwalden, Uri e Lucerna si ribellano all'oppressivo governo degli Asburgo e stringono il Patto di Rütli, dal nome del prato sulle rive del Lago dei Quattro Cantoni su cui essi si riunirono. Grazie anche alle leggendarie imprese dell'arciere Guglielmo Tell, i quattro cantoni infliggono agli Asburgo tre clamorose sconfitte a Morgarten (1315), a Sempach (1386) e a Näfels (1388), conquistando infine l'indipendenza. Nel frattempo i nuovi cantoni di Zurigo, Glarona, Zugo e Berna aderiscono alla neonata Confederazione Elvetica, che il regno sassone è costretto a riconoscere.

    1292: Alfonso III, Re d'Italia e d'Aragona, muore all'improvviso a soli 28 anni ed è tumulato nel convento dei Frati Minori di Barcellona. Non avendo discendenza, lascia i suoi regni al fratello Giacomo II detto Braccio di Ferro.

    1295: Marco Polo rientra con il padre e lo zio dalla Cina dopo 24 anni di lontananza. Ricco sfondato, si dà al commercio nel Mediterraneo, ma a Barcellona è arrestato per i buoni rapporti che avevano legato la sua famiglia a Carlo d'Angiò. Mentre si trova in carcere, detta a Rustichello da Pisa il racconto dei propri viaggi, scritti in origine in lingua andalusa e poi tradotti in italiano, francese, sassone, inglese, latino, greco ed arabo. Tale opera ci è pervenuta con il titolo de "Il Milione" (presumibilmente da un soprannome dell'autore), ed influenzerà enormemente la cultura medioevale. Alla fine gli Aragonesi riconoscono che l'arresto di Marco Polo è stato frutto di un abbaglio e lo scarcerano; l'intrepido viaggiatore morirà a Venezia, ricco da far paura, nel 1324.

    1296: morte improvvisa di Sancho III di Castiglia, gli succede il figlio Ferdinando IV il Convocato, di soli nove anni. A questa data risale il più antico documento che parla del Carnevale di Venezia, una delle feste in maschera più famose del mondo.

    1299: il poeta ed erudito fiorentino Dante Alighieri è nominato Cancelliere e Protonotaro del Regno d'Italia dal Re Giacomo II di Aragona. In questi anni Firenze rappresenta il massimo cenacolo di letterati italiani, e sarà proprio il volgare toscano ad imporsi come lingua ufficiale del Regno d'Italia (nelle rispettive isole però saranno ufficiali anche il Siciliano, il Sardo e il Corso).

    1300: primo Giubileo della storia, indetto da Papa Bonifacio VIII.

    1302: per riempire le casse vuote del suo stato, il Re di Aragona Giacomo II decide di sopprimere l'Ordine dei Templari e di incamerare tutti i loro ingentissimi beni nel demanio statale. La cosa non va giù a Papa Bonifacio VIII, che scomunica il Re e lo dichiara deposto. La reazione di Giacomo II è inaspettata: egli invia il suo gastaldo Sciarra Colonna (i Colonna sono nemici giurati dei Caetani, la famiglia di Bonifacio) ad arrestare il Papa, che si è trincerato ad Anagni. Sciarra entra nel palazzo pontificio e, siccome il Pontefice si rifiuta di seguirlo, gli assesta un ceffone (lo "schiaffo di Anagni") e lo arresta. La popolazione di Anagni insorge e libera il Pontefice, ma questi muore di dolore tre settimane dopo per l'umiliazione subita. Al suo posto Giacomo II fa eleggere Papa l'Arcivescovo di Barcellona Ponçe de Gualba con il nome di Clemente V. In una lettera aperta il Cancelliere del Regno Dante Alighieri critica il comportamento del Re e lo accusa di aver abusato della sua carica terrena per intromettersi in ciò che spetta solo a Dio; come risultato il Sovrano lo destituisce e lo condanna a morte. Dante Alighieri si salva con la fuga, imbarcandosi a Pisa e raggiungendo la Francia.

    1305: Papa Clemente V decide di trasferire la sede papale a Tarazona, 85 Km da Saragozza, mettendosi così sotto la protezione del Re di Aragona. Ha inizio quella che viene chiamata la Cattività Aragonese.

    1312: Ferdinando IV di Castiglia sta combattendo contro i Saraceni di Gibilterra quando improvvisamente lo sorprende la morte. Gli succede il figlio Alfonso VIII, che ha solo pochi mesi; la reggenza tocca alla madre Maria di Molina.

    1316: muore il missionario e scrittore aragonese Raimondo Lullo.

    1321: dopo anni di viaggi e peregrinazioni, dall'Inghilterra fino a Gerusalemme, Dante Alighieri muore a Vienne, in Francia, senza mai essere riuscito a far rientro nell'amata Italia. Poco prima di morire ha pubblicato la "Divina Commedia", la massima opera della letteratura italiana, in cui immagina un viaggio ultraterreno alla ricerca della Verità, e critica durissimamente il Re Giacomo II e il Papa Clemente V (« Se' tu sì tosto di quell'aver sazio / per lo qual non temesti tòrre a 'nganno / la bella donna, e poi di farne strazio? » Inferno XIX, 52-57).

    1327: muore il Re d'Italia e d'Aragona Giacomo II Braccio di Ferro, gli succede il figlio Alfonso IV il Benigno.

    [continua]
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