Basileia Total War Italia Team

Quesiti "perì ton Rhomaion"

  • Messaggi
  • OFFLINE
    Xostantinou
    Post: 5.967
    Patrikios
    Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων
    Βασιλεύς Πορφυρογέννητος Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
    00 10/06/2010 16:33
    Basilio II di Bisanzio nel 1025 aveva progettato la riconquista della Sicilia, ma non poté iniziarla perché morì nello stesso anno. Il piano di Basilio fu dimenticato per alcuni anni, ma poi l'imperatore Michele IV di Bisanzio, ritrovando le carte del progetto di Basilio volle iniziare subito questa campagna di riconquista, che venne affidata al grande generale Giorgio Maniace. I romèi tentarono nel 1038 questa campagna di riconquista con Stefano, fratello dell'imperatore Michele IV il Paflagone, ed il generale Giorgio Maniace, al comando di alcune truppe normanne.
    La spedizione usò come testa di ponte la base di Reggio Calabria e quindi varcato lo stretto, occupò prima Messina e quindi si diresse verso l'antica capitale dell'isola, Siracusa. Maniace fu l'unico condottiero che riuscì, prima dei Normanni e seppur temporaneamente (sino probabilmente al 1043), a liberare la città aretusea dai musulmani. A testimonianza di quella impresa mandò le reliquie di Santa Lucia a Costantinopoli e fece costruire in città una fortilizio che ancora oggi, pur se ampliato porta il nome di Castello di Maniace. Anche la trafugazione delle reliquie di Santa Agata avvenuta durante l'XI secolo avvenne probabilmente per mano delle stessa spedizione.
    Una leggenda vuole che fosse stato lo stesso generale bizantino a trafugare le reliquie della santa di Catania e che, una volta partito, fu costretto a ritornare a causa di una furiosa tempesta ed a custodire la salma in una casetta, in attesa che si placasse il maltempo.
    Nel 1040 tra Randazzo e Troina sconfisse le truppe musulmane di Abdallah. Nei pressi del luogo della battaglia, venne fondato il monastero di Santa Maria di Maniace. L'antico cenobio si trova oggi vicino il paese di Maniace in provincia di Catania, anch'esso battezzato così in un secondo tempo in onore del generale bizantino. Abdallah, pur sconfitto riuscì a mettersi in salvo, per fortuna o forse per un errore di strategia di Stefano che si rifiutò d'affrontarlo. Tuttavia una serie di eventi funesti, dissidi ed una rivolta, metteranno in crisi la spedizione che dovrà abbandonare la Sicilia e ritirarsi sino in Puglia. Nel 1043, alla testa dell'esercito Giorgio Maniace represse la rivolta, costituita da normanni e longobardi, e grazie al buon compimento della battaglia, i suoi soldati lo nominarono Basileus, al posto di Costantino IX. Tornato a Costantinopoli cinse d'assedio la capitale, ma morì durante la battaglia. Quello stesso anno i Normanni attaccarono l'esercito romèo in Puglia sconfiggendolo e avanzarono fino a Matera.
    Nel corpo di spedizione di Maniace in Sicilia, aveva militato il normanno Guglielmo Braccio di Ferro che, tornato tra i suoi parenti, riferì delle meraviglie dell'isola e della possibilità di farsene un dominio a scapito dei musulmani.
    Nel febbraio 1061 Roberto il Guiscardo e suo fratello Ruggero Altavilla sbarcarono a Calcara per iniziare le operazioni di conquista dell'isola.
    [Modificato da Xostantinou 10/06/2010 16:36]



    ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
    Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
    Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
    Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων.





    "Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
    So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
    Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

    "Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
    Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

    "La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

    "Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
    E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
    Per spalancare la murata porta d'Oro;
    E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
    Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
    Cercherò riposo sui miei antichi confini."

    "Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”


  • OFFLINE
    Keirosophos
    Post: 410
    Ligius
    Ilarchos
    00 10/06/2010 16:36
    Grazie mille Kost, le tue risposte sono sempre esaurienti
  • OFFLINE
    ironman1989.
    Post: 142
    Ligius
    Phylax
    00 10/06/2010 21:27
    Re:
    Xostantinou, 10/06/2010 16.33:


    Nel 1040 tra Randazzo e Troina sconfisse le truppe musulmane di Abdallah. Nei pressi del luogo della battaglia, venne fondato il monastero di Santa Maria di Maniace.



    Precisamente la battaglia fu fra randazzo e maletto in una pianura che ancora oggi è detta "a scunfitta"...sono stato sul luogo della battaglia, a mezz'ora di macchina da casa mia...




  • OFFLINE
    Keirosophos
    Post: 410
    Ligius
    Ilarchos
    00 11/06/2010 11:46
    Domande sulla cultura romea
    Meglio differenziare altrimenti stavolta lo uccido davvero Kost :D
    Vorrei sapere come avveniva e come era strutturata l'istruzione sia a Costantinopoli che nel resto dell'impero.
    Grazie a chi risponderà :)
  • OFFLINE
    Xostantinou
    Post: 5.967
    Patrikios
    Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων
    Βασιλεύς Πορφυρογέννητος Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
    00 11/06/2010 13:00
    Sicuramente Antioco e Glaucopide integreranno le mie parole, dunque cercherò di essere il più semplice e stringato possibile in modo da spiegare i concetti fondamentali senza andarmi a perdere in complicazioni.

    1-Premessa fondamentale:
    Nell'Impero Romano d'Oriente c'era un'elevata mobilità sociale "de jure", consentita in particolar modo dall'assenza di caste ben definite e chiuse come quelle feudali in Europa occidentale, il concetto di famiglia era quello della gens romana, slegato da concetti come l'ereditarietà che caratterizzarono l'Europa occidentale nel medioevo. Questo faceva sì che in base a dei determinati prerequisiti anche il più umile dei contadini potesse, se soddisfava quelle caratteristiche predefinite, aspirare persino alla corona imperiale. Nell'Impero Romano d'Oriente questo prerequisito fondamentale era la cultura.

    2-Cultura ed Istruzione:
    La società romèa, a differenza di quelle occidentali dell'alto medioevo, era ben istruita, infatti l'Impero aveva un alto livelli di alfabetizzazione in confronto al resto del mondo.
    Anche nei più sperduti villaggi delle remote provincie imperiali esisteva ovviamente una chiesa, magari pure un monastero. Ed erano questi la primissima base culturale che tutti i sudditi imperiali, sia uomini che donne, possedevano. La chiesa fungeva da istruzione primaria, insegnando quanto meno a leggere (a chi lo desiderasse pure a scrivere), ed insegnava la cultura attraverso la patristica che, a differenza del cattolicesimo odierno (nell'Ortodossia rimane una caratteristica molto importante tutt'oggi), era una parte fondamentale della cultura di base del fedele, fornendo rudimenti di filosofia e diritto, oltre che cultura generale. Da qui si può confermare la battuta in cui si diceva che "anche l'ultimo dei contadini bizantini poteva disputare sulla natura di Cristo".
    Da queste basi generali si passava poi ad un'istruzione secondaria, di stampo romano, che avveniva nelle accademie delle città, così come avveniva in epoca ellenistica e romana. In queste accademie si perfezionava la propria arte oratoria, si imparava a scrivere in un greco più pulito ed elevato, si ampliavano ed approfondivano le proprie conoscenze tanto in ambito teologico e filosofico quanto in ambito letterario e tecnico. Inoltre queste non erano nemmeno tutte, diciamo così, "generiche", esistevano bensì scuole di economia, politecnici, accademie di belle arti, ecc. Questo serviva da preambolo all'università.
    L'Università più prestigiosa era quella di Costantinopoli, detta anche l'Università degli Studi della Sala del Palazzo di Magnaura, venne fondata sotto il regno di Teodosio II di Bisanzio il 27 febbraio 425 con il nome di Pandidakterion, la scuola fu inaugurata nei pressi del Foro Boario.
    L'università aveva le facoltà di medicina, di filosofia, di legge e di silvicoltura, aveva trentuno cattedre per la legge, filosofia, la medicina, aritmetica, la geometria, astronomia, musica, la retorica ed altre materie, quindici cattedre per il latino e sedici per il greco.
    Le materie principali dell'università e anche quelle più scelte dagli studenti, erano la retorica, la filosofia e il diritto. L'obiettivo dell'università era di istruire persone competenti, che potessero diventare burocrati, o uomini di Stato o di Chiesa.
    L'università mantenne un ruolo attivo nella tradizione filosofica del platonismo e dell'aristotelismo, la prima delle due rappresenta il più lungo esempio ininterrotto di scuola platonica, essendo rimasta attiva per quasi due millenni consecutivi, fino al XV secolo.

    Tutto ciò era molto importante per i cittadini che si potevano permettere di pagarsi gli studi accademici ed universitari, perché la Cultura era nel vero senso della parola un investimento. L'ascesa nell'amministrazione pubblica (e le relative rendite economiche) era strutturata attraverso concorsi con esami di cultura varia (letteraria, filosofica, teologica, tecnico-scientifica) attraverso i quali venivano promosse le persone che dimostravano di possedere una cultura estremamente vasta e ricca, quindi più una persona era colta ed investiva nella propria istruzione, più poteva ambire a cariche pubbliche redditizie.
    Ovviamente c'erano anche fenomeni (anche significativi) di corruzione, ma a livello istituzionale la macchina amministrativa dello Stato Romèo funzionava in questo modo.
    [Modificato da Xostantinou 11/06/2010 13:01]



    ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
    Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
    Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
    Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων.





    "Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
    So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
    Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

    "Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
    Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

    "La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

    "Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
    E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
    Per spalancare la murata porta d'Oro;
    E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
    Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
    Cercherò riposo sui miei antichi confini."

    "Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”


  • OFFLINE
    ironman1989.
    Post: 142
    Ligius
    Phylax
    00 11/06/2010 13:19
    Sotto il regno di Teodosio II mi pare che anche ad Antiochia fu fondatà un'università e ad alessandria d'egitto sono state scoperte delle vere e proprie aule...


  • OFFLINE
    Xostantinou
    Post: 5.967
    Patrikios
    Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων
    Βασιλεύς Πορφυρογέννητος Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
    00 11/06/2010 13:57
    Si, infatti, Costantinopoli era la principale dell'Impero, ma anche nelle maggiori città vi erano delle università, alcune come oggi erano preferite per certi tipi di studi, altre per altri...



    ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
    Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
    Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
    Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων.





    "Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
    So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
    Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

    "Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
    Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

    "La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

    "Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
    E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
    Per spalancare la murata porta d'Oro;
    E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
    Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
    Cercherò riposo sui miei antichi confini."

    "Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”


  • OFFLINE
    Keirosophos
    Post: 410
    Ligius
    Ilarchos
    00 11/06/2010 14:19
    Molto interessante grazie per la risposta!
  • OFFLINE
    Guaro90
    Post: 60
    Ligius
    Phylax
    00 11/06/2010 15:27
    Insomma era meglio allora rispetto ad oggi... se uno ci dava di pelle faceva carriera... oggi se non si è figli di quello o di quell'altro ti devi praticamente (scusate il termine un po' dialettale) "attaccare" cioè prendi quel che trovi...



  • OFFLINE
    Xostantinou
    Post: 5.967
    Patrikios
    Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων
    Βασιλεύς Πορφυρογέννητος Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
    00 11/06/2010 15:55
    La corruzione comunque esisteva anche allora eh...comunque ciò che davvero si può dire sia un unicum nella storia del mondo (forse a parte cina e giappone che non conosco bene) è proprio la Cultura come discrimine...
    [Modificato da Xostantinou 11/06/2010 15:57]



    ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
    Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
    Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
    Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων.





    "Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
    So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
    Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

    "Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
    Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

    "La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

    "Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
    E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
    Per spalancare la murata porta d'Oro;
    E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
    Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
    Cercherò riposo sui miei antichi confini."

    "Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”


  • OFFLINE
    GlaucopideSophia1
    Post: 3.398
    Patrikios
    Δεσπότης Σεβαστοκράτωρ μέγας δομέστικος
    Kαῖσαρ Nωβελίσσιμος
    00 11/06/2010 18:15
    Aggiungo qualcosina, in epoca macedone e comnena l' università passò sotto santa sophia (nel senso che doveva essere finanziata attraverso le rendite della chiesa), esistevano allora 12 grandi maestri (ma in realtà sarebbe più corretto definirli presidi di 12 diverse facoltà, visto che sotto di essi militavano altri docenti), 3 di questi maestri si occupavano in ambiti diversi di teologia, gli altri spazzavano dalla filosofia , alla giurspudenza passando per medicina e matematica ed altre materie, le sedi erano dislocate in luoghi diversi della città, ma alcune si trovavano presso santa sophia.
    Nel resto dell' impero le città in cui sicuramente c' erano istituzioni simili (di solito finanziate dal vescovo locale) erano tessalonica, nicea, trebisonda, antiochia e forse efeso, in queste città però non erano presenti vari indirizzi (apparte forse tessalonica) come invece avveniva nella capitale, si trattava di luoghi specializzati in determinate materie (ad esempio antiochia era molto famosa per la medicina).
    La cultura era molto forte nel anatolia occidentale , tracia e macedonia, molto meno in grecia , coniata (fratello dello scrittore) ci descrive un atene ignorante in cui neanche i ceti ricchi si danno la pena di studiare (non conoscono neanche la storia gloriosa della loro città), e si lamenta di come viene trattato il partenone , nonostante ciò l' impero aveva una cultura media di molto superiore ai suoi vicini, in quel periodo in occidente si stavano formando le prime università, ma erano aperte a pochissimi, e la maggiorparte della popolazione era analfabeta (mentre come ricordato da xost nell' impero la chiesa si preoccupava di alfabettizare il numero più alto possibile di persone), in oriente gli arabi avevano fotto in modo di limitare la cultura, per loro dopo una scuola secondaria (comunque inferiore a quella bizantina) si studiava solo il corano, per lo studio di materie scentifiche ci si doveva rivolgere ad insegnanti privati, essere autodidatti o andare in scuole organizzate da vescovi e monasteri (che però in terra d' islam erano sempre più rare e si cercava di chiuderle anche con la forza, come successe a nisibi), questo perchè li la cultura iniziava e finiva con il corano, perfino la medicina era costretta a rifarsi ad alcune sure per essere accettata, la popolazione normalmente aveva un grado di alfabetizzazione superiore all' occidente, ma inferiore al livello medio bizantino .




    "Quando ti senti eccezionalmente lucido, entusiasta, forte, quando ti senti in cima al mondo, capace di spostare le montagne, connesso al tuo sogno, all ' ideale, allora sai che hai il sole in tasca" S.B.
  • OFFLINE
    Keirosophos
    Post: 410
    Ligius
    Ilarchos
    00 11/06/2010 19:59
    Molte grazie Glaucopidesophia! :)
  • OFFLINE
    ironman1989.
    Post: 142
    Ligius
    Phylax
    00 11/06/2010 20:50
    Ma la ripresa della cultura in occidente con Carlo Magno ebbe una qualche influenza dai contatti che dopo secoli oriente e occidente stavano timidamente riallacciando? O la ripresa occidentale (che fu ovviamente inferiore a quella bizantina) si sviluppò in maniera indipendente?


  • OFFLINE
    Xostantinou
    Post: 5.967
    Patrikios
    Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων
    Βασιλεύς Πορφυρογέννητος Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
    00 11/06/2010 21:19
    Fu uno sviluppo indipendente. Almeno nel mondo carolingio.



    ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
    Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
    Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
    Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων.





    "Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
    So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
    Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

    "Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
    Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

    "La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

    "Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
    E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
    Per spalancare la murata porta d'Oro;
    E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
    Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
    Cercherò riposo sui miei antichi confini."

    "Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”


  • OFFLINE
    Keirosophos
    Post: 410
    Ligius
    Ilarchos
    00 11/06/2010 21:33
    Certo che è da notare che sui libri di testo si esalti tanto la rinascita carolingia e si lasci così poco spazio alla cultura romea....
  • OFFLINE
    GlaucopideSophia1
    Post: 3.398
    Patrikios
    Δεσπότης Σεβαστοκράτωρ μέγας δομέστικος
    Kαῖσαρ Nωβελίσσιμος
    00 11/06/2010 22:40
    Diciamo però che la rinascita carolingia fu voluta da carlo come progetto propagandistico, lui importò le menti, tre delle quali erano italiane (e l' italia di allora era molto legata culturalmente a costantinopoli, basta vedere l' architettura e le opere letterarie dell' epoca).
    Si tratto non di una rinascita autonoma, ma indotta dal potere , che non sopravisse a lungo alla morte di carlo , forse l' ennesimo atto megalomane di questo re.




    "Quando ti senti eccezionalmente lucido, entusiasta, forte, quando ti senti in cima al mondo, capace di spostare le montagne, connesso al tuo sogno, all ' ideale, allora sai che hai il sole in tasca" S.B.
  • OFFLINE
    Xostantinou
    Post: 5.967
    Patrikios
    Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων
    Βασιλεύς Πορφυρογέννητος Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
    00 11/06/2010 23:18
    Re:
    GlaucopideSophia1, 11/06/2010 22.40:

    Diciamo però che la rinascita carolingia fu voluta da carlo come progetto propagandistico, lui importò le menti, tre delle quali erano italiane (e l' italia di allora era molto legata culturalmente a costantinopoli, basta vedere l' architettura e le opere letterarie dell' epoca).
    Si tratto non di una rinascita autonoma, ma indotta dal potere , che non sopravisse a lungo alla morte di carlo , forse l' ennesimo atto megalomane di questo re.




    Infatti tutti gli uomini di cultura che circondavano Carlo erano uomini di Chiesa, ed il Patriarcato di Roma fino al 750 circa era ancora sotto il governo di Costantinopoli in quanto parte del Catepanato d'Italia. Solo con la caduta di Ravenna in mano longobarda ed il crollo conseguente di tutti i domini romèi nell'italia centro-settentrionale, i papi decisero di rivolgersi a Carlo Magno come loro nuovo protettore.
    Ergo gli individui che resero tanto splendida la cultura carolingia in quei decenni erano stati formati con il metro romèo, e questo spiega tutto.



    Keirosophos, 11/06/2010 21.33:

    Certo che è da notare che sui libri di testo si esalti tanto la rinascita carolingia e si lasci così poco spazio alla cultura romea....




    retaggio della cultura occidentalocentrica, cattolica ed illuminista. Finché la stragrande maggioranza delle persone, anche di un certo livello culturale, continuano a vedere tra Venezia e Gerusalemme un immenso buco nero che dalla caduta dell'Impero d'occidente all'assedio ottomano di Vienna non ha alcunché di degno da studiare ed anzi, quando si parla di Impero "Bizantino" gli unici sinonimi che gli vengono in mente sono "corrotto e decadente", che ti puoi aspettare?

    Per fortuna negli ultimi decenni le cose hanno iniziato a cambiare, ma per le persone formatesi culturalmente prima degli anni '60-'70 è improponibile, perché fino a quando i grandi bizantinisti russi non ebbero modo di "esportare" e condividere il loro bagaglio di studi e conoscenze con gli storici americani ed europei, ci si continuava a basare su pregiudizi risalenti al '7-'800 e ad individui come E. Gibbon.



    ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
    Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
    Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
    Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων.





    "Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
    So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
    Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

    "Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
    Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

    "La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

    "Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
    E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
    Per spalancare la murata porta d'Oro;
    E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
    Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
    Cercherò riposo sui miei antichi confini."

    "Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”


  • OFFLINE
    ironman1989.
    Post: 142
    Ligius
    Phylax
    00 12/06/2010 03:12
    Grazie mille per le risposte...

    Ostrogorsky mi pare che sia uno fra i più rinomati studiosi di bisanzio: una sua opera è il mio libro di testo di storia bizantina..


  • OFFLINE
    Xostantinou
    Post: 5.967
    Patrikios
    Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων
    Βασιλεύς Πορφυρογέννητος Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
    00 12/06/2010 09:33
    Ostrogorsky è considerato uno dei grandi padri della bizantinistica, ma è anche considerato ampiamente superato davanti a studi più recenti.

    Ti consiglio:

    Aleksandr Každan
    Giorgio Ravegnani (Univ. Venezia)
    Silvia Ronchey (Univ. Siena)
    Steven Runciman
    Judith Herrin (King's College, London)
    Averil Cameron (Univ. Oxford)

    Questi (a parte Každan e Runciman, morti rispettivamente nel '97 e nel '00) sono tutti bizantinisti attualmente in attività e sono i migliori esperti.



    ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
    Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
    Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
    Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων.





    "Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
    So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
    Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

    "Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
    Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

    "La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

    "Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
    E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
    Per spalancare la murata porta d'Oro;
    E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
    Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
    Cercherò riposo sui miei antichi confini."

    "Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”


  • OFFLINE
    ironman1989.
    Post: 142
    Ligius
    Phylax
    00 12/06/2010 12:43
    Di Kazdan e della Cameron ho letto qualcosa, di Ravegnani me ne hanno parlato molto bene che mi dici di questo studioso italiano?


4