Diciamo che entrambi avete individuato il punto principale, ovvero l'incapacità che alcuni soggetti umani hanno di relazionarsi in maniera civile dietro una tastiera. Detto in parole povere, Ritengono che, in quanto avatar, ogni loro comportamento sia permesso.
Ciò ovviamente comprende tanto moderatori ed admin incapaci di scindere il personale dal loro ruolo "professionale", quanto utenti altrettanto arroganti e senza vincoli morali.
Diciamo che, tecnicamente, non è possibile mutare la natura umana, ed almeno di non avere a che fare con utenze provenienti da certi strati sociali di alcuni paesi, ovvero quei sempre più rari esemplari di persone intelligenti ed educate, purtroppo, con queste persone bisogna iniziare a conviverci.
Un forum può, con un regolamento e del personale che lo faccia rispettare, moderare con successo la tendenza alla "degenerazione" causata dall'interazione tra utenti.
Il problema sopraggiunge quando moderatori ed admin scordano il proprio ruolo, lasciandosi coinvolgere in questo processo degenerativo, finendo alla fine per sfruttare il proprio "potere" per prevaricare sugli altri utenti. E questa, forse, la cosa più odiosa di tutte; il formarsi di "cricche" trasversali all'interno di una comunità in cui alcuni utenti, protetti e beneficiati, quando non aiutati esplicitamente, da uno o più moderatori/admin, si permettono di prevaricare in maniera arrogante quando non violenta sugli altri.
Non per auto-elogiarci, ma è proprio per questo motivo che abbiamo inserito nel nostro regolamento delle clausole di "controassicurazione" che tutelino gli utenti tanto dalle prevaricazioni di altri utenti quanto da quelle provenienti da parte dei moderatori e dagli stessi admin.
La "tentazione" di lasciarsi cullare dagli elogi e dal potere è forte, ma può "creare mostri".
Discussioni in cui uno o un gruppo di utenti prevale sugli altri non produce alcunché, anzi, spesso è foriera di errori grossolani quando non menzogne, le discussioni valide e fruttuose sono quelle in cui più individui condividono le proprie conoscenze apprendendo ed arricchendosi l'un l'altro.
[Modificato da Xostantinou 07/10/2011 16:00]
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Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων.
"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."
"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."
"La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."
"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
Per spalancare la murata porta d'Oro;
E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
Cercherò riposo sui miei antichi confini."
"Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”
