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Polvere da sparo

Ultimo Aggiornamento: 06/03/2010 10:38
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Ligius
Stratiotes
05/03/2010 09:07
 
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L'abilita' nel dirigere e' frutto di talento per una certa parte ma soprattutto di esercizio, ed un prolungato esercizio, ovvero una prolungata ripetizione delle stesse procedure, tende inevitabilmente ad affievolire l'originalita', senza contare che in qualunque corpo professionale la promozione per anzianita' e' una pratica difficile da evitare.
E' facile quindi capire come, nel mondo militare e salvo alcune piu' uniche che rare eccezioni, il pensiero dominante tenda al conservatorismo -e spesso il conservatorismo piu' bieco ed oscurantista, non solo per quello che riguarda le scienzie militari- ed all'immobilismo. Nel corso della storia l'innovatore, nelle accademie come negli alti comandi, e' tradizionalmente temuto come e forse di piu' del sovversivo, ostracizzato e messo da parte quando non espulso a viva forza. Gli esempi non si contano.


Malta e Rodi sono due esempi di isola fortificata, e' vero, ma avevano due sistemi difensivi ben differenti, pero', frutto delle mutate condizioni e delle mutate tecnologie che vi vennero applicate.

Malta, dopo la donazione all'Ordine di Carlo V (anni '20 del XVI, se non ricordo male) era stata fortificata con sapienza e tecnologia incomparabilmente superiore rispetto alle fortificazioni pur poderose e per l'epoca modernissime di Rodi. Un sistema rivoluzionario nato in Italia e frutto della rivoluzione scientifica rinascimentale, quella che gli storici militari definiscono, riprendendo la definizione di Vauban, "la trace italienne".
Gli ingegneri ed architetti italiani che vi lavorarono svilupparono per Malta il nec plus ultra -specie nel forte di S.Elmo, costruito in soli sei mesi-, vale a dire la fortezza moderna. Bastioni poligonali fortemente aggettanti, bassi e massicci con controscarpe ripidissime per deviare verso l'alto i proiettili, pezzi in casamatta e non piu' in barbetta coi campi di tiro calcolati per incrociarsi e susseguirsi senza soluzione di continuita' in modo che ogni lato difendesse l'altro e fosse battuto da almeno due armi, ampi fossati con falsebrache lunghissime difese da baluardi per tenere a distanza e fare controbatteria sui pezzi d'assedio.
Un sistema del genere, quando usato correttamente, era semplicemente troppo per le artiglierie del tempo: ricordiamoci che stiamo parlando di pezzi ad anima liscia che usavano come detonante polvere nera a grana grossa di fabbricazione quasi artigianale e sparavano palle piene il cui potere di penetrazione, appunto per questi motivi, decadeva in maniera inversamente proporzionale alla distanza del bersaglio: pochissimi cannoni arrivavano alla gittata di settecento metri, per non parlare dei mortai e degli obici che dovevano essere portati in batteria a mezzo di trincee e parallele. E questo nel '600.
Si dovettero' aspettare i detonanti derivati dalla nitroglicerina, e le granate esplosive per avere la meglio su simili accorgimenti: ancora durante la guerra franco-prussiana del 1871 le mura trecentesche del castello di Coucy in Piccardia (oltre sette metri di spessore, costruite a blocchi squadrati di granito dei Vosgi) resistettero benone alle cannonate prussiane e ci vollero i grossi calibri della prima guerra mondiale per buttarli a terra, e nemmeno del tutto come testimoniano le imponenti rovine.
Ancora, nel 1683 a Vienna i diecimila del conte di Stahremberg resistettero ai 200000 (sic) di Kara Mustapha ed ai suoi mostruosi cannoni d'assedio (topcu arabaci), le fortificazioni di Candia -opera del geniale Sammicheli- sopportarono vent'anni (no, non ho sbagliato a scrivere) d'assedio ed al momento della resa delle citta'-decretata dall'impossibilita' finanziaria per la Serenissima di continuare la guerra col Turco- erano integre. Si potrebbe andare avanti all'infinito.
I numerosi assedi turchi, da quello di Dragut -1551- sino al Grande Assedio di Malta (meta' anni '60 del XVI, se non ricordo male) si ritrovarono una noce ben piu' dura da spaccare, di Rodi.
Rodi era stata assediata e quindi poderosamente fortificata a piu' riprese, ma con concezioni piu' antiquate che comunque ancora oggi stupiscono il visitatore: le poderose mura della Posta d'Italia e del Bastione del Carretto -bastione rotondo si, ma aggettante e dotato di artiglierie in casamatta che portava gia' le avvisaglie della rivoluzione- o di quello di S.Giorgio -poligonale, addirittura- resisterro benone alle cannonate ed i Turchi riuscirono ad entrare solo grazie ad una mina fatta brillare nella zona meno rimordernata della Posta d'Inghilterra.
Rodi pero' era piu' vicina tecnologicamente alle fortificazioni (vennero iniziate dopo il primo assedio del 1480) che Bisanzio avrebbe potuto avere al posto delle mura teodosiane, la tecnologia del bastione tondo e' considerevolmente piu' vecchia di quella della fortezza stellare.
Bisanzio con un sistema difensivo stile Rodi non sarebbe caduta? Certamente sarebbe caduta comunque- a patto naturalmente che fosse stato possibile costruire una cosa del genere, i Cavalieri ci riuscirono su di un'estensione limitata solo grazie a donativi di tutta Europa e si trattava comunque di uno degli ordini piu' ricchi del vecchio continente- del resto i Turchi l'avevano completamente isolata eppure... eppure non riesco a non pensare a che cosa sarebbe potuto succedere dopo sei mesi di assedio infruttuoso.
Alla fine il fine delle opere fortificate e' proprio questo, un principio di economia delle forze: consentire di guadagnare tempo cedendo spazio, ci si mette dietro un muro quando non si hanno le forze per sfidare il campo contro un avversario preponderante pur continuando ad esercitare un controllo della situazione cedendo l'iniziativa immediata per tentare di imporre un logoramento eccessivo all'avversario assediante, in attesa che la sua volonta' di combattere crolli o che arrivino i soccorsi. Naturalmente in destino della citta' dei Cesari era gia' stato deciso, e non dalle bombarde di Mehmet II ma nelle corti europee ed a Roma, da un pezzo.
In effetti siamo ancora qui a chiederci come diamine sia stato possibile.
[Modificato da Xostantinou 05/03/2010 09:31]
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