00 20/02/2011 11:14
Se Alarico non è sepolto nel Busento...
POD: Il re dei Visigoti Alarico, della dinastia dei Balti, dopo aver saccheggiato Roma, intendeva spostarsi in Africa attraversando l'Italia meridionale. Fermatosi a svernare a Cosenza, all'arrivo della bella stagione fu ucciso da una febbre improvvisa prima ancora di riprendere la marcia; secondo la leggenda, il suo corpo fu sepolto nel letto nel fiume Busento, e la sua tomba non è mai stata ritrovata. Il cognato Ataulfo, che lo aveva sostituito e che evidentemente preferiva climi pin temperati, fece subito dietrofront e si diresse invece in Gallia. Ma supponiamo che Alarico sopravviva e passi davvero in Africa, creandovi un forte regno visigotico. Come conseguenza i Vandali restano in Spagna e vi creano a loro volta un forte regno, chiamato Andalusia, nome che sopravvive ancor oggi, con capitale Siviglia. Vediamo come vanno le cose in questa Timeline.

411: chiamati dal governatore romano della Spagna, Geronzio, che mira a ritagliarsi uno stato indipendente, i Vandali, gli Suebi e gli Alani attraversano i Pirenei e si danno a distruzioni e saccheggi. Alla fine l'imperatore romano Onorio si mette d'accordo con loro e concede ai Vandali di stanziarsi laggiù in qualità di foederati, in cambio di un giuramento di fedeltà all'impero. Ai Vandali tocca la Spagna Betica, agli Suebi la Galizia, agli Alani la Lusitania. Il re dei Vandali Gunderico, figlio di Godigiselo, della dinastia degli Asdingi, pone la propria capitale a Cordova.
412: Alarico, sbarcato in Africa, conquista Cartagine e fonda il Regno Visigotico d'Africa, il primo regno romano-germanico ad organizzare una propria marina e a darsi ala pirateria, giungendo fino alle Baleari.
416: dopo pochi anni di pace, il re dei Vandali Gunderico attacca gli Alani, il cui re Attaco muore in battaglia.
418: il generale romano Flavio Costanzo, in seguito imperatore come Costanzo III, infligge una dura sconfitta ai Vandali, costringendo Gunderico ad arretrare sino alla provincia a lui assegnata, la Betica.
422: Gunderico si prende la rivincita: le sue orde riportano una grande vittoria sul generale romano Castino presso Caesarea Augusta (l'odierna Saragozza) e conquistano quasi tutta la Spagna; solo la Galizia è lasciata agli Suebi. I Romani rispondono assegnando la Gallia meridionale a Faramondo, re dei Franchi Salii, affinché impedisca ai Vandali di dilagare nelle Gallie. Ha inizio così il futuro regno di Francia.
425: anche gli ultimi due baluardi romani nel sud della penisola iberica, Cartagena e Siviglia, cadono in mano dei Vandali.
427: Sant'Agostino d'Ippona converte Alarico e tutto il popolo dei Visigoti al cattolicesimo, primo popolo germanico a farlo.
428: Gunderico muore a Siviglia, il suo fratellastro Genserico elimina i rivali e viene eletto nuovo sovrano dei Vandali. In poco tempo egli trasforma un popolo germanico di secondaria importanza in una delle grandi potenze del suo tempo. La capitale è spostata a Siviglia. Genserico è un ariano fervente e perseguita i cattolici romani.
430: a poca distanza tra loro muoiono Sant'Agostino e Alarico. A quest'ultimo succede il figlio Teodorico I.
451: Ezio, ultimo grande generale romano, si allea con Franchi e Vandali contro Attila, re degli Unni che ha invaso l'Impero Romano d'Occidente, e che rappresenta un serio pericolo anche per i due popoli germanici. Il 20 giugno l'inedita alleanza vandalo-franco-romana si scontra con l'orda unna ai Campi Catalaunici, oggi Châlons-en-Champagne: Attila, sconfitto, è costretto a ritirarsi. Il re dei Franchi Clodione, figlio di Faramondo, muore in battaglia e i Franchi si ritirano per eleggere un nuovo sovrano nella persona del nobile Meroveo, che fonda la dinastia franca dei Merovingi. Genserico acquista grandissimo prestigio e fa del suo regno una potenza militare.
455: morte di Teodorico I, figlio di Alarico e re dei Visigoti. Gli succede il figlio Torrismondo, che ha eliminato il fratello e rivale Teodorico II. Dopo l'assassinio dell'imperatore d'occidente Valentiniano III, Torrismondo dichiara di non riconoscere il suo successore Petronio Massimo, straccia il trattato stipulato con i Romani e ne trae pretesto per saccheggiare per la seconda volta la città di Roma. Papa Leone I ottiene che le chiese cristiane vengano rispettate ed evita eccidi e distruzioni, ma da questo evento trae origine l'espressione "visigoto" (nella nostra Timeline "vandalo") per indicare chi distrugge solo per il piacere di distruggere.
458: Childerico, figlio e successore di Meroveo, infligge una severa sconfitta ai Vandali di Genserico ed arresta per sempre la loro avanzata verso la Gallia. Oltre i Pirenei ai Vandali resta la Settimania.
460: sull'isola di Rivo Alto (oggi Rialto), nella laguna veneta, i superstiti di Aquileia, città rasa al suolo da Attila, fondano la città di Venezia, destinata ad un luminoso avvenire.
463: Rechiaro, re degli Suebi di Spagna, è catturato e giustiziato dal re Vandalo Genserico. Il regno degli Suebi piomba nel caos.
466: Torrismondo, re dei Visigoti, è eliminato da una congiura di nobili e sostituito con il fratello Eurico.
476: il generale sciro Odoacre rovescia l'ultimo imperatore romano d'occidente, Romolo detto Augustolo, ponendo fine alla prosapia dei Cesari.
477: il re vandalo Genserico muore a 87 anni, gli succede il figlio Unerico. I suoi metodi brutali di governo gli alienano il sostegno di gran parte della popolazione, sia cattolica che ariana.
481: morte del re franco Clodoveo. Egli riunifica i territori franchi nel sud e nel nord della Francia conquistando il dominio di Siagrio, che si era proclamato Rex Romanorum, e fonda un potente regno romano-germanico.
484: morte del re visigoto Eurico, gli succede il figlio Alarico II. Questi sposa Teodegota, figlia del re degli Ostrogoti Teodorico il Grande.
485: Unerico, re dei Vandali che ha proseguito le persecuzioni paterne contro i cattolici di Spagna, muore di peste. I più ritengono questo evento una punizione divina a causa della condotta disonesta di Unerico. Gli succede il nipote Gutemondo, che decide di cambiare politica e di concedere libertà di culto ai cattolici, anche se i membri della sua Corte devono essere necessariamente tutti ariani.
490: l'8 maggio l'arcangelo San Michele appare a San Lorenzo Maiorano, vescovo di Iria Flavia in Galizia, e gli ordina di dedicare al suo culto un campo che gli verrà indicato dalla luce di una stella. San Lorenzo Maiorano obbedisce e chiama quel luogo Campus Stellae, da cui il nome attuale di San Migfuel de Compostella.
492: il re degli Ostrogoti Teodorico, che sarà detto il Grande, sconfigge ed uccide Odoacre e prende possesso dell'Italia a nome dell'imperatore d'oriente Zenone. Egli pone la sua capitale a Verona ed inaugura una politica di convivenza pacifica tra goti ariani e romani cattolici.
493: Ambrosio Aureliano, leader dei romano-britanni, infligge al re sassone Aelle del Sussex una storica sconfitta nella Battaglia di Mount Badon: questa è considerata l'ultima vittoria romana in occidente. Il suo ricordo, amplificato nei secoli, porterà al formarsi della leggenda di Re Artù.
496: conversione al Cattolicesimo di Clodoveo e di tutti i Franchi, dopo una difficile vittoria contro gli Alamanni. La guerra contro i Vandali Ariani assume così anche una connotazione religiosa.
508: alleanza tra i Vandali di Gutemondo e gli Ostrogoti di Teodorico contro il re franco Clodoveo, che tentava di impossessarsi dell'intera Gallia conquistando la Settimania e la Provenza.
516: morte del re vandalo Gutemondo, gli succede il figlio Ilderico. Questi prosegue la politica di pacificazione con i cattolici: richiama gli esuli, restituisce molte chiese ai seguaci del credo niceno, e scambia ambasciatori con Costantinopoli e con Papa Ormisda. Molti Vandali iniziano a convertirsi al cattolicesimo. Questo allarma la nobiltà vandala, strettamente legata alla religione ariana e alle proprie tradizioni.
517: alla morte di Alarico II, nuovo re dei Visigoti d'Africa diventa suo figlio Amalarico.
524: diventato anziano e sospettoso, Teodorico il Grande si convince dell'esistenza di un complotto cattolico ai suoi danni e fa uccidere il suo collaboratore Severino Boezio, ultimo grande autore della latinità antica; successivamente fa imprigionare Papa Giovanni I, che morirà in carcere.
525: Ilderico stronca nel sangue la rivolta dei nobili vandali contro di lui, che mirava a sostituirlo con il ribelle Gelimero.
526: morte di Teodorico il Grande. Non avendo egli figli maschi, gli succede il nipote minorenne Atalarico sotto la reggenza della madre Amalasunta.

[continua]

[Modificato da (William Riker) 20/02/2011 11:20]