Inizia l'era dei grandi navigatori
1402: il Re d'Italia Gian Galeazzo Visconti, che ha trasferito a Milano la capitale del Regno, muore di peste nel castello di Melegnano in cui si è rifugiato per cercare di sfuggire al contagio. Gli succede il figlio Giovanni Maria, che ha solo 14 anni, sotto la reggenza dello spregiudicato capitano di ventura Facino Cane.
1403: il Regno di Castiglia colonizza le isole Canarie dopo che il navigatore genovese Lanzerotto Malocello le ha riscoperte (erano già note nell'antichità a Greci e Fenici), dando il suo nome all'isola di Lanzarote. Viene ultimata la grande cattedrale di Siviglia, lunga 130 metri e larga 75.
1404: il Re di Castiglia Enrico III invia ambasciatori a Tamerlano, che ha sconfitto ed umiliato i Turchi Ottomani ad Ankara, per valutare le sue intenzioni nei confronti dell'Occidente. Intanto, alla morte di Bonifacio IX sembra aprirsi uno spiraglio nello Scisma d'Occidente: i cardinali del conclave romano si dicono disposti ad astenersi dall'eleggere un successore, se Benedetto accetterà di dimettersi. Di fronte al rifiuto del papa aragonese, i cardinali romani procedono all'elezione di Cosimo de' Migliorati, papa con il nome di Innocenzo VII, al quale due anni dopo succede il cardinale Angelo Correr come Gregorio XII. Nel frattempo, teologi ed eruditi cercano una soluzioni allo Scisma che sta delegittimando l'istituzione stessa del papato e tutta la cristianità occidentale.
1406: Enrico III di Castiglia muore a soli 26 anni, lasciando il regno al figlio Giovanni III, che non ha ancora due anni, sotto la reggenza della madre Caterina di Lancaster e dello zio Ferdinando di Antequera. I reggenti si spartiscono il regno di Castiglia: Caterina governa Galizia, Asturie, Cantabria, Portogallo ed il nord della Castiglia, mentre Ferdinando controlla Portogallo, Estremadura, Betica e Murcia.
1407: muore Pedro López de Ayala, considerato l'iniziatore dell'Umanesimo in Andalusa, avendo egli tradotto in andaluso i testi di Tito Livio, Boezio e Boccaccio. Ma egli scrive anche opere originali come il "Rimado de palacio" (Rimeria di palazzo), poema di circa 8200 strofe di argomento etico-religioso, composto in parte nel carcere di Oviedo, dove López de Ayala è stato imprigionato per qualche anno dal re Giovanni I di Castiglia.
1409: per porre rimedio allo Scisma d'Occidente viene convocato il Concilio di Pisa, che stabilisce la deposizione di Benedetto XIII e di Gregorio XII, dichiarati entrambi e scismatici, e l'elezione di un nuovo pontefice con il nome di Alessandro V. Ma Benedetto e Gregorio, supportati dalle rispettive curie, dichiararono illegittimo il Concilio e si rifiutarono di abbandonare la carica, cosicché la Cattolicità si trova ora divisa tra ben tre Papi.
1410: muore il Re d'Aragona Martino I. Non avendo egli eredi legittimi, il paese piomba in un periodo di caos detto Grande Interregno, con ben cinque pretendenti alla corona che si combattono fra di loro.
1412: approfittando della morte di Facino Cane, una congiura di Baroni del Nord Italia porta all'assassinio del Re Giovanni Maria, dal carattere sanguinario, che viene sostituito con il fratello Filippo Maria. Questi ha carattere meno violento del fratello, ma è incline alla misantropia e alla superstizione, rimettendo ogni scelta al parere degli astrologi di corte. Grazie al Cielo può valersi di un consigliere militare eccezionale: Erasmo da Narni, detto il Gattamelata (dal nome di sua madre Melania Gattelli).
1413: i Baroni Aragonesi eleggono infine Re Ferdinando I di Tristamara, che inaugura una nuova dinastia. Questi muore nel 1416 a causa della nefrite di cui soffre, gli succede il figlio Alfonso V di Aragona, detto il Magnanimo. Enrique de Villena è il primo a tradurre la Divina Commedia in lingua andalusa.
1414: lo Scisma d'Occidente, la Guerra dei Cento Anni, le contese tra Castiglia ed Aragona, l'inarrestabile avanzata in oriente dei Turchi Ottomani e l'inizio di un periodo di freddo eccezionale (noto come "piccola glaciazione") che durerà fino all'Ottocentoe stanno gettando l'Europa nel caos. Quando tutto sembra perduto, a prendere l'iniziativa è il Duca d'Austria e Re di Sassonia Federico IV d'Asburgo, che convince il nuovo pontefice pisano Giovanni XXIII, succeduto nel frattempo ad Alessandro V, a convocare il Concilio di Costanza, che durerà fino al 1417. Affermata la superiorità del concilio su qualunque autorità ecclesiastica, compresa quella del Papa, i padri conciliari dichiarano deposti Giovanni XXIII e Benedetto XIII, mentre Gregorio XII preferisce abdicare spontaneamente, e nel corso di un breve conclave eleggono pontefice il cardinale Oddone Colonna, che assume il nome di Martino V. Roma è finalmente riconosciuta da tutti come sede della cattedra apostolica, e Tarazona torna ad essere una diocesi aragonese di provincia, mentre la Casa d'Asburgo acquisisce grande prestigio sulla scena europea.
1415: il 14 agosto il Regno di Castiglia conquista Ceuta, sulla sponda africana delle Colonne d'Ercole.
1418: muore Caterina di Lancaster, madre di Giovanni II, che viene dichiarato maggiorenne, ma agli affari di stato il Re di Castiglia preferisce la letteratura, le galanterie di corte e la caccia, e così delega ampi poteri all'amico Alvaro de Luna nipote dell'arcivescovo di Toledo.
1419: il portoghese João Gonçalves Zarco scopre l'isola di Madeira. Il 5 aprile muore San Vincenzo Ferrer, domenicano di Valencia che si è particolarmente speso per la composizione dello Scisma d'Occidente.
1427: il navigatore portoghese Gonçalo Velho scopre le isole Azzorre e le annette al Regno di Castiglia; esse probabilmente erano state già visitate dai Cartaginesi, e compaiono anche in carte nautiche antecedenti a questa data.
1431: Alvaro de Luna sconfigge i Berberi ed occupa la piazzaforte africana di Melilla, acquisendo sempre più prestigio nella corte castigliana.
1432: il condottiero Francesco da Bussone, meglio noto come il Conte di Carmagnola, attacca gli Arabi che continuano nella loro attività piratesca contro il Regno d'Italia e conquista prima l'isola di Djerba in Tunisia, quindi la città di Tripoli. Al suo ritorno in patria è però accusato di tradimento a favore degli Arabi da parte dei cortigiani invidiosi, e il Re Giovanni Maria Visconti lo fa decapitare senza troppi complimenti.
1434: l'avanzata dei Turchi Ottomani in oriente e l'imminente fine dell'Impero Bizantino minacciano di portare alla decadenza commerciale delle due grandi città marinare italiane, Genova e Venezia. L'umanista Lorenzo Valla, Cancelliere del Regno d'Italia per conto del Re Giovanni Maria Visconti, decide allora di finanziare l'esplorazione delle coste dell'Africa, alla ricerca di una via marittima verso le terre delle spezie, aggirando così la barriera rappresentata dagli arabi. Il navigatore veneziano Niccolò dei Conti è il primo ad oltrepassare il temuto Capo Bojador, nel sud del Marocco, il punto più meridionale della costa africana noto agli europei. In seguito Niccolò dei Conti si recherà in Estremo Oriente e sarà il primo europeo a descrivere il Sudest Asiatico.
1447: dopo una lunga malattia muore il Re d'Italia Giovanni Maria Visconti. Il Parlamento dei Nobili riunito a Torino decide allora di offrire la corona al valoroso condottiero Francesco Sforza, che ha sposato Bianca Maria, figlia del defunto re.
1448: il navigatore veneziano Alvise Cadamosto raggiunge per primo la foce del fiume Senegal, mentre il genovese Antonio da Noli scopre le isole di Capo Verde. Le spedizioni oceaniche italiane sono rese possibili dall'introduzione della caravella, in grado di reggere meglio l'Atlantico burrascoso.
1452: Isabella di Aviz, moglie di Giovanni II di Castiglia sul quale ha un notevole ascendente, decide di farla finita con Alvaro de Luna, che si ritiene ormai il vero padrone del regno, e lo fa arrestare e processare con l'imputazione di aver tentato di controllare con la stregoneria la mente del re; dopo un processo farsa Alvaro è condannato e giustiziato.
1453: (purtroppo) i Turchi Ottomani prendono Costantinopoli, bloccando ogni via di comunicazione terrestre tra l'Europa e l'Estremo Oriente. Contemporaneamente ha fine la Guerra dei Cento Anni tra Francia e Inghilterra. Segnando l'invenzione della stampa a caratteri mobili, il consolidarsi dei moderni stati nazionali e la necessità di trovare nuove vie marittime verso le terre di produzione delle spezie, tale data rappresenta convenzionalmente la fine del Medioevo.
1454: Giovanni II muore a Valladolid, secondo alcuni come punizione per l'esecuzione di Alvaro de Luna; gli succede il figlio Enrico IV. Questi eredita una situazione molto difficile, con la nobiltà che, ormai sfuggita al controllo della corona, ordisce intrighi e crea scandali in continuazione. Una parte dei Baroni sostiene Alfonso, fratellastro di Enrico, cercando di imporlo sul trono di Castiglia.
1455: scoppia in Inghilterra la Guerra delle Due Rose tra le due famiglie di Lancaster (la Rosa Rossa) e York (la Rosa Bianca) per la conquista del trono.
1458: il Re d'Aragona Alfonso V il Magnanimo muore di malaria contratta durante una battuta di caccia, gli succede il fratello Giovanni II, detto il Corrotto. Muore anche il Marchese Iñigo López de Mendoza, militare andaluso che, dopo essersi ritirato a vita privata, si è dedicato alla letteratura ed è stato il primo ad introdurre il sonetto in Andalusia.
1460: ormai è una gara tra veneziani e genovesi a chi esplora e si accaparra tratti maggiori e più ricchi delle coste africane. Le navi veneziane raggiungono la Sierra Leone, ma il viaggio di circumnavigazione dell'Africa si presenta più lungo del previsto, e le spedizioni rallentano perchè Re Francesco Sforza è costretto ad impiegare quasi tutte le sue forze contro i pirati ottomani che imperversano nel Mediterraneo e nel sud d'Italia.
1465: i nobili avversi a Enrico IV di Castiglia si riuniscono in assemblea ad Avila, processano il re, lo depongono senza averne alcun diritto con una cerimonia grottesca (un fantoccio con scettro e corona dopo la condanna è tolto dal trono e scaraventato a terra) e Alfonso viene proclamato re. Enrico IV gli solleva però contro un'armata e lo sconfigge ad Olmedo.
1466: morte del Re d'Italia Francesco Sforza, gli succede il figlio Galeazzo Maria.
1471: il 21 dicembre il navigatore veneziano Leonardo Loredan scopre l'isola di San Tommaso (la nostra São Tomé), dandole questo nome in onore del Santo del giorno.
1474: morte di Re Enrico IV di Castiglia, che lascia il suo regno alla sorella Isabella I. Costei ha sposato l'erede al trono di Aragona Ferdinando II di Trastamara, aprendo la strada alla riunificazione tra i due regni. Il Re d'Italia Galeazzo Maria Sforza stabilisce con un decreto che l'unica valuta avente corso legale nel suo regno sarà la Lira, equivalente a 9,8 grammi d'argento in lega 962/1000. Essa resterà in circolazione per ben 528 anni, fino all'introduzione dell'Euro.
1475: il navigatore portoghese Dinis Dias, che naviga per conto del Re d'Italia, raggiunge il Camerun (da lui così chiamato dal portoghese "Rio dos Camarões", "il Fiume dei Gamberi").
1476: fallita congiura contro Galeazzo Maria Sforza, ordita dal Re di Francia Luigi XI per sostituirlo sul trono con il fratello Ludovico detto il Moro. Quest'ultimo è arrestato e giustiziato.
1477: Papa Sisto V istituisce nel Regno d'Italia la Santa Inquisizione, per combattere le eresie e i cosiddetti "marrani", cioè gli ebrei e i musulmani convertiti a forza al cristianesimo che continuano a professare di nascosto la loro religione. I processi sommari e l'uso della tortura contribuiranno a creare una "Leggenda Nera" intorno a questa istituzione, che opererà principalmente in Italia e nelle zone del Regno di Sassonia interessate dalla Controriforma, mentre in questa Timeline ne resteranno immuni Francia e Andalusia. L'8 marzo 2000 Papa Giovanni Paolo II chiederà perdono a nome della Chiesa per gli abusi a cui l'Inquisizione si è abbandonata.
1478: nella "Congiura dei Pazzi" vengono eliminati entrambi i fratelli Lorenzo e Giuliano de' Medici, Duchi di Firenze: Galeazzo Maria Sforza, divenuto sospettosissimo dopo la fallita congiura contro di lui, pensa che Papa Sisto IV voglia sostituirlo proprio con i due fratelli, mecenati di artisti e poeti, e così li fa togliere di mezzo alleandosi con il loro nemico giurato, Jacopo de' Pazzi, che diventa nuovo Duca di Firenze. Muore a soli 39 anni Jorge Manrique, considerato il massimo poeta andaluso del quattrocento, autore fra l'altro del poema "A la muerte del maestre de Santiago don Rodrigo Manrique, su padre", nel quale riprende il tema della vanità delle cose umane con toni di autentica drammaticità.
1479: Giovanni II d'Aragona muore a Barcellona all'età di 82 anni ed è tumulato nel Monastero di Santa Maria di Poblet. Gli succede il figlio Ferdinando II il Cattolico, già Re Consorte di Castiglia per aver sposato Isabella I. Viene così definitivamente restaurato dopo mezzo secolo il Regno di Andalusia, la cui capitale è posta a Siviglia. Per sottrarre il nuovo regno al feudalesimo che ancora lo domina e consolidare la monarchia in senso assolutista, i due sovrani riformano i rapporti con la nobiltà e il clero mediante le Cortes, sorta di parlamenti nei quali sono rappresentati i nobili, il clero ed alcune città, che possono proporre ai sovrani nuove leggi. Ha inizio il cosiddetto "Siglo de Oro".
1480: il 28 luglio un'armata turca forte di 150 navi e 18.000 soldati guidati da Gedik Ahmed Pascià attacca la piazzaforte italiana di Otranto, nell'estremo ovest delle Puglie. Tutti i maschi (oltre 12.000 persone) sono barbaramente uccisi, e 5.000 tra donne e fanciulli sono venduti come schiavi. Tra gli altri muoiono eroicamente l'arcivescovo Stefano Agricoli e il vecchio sarto Antonio Pezzulla, detto Il Primaldo, capo dei difensori. Gedik Ahmed Pascià pensa di avere la strada spianata per la conquista dell'Italia, come avvenuto con l'Anatolia e i Balcani; invece, marcia contro di lui il Generale dell'Armata del Sud d'Italia, il valoroso condottiero bergamasco Bartolomeo Colleoni, il quale, nonostante abbia già 75 anni, lo affronta presso Maglie. L'esercito turco è annientato e Gedik Ahmed Pascià cade in battaglia. Questa sconfitta segna la fine dell'espansione ottomana verso occidente, ed è vissuta a Costantinopoli come una tragedia nazionale. Ogni mattina appena alzato dal letto, fino al giorno della sua morte, il Sultano Turco Maometto II il Conquistatore maledice il Colleoni. Quest'ultimo, informato di ciò, ribatte: « Le bestemmie di Magog sono la mia gloria! »
[continua]