si ma è un festival VECCHIO, per quanto tentino, invitando qualche artista giovane o mettendo qualche comico come conduttore, di farlo sembrare qualcosa di più moderno, comunque resta sempre il vecchio festival di 50 anni fa dove sono loro a decidere che musica devi fare tu per poter partecipare, come ti devi vestire, che tipo di performance sul palco fare, suona la loro orchestrina del cavolo al posto della tua band...non ha senso, non è la vera espressione di un artista, ad un festival simile gli artisti dovrebbero dare il meglio di se, non restare incatenati a vincoli che potevano andare bene per la mentalità bigotta degli anni '50-'60...Sanremo o si trasforma oppure non si devono lamentare se continuano a guardarlo solo la gente di una certa età o al massimo gli altri per curiosità di vedere/sentire lo show di un singolo ospite o artista...parafrasando un film, NON E' UN FESTIVAL PER GIOVANI
...possono anche invitare i Metallica a Sanremo, ma se questi devono stare attenti a quello che dicono, a come si vestono, a come si comportano, altrimenti scoppia uno scandalo, allora che senso ha?
[Modificato da Xostantinou 18/02/2010 12:00]
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Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων.
"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."
"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."
"La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."
"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
Per spalancare la murata porta d'Oro;
E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
Cercherò riposo sui miei antichi confini."
"Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”