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il Papa abdica

Ultimo Aggiornamento: 15/03/2013 16:45
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Moirarchos
14/02/2013 22:44
 
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...il buon saggio e moderato dak che va ad incendiare il vaticano xD

per il resto anche la mia linea di pensiero è piuttosto chiara
"Povero Dio tirato in ballo dagli uomini,
ma che religioni, sono questioni da economy"
tuttavia mi trattengo dall'incendiare alcunché, piuttosto spero in una nuova cacciata dei mercanti dal templio per il bene della fede, ma intanto tengo la mia


"Per una scodella d'acqua, rendi un pasto abbondante; per un saluto gentile, prostrati a terra con zelo; per un semplice soldo, ripaga con oro; se ti salvano la vita, non risparmiare la tua. Così parole e azione del saggio riverisci; per ogni piccolo servizio, dà un compenso dieci volte maggiore: chi è davvero nobile, conosce tutti come uno solo e rende con gioia bene per male" - Mahatma Gandhi

"Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo." - Mahatma Gandhi

"You may say I'm a dreamer, but I'm not the only one" - Imagine, John Lennon

"ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka

"Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci

http://www.youtube.com/watch?v=_M3dpL4nj3Q
https://www.youtube.com/watch?v=QcvjoWOwnn4
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Komes
14/02/2013 22:54
 
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L'unico prete che stimo:

« Il giorno che avremo sfondato insieme la cancellata di qualche parco, installato la casa dei poveri nella reggia del ricco, ricordati Pipetta, quel giorno ti tradirò, quel giorno finalmente potrò cantare l'unico grido di vittoria degno di un sacerdote di Cristo, beati i poveri perché il regno dei cieli è loro. Quel giorno io non resterò con te, io tornerò nella tua casuccia piovosa e puzzolente a pregare per te davanti al mio Signore crocifisso. »
("Lettera a Pipetta", scritta a un giovane comunista)

Lorenzo Milani
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In queste frasi si capiscono dei valori religiosi ma non solo quello.








« (...) Noi vogliamo dunque abolire radicalmente la dominazione e lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo, noi vogliamo che gli uomini affratellati da una solidarietà cosciente e voluta cooperino tutti volontariamente al benessere di tutti; noi vogliamo che la società sia costituita allo scopo di fornire a tutti gli esseri umani i mezzi per raggiungere il massimo benessere possibile, il massimo possibile sviluppo morale e materiale; noi vogliamo per tutti pane, libertà, amore, scienza. (...) »
( Errico Malatesta, Il Programma Anarchico, 1919
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Mentre il popolo pensa che l’anarchismo sia solo un violento movimento contro lo Stato, l’anarchismo è un qualcosa di molto più sottile e con varie sfumature che una semplice opposizione al potere governativo. Gli anarchici si oppongono all’idea stessa che il potere e il dominio siano necessari per l’esistenza di una società, ed in alternativa vogliono la creazione di forme di organizzazione sociale, politica ed economica cooperative e non gerarchiche. (L. Susan Brown, The Politics of Individualism)
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14/02/2013 23:28
 
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la legge di rispettari le libertà altrui non è sufficiente, gli uomini sono per natura egoisti, e se possono fregare gli altri lo fanno volentieri, inoltre molte le leggi sono spesso fatte da uominiche sono la corruzione fatta a persona oppure che vivono al di fuori del mondo, e questo li porta a fare leggi per interesse e non per il bene comune, i concetti morali espressi da una religione sono immutabili (sono scritti su un testo che non può essere modificato), sicuramente non sono perfetti ,ne si è costretti a crederci, ma svolgono il loro lavoro egregiamente.




"Quando ti senti eccezionalmente lucido, entusiasta, forte, quando ti senti in cima al mondo, capace di spostare le montagne, connesso al tuo sogno, all ' ideale, allora sai che hai il sole in tasca" S.B.
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Moirarchos
14/02/2013 23:33
 
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Re:
GlaucopideSophia1, 14/02/2013 23:28:

gli uomini sono per natura egoisti, e se possono fregare gli altri lo fanno volentieri, inoltre molte le leggi sono spesso fatte da uomini che sono la corruzione fatta a persona oppure che vivono al di fuori del mondo, e questo li porta a fare leggi per interesse e non per il bene comune



xDDDDDDDDD

per il resto diciamo che concordo, a parte la piccola correzione per quanto riguarda la religione, ma che ho già fatto precedentemente


"Per una scodella d'acqua, rendi un pasto abbondante; per un saluto gentile, prostrati a terra con zelo; per un semplice soldo, ripaga con oro; se ti salvano la vita, non risparmiare la tua. Così parole e azione del saggio riverisci; per ogni piccolo servizio, dà un compenso dieci volte maggiore: chi è davvero nobile, conosce tutti come uno solo e rende con gioia bene per male" - Mahatma Gandhi

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"ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka

"Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci

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15/02/2013 09:56
 
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Sarebbe il caso di smetterla di fissarsi a guardare il proprio orticello, la religione non è la Chiesa cattolica o l'integralismo islamico, esiste un universo al di fuori di questi piccoli e limitanti punti di vista.

Che il Papa e la Chiesa cattolica, su certe questioni etiche o temporali, farebbero meglio a cambiare idea o astenersi sono d'accordo anch'io, ma ciò non toglie che questa è la religione cattolica (non la fede, attenzione), quindi se discordate nessuno vi obbliga a seguire i loro precetti...e comunque non sono dogmi assoluti valenti per tutte le religioni.

E' un po' come il discorso del matrimonio religioso per gli omosessuali...mi fanno rabbia gli omosessuali così sciocchi e miopi da pretendere ad esempio che il cattolicesimo conceda loro il diritto al matrimonio religioso....cavolo, se la religione cattolica considera l'omosessualità peccato mortale, tu non hai alcun diritto di pretendere di cambiare i dogmi di quella religione a tuo uso e consumo, bensì sei liberissimo di passare ad una qualsiasi altra religione che contempli la cosa.

E' questo individualismo egoista, un "umanesimo portato all'estremo", che è la rovina di questa civiltà...il "i miei diritti (o presunti tali) prima di tutto e tutti". Questo non è libertà, è egoismo e prevaricazione.

Per quanto riguarda il discorso di dak, è provato che quando dei principi morali sono imposti per legge ci si sente meno in colpa nel trasgredirli di quando sono imposti da una fede...è umano...se sai che la tua colpa è giudicata da dei tuoi pari, fallibili tanto quanto te, hai l'intima convinzione di venire giudicato con clemenza e comprensione, cosa che invece non avviene di fronte ad una entità divina aliena alle debolezze umane, che questi si chiami Dio o Karma non importa.



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Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων.





"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

"La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
Per spalancare la murata porta d'Oro;
E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
Cercherò riposo sui miei antichi confini."

"Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”


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Komes
15/02/2013 17:47
 
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Sono quasi del tutto d'accordo con kost e molto in disaccordo cn Glauco (anche perché essendo ateo ma soprattutto storico non mi aspettavo un post simile [SM=g27991] [SM=g27995] )..

Non vorrei fraintendere ma se è un discorso relativo agli attuali precetti cristiani ok sono d'accordo e non ho nulla contro la fede ma come discorso storico mi pare molto errato.

dire che i testi sacri non cambiano; il vecchio testamento è un continuo elogio alla guerra e al Dio degli eserciti e le traduzioni attuali perdono tantissimo del senso originale (fortunatamente!)
la CEI stessa in diversi frammenti scrive che la legge morale non era ancora "completa"

Il fatto stesso che esistano precetti morali competamente diversi nelle correnti di ogni singola religione smonta la tesi.
Oltretutto i libri sacri e le divinità sono influenzati dagli habitat naturali. Non è un campato per aria dire che il Dio del vecchio testamento sia influenzato dl deserto mentre in zone di grande abbondanza le fedi hanno altre caratteristiche

Inoltre i testi sacri sono scritti da uomini che pensano e vivono nella loro società: non c'è bisogno che elenchi quali atrocità ogni fede leggittima o ha legittimato. E d'altro canto cosi come le leggi sono state scritte da uomini senza scrupoli, cosi vale anche per le leggi religiose che sono si immutabili ma interpretabili nella maniera che ognuno gli aggrada
oggi non accade diversamente nell'islam piu integralista dove si varca la dimensione del trascendente per soggiogare le menti della popolazione


In conclusione non è assolutamente vero che i precetti etici scritti nelle religioni (intendo tutte) siano stati i migliori (anche perché spesso si contraddicono) ma come suggerisce kost se il rispetto della dignità, della libertà e dei diritti vengono inseriti in un contesto di fede allora sono molto piu efficaci per buona parte della popolazione.
[Modificato da Pico total war 15/02/2013 17:51]




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15/02/2013 17:50
 
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Attenzione Pico, sono spesso i testi sacri a venire strumentalizzati per giustificare atti nefandi (vedasi jihad), e non il contrario.



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So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
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Moirarchos
15/02/2013 17:58
 
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beh, a volte vengono strumentalizzati, altre volte sono semplicemente testi di secoli fa, quindi qualche cavolata ci scappa. sta a noi usare la testa e contestualizzare i testi


"Per una scodella d'acqua, rendi un pasto abbondante; per un saluto gentile, prostrati a terra con zelo; per un semplice soldo, ripaga con oro; se ti salvano la vita, non risparmiare la tua. Così parole e azione del saggio riverisci; per ogni piccolo servizio, dà un compenso dieci volte maggiore: chi è davvero nobile, conosce tutti come uno solo e rende con gioia bene per male" - Mahatma Gandhi

"Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo." - Mahatma Gandhi

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"ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka

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L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci

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15/02/2013 18:29
 
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Certo, poi ci sono altri problemi correlati...ad esempio, alcuni precetti islamici come i divieti sulla carne suina e l'alcol sono stati scritti per un motivo salutare in quanto erano dannosi per chi viveva nel deserto arabico, mentre per un musulmano che vive oggi a Londra questi non hanno più senso e quindi, forse, l'autore stesso scriverebbe oggi che il precetto non è più valido in questi contesti; diversa è la cosa ad esempio sui divieti alimentari ebraici. Viceversa un grave problema di interpretazione nel Corano è dato anche dall'assenza di una Chiesa e quindi una "interpretazione" ufficiale del significato di certe frasi, al punto che il precetto della jihad è dai moderati inteso come semplice "sforzo" di diffusione della parola di Allah nel mondo, mentre dagli integralisti è inteso come "guerra santa" per la sottomissione volente o nolente del mondo all'Islam.

Per il Cristianesimo la cosa è quindi più semplice e meno relativa, le "linee guida" sono state stabilite da secoli e c'è più senso critico nell'analisi e nella comprensione delle ambiguità, e comunque l'Antico Testamento è sempre analizzato in chiave neotestamentaria (ovvero ellenizzata), filtrando quindi alcuni elementi troppo legati alla cultura tribale dell'antico popolo ebraico.
[Modificato da Xostantinou 15/02/2013 18:30]



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So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

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Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

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Re:
Pico total war, 15/02/2013 17:47:

Sono quasi del tutto d'accordo con kost e molto in disaccordo cn Glauco (anche perché essendo ateo ma soprattutto storico non mi aspettavo un post simile [SM=g27991] [SM=g27995] )..

Non vorrei fraintendere ma se è un discorso relativo agli attuali precetti cristiani ok sono d'accordo e non ho nulla contro la fede ma come discorso storico mi pare molto errato.

dire che i testi sacri non cambiano; il vecchio testamento è un continuo elogio alla guerra e al Dio degli eserciti e le traduzioni attuali perdono tantissimo del senso originale (fortunatamente!)
la CEI stessa in diversi frammenti scrive che la legge morale non era ancora "completa"

Il fatto stesso che esistano precetti morali competamente diversi nelle correnti di ogni singola religione smonta la tesi.
Oltretutto i libri sacri e le divinità sono influenzati dagli habitat naturali. Non è un campato per aria dire che il Dio del vecchio testamento sia influenzato dl deserto mentre in zone di grande abbondanza le fedi hanno altre caratteristiche

Inoltre i testi sacri sono scritti da uomini che pensano e vivono nella loro società: non c'è bisogno che elenchi quali atrocità ogni fede leggittima o ha legittimato. E d'altro canto cosi come le leggi sono state scritte da uomini senza scrupoli, cosi vale anche per le leggi religiose che sono si immutabili ma interpretabili nella maniera che ognuno gli aggrada
oggi non accade diversamente nell'islam piu integralista dove si varca la dimensione del trascendente per soggiogare le menti della popolazione


In conclusione non è assolutamente vero che i precetti etici scritti nelle religioni (intendo tutte) siano stati i migliori (anche perché spesso si contraddicono) ma come suggerisce kost se il rispetto della dignità, della libertà e dei diritti vengono inseriti in un contesto di fede allora sono molto piu efficaci per buona parte della popolazione.




Aspetta pico, non volevo dire che ciò che dicono i testi religiosi è sempre giusto, ma che essendo il testo non modificabile, mette dei paletti , poi chiaro può essere interpretato ed aggirato, ma solo fino ad un certo punto.
Comunque quando ho scritto quel post pensavo soprattutto al nuovo testamento, in cui vengono espressi molto chiaramente concetti etici e morali fondamentali per l'occidente .




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www.youtube.com/watch?v=9HlLzwOFsJo&feature=youtu.be

questi numeri non so se sono effettivamente corretti
sono inquietanti. Qual è la soluzione in una democrazia? da qui il discorso di kost
Cmq saltate pure gli ultimi secondi del video patetici
[Modificato da Pico total war 15/02/2013 20:26]




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Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων
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Pico, quello apre un discorso OT...



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Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων.





"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

"La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
Per spalancare la murata porta d'Oro;
E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
Cercherò riposo sui miei antichi confini."

"Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”


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Patrikios
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Re:
Pico total war, 15/02/2013 20:08:

http://www.youtube.com/watch?v=9HlLzwOFsJo&feature=youtu.be

questi numeri non so se sono effettivamente corretti
sono inquietanti. Qual è la soluzione in una democrazia? da qui il discorso di kost
Cmq saltate pure gli ultimi secondi del video patetici



L' argomento, anche se ot, è interessante, magari possiamo aprire una discussione apposita.

Comunque il video presenta una situazione forse esagerata.
Ti faccio l'esempio del italia, su 4.570.317 stranieri 2.465.000 sono cristiani (di cui 1.405.000 ortodossi) e solo 1.505.000 sono mussulmani, il tasso di natalità delle donne straniere è 2,13 contro 1,29 di quelle italiane (fanno in pratica solo un figlio in più a testa, ma attenzione , le donne sono molte di più degli uomini, e spesso sono sposate con italiani, per cui i figli, anche se vengono considerati stranieri dalle statistiche, non lo sono affatto, inoltre molti stanieri con un età compresa tra 0 e 17 sono stati addotati da famiglie italiane).
Le stime per il 2050 prevedono che la popolazione straniera in italia si attesterà al 18%.
Spesso i mussulmani sono quelli che hanno più difficoltà ad integrarsi e sono quindi più visibili (appaiono molto di più di quanto siano realmente, ad esempio secondo l'associazione marocchina in italia ci sono molte più moschee del necessario , e questo però da un lato ci sono governi locali che per ipocrisia costruiscono delle moschee inutili solo per non apparire razzista e per assecondare certi desideri anti-clericari del loro elettorato, e dal altro lato a causa di una piccola parte di integralisti mussulmani che non accetano di essere in un paese straniero e vogliono che tutto sia come a casa loro).
Comunque bisogna notare che le nuoeve generazioni di mussulmani nati in italia spesso rinnegano le loro origini (soprattutto le donne), sono cresciuti in italia e si sentono italiani, si vergognano di ciò che succede nei loro paesi d'origine e vivono o cercano di vivere come occidentali , spesso sono atei (per i mussulmani il termine agnostico non può essere contemplato) e non è nemmeno raro che si avvicinino al cristianesimo, per cui la cultura italiana sarà portata avanti anche da loro egregiamente.
L'importante è che i governi non facciano scemenze tipo facilità il rilascio della cittadinanza, e dare scuole e codici civili differenti agli stranieri basati sulla loro cultura (cosa che alcuni politici hanno già proposto), in quel caso diventeremmo separati in casa e non ci sarebbe integrazione .





"Quando ti senti eccezionalmente lucido, entusiasta, forte, quando ti senti in cima al mondo, capace di spostare le montagne, connesso al tuo sogno, all ' ideale, allora sai che hai il sole in tasca" S.B.
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Ligius
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19/02/2013 14:24
 
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Premessa: io sono credente non praticante da diverso tempo.
Premessa 2: le uniche cose certe a questo mondo sono la morte e le tasse.
Io metto in dubbio qualsiasi cosa, perchè grazie a questi dubbi una volta verificati posso dire che sono verità (relative).
Se il papa abdica sinceramente non me ne importa più di tanto, mi importa sapere che tipo di papa verrà dopo di lui.
Vorrei ricordare a tutti voi che i vari testi sacri sono stati "manipolati" o mal tradotti nel corso del tempo. Non possono essere considerati dei paletti sicuri, specie se è facile toglierli (la fede cristiana parlava di pace, ma questo non ha impedito ai fedeli di compiere atti violenti e crociate).
Il problema è sempre il solito: finchè gli uomini non si daranno una interpretazioni universale pacifica a livello mondiale alla fine nessuno baderà ai precetti e codici etici della fede.
Gli uomini restano uomini; un tempo al popolo non piacevano le guerre perchè costavano molte tasse (non perchè erano ingiuste), oggi abbiamo la facoltà di poter dire che non ci piaciono perchè sono ingiuste (oltre che sempre costose).
Se c'è qualcosa di non chiaro nel mio pensiero ditelo apertamente.

Nullum magnum ingenium mixtura demientiae - Non c'è mai grande ingegno senza una vena di follia
Trahit sua quemque voluptas - Ognuno è attratto da ciò che gli piace (Virgilio)
Tanti est exercitus, quanti imperator - Di tanto valore è l'esercito, di quanto il suo condottiero


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Moirarchos
20/02/2013 13:20
 
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La discussione diventa sempre più interessante.

riguardo a chi ha detto prima che il potere temporale del Papa è sparito, io non sono completamente d'accordo...possiede ambasciate in giro per il mondo e in alcuni casi hanno supportato o protetto dittatori dall'essere giustiziati o intrallazzato con altri fatti poco leciti.

collegandomi al discorso sulla religione-cittadinanza di alcuni stati, in turchia uno stato laico nelle dichiarazioni ma retto da un governo islamico moderato, vi è scritto nella carta di Identità la religione di apparteneza (che sia professata o meno) ed membri di religioni che non siano l'Islam sunnita, rischiano di non avere gli stessi diritti.

La motivazione di alcuni è stata quando ho chiesto il motivo: se muori sanno che eseguie farti, altri mi hanno fatto capire...discriminazione
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Patrikios
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Kαῖσαρ Nωβελίσσιμος
14/03/2013 18:06
 
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¿No hay ningún comentario sobre el nuevo Papa argentino?




"Quando ti senti eccezionalmente lucido, entusiasta, forte, quando ti senti in cima al mondo, capace di spostare le montagne, connesso al tuo sogno, all ' ideale, allora sai che hai il sole in tasca" S.B.
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Post: 2.239
Moirarchos
14/03/2013 18:08
 
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beh, è un po' ot in realtà...cmq a me non fa né caldo né freddo, vedremo cosa "combina" in futuro


"Per una scodella d'acqua, rendi un pasto abbondante; per un saluto gentile, prostrati a terra con zelo; per un semplice soldo, ripaga con oro; se ti salvano la vita, non risparmiare la tua. Così parole e azione del saggio riverisci; per ogni piccolo servizio, dà un compenso dieci volte maggiore: chi è davvero nobile, conosce tutti come uno solo e rende con gioia bene per male" - Mahatma Gandhi

"Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo." - Mahatma Gandhi

"You may say I'm a dreamer, but I'm not the only one" - Imagine, John Lennon

"ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka

"Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci

http://www.youtube.com/watch?v=_M3dpL4nj3Q
https://www.youtube.com/watch?v=QcvjoWOwnn4
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14/03/2013 21:35
 
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"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

"La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
Per spalancare la murata porta d'Oro;
E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
Cercherò riposo sui miei antichi confini."

"Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”


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Moirarchos
14/03/2013 21:36
 
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hahahaha! loool xD


"Per una scodella d'acqua, rendi un pasto abbondante; per un saluto gentile, prostrati a terra con zelo; per un semplice soldo, ripaga con oro; se ti salvano la vita, non risparmiare la tua. Così parole e azione del saggio riverisci; per ogni piccolo servizio, dà un compenso dieci volte maggiore: chi è davvero nobile, conosce tutti come uno solo e rende con gioia bene per male" - Mahatma Gandhi

"Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo." - Mahatma Gandhi

"You may say I'm a dreamer, but I'm not the only one" - Imagine, John Lennon

"ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka

"Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci

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Re:
GlaucopideSophia1, 14/03/2013 18:06:

¿No hay ningún comentario sobre el nuevo Papa argentino?




Tenia miedo que el Brasilero, que esta en el IOR podia Ganar...
però me gustaba el americano de Boston....este argentino... no se dame meses jajajajaja.
Se parece un buen hombre por lo que dice, sin embargo estan ruidos sobre sus pasado no muy claro...vamos a ver!
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