Sarebbe il caso di smetterla di fissarsi a guardare il proprio orticello, la religione non è la Chiesa cattolica o l'integralismo islamico, esiste un universo al di fuori di questi piccoli e limitanti punti di vista.
Che il Papa e la Chiesa cattolica, su certe questioni etiche o temporali, farebbero meglio a cambiare idea o astenersi sono d'accordo anch'io, ma ciò non toglie che questa è la religione cattolica (non la fede, attenzione), quindi se discordate nessuno vi obbliga a seguire i loro precetti...e comunque non sono dogmi assoluti valenti per tutte le religioni.
E' un po' come il discorso del matrimonio religioso per gli omosessuali...mi fanno rabbia gli omosessuali così sciocchi e miopi da pretendere ad esempio che il cattolicesimo conceda loro il diritto al matrimonio religioso....cavolo, se la religione cattolica considera l'omosessualità peccato mortale, tu non hai alcun diritto di pretendere di cambiare i dogmi di quella religione a tuo uso e consumo, bensì sei liberissimo di passare ad una qualsiasi altra religione che contempli la cosa.
E' questo individualismo egoista, un "umanesimo portato all'estremo", che è la rovina di questa civiltà...il "i miei diritti (o presunti tali) prima di tutto e tutti". Questo non è libertà, è egoismo e prevaricazione.
Per quanto riguarda il discorso di dak, è provato che quando dei principi morali sono imposti per legge ci si sente meno in colpa nel trasgredirli di quando sono imposti da una fede...è umano...se sai che la tua colpa è giudicata da dei tuoi pari, fallibili tanto quanto te, hai l'intima convinzione di venire giudicato con clemenza e comprensione, cosa che invece non avviene di fronte ad una entità divina aliena alle debolezze umane, che questi si chiami Dio o Karma non importa.
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Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων.
"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."
"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."
"La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."
"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
Per spalancare la murata porta d'Oro;
E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
Cercherò riposo sui miei antichi confini."
"Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”