Libri sull'impero romeo

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Guaro90
00giovedì 16 settembre 2010 22:38
Chiedo a voi archeologi e storici [SM=g7350] qualche tempo fa sono andato in biblioteca chiedendo del libro di lutwack ( non credo di averlo scritto bene) ma non era disponibile quindi ne ho preso un altro il cui titolo e' : Storia dell'Impero Bizantino, di Georg Ostrogorsky.
Parla in modo discretamente dettagliato della societa' bizantina dalla sua nascita con impostazione tardo-imperiale romana, fino a quella della caduta con la presa di Costantinopoli. Mi ha molto affascinato [SM=x2151661] ma mi chiedevo se fosse attendibile.
Esalta molto Eraclio e Basilio II invece sminuisce molto Manuele Comneo, esaltando di piu' l'operato del padre( Giovanni II ) e del nonno (Alessio I ). E parla dello situazione dell'impero sotto la dinastia dei Comnei come effimera e destinata a fine certa. Siete d'accordo??? ( cita il fatto che lo smantellamento del sistema dei tema, o meglio la perdita del ceto soldato-contadino, ha comportato la fine dell'impero, in particolare condanna molto l'operato degli Angelo-ducas )
Xostantinou
00venerdì 17 settembre 2010 10:39
Ostrogorsky è uno dei sommi punti di riferimento della bizantinistica, in quanto è estremamente approfondito, curato e dettagliato ma, come per tutte le cose, è uno storico degli anni '30-'40, e quindi molte delle sue tesi sono superate da studi, rivisitazioni ed integrazioni successive.
Ostrogosky è una meravigliosa base, un punto di partenza imprescindibile, ma non può venire preso singolarmente senza venire riletto ed integrato sulla base degli studi dei bizantinisti successivi, che sui suoi studi comunque si sono formati a loro volta.
Quindi integra Ostrogorsky come minimo con Cameron, Každan, Ravegnani, Ronchey e Runciman, per avere un quadro completo ed aggiornato.

qui c'è una lista dei più autorevoli bizantinisti passati e viventi:

en.wikipedia.org/wiki/Category:Byzantinists_by_nationality
Lucio Lucullo
00venerdì 17 settembre 2010 11:06
Luttwak è un must...appena lo trovi prendilo (oltre a La grande strategia dell'Impero Bizantino, ha scritto anche La grande strategia dell'Impero Romano, altrettanto bello e interessante).
Ostrogorsky è forse il più grande bizantinista degli ultimi secoli anche se, come ha detto giustamente kost, è vecchiotto...di Ravegnani ho letto solamento Imperatori di Bisanzio, che ho apprezzato molto.
Ronchey e Cameron sono ugualmente interessanti mentre Kazdan e Runciman non ho mai avuto occasione di leggerli.

Posso anche consigliarti Norwich, che ha scritto Bisanzio: è stata in assoluto la mia prima lettura sull'Impero Bizantino e devo dire che è fatta molto bene, accurata e interessante.
TFTBasileus
00venerdì 18 febbraio 2011 13:27
Ciao.
Secondo me Ostrogorsky ha la pretesa di vedere tutto con grande facilità; trovo sia un po' riduttivo esaltare Basilio II e non Manuele I visto che entrambi avevano a disposizione un impero dalle caratteristiche molto differenti. Per quello che penso Ostrogorsky non è malaccio ed è decisamente attendibile. Luttwack non lo apprezzo molto, tende ad elogiare l'impero in ogni sua caratteristiche senza considerarne le limitazioni.

Altri libri che mi vengono in mente sono il Byzantium della Herrin che ho apprezzato molto, poi "l'uomo bizantino" anche se l'ho trovato troppo ampolloso
Xostantinou
00venerdì 18 febbraio 2011 13:55
Ostrogorsky è il primo vero bizantinista, il primo ad affrontare le questioni poi sviluppate ed approfondite dalla bizantinistica internazionale, è normale e comprensibile che fosse ancora un po' approssimativo su alcuni giudizi, visto che fino a quel momento gli studi seri ed obiettivi sulla storia romea erano rarissimi, senza poi contare che la ancora oggi il mondo romeo è visto sotto la distorta luce di aberranti pregiudizi, che fino alla metà del '900 permeavano anche gli studiosi professionisti.
Ergo Ostrogorsky non può di certo venire considerato perfetto in quanto era un pioniere dell'ambito di studi bizantini, ma le basi che ha gettato e le linee che ha tracciato sono a tutt'oggi fondamentali per la bizantinistica moderna che da esse è partita per sviluppare ed approfondire molte cose che alla sua epoca erano ancora solo abbozzate ed intuite.
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