Il khanato del volga: ascesa e decadenza dei musulmani di russia

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Pico total war
00lunedì 12 settembre 2011 21:20
quanto realmente possiamo definire questo regno degno di importanza negli ultimi due secoli della sua storia?

qual era il vero rapporto di forza tra i principati russi e la corte di Bolgar?

Può essere davvero tenuto in considerazione come regno chiave della russia medievale?
Robert Bruce
00lunedì 12 settembre 2011 22:42
fra l'altro le fonti sui bulgari del volga sono poche e nessuna da parte bulgara, ma solo da fonti russe, arabe, persiane, quindi è piuttasto difficile dare un'identità copleta al khanato bulgaro....poi nel XIII secolo vengono inglobati definitivamente nell'Orda d'oro....non si può dire che siano stati proprio dei protagonisti della storia.
GlaucopideSophia1
00lunedì 12 settembre 2011 22:49
La loro importanza è relativa , hanno avuto certamente una buona influenza per un periodo in russia , ma non sono stati protagonisti a livello internazionale (sia dal punto di vista politico che militare), inoltre il loro momento di splendore è durato poco , già nel XII secolo erano poca cosa , ormai cercavano solo più di sopravvivere in qualche modo.
Xostantinou
00lunedì 12 settembre 2011 23:09
C'è uno studio russo ma "da parte bulgara"...sto cercando di darne una traduzione comprensibile anche se sembra esagerare nel verso opposto, dando eccessivo rilievo ad alcune imprese bulgare contro i principati russi.
Xostantinou
00martedì 13 settembre 2011 19:27
Premessa: dopo la morte di Yaroslav il Saggio, nel 1054, ma ancor di più dopo quella di Vladimir II Monomaco, nel 1125, la Rus' di Kiev ebbe un inesorabile declino, le terre russe si sfaldarono in una serie di principati sempre più concretamente indipendenti dalla corte di Kiev:

Xostantinou
00martedì 13 settembre 2011 23:47
Bulgaria del Volga

Estratto dal libro: Tesori del popolo bulgaro.
Vol.1: Etnogenesi, Storia, Cultura.
A cura dell'Accademico J.K. Begunova; San Pietroburgo, 2007
Di Ph.D. R.Kh. Bariev



[...]
I Bulgari Kara (il termine in antico turcico può significare "grande", "nobile" o "settentrionale", n.d.t.) finirono per trovarsi come vicini gli irrequieti Pecheneghi, che non gradivano la loro presenza, e convinsero Almysh a condurli nella regione di Itil.
Almysh accettò di guidarli con la speranza di prendere finalmente trono di suo padre. L'arrivo di Almysh alla testa dei kara-bulgari coincidette con una campagna degli Oguz contro l'Antica Grande Bulgaria, quando Almish aveva da poco attraversato il confine bulgaro. Il Khan degli Oguz concluse un trattato con Almysh ed i nobili bulgari, spaventati da tali eventi, consegnarono il trono ad Almysh (895-925), che promise di proteggere l'Antica Grande Bulgaria dagli Oguz.
Con una considerevole forza militare ed un'abile politica estera, Almysh costrinse Costantinopoli a ritirare il loro sostegno al Khaganato Khazaro. Il Khagan Khazaro trovò in seguito sostegno nell'Emirato Samanide. L'Emiro Samanide convinse gli Oguz ad attaccare i bulgari, in risposta, nel 910 Almysh attaccò i possedimenti dei Samanidi del Caspio. Nel 911 un enorme esercito di Khazari ed Oghuz attaccò i bulgari. Almysh a stento riuscì a respingere l'attacco.

In apparenza, la necessità di unire il popolo bulgaro in uno stato centralizzato di fronte al pericolo esterno di asservimento portò Almysh ad adottare una religione che ideologicamente legittimasse l'unità. Soprattutto di fronte a lui vi erano ivividi esempi del potere del Califfato arabo e l'Emirato Samanide, entrambi Islamici. Lui stesso divenne un musulmano, e molti bulgari abbracciarono l'Islam, ma molti bulgari ancora adoravano Tengri. Per confermare l'Islam nel paese, questa doveva essere dichiarata religione di Stato. In 921 un diplomatico bulgaro, Abdallah ibn Bashtu, figlio del poeta Mikail Bashtu, raggiunse la corte del Califfo di Baghdad, ed informò il Califfo circa il desiderio del re bulgaro di adottare l'Islam come religione di stato e di formare un'alleanza contro il Khagan Khazaro, comune nemico dell'Islam. Nello stesso anno, la lungo atteso ambasciata del califfo, guidata dall'ambasciatore Susan al-Rasi, partì da Baghdad. Un membro di quell'ambasciata era Ahmed ibn Fadlan, le cui annotazioni di tali eventi sono giunte fino a noi.
Tuttavia, non tutti i bulgari erano felici dell'arrivo dell'ambasciata e della prospettiva della proclamazione dell'Islam religione di Stato. Una parte dei bulgari Tengristi organizzò una cospirazione, coinvolgendo il secondogenito di Almysh, Mikail-Yalkau e convincendolo a rovesciare il padre ed impadronirsi del trono bulgaro. I cospiratori, sotto un pretesto di celebrare Sabantui, si riunirono nella città di Bolgar. La gente sostenne i cospiratori a causa di un aumento delle tasse compiuto poco prima da Almysh, che aveva fatto arrabbiare molte persone. Mikail-Yalkau non si unì ai cospiratori, e la cosa causò una certa confusione tra di loro. I ribelli si nascosero nella fortezza di Bolgar e limitarono le loro azioni ad incursioni occasionali.
Il 12 maggi 922, l'ambasciata da Baghdad entrò a Bolgar capitale del paese. Almysh accettò di risolvere il conflitto senza spargimento di sangue. I ribelli, arresisi, vennero perdonati dal re musulmano, che agli occhi del popolo innalzò ancora di più l'opinione sull'Islam. Inoltre, i bulgari ribelli erano guerrieri, ed Almysh necessitava di guerrieri per condurre la guerra contro i Khazari.
Il re dei bulgari raccolse le forze per la jihad. Da Galidj Yan (Veliky Novgorod) giunse Salahbi (Oleg il Veggente) per partecipare alla guerra contro i Khazari, espulso da Kiev da Ugyr (Igor), figlio di Lachin (Rurik), che aveva proclamato l'indipendenza di Kiev. La dinastia di Urus-Aydar (Rjurikidi), cui apparteneva Ugyr (Igor), si chiamava "Urusian" in bulgaro, o "Rusian" in lingua slava. Ed i bulgari di Kiev chiamavano se stessi "Urus-Bulgari". "Urus" a quel tempo significava "grande". Abbastanza naturalmente, Ugyr (Igor), non disdegnò questo epiteto. Così nacque l'antica Rus' di Kiev. Al suo arrivo in terra bulgara, Salahbi ("Oleg il Veggente") morì improvvisamente.
Senza la sua flotta, con la sola cavalleria, Almysh non ebbe il coraggio di iniziare una campagna contro i Khazari.

Dopo l'adozione ufficiale dell'Islam, Almysh introdusse una serie di riforme, sia nel governo che nella vita economica del paese. Ahmed Ibn Fadlan venne nominato Seid, cioè capo religioso dei musulmani del Paese. In tutto il paese furono costruite fortezze e città. Iniziò la coniazione delle monete argento. Lo stato era diviso in province, guidato da Ulugbeks (governatori) nominati dal re, invece di beyliks autonomi. La nobiltà locale, i Tarhans, venne sottoposta a questi. Venne avviata l'islamizzazione delle tribù pagane. Tutto ciò facilitava l'unità del popolo bulgaro. Lo sfruttamento feudale del popolo aumentò. I contadini dello Stato (igencheis), chiamati Chirmyshes, a causa delle opere avviate nel paese, furono costretti a pagare imposte addizionali. La schiavitù esisteva anche in bulgaria, gli schiavi erano per lo più soldati nemici catturati o acquistati nei mercati degli schiavi da mercanti stranieri. Dopo 6 anni di lavoro per il proprietario, o in caso di conversione all'islam, uno schiavo diventava libero.

Alla morte di Almysh, la bulgaria fu governata da suo figlio Gasan (Hassan) (925-930). Egli rispettò sempre i Samanidi, e subito dopo l'ascesa al trono concluse un'alleanza con l'Emirato Samanide (Bukhara), abbandonando così i piani di suo padre di attaccare il Khaganato Khazaro, infatti Gasan non poteva non sapere che i Samanidi sostenevano il Kaganato Khazaro. Sul fronte interno, l'oppressione di Gasan sugli igencheis (contadini) aumentò e distribuì una parte delle terre degli igenchei per il suo seguito (Jurs). Così nel paese si vennero a creare grandi proprietari terrieri feudali, che potevano passare in eredità le terre ricevute dal re. Essi furono chiamati kazanchys, cioè il popolo di Gasan. Ahmad ibn Fadlan, che durante il regno di Gasan divenne Visir (primo ministro).

Nell'inverno del 930-931, Gasan si recò personalmente sulle montagne (riva destra dell'Itil) per raccogliere le tasse (la riscossione delle imposte parte del sovrano in persona era suo dovere, assieme a quello di tenere udienze, dirimere controversie, ricevere petizioni). In quei giorni si teneva una fiera regionale; la sponda destra dell'Itil era popolata dai sottomessi finni Mari, detti anche Burtases (apicoltori Asi). L'inverno fu rigido e portò la fame. Per ordine del re agli igencheis vennero confiscate le loro ultime riserve ed il popolo si ribellò. Gasan venne ucciso dai contadini che lo attaccarono. La testa mozzata del re venne impalata su una picca e posta nel centro di Atryach (Villaggio Atryachi ad Ala, Tatarstan). Il nuovo re Mikail-Yalkau (931-944) schiacciò brutalmente i ribelli e ribattezzò il centro della città ribelle di Atryach "Shong yt" (Atryach è identica con il nome turco della città anatolica chiamata in greco Troia). Ahmad ibn Fadlan apparentemente simpatizzava per i ribelli, e venne arrestato come un nemico personale di Mikail e messo in Zindan (prigione), dove morì.

Mikail nominò il suo maestro e mentore Abdallah ibn Bashtu Visir, su suo consiglio il re separò i Chirmyshes musulmani come un gruppo privilegiato degli igencheis, chiamati "Subash". I subash pagavano tasse meno pesanti e vennero motivati ​​a sviluppare la produzione di grano. Il re mantenne l'ereditarietà delle terre dei kazanchys, dal momento che i subash costituivano la forza principale delle truppe bulgare, la cavalleria pesante chiamata ulan, e non aveva senso entrare in contrasto con loro. In politica estera, Mikail fu lento nel difendere i kara-bulgari dal potere del Principe di Kiev Igor (Ugyr). Questi problemi vennero per lo più gestiti da Mal Biy, un figlio minore di Almysh.

Dopo la morte di Mikail-Yalkau nel 943, suo figlio Mohammed (Ahmed) divenne Re di Bulgaria. Pupillo dei kazanchis, prestò poca attenzione agli affari di stato. Mohammed si circondava di nobili fedeli e si abbandonava ai suoi intrattenimenti preferiti (caccia, feste, ecc)
Tutti gli affari dello stato venivano gestiti da Nasyr Seid, un figlio di Ahmad ibn Fadlan. I capricci del re costavano un sacco di soldi ed il tesoro venne rapidamente svuotato, e le nuove tasse devastarono la nazione. La Rus' di Kiev approfittò della debolezza in politica estera del governo bulgaro. Nel 945 il principe Igor (Ugyr) attaccò la capitale Horysdan (Korosten, Putivl) del beylik kara-bulgaro. Ma le cose non andarono secondo i calcoli del Principe di Kiev. L'esercito di Igor venne schiacciato dai bulgari e lui stesso morì. Pochi anni dopo, sua moglie Olga, con l'aiuto di Romei e Khazari, sconfisse il beylik kara-bulgaro Kovuys e lo sottomise alla Rus' di Kiev. Mal Biy passò al servizio di Olga, e con i kara-bulgari che lo seguirono sulla sponda destra del Dniepr, Mal fondò una nuova città con un nome Horysdan (Korosten), ed hanno cominciato ad essere chiamati Berendeis. I bulgari rimasti nel beylik kara-bulgaro poi vennero assimilati al principato di Chernigov (Karadjar). Con l'indebolimento del potere centrale, i confini della bulgaria rimasero mal custodite. Attacchi da parte di Khazari ed Oghuz divennero più frequenti. Finalmente, Mohammed realizzò la gravità del disastro imminente ed ordinò a Talib Mumin, figlio del re Hassan, di guidare la difesa dei confini sud-orientali. Talib si dimostrò un comandante militare e uomo politico eccezionale. Egli riuscì a garantire il pagamento dei tributi a Bulgar da parte della provincia dove si stabilì, un tributo per la loro sicurezza. Con quei soldi, Talib creò un forte esercito permanente di 6000 "kursybai", volontari musulmani che soffrirono le incursioni Oghuz, ed un esercito di operai edili igenchei delle zone devastate dalle incursioni.

Sotto la direzione di Talib, nelle sezioni più critiche del confine i lavoratori costruirono fortezze, bastioni, fossati, palizzate, lasciando solo un paio di corridoi per il nemico, in caso di un attacco, terminanti con imboscate preparate. Talib istituì una legge sui subash, secondo la quale gli igenchis che si convertivano all'Islam venivano trasferiti nella categoria degli subashes, che avevano prodotto la fioritura dell'agricoltura e rafforzato la capacità di difesa del paese. Inoltre, Talib creò una nuova categoria di igenchis coscritti di Stato, gli ak-chirmysh. In un tempo di guerra, erano obbligati a partecipare alle guerre, ed in un tempo di pace pagavano lo stesso tasso di imposta come subash. Gli altri Igenchis (contadini) rientravano in un livello non cavalleresco: i kara-chirmysh erano gli igenchis non musulmani di Stato, pagavano le tasse alte e portavano avanti i compiti più pesanti connessi con la costruzione delle fortificazioni, strade, ponti, ecc; al livello più basso c'erano i kurmysh, gli igenchis che pagavano alte tasse ai signori feudali. Tutte queste riforme causate dalla guerra con gli Oghuz consentirono la vittoria completa per la bulgaria. L'acume negli affari e la crescente popolarità di Talib furono apprezzati dal re Mohammed. Talib venne nominato visir e l'alto ufficio di stato gli permise di continuare i suoi sforzi di riforma. Talib limitò i possedimenti dei kazanchi e diede la maggior parte delle terre nella parte centrale della bulgaria ai subash ed agli ak-chirmysh, che da quel momento divennero uno dei pilastri dello stato bulgaro. Il compito principale della politica estera di Talib fu l'attuazione del piano Almysh: la lotta con il Kaganato Khazaro fino alla alla sua completa eliminazione, che avrebbe dato l'opportunità di governare la regione da Itil al Mar Caspio e controllare il lucroso commercio euroasiatico.

Nel 964, Talib concluse un trattato con Barys (Sviatoslav) figlio di Ugyr (Igor) per una campagna congiunta contro il Kaganato Khazaro ed il suo alleato Romeo. Il trattato venne concluso ottenendo il consenso bulgaro alla perdita delle province di Djir (Rostov) e Balyn (Suzdal), che poco prima Sviatoslav aveva incorporato nei suoi domini. Nell'estate del 965 le truppe Rus catturavano il distretto di Azak (Azov), strappato a Khazari e Romei. Talib spostò il suo esercito "kursybai" alla periferia nord del Kaganato Khazaro. Talibn chiese di trasferire gli abitanti di queste aree, spaventati dal offensiva Rus', all'interno della bulgaria. Talib acconsentì a tale richiesta. I coloni erano per lo più commercianti e artigiani e portavano con sé tutti i loro averi, lasciando solo le case con le pareti nude. Quando Svyatoslav con il suo esercito venne in quelle città, non trovò lì bottino previsto. Un irritato Svyatoslav inviò metà delle sue truppe contro Talib, ma le truppe Rus furono sconfitte. Poi Svyatoslav marciò verso le regioni meridionali della Khazaria. Numerosi commercianti bulgari ed ebrei khazari fuggiti alle devastazioni Rus' in quelle aree, si rifugiarono nello Stato Samanide. Successivamente, divennero una base per il commercio bulgaro in Asia Centrale.

Nel 968 Svyatoslav, lasciate guarnigioni Rus' nelle città khazare occupate, partì per una guerra contro la Bulgaria sul Danubio.
Talib ne approfittò: riguadagnò la provincia Djir (Rostov) ed occupò il territorio Khazaro noto con il nome di Saksin-Il ("sak" sta per "Saka", come in "Sakaliba"="White Saka"="Kypchak"="White Sak", "Saksin Il"="terra dei Saka" o "paese Saka"; Ibn Faldan chiama le popolazionie della bulgaria "Sakaliba", cioè li ha classificati come Kypchak; Giovanni da Pian del Carpine ha dichiarato che i Saksin sono Kumani, altro nome dei Kypchak, con lo stesso aggettivo "Ku"=Bianco). Tuttavia, Talib non volle rompere le relazioni con la Rus 'di Kiev, che in quel momento era in guerra con Costantinopoli, poiché questa era nell'interesse della bulgaria. Talib inviò ambasciatori a Svyatoslav di Kiev, con il quale conclusero un trattato di pace. In base al Trattato, il principe di Kiev riconosceva l'annessione da parte della bulgaria del territorio Khazaro, e restituiva ad essa la zona di Azak (Az) catturata ai romei. A sua volta, la bulgaria si impegnava ad inviare in aiuto a Sviatoslav la sua flotta, ed in caso di successo nei Balcani, forze di terra. La flotta bulgara, il cui equipaggio consisteva principalmente in vichinghi variaghi (???), aiutò veramente Sviatoslav.

Dopo la morte di Mohammed, Talib ascese al trono bulgaro (976-981), ma di fatto governava il paese dal 960. Talib ebbe una particolare attenzione alla mercatura. Ai mercanti bulgari vennero concessi enormi privilegi che li arricchirono notevolmente. La ricchezza dei mercanti era anche il patrimonio dello Stato, perché pagavano le tasse. Sotto Talib, la bulgaria completò la sua forma di sistema feudale, che si adattava meglio alle condizioni di quegli anni ed ebbe un effetto benefico sullo sviluppo economico e politico del paese. Durante il regno di Talib, la bulgaria divenne una potenza da non sottovalutare.

Quando Talib morì, ascese al trono il figlio maggiore Mohammed Timar Badjinak (981-1004). Tuttavia, i fratelli più giovani di Timar, Ibrahim e Masgut, scontenti della situazione, iniziarono a sollevarsi contro di lui. Nel 985 Ibrahim concluse un'alleanza con il principe di Kiev Vladimir, con il quale era già da prima in rapporti amichevoli, ed attaccò Timar unendo le sue forze a quelle kievane. Vladimir entrò in bulgaria puntando su Itil, prese Djir (Rostov) e la città di Djunne Kala (Brahimov, "città di Ibrahim", nelle cronache Rus). Timar, proveniente da sud, assediò la città di Bulgar. Timar riuscì a raggiungere la pace con Ibrahim, lasciando Bulgar a lui. Vladimir, ignaro del fatto, giunse nei pressi della città bulgara circondata da kazanchys di Timar. Tuttavia la situazione fu risolta con un trattato di pace.
Secondo il trattato Rus-bulgaro del 985, la Rus restituì alla bulgaria Djir (Rostov) e Djunne Kala (poi in quel sito verrà fondata la città Rus di Nizhny Novgorod). Per risarcire i beylik bulgari catturati, Vladimir fu obbligato di pagare un tributo annuale, inoltre, il trattato prevedeva l'adozione da parte della Rus' dell'Islam come religione di Stato. Per sigillare il contratto, Vladimir sposò la figlia di Timar Boz-bi (Il matrimonio fece di Timar il patrigno di Vladimir stabilendo per la sua anzianità una preminenza nella famiglia e nella politica. Questo rapporto era un consueto modus operandi in Europa orientale nell'ambito turco). Tuttavia, già dopo cinque anni Vladimir forò un'alleanza con Costantinopoli adottando il cristianesimo Ortodosso come religione di Stato.

La violazione del trattato Rus-bulgaro del 985 da parte di Vladimir provocò una nuova guerra tra la bulgaria e la Rus. Sul fronte meridionale contro Kiev venne inviato un kursybai bulgaro con un esercito di Pecheneghi alleati. Vladimir perse molti scontri, tuttavia cadde in combattimento il comandante (Sardar) del kursybai e ciò causò lo sbando del più efficiente reparto bulgaro. Come risultato, le truppe bulgare nel sud non potevano catturare Kiev, e nel nord vennero costrette a cedere Djir (Rostov) alla Rus. Con un nuovo trattato Rus-bulgaro (990?), Vladimir accettò di pagare un tributo annuale per conservare il possesso di Djir (Rostov). A sua volta, Timar abbandonò il suo obiettivo di islamizzare Rus.

Nel 1004 Timar venne ucciso in una lotta intestina e Masgut suo fratello salì al potere in bulgaria (1004-1006) (Il nome indica l'appartenenza tribale di sua madre, Masgut/Massaget, un termine etnico coniato da Ammiano Marcellino lib. XXXI, 12 e altre fonti; questa denominazione delle mogli sulla base della loro origine etnica era apparentemente limitato alle mogli provenienti dall'esterno della tribù; i loro figli portavano la descrizione etnica delle loro madri, in generale, i figli delle mogli secondarie non erano ammissibili per la successione). Tuttavia, il nuovo re non incontrò il favore della gente e, ben presto, fu deposto da suo fratello Ibrahim e costretto a rifugiarsi nella città bulgara Kan-Mardan (Murom) (Kan è una forma fonetica bulgaro di Kagan, osservata anche tra altri dialetti turchi ed in Mongolia: Gengis-Khan era Kaan). Dopo essere divenuto re, Ibrahim (1006-1025) consolidò ulteriormente la sua vecchia amicizia con Vladimir. Con un nuovo trattato con la Rus, i mercanti bulgari persero il loro diritto a privilegi commerciali nelle aree rurali della Rus, tale diritto rimase solo per i mercati urbani. Durante il regno di Ibrahim, la bulgaria fornì assistenza alla Rus fornendo grano, soprattutto durante le campagne di sottomissione del nord-est alla Rus (provincia di Rostov) e durante gli anni di carestia. Vladimir fece un gesto di grande amicizia restituendo alla bulgaria la provincia di Azak (Azov).
Nel 1014, Ibrahim cercò ancora una volta di convincere Vladimir ad accettare l'Islam, promettendogli alcune concessioni. Tuttavia, queste cose non erano di gradimento del figlio di Vladimir Mstislav (sua madre era figlia di un principe Khazaro, che erano passati al servizio di Kiev e convertiti al giudaismo). Questi uccise suo padre Vladimir e fuggì a Costantinopoli, dove ottenne la consegna del principato di Azak (Azov), da poco riconquistato alla bulgaria. Nuovo di Principe Kiev divenne l'altro figlio di Vladimir, Yaroslav, che nella guerra contro Mstislav fu alleato della bulgaria (Yar è una parola turca che significa "santo, santificato, solenne", "süläü" in turco significa slavo, così Yaroslav è "venerabile slavo" in Rus e turco). Sul fronte interno, Ibrahim mantenne l'ordine stabilito da Talib, ed assicurò al paese il benessere.

Dopo la morte di Ibrahim, il trono venne ereditato dal figlio di Timar, Ashraf Baluk (Sharaf) (1025-1061) (Successione laterale, un figlio maggiore del fratello maggiore ha la precedenza sui più giovani fratelli di suo padre). In quello stesso anno, Asgar, figlio di Masgut, assediò la città di Bulgar e costrinse Ashraf ad abdicare. Nel 1028 Ashraf depose Asgar e riprese la corona (1028-1061). Da allora, i discendenti di Ashraf Baluk ed i discendenti di Masgut si scontrarono continuamente per il trono bulgaro. Ashraf Baluk, dopo aver recuperato il potere, iniziò a condurre un'attiva politica estera. Sconfisse Mstislav e riprese nuovamente Azak (Azov) ed iniziò una dura guerra contro la Rus' di Kiev. E quando i guerrieri kursybai si sollevarono a causa delle guerre incessanti, Baluk sciolse il suo corpo d'élite e ridusse i diritti dei signori feudali. Al posto dei guerrieri bulgari, nell'esercito vennero ingaggiati mercenari Kipchak. Ma i mercenari non erano guerrieri leali ed affidabili come i bulgari. Inoltre, il loro arrivo causò conflitti etnici con la popolazione bulgara. Gli Oguz di Saksin si rifiutarono di cedere le loro terre per stanziarvi i Kypchak mercenari e si sollevarono, ma Baluk ordinò di reprimere brutalmente la ribellione. I capi della ribellione furono catturati e giustiziati. Una massa di Oguz fuggì nella Rus di Kiev, dove vennero stanziati sulla riva destra del Dnepr. (L'altra riva era occupata dai Pecheneghi e la Rus non poteva stanziare gli Oguz nello stato pechenego; inoltre i turchi Oguz erano molto forti e non sarebbe stato saggio lasciarli vagabondare per lo stato).

La forte insoddisfazione della popolazione bulgara per la politica di Baluk provocò una sollevazione popolare. La ribellione fu guidata da Asgar, che venne messo sul trono bulgaro dal popolo insorto. Ben presto, però, Asgar rimase ucciso durante una battuta di caccia, e suo figlio Moskha Ahad fu proclamato re (1061-1076) (Moskha è il nome del fiume sul quale nel 1147 venne fondata Mosca, significa "fiume delle mucche", sulla riva sinistra della Moskha vivevano i finni, sulla riva destra vivevano i Goktürk). Il figlio di Baluk, Adam, fuggì a Saksin sul corso inferiore dell'Itil, dove Ulugbek era un Sharyk-Khan, che aveva rifiutato di sottomettersi al nuovo re (Adam è in turco il nome generico di "umano, uomo", in turco è impossibile usare Adam come nome proprio). Ahad sedò la ribellione, e Sharyk-Khan con i Kipchak di Saksin fuggirono nella zona del Mar Nero.
Ed Adam, con un distaccamento di Oguz di Saksin, partì volta della patria di sua madre in Asia centrale, presso i possedimenti del sultano selgiuchide Alp Arslan.
Nel 1071, Adam partecipò alla guerra del sultano Alp Arslan contro Costantinopoli. Nella battaglia presso la città di Men-Chokyr (Manzikert) un attacco dei bulgari di Adam trascinò in un'imboscata i nemici, ed il Sultano ottenne una vittoria decisiva sull'esercito nemico. Dopo che l'Asia Minore venne conquistata dai Selgiuchidi, i bulgari, i Goktürk e gli Oguz formarono un unico popolo turco. A loro volta, i Selgiuchidi aiutarono Adam, che aveva sposato Aisylu, la figlia di Alp Arslan, a tornare in Bulgaria nel 1076, per rovesciare Ahad e diventare un re.
Ahad arruolò Adam al suo servizio, ma non c'era intesa tra di loro e questi cercò di fuggire dal re verso ovest. Infine, Ahad giunse a Batysh (Vyatka), dove tra i fitti boschi sulla riva di uno dei molti fiumi fondò una fortezza di Moskha, che in seguito divenne Mosca.

La ricca Bolgar fu un boccone saporito non solo per la Rus', ma anche per le tribù turche affini ai bulgari. Durante il regno di Adam ebbero inizio incessanti attacchi da parte delle tribù nomadi: dai Kumani ad ovest e da est gli Oimaks, o Kypchak orientali. La bulgaria, che si estendeva dall'Itil ad Oriente fino al Mar Caspio, si trovava esattamente in mezzo a questi avversari. Il crescente potere Rus' a Nord-Est finì con avere come obiettivo le terre bulgare occidentali, soprattutto Djir (Rostov) e il territorio adiacente. Per proteggere il paese nel nord-ovest, il figlio di Adam, Shamgun (Sham-Sain) nel 1103, eresse la nuova fortezza di Uchel (Oshel nelle cronache Rus'). nei pressi della "Città delle Tre Fortezze" di Bish-Balta, fondata circa un secolo prima.
I principi Rus', nella speranza di indebolire la bulgaria, istigarono contro di essa Novgorod ed i loro alleati Kipchak, l'orda del Don di Khan Aiub (Aepa nelle cronache Rus'). Nel 1111 i bulgari sconfissero un esercito del Principe Mstislav di Novgorod presso Uchel (Oshel). Tuttavia, l'orda di Aiub non venne intercettata e penetrò in profondità nella regione centrale della bulgaria. Il figlio di Ahad, Bek Kolyn Selim, passò dal servizio presso i Rus' a quello dei bulgari, e nel 1117 attirò l'esercito di Aiub in una trappola vicino Bulgar, dove venne completamente distrutto. I Kipchak sopravvissuti fuggirono verso il fiume Don, una parte di loro con le loro famiglie passarono in Georgia, un'altra parte si sottomise al bulgaro.
(Nelle cronache Rus gli eventi sono registrati in modo diverso)

Dopo Adam, la bulgaria fu governata da suo figlio Shamgun (1118-1135). I costi della guerra su due fronti erano un fardello sempre più pesante sulle spalle della popolazione. Gli igenchis di Martyuba con centro in Uchel (Oshel) non sopportarono più l'oppressione degli esattori del re e si ribellarono. Per sopprimere la rivolta venne inviato un kursybaiai, ma il Sirdar (Comandante) degli alpar (guerrieri) rifiutò di partecipare a una guerra fratricida, perché entrambi erano musulmani ed igenchis. Poi Shamgun ordinò di sciogliere il kursybaiai ed inviò al suo posto i Kipchak guidati dal loro Khan Sarychin. In questi tumulti il potere Shamgun si rivelò fragile, Kolyn decise di deporre il re e sostituirlo con suo figlio Anbal Hisam, e di governare il paese nel suo nome. Kolyn segretamente ingaggiò al suo servizio i soldati del kursybai sciolto da Shamgun. Il Bek complottò inoltr con il principe di Suzdal Yuri Dolgoruky, la cui flotta avrebbe dovuto attaccare la città di Bulgar. Nessuno diede però a Shamgun un qualsiasi supporto, con 50 soldati si barricò nella cittadella della città di Bolgar. Kolyn esortò Shamgun a cedere volontariamente il potere ad Anbal, e ritirarsi da Bulgar. Il re non aveva altra scelta che accettare questa offerta. I kazanchis sostennero volentieri Anbal, in attesa di elargizioni. Kolyn adottò il titolo di Ilchebek (sovrano del paese) (Da Il paese =,-chi = Cy: sostantivo-derivazionale apporre a formare professione o di occupazione, Bek = principe) e condusse una politica prudente negli affari interni ed esteri dello Stato. In politica estera mantenne rapporti amichevoli con i Selgiuchidi, con l'obiettivo di avvicinare i due Stati il più possibile. Nel 1135 Kolyn sposò suo figlio Anbal a Taj-bika, figlia del sultano selgiuchide Sanjar.

Formalmente, Shamgun era ancora un re. Dopo la sua morte in battaglia contro i Kypchak orientali (Oimak), Anbal salì al trono (1135-1164), suo padre Kolyn divenne Visir ed Ilchebek, cioè onnipotente sovrano del paese. Bulgar divenne capitale dello stato. Come Visir condusse una politica interna equilibrata: annullò le tasse elevate applicate sugli igenchis musulmani, aumentò gli stipendi agli alpar (soldati) del kursybai, diede una serie di privilegi ai mercanti bulgari. Nel 1137 Kolyn Selim inviò un distaccamento del kursybai ad aiutare gli alleati Karakhanidi in Asia Centrale, attaccati da un'orda mongola di Kara-Khitai. Tuttavia, l'esercito Karakhanide venne schiacciato, ed Kara-Khitai attaccarono il kursybai. Gli Alpar ingaggiarono gli Oimaks in una serie di battaglie, annientando completamente il nemico. Il sultano selgiuchide Sanjar condusse una guerra contro un altro esercito Kara-Khitai, e subì una sconfitta. Tuttavia, i Kara-Khitai non osarono proseguire la guerra ontro la bulgaria, e conclusero un trattato di pace secondo il quale i Kara-Khitai riconoscevano Anbal come re di bulgaria e Dasht-i-Kipchak, e si impegnarono a non di violare in un futuro i confini della bulgaria e del Sultanato selgiuchide.

La pace in Asia Centrale permise a Kolyn di trasferire le truppe ai confini occidentali. Il principe di Suzdal Yury Dolgoruky tentò di estendere la sua autorità sul principato di Ryazan-Murom, che era formalmente uno stato vassallo della bulgaria. Nel 1154 Yuri Dolgoruky conquistò e sottomise Ryazan e Murom, ed insediò suo figlio Andrey Bogolyubsky come Principe. L'esercito bulgaro rispose con una campagna fulminea contro Suzdal, e riprese Ryazan e Murom, costringendo Andrey Bogolyubski ad una fuga precipitosa, riconsegnando il potere al fedele principe Rostislav.

Nel 1154 Kolyn morì e gli successe suo figlio Anbal, che viveva felicemente alle spalle di suo padre indulgendo in divertimenti. Tale situazione venne sfruttata dai suoi cortigiani kazanchi. I kazanchi del seguito regale riuscrono, per l'ennesima volta, a far sciogliere l'odia kursybai, le truppe d'élite della bulgaria.

Uno dei figli di Shamgun, Arbat Oc-Laj, fu arruolato al servizio di Anbal, che lo nominò un governatore di Martuba e della città di Uchel (Kazan). Ma un altro figlio di Shamgun, Ulug Mohammed Otyak Jangi, decise di combattere contro Anbal per il trono, e prima fuggì presso i Kumani del patrigno Bashkort, e poi a Kiev. Dopo un po', Otyak si recò dal principe di Suzdal Andrej Bogolyubsky a Vladimir, che gli offrì il suo aiuto nella sua lotta contro Anbal per il trono bulgaro. Nel 1164 Andrey e Otyak invasero la bulgaria e presero Ibrahim Balik (Bryahimov delle cronache Rus, il futuro Nizhny Novgorod), e poi la città di Uchel (Kazan), dove Arbat si arrese a suo fratello senza combattere. Nessuno tranne la cavalleria Kypchak supportò re Anbal, ma fu sconfitta. In quella battaglia morì Izyaslav, un figlio di Andrey. Otyak divenne re (1164-1178) e consegnò Anbal, il suo entourage, tra cui suo fratello Arbat, as Andrey come prigionieri.

Per ingraziarsi Andrey, l'ex re Anbal gli diede in sposa sua figlia Baigyulbi. Un figlio di Andrey, Mstislav, venne ucciso in un raid contro la bulgaria, che raffreddò il rapporto tra Andrey e Otyak. Bogolyubsky decise di utilizzare il precedente re in una lotta contro Otyak. Ma quando i boiardi di Suzdal congiurarono contro Andrey, Anbal e sua figlia, che odiava il marito per la sua crudeltà e la politica anti-bulgara, si unirono ai cospiratori. Nel 1174 i cospiratori uccisero Andrey. Il fratello di Andrey, Vsevolod, sedò la rivolta boiardi, e mise a morte i cospiratori. Solo un figlio di Andrey e Baigyulbi, Lachin Hisami (Yuri), sopravvisse e fuggì in bulgaria.

Presto Otyak morì nella guerra contro i Kipchak del Don. Il figlio maggiore di Otyak, Gabdulla Chelbir. divenne il nuovo re bulgaro (1178-1225). Arbat rimase nella Rus' per molti anni come comandante (governatore) di Mosca. La via dove sorgeva il suo palazzo è tutt'ora chiamata Arbat.

Chelbir continuò la crudele politica interna di suo padre. I residenti della capitale, gli Alpar del kursybai e degli igenchei, spinti alla disperazione dalle esazioni reali, si ribellarono nel 1182. I ribelli elessero come loro re Chelmati, figlio Anbal, comandante coraggioso e abile politico. I ribelli cacciarono Chelbir da Bulgar. Chelbir cercò di sedare la rivolta con l'aiuto dei Kipchak del Khan Turgen, ma i bulgari respinsero l'attacco Kipchak ed ucciso Khan Turgen.

Il Principe di Suzdal Vsevolod, decise di approfittare dei tumulti in bulgaria al fine di intronizzare il figlio di Arbat, Azan, che era al suo servizio. Radunato un grande esercito ed ottenuta la partecipazione alla campagna degli altri principi Rus, Vsevolod invase la bulgaria. Intrappolato in una situazione disperata, Chelbir aumentò la paga agli alpars del kursybai, per portarli dalla sua parte. Vsevolod assediò la capitale bulgara Bulgar, ma i bulgar respinsero l'assalto. I Rus' perso in battaglia il principe di Pereslav Izyaslav, ed bulgari il comandante Chelmati. Sotto il comando di Chelbir, a Bulgar arrivò il kursybai. La milizia bulgara al comando di Lachin Hisami (Yuri) ed i mercenari Kipchak circondarono l'esercito di Vsevolod e lo sconfissero. Azan fu fatto prigioniero ed accettò di servire Chelbir (1183).

Basandosi sulla potenza militare del paese, Chelbir condusse operazioni su larga scala nel sud della bulgaria, nel Caucaso settentrionale e sulle rive del Mar Nero. Nell'inverno del 1183-1184, truppe bulgare recuperarono Azak (Azov) da Costantinopoli (A quel tempo la cintura del Causaso settentrionale era controllata dal Regno di Alania, che era sotto una forte influenza culturale e religiose romea, ma non supportata da alcun significativo contingente militare imperiale. Tra i monti, l'Alania dominava l'Abkhasia orientale, ed estese il suo dominio verso la pianura e la pedemontana. (E' probabile che "sotto Costantinopoli" in questo caso si intenda il Regno di Alania, che dopo la caduta della Khazaria divenne praticamente indipendente e incluse una significativa massa di bulgari, unni, ed altri principati turchi). Nella primavera di quell'anno, Chelbir, con il Khan Kipchak Konchak (Hondjak) entr, nella Rus 'di Kiev con un esercito. Tuttavia, questo attacco non riuscì. Con l'aiuto dei suoi parenti osseti (una delle sue mogli era osseta), il re bulgaro elevò Lachyn Hisami (Giorgio) al trono della Georgia, e vi regnò sotto il nome di Giorgio, e sposò una principessa georgiana, Tamar. Nelle città bulgare apparvero distretti armeni, georgiani ed osseti, popolata da mercanti e artigiani. Tuttavia, Lachin Hisami non occupò il trono della Georgia per molto tempo. Nel 1189 venne accusato dalla moglie e dalla nobiltà georgiana di aver tentato di islamizzare la Georgia, e venne deposto.

Nel 1185 un Bek bulgaro Tatra con le sue truppe ed un Khan Kipchak separatosi da Konchak, si spostarono a nord per catturare Ryazan, ma vennero costretti a ripiegare verso ovest. Appresero che il principe Igor del Principato Rus di Novgorod-Sever era sceso in campagna nella zona di Azak, con l'intento di strapparla ai bulgari per renderla ai Romei. I due eserciti si incontrarono sul fiume Suurly (Torets). Igor venne catturato con il suo esercito senza nemmeno ingaggiare battaglia. Il risultato fu che i bulgari di Chernigov (Karajar), chiamati Kovbuy, che costituivano la cavalleria di Igor, passarono dalla parte della loro tribù, cioè di Tatra Bek. Tuttavia, a causa del tradimento da parte di Konchak, che segretamente lasciò fuggire Igor dalla prigionia bulgara ed in seguito con i suoi uomini fuggì nella steppa, Tatra non fu in grado di completare il suo successo. Il motivo era che Konchak non intendeva favorire la bulgaria nella zona del Mar Nero. Ma l'azione militare dei bulgari contro il nord-est della Rus' ebbe successo. Nel 1186 Chelbir sottomesse al suo volere Ryazan, che ha riprese a prestare omaggio alla bulgaria, e nel 1193 le truppe bulgare sconfissero le truppe di Novgorod. Anche Novgorod fu obbligata a pagare un tributo (il tributo era un retaggio dell'epoca Unna, nel Medioevo il sistema di tributi praticamente scomparso dall'Europa, ma in Asia durerà fino modernità. Fino alla metà del Medioevo era un metodo fondamentale di valutazione della tassazione).

Chelbir si interessava anche dei paesi del sud, Afghanistan e India, dove stava mandando le sue truppe a partecipare alle campagne dei governanti dell'Asia Centrale. Tuttavia, la Bulgaria riuscì ad avere un ruolo rilevante in questi paesi. Quando i mongoli annientarono lo stato del Khorezmshakh, accettarono passivamente la notizia, apparentemente a causa del risentimento per il fatto che i governanti dell'Asia Centrale non permisero ai bulgari di stabilire colonie in quei paesi. Ad una richiesta del sultano selgiuchide, Chelbir inviò un contingente di 1.000 uomini per le sue campagne in Medio Oriente. Nel 1204-1216 combatterono per i Selgiuchidi contro i loro nemici. Sulla strada del ritorno questa unità catturò la città romea di Djalda (Crimea). Uno di loro, Sagdak (Sudak) Chelbir, le presentò al sultano selgiuchide, per avere una frontiera comune con una potenza amica ed affine.

Gli sforzi militari voluti da Chelbir richiedevano quantità di moneta. Vazier Gubaidulla iniziò nuovamente a raccogliere tasse supplementari dagli igenchis musulmani e dagli artigiani, per far fronte ai costi sempre crescenti. In generale, all'interno della popolazione del paese crebbe il malcontento nei confronti del re. Nel 1193 un poeta bulgaro Mohammed Gali (Kul Gali) organizzò un complotto. Ma i cospiratori, che furono chiamati "corvi", e il loro complotto chiamato "cospirazione dei corvi", venne svelato da un traditore e furono puniti. Tuttavia, ciò fece riflettere Chelbir. Licenziò il visir Gubaidulla, e nelle regioni centrali della bulgaria annullò l'aumento delle imposte. Tuttavia, scoppiarono una dopo l'altra insurrezioni degli igenchis, che vennero brutalmente represse dalle truppe regie.

Chelbir ripristinò la pace con Kiev e Smolensk, in modo che i mercanti bulgari che commerciavano con l'Occidente potessero attraversare queste città. La bulgaria cercò di rafforzare i suoi confini occidentali. Nel 1204 Azan restaurò le fortificazioni di Uchel (Kazan) sul Monte Bogyltau. Nel 1216 Chelbir inviò Azan contro i Rus, nella battaglia di Lipetsk sconfisse il principe Yuri di Suzdal. Il pupillo di Chelbir, Costantino, divenne il principe Suzdal. Ma nel 1218 la situazione è cambiata. Yuri divenne di nuovo principe a Suzdal, ed era un nemico dichiarato dei bulgari, e cercò di liberarsi con tutti i mezzi dal rovinoso potere bulgaro sulla Rus'. Su ordine di Yuri, il Suzdaliani macellarono i mercanti bulgari di ritorno da Artan (Baltico).

Chelbir non fece attendere la risposta. Nel 1218-1219, l'esercito bulgaro guidato dal re stesso prese Ustug Radjil (Radilov), catturando ricchezze incalcolabili. L'attacco Rus su Uchel nel 1220 fu respinto dal Sardar kursybaiai (comandante) Gaza. Per le sue imprese, Chelbir ordinò di rinominare Uchel, Gaza (Kazan). Il fiume Arsu, dove sorgeva Kazan, divenne noto come Kazan-su (Kazanka).

Nell'inverno del 1220-1221 Chelbir inviò l'esercito bulgaro sotto il comando di Gasan per conquistare Suzdal. I bulgari presero e bruciarono il forte (Nijny Novgorod) che i Rus avevano costruito nel 1220 sulle rovine della fortezza bulgara Ibrahim Balik (Djunne-Kala). Poi Gaza spostò il suo esercito nella capitale del principato, Vladimir (Bulymer). Lungo la strada, presero un paio di altre fortezze Rus. Yuri fuggì nelle foreste del nord, e chiese a Chelbir la pace. Il re fermò l'offensiva e concluse una pace con Yuri con condizioni umilianti per il principe Rus. In particolare, oltre a concessioni territoriali e commerciali, ed il pagamento del tributo ai bulgari, il trattato prevedeva una divisione del principato di Suzdal in due parti: Vladimir, guidato dal principe Yuri, e Rostov, guidato dal principe Vasilek, un figlio di Costantino, vassallo fedele dei bulgari. Un figlio di Yuri, Vladimir, venne inviato a Chelbir come ostaggio.

Da est stava crescendo però un pericolo imminente. L'esercito di Chengis Khan, sotto il comando del generale imbattuto Subotai, dopo aver sconfitto gli Stati dell'Asia Centrale, attraversati Iran, Georgia ed Azerbaigian, si stava avvicinando al confine caucasico della bulgaria. In queste condizioni, Chelbir preferì avere come alleati i Rus in Occidente, invece che come nemici. La bulgaria si stava preparando a respingere l'invasione mongola, che aveva già distrutto un certo numero di paesi asiatici ed ora si stava avvicinando all'Europa orientale.

Per incontrare i mongoli, che risalivano dal Caucaso meridionale verso le pianure del Caucaso settentrionale, era in marcia con le sue truppe il governatore del Saksin Il (Basso Itil), Bachman. Suoi alleati contro i mongoli erano i Turcomanno-Alani ed i Kipchak del Don. Tuttavia, l'esercito composito di Bachman venne sconfitto. Bachman si ritirò in Georgia, perché la via di fuga verso la bulgaria era stata tagliata fuori dai Mongoli. Subotai inviò ambasciatori ai principi Rus', offrendo loro di unirsi a lui in una alleanza contro la bulgaria. Ma i principi Rus rifiutarono l'offerta ed ordinarono l'esecuzione degli ambasciatori mongoli. Un esercito combinato Rus-Kipchak marciò contro mongoli. Sul fiume Kalka nel 1223 vi fu la battaglia decisiva, in cui Rus e Kipchaks subirono una sconfitta schiacciante.

Dopo la battaglia a Kalka, Subotai condusse le sue truppe in bulgaria. I bulgari erano ben preparati per l'invasione mongola. Nella zona di Jiguli sul Volga, attirarono il nemico in un agguato, e distrussero la maggior parte delle truppe Subotai, che venne preso prigioniero assieme ai compagni sopravvissuti. Il signore della guerra mongolo, che cercò di fuggire con una manciata dei suoi soldati, venne circondato e catturato. Chelbir non fece uccidere Subotai, ma scambiò i mongoli catturati per un ariete per ciascun prigioniero, e permise loro di tornare dai loro connazionali. In quell'occasione, la gente la chiamò "battaglia degli arieti".

Dopo la morte di Chelbir, al trono venne elevato suo fratello minore Mir-Gazi (o Ghazi, 1225-1229), che cercò di realizzare i piani del suo amico Kul-Gali per il miglioramento delle condizioni degli igenchis, degli artigiani e degli alpar del kursybai. Ma non ebbe il tempo per realizzare questi progetti. Avendo appreso della morte di Chelbir, i principi Rus, guidati da Yuri, attaccarono le regioni occidentali della bulgaria. La situazione era aggravata dalla defezione del governatore Mergen del Tubdjak (Siberia meridionale e del Nord Kazakistan), passato ai mongoli, che attaccò le regioni centrali della bulgaria da est. In queste condizioni, Mir-Gazi riuscì solamente a respingere gli attacchi.

Quando nel gennaio 1229 Mir-Gazi morì, al trono venne elevato Djelaletdin Altynbek, un figlio minore di Otyak e della principessa Ryazan Vyshelyuba Glebovna (1229-1236). Il nuovo re dovette marciare subito con un esercito a Djaik (Yaik, fiume Ural), dove era giunto Subotai con un nuovo esercito, con l'intenzione di attaccare i bulgari. A quel punto era già riuscito a schiacciare la provincia bulgara di Saksin. La battaglia ebbe luogo vicino alla fortezza bulgara di Kargaly (la moderna Orenburg). Una situazione difficile dalla quale Altynbek fu salvato dalle milizie che venivano in soccorso dal Bashkort Il. L'esercito bulgaro si ritirò a nord e Suotai, ottenuto il suo tributo di sangue, lasciò che l'esercito tornasse in Mongolia.

Gli avversari di Mir-Gazi in Bulgar sparsero in giro la voce della sua presunta morte. I kazanchis immediatamente posero sul trono un figlio di Azan, Emir Gazi Baradj (1229-1230, 1236-1242). Ma Altynbek riuscì a rovesciare Gazi Baradj ed a riconquistare il trono. I cittadini di bulgar diedero ad Altynbek il loro appoggio. Ma gli Il (province) di Bulgar e Suvar rifiutarono tale atto e presentarono alla città di Ulugbek un figlio di Chelbir, Ilyas Yaldau. Così, il paese fu scisso in due parti. Tuttavia, anche con le forze di un paese diviso, Altynbek fu in grado di schiacciare a Bugulma le truppe mongole che invasero l'interno della Bulgaria guidate dal figlio di Batu Khan Jochi.

Gazi Baradj non accettò tuttavia la perdita del trono, e nel 1232 andò in Mongolia presso il Gran Khan Ogedei, e lo persuase ad aiutarlo a recuperare il trono bulgaro da Altynbek, in cambio del quale accettò di dare ai mongoli le terre meridionali della bulgaria. Anche il Bashkort Ulugbek Ishtyak si schierò al fianco del pretendente. Nel mese di agosto 1236 Gazi Baradj condusse le truppe mongole contro Bulgar. I cittadini di Bulgar la difesero per 45 giorni. Nel novembre dello stesso anno la città, di 200.000 abitanti, cadde. Solo una piccola parte dei difensori di Bulgar con Altynchach, la figlia di Altynbek, e Bachman, furono in grado di fuggire e rifugiarsi nella città di Banja, nella regione di Mardan (Jiguli). Il re Altynbek morì assieme a tutti i difensori e gli abitanti della città. I mongoli, che durante la battaglia di Bulgar perso un figlio di Chengis Khan, Kulkan, fecero sparire la città dalla faccia della terra.
Zames
00mercoledì 14 settembre 2011 00:43
Molto interessante, contando che fino ad adesso conoscevo i Bulgari del Volga solo tramite "Mangiatori di Morte" (il libro di Crichton da cui hanno tratto "Il Tredicesimo Guerriero"), nel quale il protagonista è proprio Ahmed ibn Fadlan.

P.s. a chi interessasse, qui tradotto in inglese un estratto del suo resoconto presso i Rus', mi piacerebbe molto poter leggere l'intero resoconto del viaggio un giorno
www.uib.no/jais/v003ht/03-001-025Montgom1.htm
Xostantinou
00sabato 17 settembre 2011 13:36
Come si può notare dal testo, esso è palesemente filo-bulgaro, infatti molti degli avvenimenti da esso riportati compaiono in maniera notevolmente diversa o non compaiono affatto nelle fonti russe, turche e mongole. Ad esempio, non risulta nemmeno che Gengis Khan abbia avuto un figlio di nome Kulkan e caduto in battaglia contro i bulgari, così come diversi scontri tra Rus' e bulgari o l'episodio di Subotai, qui riportati come eroiche vittorie, nelle fonti mongole e russe sono descritti come piccole scaramucce di scarsa entità.
In questo testo tra l'altro non viene mai menzionato un fatto, ovvero il fatto che, tra il XII e il XIII secolo, Andrej Bogoljubskij e Vsevolod III portarono incursioni così vittoriose e sistematiche nei territori dei bulgari che questi dovettero trasferire la corte da Bolğar, sul Volga, a Bilär, ai piedi degli Urali.

Ecco ad esempio quanto riportano in proposito alcune cronache Russe:

Nel 1120, Yuri Dolgoruky guidò una campagna militare contro i Bulgari del Volga.
Nell'estate del 1164, Andrey Bogolyubskii insieme al Principe di Murom Jurij Vladimirovic attaccò i Bulgari del Volga: la città di Bryahimov venne catturata.
Nel 1172 Bogolyubskii attaccò i Bulgari del Volga.
Nel 1184 Vsevolod il Grande ed il Gran Principe di Kiev Svyatoslav combatterono contro i bulgari del Volga.
Nel 1186 Vsevolod il Grande inviò di nuovo truppe contro i Bulgari del Volga.
Negli anni 1217-1219, reggimenti da Rostov, Suzdal e Murom, sotto il comando del Principe Sviatoslav Vsèvolod di Vladimir, catturano, saccheggiano e bruciano la grande città di Oshel.
Nel 1221, è firmato in Gorodets un armistizio tra il principato di Vladimir e Bulgari del Volga per sei anni, nel 1229, in Korenevo, per altri sei anni.
Nel 1223, dopo la battaglia di Kalka, le truppe mongole si ritirarono ad est attraverso la terra dei Bulgari del Volga e vennero assalite in una imboscata dalle truppe bulgare nella battaglia di Samara Luka.
Nel 1236 l'esercito mongolo guidato da Subodai devastò l'intera Volga-Bulgaria. Alcuni dei bulgari fuggirono sotto la protezione del Granduca Vladimir Vsèvolodovic. Nel 1239 i mongoli invasero di nuovo la Bulgaria del Volga, che fu conquistata.

da: "RG Fakhrutdinov, Storia dei Bulgari del Volga. Mosca: Nauka, 1984."


Insomma, per quanto localmente fosse un regno sufficientemente forte da resistere, militarmente ed economicamente, ai continui assalti russi, direi che comunque siamo ben lungi dalla sua epoca aurea, che dovrebbe collocarsi all'incirca tra il X e l'XI secolo; in questo periodo la Bulgaria del Volga aveva la forza di sopravvivere e lottare per difendere i propri confini, ma va anche ricordato che lottava contro Principati Russi frammentati, divisi e spesso in lotta tra loro, non c'era più la grande e coesa Rus' di Kiev e forse è bene così, altrimenti la grande potenza russa l'avrebbe spazzata via ben prima dell'arrivo dei mongoli che, a parte l'imboscata in cui cadde Subotai (è estremamente probabile che il reparto che comandava in quell'occasione fosse semplicemente la sua guardia personale, quindi al massimo qualche migliaio di unità), si rivelano per l'ennesima volta inarrestabili.
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