"Il fuoco nell'arte. Da Eraclito a Tiziano, da Previati a Plessi."
Palazzo Reale, Milano.
La mostra, costituisce un’esplorazione nelle radici simboliche e archetipiche dell’elemento Fuoco ponendo a confronto questi aspetti attraverso l’esposizione di opere archeologiche, artistiche e contemporanee si permette al visitatore di seguire un filo conduttore che accompagna la crescita della nostra cultura dall’antichità ai giorni nostri. “Il percorso alla ricerca dell’anima del fuoco che intendiamo raccontare è uno dei tanti percorsi possibili: è lo spazio della fucina in cui si è forgiata la civiltà mediterranea; è lo spazio in ascensione tra il cielo e la terra in cui transitano, ora come allora, le idee e i pensieri più puri e vitali della cultura umana.”
6 marzo - 6 giugno 2010
Orari: lunedì 14,30-19,30, martedì, mercoledì, venerdì e domenica 9,30-19,30, giovedì e sabato 9,30-22,30.
Prezzi:
Biglietti
intero - 9,00 €
ridotto gruppi - 7,50 €
ridotto scuole e gruppi prenotati - 4,50 €
Info:
MIBAC
Comune di Milano
Io ci vado domani mattina, appena ho tempo scriverò le mie impressioni.
Impressioni personali:
Bah, ad essere onesto mi aspettavo qualcosa di più da questa mostra. L'oggetto che ha catturato maggiormente la mia attenzione è stato un acquamanile raffigurante San Giorgio e il drago. Sinceramente avrei dato maggior rilievo (dando una sala in più) al tema della funzione "purificatoria" che il fuoco assume in certe culture, eliminando la stanza dei mostri, a mio parere un po' tirata per i capelli.
Tutto sommato una buona esposizione, anche se in diversi punti avrei desiderato dei pannelli esplicativi aggiuntivi per approfondire alcuni aspetti trattati un po' troppo velocemente e in maniera superficiale. Infatti per alcuni temi le informazioni date non andavano oltre a quelle già in possesso alle persone di media cultura, scandendo a volte in banalità (per dire, il livello di approfondimento si poteva paragonare a quello di programmi televisivi "culturali" come Voyager).
Segnalo infine due opere che ho trovato fantastiche che giustificano da sole il prezzo del biglietto. Una è un'olio su rame di modeste dimensioni di Vasari, il "Teti nella fucina di Vulcano", l'altra è un'opera di un non meglio specificato "Maestro fiammingheggiante" (anche se mi ricorda tantissimo lo stile di Bosch. Non sarà sua l'opera?) dal titolo "Tentazioni di Sant'Antonio abate".