Da un secolo e mezzo...

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Estel_91
00giovedì 12 gennaio 2012 00:02
Apro questa discussione che avevo in programma da molto tempo ma che per mancanza di questo non ho potuto aprire nei mesi passati


Cosa ha portato all'unità d'italia e le sue conseguenze nel mezzogiorno.

Ma prima di arrivare al 1861 voglio fare una discussione articolata su cosa fosse il mezzogiorno prima.

1)QUANDO POSSIAMO INQUADRARE LA NASCITA DI UNO STATO NAZIONALE NEL MEZZOGGIORNO?
Il primo e vero e proprio stato nazionale fu quello fondato da Ruggero il Normanno incoronato Re di Sicilia la notte di Natale del 1130 d.C.
Nasce uno stato Nazionale,il primo della penisola mentre escluso il patrimonio di San pietro il resto era in preda alle continue lotte intestine del periodo comunale,che anche cambiando dinastie regnanti e nomie più volte mantenne piu o meno gli stessi confini sino al 1861.
it.wikipedia.org/wiki/Ruggero_II_di_Sicilia

2)SI PARLA DI UN SUD SEMPRE OSTAGGIO DI UNA DOMINAZIONE STRANIERA,DAI NORMANNI AI BORBONE PASSANDO PER GLI SPAGNOLI.
Questo è un errore comune per lo più in mala fede.
Si viene a confondere una Dinastia o un Governo con lo stato o la nazione.
Nel sud si sono alternate varie dinastie sul trono di quella che chiameremo "area due sicilie" ma tutte rappresentavano lo stato e la nazione,chi bene come Federico II hoestoufen o chi male come i Vicerè Spagnoli,ed erano depositari dello stato non "conquistatori" o "dominatori" infatti se applicassimo il ragionamento DINASTIA=DOMINO dovremmo ammettere che attualmente l'inghilterra e la spagna siano "dominate" dalla francia poichè i loro sovrani sono dinastie francesi.(il che è semplicemente ridicolo)
it.wikipedia.org/wiki/Regno_di_Napoli

3)D'ACCORDO ESISTEVA LA NAZIONE E LO STATO,MA IL POPOLO AVEVA COSCIENZA DI QUESTA NAZIONE E DI QUESTO STATO?
No il popolo non aveva coscienza dello stato e della nazione.
Fu così sino al 1799 quando la Nazione,o meglio dire il regno,venne invaso dai francesi con l'appoggio dei Giacobini Napoletani che riuscirono a cacciare Re Ferdinando IV di Borbone da Napoli e a creare la repubblica napoletana sulla falsa riga di quella francese.
La reazione del popolo fu incredibile come non se ne erano mai viste.
Il popolo Napoletano insorse subito contro l'armata di Championne che a fatica riuscì ad annientare la resistenza in città al prezzo di migliaia di morti.
Non passa molto dopo i moti anti-giacobini di Napoli che l'insurrezione popolare si estende a macchia d'olio in tutto il regno a causa delle inique tassazioni della repubblica partenopea portando alla creazione dell'"esercito della santa fede".
Un esercito di volontari popolani guidati dal cardinale Ruffo con un solo obiettivo RIPORTARE I BORBONE SUL TRONO DI NAPOLI.
CI RIUSCIRONO E COSI NACQUE IL POPOLO DUOSICILIANO.
it.wikipedia.org/wiki/Ferdinando_I_delle_Due_Sicilie
it.wikipedia.org/wiki/Esercito_della_Santa_Fede


FINITA PREMESSA.

LE DUE SICILIE DAL 1734 al 1861.

LA NASCITA
Il regno delle due sicile nasce di nome nel 1734 con l'incoronazione di Re Carlo di Borbone.
Fu probabilmente uno dei sovrani più illuminati del suo tempo.
Il suo grande merito fu quello di ridare vita e vigore al regno delle due sicilie dopo il periodo di governo spagnolo.
è stato artefice di una delle più radicali trasformazioni che il sud abbia mai visto.
it.wikipedia.org/wiki/Carlo_di_Borbone,_re_di_Napoli

CONTINUA PROSSIMAMENTE
COMMENTATE PURE VI RISPONDERO VOLENTIARE.
Xostantinou
00giovedì 12 gennaio 2012 00:34
Ho un paio di annotazioni da fare:

Non credo si possa parlare di Stato "nazionale" nel XII° secolo, ritengo infatti non fossero ancora venute meno le distinzioni etniche tra le varie popolazioni che abitavano il paese, Longobardi, Greci, Arabi e Normanni.

La Casa Reale inglese attuale non è francese ma tedesca (Sassonia-Coburgo-Gotha rinominata "Windsor") [SM=g27988]



Benvenuto comunque e grazie di renderci partecipi di una delle pagine più oscure della storia della penisola.
Estel_91
00giovedì 12 gennaio 2012 00:39
Re:
Xostantinou, 12/01/2012 00.34:

Ho un paio di annotazioni da fare:

Non credo si possa parlare di Stato "nazionale" nel XII° secolo, ritengo infatti non fossero ancora venute meno le distinzioni etniche tra le varie popolazioni che abitavano il paese, Longobardi, Greci, Arabi e Normanni.

La Casa Reale inglese attuale non è francese ma tedesca (Sassonia-Coburgo-Gotha rinominata "Windsor") [SM=g27988]



Benvenuto comunque e grazie di renderci partecipi di una delle pagine più oscure della storia della penisola.




Io invece sono della scuola che vede i primi stati nzionali già con Carlo magno e i franchi.

Sui sovrani inglesi colpa mia dovevo dirlo sugli spagnoli e per sbaglio ho incluso gli inglesi [SM=g27987]
Xostantinou
00giovedì 12 gennaio 2012 00:47
Io mi attengo invece alla definizione di "nazione" quale "comunità di individui che condividono alcune caratteristiche comuni fondamentali quali l'etnia, la lingua, il luogo geografico, la storia", quindi non definirei quello siciliano "Stato Nazionale" almeno finché storicamente le sue componenti altomedievali non siano amalgamate ed indistinte, e quindi penso qualche secolo dopo il 1100...comunque direi che la cosa ha relativamente poca importanza, ritengo che assieme alla Francia ed all'Ungheria fosse comunque l'unico Stato Nazionale del medioevo.
Estel_91
00giovedì 12 gennaio 2012 15:20
Re:
CONTINUA

IL PRIMO DEI BORBONE DELLE DUE SICILIE
Il Regno di Carlo di Borbone finì nel 1759 con la sua successione al trono di Spagna che i suoi eredi conservano tuttora.
Gli successe suo figlio Ferdinando che passerà alla storia come RE FERDINANDO I DI BORBONE DELLE DUE SICILIE.
Chiamato dal Popolo "Re Lazzarone" per le sue abitudini simili a quelle del popolo minuto passo la sua infanzia mischiato alla servitù della corte e una voltà diventato Re continuò lo stesso a sentirsi uno del popolo stesso con cui era cresciuto fianco a fianco.
Fu probabilmente uno dei sovrani più amati dal popolo insiame a Ferdinando II tanto che il popolo con un insurrezione popolare riuscì a rimetterlo sul trono dopo l'invasione francese del 1799.
Il suo governo va inserito in quel filone storico chiamato "dispotismo illuminato".
Applico enormi riforme nello Stato iniziando a ridurre lo strapotere della nobiltà terriera che preludeva la pesante mazzata inferta successivamente da Ferdinando II.
Suo è il merito di aver continuato lo straordinario lavoro del padre,sotto il regno di Ferdinando I verranno completate le opere di bonifica in tutto l'entroterra e in sicilia.
Sua fu la riforma della marina e la promulgazione del PRIMO CODICE DI NAVIGAZIONE AL MONDO.
Sotto il suo regno la flotta ebbe uno sviluppo incredibile e fu la prima a mettere in mare un piroscafo postale a vapore nel mediterraneo che riusciva a collegare Napoli e Palermo in 18 ore,un record per l'epoca.
Suo è anche il primo ESPERIMENTO SOCIALISTA AL MONDO.
La creazione della Real comunità di san Leucio.
it.wikipedia.org/wiki/Ferdinando_I_delle_Due_Sicilie
www.ilportaledelsud.org/sanleucio.htm



CONTINUA DOMANI CON FERDINANDO II.
Xostantinou
00giovedì 12 gennaio 2012 18:18
Parallelo interessante con la quasi contemporanea opera draconiana di riforma messa in atto nel Sacro Romano Impero dall'Imperatrice Maria Teresa d'Austria, le cui riforme in ambito fiscale, sanitario, burocratico, educativo e penale introdotte con il Codex Theresianus sarebbero rimaste all'avanguardia fino ai primi anni del '900.
Estel_91
00giovedì 12 gennaio 2012 18:57
Re:
Xostantinou, 12/01/2012 18.18:

Parallelo interessante con la quasi contemporanea opera draconiana di riforma messa in atto nel Sacro Romano Impero dall'Imperatrice Maria Teresa d'Austria, le cui riforme in ambito fiscale, sanitario, burocratico, educativo e penale introdotte con il Codex Theresianus sarebbero rimaste all'avanguardia fino ai primi anni del '900.




In effetti le due Sicilie erano molto più simili ad Austria o Prussia anche se a me piace definire le due Sicilie come "un regno di Svezia in mezzo al mediterraneo"
Estel_91
00giovedì 12 gennaio 2012 22:47
Re: Re:
Estel_91, 12/01/2012 15.20:

CONTINUA

IL PRIMO DEI BORBONE DELLE DUE SICILIE
Il Regno di Carlo di Borbone finì nel 1759 con la sua successione al trono di Spagna che i suoi eredi conservano tuttora.
Gli successe suo figlio Ferdinando che passerà alla storia come RE FERDINANDO I DI BORBONE DELLE DUE SICILIE.
Chiamato dal Popolo "Re Lazzarone" per le sue abitudini simili a quelle del popolo minuto passo la sua infanzia mischiato alla servitù della corte e una voltà diventato Re continuò lo stesso a sentirsi uno del popolo stesso con cui era cresciuto fianco a fianco.
Fu probabilmente uno dei sovrani più amati dal popolo insiame a Ferdinando II tanto che il popolo con un insurrezione popolare riuscì a rimetterlo sul trono dopo l'invasione francese del 1799.
Il suo governo va inserito in quel filone storico chiamato "dispotismo illuminato".
Applico enormi riforme nello Stato iniziando a ridurre lo strapotere della nobiltà terriera che preludeva la pesante mazzata inferta successivamente da Ferdinando II.
Suo è il merito di aver continuato lo straordinario lavoro del padre,sotto il regno di Ferdinando I verranno completate le opere di bonifica in tutto l'entroterra e in sicilia.
Sua fu la riforma della marina e la promulgazione del PRIMO CODICE DI NAVIGAZIONE AL MONDO.
Sotto il suo regno la flotta ebbe uno sviluppo incredibile e fu la prima a mettere in mare un piroscafo postale a vapore nel mediterraneo che riusciva a collegare Napoli e Palermo in 18 ore,un record per l'epoca.
Suo è anche il primo ESPERIMENTO SOCIALISTA AL MONDO.
La creazione della Real comunità di san Leucio.
it.wikipedia.org/wiki/Ferdinando_I_delle_Due_Sicilie
www.ilportaledelsud.org/sanleucio.htm



CONTINUA DOMANI CON FERDINANDO II.


FERDINANDO II IL FUTURO ARRIVA A NAPOLI.
Dopo la parentesi del regno di Francesco I di Borbone e dopo il periodo murattiano Ferdinano II di Borbone ridiete slancio al suo paese portandolo a diventare il paese più prospero dell'europa mediterranea.
LE OPERE PUBBLICHE SOTTO FERDINANDO II

Le opere pubbliche nel regno di Ferdinando II

L’esame delle opere realizzate in quegli anni in tutti i settori di intervento pubblico richiederebbe, ovviamente, una trattazione troppo vasta che esula dall’oggetto trattato. Basterà qui offrire soltanto una traccia, indicativa della grandezza dei progetti e del livello delle realizzazioni.

L’alta qualità dei manufatti delle imprese di costruzione, in muratura e in ferro, del Regno era nota ovunque, e l’abilità degli ingegneri e delle maestranze napoletane era riconosciuta in tutta Europa, sin dal 1737, quando l’Impresa Carasale costruì in 270 giorni il teatro San Carlo, primo al mondo.

Relativamente al periodo di Ferdinando II si potrebbero citare innumerevoli esempi, ma ci limiteremo a ricordare:
- la realizzazione del Ponte Ferdinandeo, uno dei primi ponti in ferro al mondo, sospeso sul Garigliano, nel 1832;
- la costruzione del Ponte sul Fortore, in muratura a 13 arcate, nel 1851
- la costruzione del Teatro Piccinni di Bari, nel 1846;
- il completamento in soli 2 mesi del Corso Maria Teresa (attuale C.so V. Emanuele) nella Capitale, nel 1853, con 5 km di pendio collinare tagliati a mezza costa;
- il progetto del 1857, a firma dell’arch. Sabatini, per la costruzione di una nuova città da costruire alle porte di Napoli, su un’area di 3x1 km, situata tra la ferrovia, San Giovanni, Poggioreale e la strada per Portici (praticamente dove è sorto il Centro Direzionale di Napoli), con strade, piazze, porto-canale e banchine con docks, magazzini, linea ferroviaria metropolitana verso il centro di Napoli e un parco di centinaia di moggia.
Le bonifiche e il progetto della colonia di Battipaglia

Altro capitolo importantissimo delle opere pubbliche realizzate nel corso del regno di Ferdinando II fu quello delle bonifiche dei terreni paludosi, nelle quali rientra la nascita della città di Battipaglia.
A partire dal 1832 furono bonificate: le paludi Sipontine, tra Bari e Barletta, 6mila moggia, con la costruzione di colonie agricole; le paludi di Brindisi; le paludi Campane, i Regi Lagni in provincia di Caserta, 20mila moggia di terra rese fertili; il bacino inferiore del Volturno (1841), 810 km quadrati, 120mila moggia di terre demaniali e non, 53mila delle quali furono distribuite in uso gratuito a 1314 famiglie contadine.
Nel complesso, tra il 1820 e il 1860 le opere di bonifica interessarono 1 milione di moggia di terra al di qua del faro, circa 340mila ettari.

Anche nella Piana del Sele furono avviati lavori di bonifica che erano in corso nel 1857, quando si verificò un terribile terremoto che interessò la Basilicata, il Vallo di Diano (Cilento) e altre zone del Salernitano, il 16 dicembre di quell’anno .

Il sisma causò migliaia di morti e gravissimi danni. Il Governo stanziò notevoli somme per l’aiuto alle popolazioni danneggiate, la cui sollecita e oculata distribuzione fu affidata agli Intendenti Achille Rosica, per il Potentino, e Luigi Ajossa, marchese, per il salernitano, fedelissimi del Re e poi ministri nell’ultimo Governo di Ferdinando II. Fu anche organizzata una colletta pubblica per la raccolta delle offerte private e delle opere di carità.

In caso di disastri naturali, generalmente le Casse pubbliche del Regno finanziavano la riedificazione di chiese ed edifici pubblici e gli aiuti ai poveri e ai senzatetto. In quella occasione, però, Ferdinando II, innovatore anche nel campo dell’assistenza pubblica, sperimentò per la prima volta un modello di ricostruzione che potesse trasformare la disgrazia del terremoto in un’opportunità di progresso e di vita migliore per tanti contadini. Decise, infatti, di costruire una colonia nelle terre della Piana del Sele in cui era in corso la bonifica che aveva già consentito il recupero agricolo ed economico di vaste aree . Vi si sarebbero trasferite, volontariamente, famiglie terremotate prive di casa e di terra, assoggettate fino ad allora alla miseria del lavoro bracciantile, come assegnatarie in enfiteusi di abitazioni e terreni.
Sotto Ferdinando II la marineria duosiciliana conobbe il suo massimo splendore con una flotta mercantile seconda solo a Francia e Gran bretagna.
Ma il periodo di Ferdinando II è anche quello del 48 europeo.
L'intero continente è scosso da guerre intestine che toccano anche la corona di napoli si trova di fronte all'insurrezione indipendentista siciliana portata avanti dalla nobiltà terriera refrattaria alle continue leggi che riducevono loro il potere accentrandolo in mano allo stato.
Ferdinando II passerà alla storia come"re bomba" per un presunto bombardamento di messina(presunto perchè sono presenti negli archivi comunali di Palermo gli atti del parlamento rivoluzionario siciliano che parla di "bombardamenti verso fortezze sulle alture")
Ferdinando fece comunque quello che fecero altri sovrani in altri stati e fu certo più clemente di un certo re "galantuomo" che nel 48 fece bombardare genova radendo al suolo i quartieri popolari della città con oltre 10000 morti e mettendo la citta al sacco,ma di questo parleremo dopo.
La sua morte avvenuta nel 1859 segnerà il via libera alla macchina anti-borbonica che portera alla cosidetta "spedizione dei mille"


Basilio II Komnenos
00venerdì 24 febbraio 2012 12:30
Di buoni sovrani c'è ne sono stati in tutto il mondo, a testimonianza delle qualità migliori degli uomini di potere.
Purtroppo il vero problema del mezzogiorno, che esiste ancora oggi, è la mentalità aristotelica sul fatto che il lavoro è qualcosa di negativo e che i "nobili" non devono praticare.
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