Cospirazioni

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GlaucopideSophia1
00giovedì 22 settembre 2011 23:17
Ho letto questo bel articolo su impero bizantino , e lo porto alla vostra attenzione perchè può essere un buon incipit per una discussione , siete daccordo con l' autore ? motivate la vostra risposta per favore.

Impero romano d' oriente
Xostantinou
00venerdì 23 settembre 2011 00:04
E' permesso anche a me rispondere?
Pico total war
00venerdì 23 settembre 2011 00:13
Re:
Xostantinou, 23/09/2011 00.04:

E' permesso anche a me rispondere?




perché nn dovresti.. anzi il primo a doverlo fare [SM=x2669476]
Xostantinou
00venerdì 23 settembre 2011 00:23
Perché il mio parere sarebbe inequivocabilmente non super partes e potrebbe influenzare i vostri commenti...quindi casomai lo farò tra gli ultimi, come credo farà pure Glauco.
Sarà interessantissima l'opinione di Robert in merito.
GlaucopideSophia1
00venerdì 23 settembre 2011 11:00
certo che puoi rispondere , ma sarebbe meglio (come hai già fatto notare) dopo i commenti degli altri.
Robert Bruce
00martedì 27 settembre 2011 11:58
vecchia e dibattuta questione....e non solo a quei tempi....che rischia di riaprire vecchie ferite fra crociati e romei....su questo ci scontrammo un pò di tempo fa io e glauco su mtwi....ma ovviamente eravamo tutti e due di parte e quindi è sempre molto difficile essere obiettivi.

L'articolo è senz'altro molto interessante e fatto molto bene....nel leggerlo risulta evidente come, le tesi del complotto avanzate da cronisti crociati e non, risultino totalmente infondate, a detta del relatore e probabilmente è vero, anche se alcuni comportamenti dell'imperatore, sia Alessio che Manuele, possono aver dato adito a denuncie di cospirazione contro i crociati....anche se credo che sia stata più la scaltra e sviluppata diplomazia bizantina, più che un complotto vero e proprio, a creare quelle premesse, perchè quella diplomazia, così diffusa nell'impero bizantino, era spesso incomprensibile per i regnanti e popoli franchi, che certamente in fatto di diplomazia, erano lontano anni luce, dalle capacità di Costantinopoli....da qui a considerarlo come un comportamento complottista ai loro danni, il passo è breve.

D'altronde bisogna ammettere che questo problema era presente anche fra i crociati venuti dall'europa e i latini dei regni formati in medio oriente....spesso quando arrivavano singoli baroni che avevano preso la croce, non in periodo di "passagium generale", ossia di crociata indetta dal Papa, ma da pellegrinaggio personale, spesso si trovavano in situazioni in cui era stato firmato un trattato con qualche principe saraceno, e quindi vi era uno stato di pace, o perlomeno di non belligeranza, e questi baroni occidentali non capivano questo, perchè loro non vivevano in terra santa, e quindi non dovevano avere a che fare con forze islamiche sempre più numerose dei crociati, poichè dopo il loro pellegrinaggio se ne tornavano a casa loro.....e questo provocava tensioni fra i "poulains" e i franchi d'occidente che a volte accusavano i locali di tradimento della causa cristiana. E' ovvio che non capivano cosa significava abitare stabilmente in medio oriente e quindi giudicavano con severità ogni rapporto diplomatico con i saraceni.

Lo stesso avveniva fra i crociati che arrivavano dall'occidente e i bizantini che da secoli convievano e si scontravano con i principati islamici....ogni trattativa con i saraceni, veniva giudicata un tradimento e un complotto contro i cristiani che avevano preso la croce.
Detto questo c'è da dire che alcuni comportamenti di Alessio e Manuele risultano poco comprensibili, se non con il sospetto (reciproco) che questi avevano nei confronti dei crociati....la mancata spedizione di Alessio ad antiochia (che probabilmente pensava che i crociati fossero già stati distrutti) e il trattato di pace firmato da Manuele con i turchi di Konja, poco prima dell'arrivo di Luigi e Corrado nel 1147, potevano facilmente essere visti come ipotetitci complotti contro i crociati, che si aspettavano un aiuto concreto contro i turchi, nel passggio difficoltoso attraverso l'anatolia.

mentre i rapporti fra i re latini di Geruslemme e gli imperatori bizantini, in particolare Manuele, era molto più solido e improntato a reciproca collaborazione, soprattutto nei periodi di Folco, Baldovino III (che Manuele considerava come un figlio) e Amalrico, proprio perchè si trovavano ad affrontare le stesse difficoltà di una convivenza forzata, cosa che hanno imparato anche i franchi d'oriente, attraverso un uso più oculato e saggio della diplomazia, in cui i bizantini erano maestri.

Alla fine credo però che un errore l'abbiano commesso entrambi, crociati e bizantini, ossia non hanno capito che uniti i loro eserciti avrebbero sconfitto qualsiasi coalizione islamiche che si fosse opposta a loro....purtroppo le diffidenze e i sospetti erano più forti di tutto il resto.

Robert Bruce
00domenica 23 ottobre 2011 06:26
qui c'è la seconda parte dell'articolo postato da Glauco:

www.imperobizantino.it/node/2716


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