Contraddizioni in termini

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Xostantinou
00lunedì 20 settembre 2010 16:21
Questo che sto per aprire, più che storico è un discorso quasi "filosofico".
Ovviamente ci tengo a DISSUADERE FIN DA SUBITO chiunque dal farlo degenerare in una volgare disquisizione politica, cosa che non rientra affatto negli intenti di questo topic. Ed ovviamente chiunque ci provasse subirebbe con effetto immediato le ire dell'amministrazione.

dunque, la questione è questa:

Uno dei motti della Germania hitleriana fu "Gott Mit Uns", "dio è con noi", ma ben sappiamo quanto fosse ben radicato nel nazionalismo il disprezzo verso religioni come ebraismo e lo stesso cristianesimo, mentre la tradizione esoterica del "lato più oscuro" del nazionalsocialismo era legata al paganesimo germanico. Volevo chiedere cosa pensate sul piano ideologico di questa (o di altre, se volete) contraddizioni in termini.
GlaucopideSophia1
00martedì 21 settembre 2010 17:21
Beh io ho sempre pensato che hitler abbia fatto sempre molto leva su tutto ciò che faceva parte della cultura tedesca , in essa coesistevano elementi del paganesimo e del cristianesimo , quindi diviene naturale accorparli anche se a livello logico non c' entrano niente , alla maggiorparte della gente infondo non interessa se una cosa sia sensata o meno , gli interessa solo farsi cullare da un sogno di gloria e ricchezza con rimandi nostalgici ad un passato mitico (che in raeltà è un compendio di epoche diverse in cui vengono messi insieme solo le cose positive o considerate tali ).
MegasBasileus
00martedì 21 settembre 2010 18:57
Beh la Germania hitleriana si basava sulla contraddizione.
Pensate solo al nome del partito (che poi, come in ogni dittatura che si rispetti diventa lo stato-partito): Nazionalsocialismo.
E'palesemente un nome il cui fine è ampliare il bacino di voti. Ricordiamoci che delle grandi dittature europee del novecento Italia, Spagna, Russia e Germania quest'ultima è stata l'unica eletta in modo costituzionale tramite libere elezioni.
Tornando al discorso di prima, possiamo pensare a come nel quadro politico europeo ci fossero due correnti "estreme": Il nazionalismo da una parte e il socialismo-comunismo dall'altra.
Gli esponenti maggiori del nazionalismo erano i grandi imprenditori industriali-agricoli.
Simpatizzanti del movimento socialista erano invece per la maggiorparte i proletari, affascinati dall'emancipazione sociale ed economica che il socialismo prometteva.
Il Nazionalsocialismo nasce come miscuglio di queste due concezioni che sono di carattere tendenzialmente opposto.
Il senso nazionalista si basa su una economia forte con solida base nazionale, mentre il socialismo era un movimento teso a oltrepassare i confini nazionali per garantire l'uguaglianza senza disitinzioni (nella sua forma non dispotica ovviamente).
Il nazionalsocialismo quindi cercava di far coeesistere queste due realtà almeno apparentemente.
Perché? Semplice, ognuna poteva fornire un potente supporto alle mosse politiche hitleriane.
Da una parte poteva ricevere grossi finanziamenti e peso politico dai magnati dell'industria pesante tedesca che erano scontenti a causa della forte crisi postbellica, dall'altra l'immenso bacino di voti messi a disposizione dagli strati operai anchessi distrutti dalla crisi e credo affascinati dalla crescente potenza sovietica che pareva dare validità al sistema comunista.
Detto questo non credo sorprenda il binomio Dio - paganesimo, così come il famoso "Arbeit macht frei" simbolo per eccellenza del contraddizionismo (si dirà così? xD) hitleriano.
Ovviamente tutto questo è una mia opinione.
Saluti a tutti :)
LOUKAS_BASILEUS
00mercoledì 22 settembre 2010 20:05
Magari il "Dio" era generale, della serie che ognuno si poteva scegliere il Dio che riteneva più giusto, unendo così pagani e cristiani, insomma senza specificare quale Dio.
D' altronde anche se il nazismo era legato per alcuni aspetti all' esoterismo e al paganesimo, cambiando il motto in qualcosa come "gli dei siano con noi" avrebbe scatenato il malcontento dei Cristiani.. invece in questo modo si manteneva più vago.

Su questo argomento non sono un grande esperto, ho solo espresso la mia opinione xD !
ironman1989.
00venerdì 24 settembre 2010 01:15
Io non ci vedo qualcosa di filosofico Xostantinou sinceramente: si cercava di far leva sul popolo, che era cristiano, specialmente nella Baviera. Più che altro a mio avviso è un modo per "coinvolgere" il popolo, che non era sicuramente pagano, forse nemmeno si ricordava più l'esistenza di odino o thor, magari qualche vecchio mito si, ma come religione poteva essere conosciuto (anche praticato da frange estreme) da una minoranza più colta della popolazione. In poche banali parole un mezzuccio spicciolo per accaparrarsi la simpatia del popolo facendo leva sulle sue tradizioni...
Xostantinou
00sabato 15 gennaio 2011 18:56
A quanto pare nessuno di voi ha però preso in considerazione questo discorso :)

"Gott mit uns" era in origine il motto dell'Ordine Teutonico.
Dopo la caduta dello stato dei Cavalieri Teutonici divenne il motto dei Re di Prussia fino a divenire motto degli Imperatori tedeschi.
Il motto pare abbia origine dell'urlo di battaglia romano Deus nobiscum, utilizzato anche delle truppe di Costantinopoli e compare anche durante la guerra dei trent'anni, usato da Gustavo II Adolfo di Svezia.
Dopo essere stato motto ufficiale degli elettori di Prussia, accompagna la dinastia degli Hohenzollern fino alla loro ascesa alla guida del Reich tedesco. Terminato il conflitto e decaduta la monarchia, il piccolo esercito della neonata Repubblica di Weimar, la Reichwehr, mantiene il motto sulle fibbie dei cinturoni e al centro viene inserita l'aquila simbolo della Germania. Con l'avvento del Nazismo (1933), la fibbia rimane inalterata fino al 1936, quando al posto dell'aquila di Weimar viene inserita un'aquila in posizione di riposo che ha negli artigli una svastica, lasciando inalterato il motto dell'esercito prussiano per non accentuare i già forti dubbi della classe degli ufficiali tedeschi verso il regime. Dopo il conflitto la fibbia non riporterà più tale motto sostituito da quello della Repubblica Federale Tedesca, e l'aquila della Repubblica di Weimar farà nuovamente la sua comparsa.
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