Chiodi e logistica di un esercito medievale

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_Tiberias_
00martedì 26 gennaio 2010 15:21
Questo articolo di Nicola Zotti mi ha fatto scoprire un'aspetto della logistica che sta dietro ad un'esercito medievale che ignoravo completamente.

Ma quanto ferro si dovevano portare a dietro?

Oppure dovevano riforsirsi per "strada"?




QUALCHE CIFRA SULLA LOGISTICA MEDIOEVALE

Per un chiodo...

nicola zotti

Una famosa filastrocca inglese racconta di come per la perdita di un chiodo di un ferro di cavallo venne perso un regno.

For want of a nail
the shoe was lost.
For want of a shoe
the horse was lost.
For want of a horse
the rider was lost.
For want of a rider
the battle was lost.
For want of a battle
the kingdom was lost.
And all for the want
of a horseshoe nail.

Per quanto paradossale e irrealistica possa sembrare questa storia, il problema logistico rappresentato dalla ferratura dei cavalli medioevali era enorme e fornisce un'idea di quanto fosse avanzata l'arte della guerra nel medioevo.

I ferri da cavallo medioevali pesavano dai 3 ai 4 etti e venivano fissati con 6 chiodi, ciascuno del peso di 15 grammi circa.

I cavalli allo stato selvatico vivono tranquillamente senza i ferri, che furono introdotti come "male necessario" per proteggere gli zoccoli degli animali domestici. Ma i cavalli selvatici sono più leggeri, si muovono in continuazione, mangiano alimenti freschi e soprattutto non sono utilizzati per fare la guerra e quindi non devono sopportare il peso di un cavaliere, che complica considerevolmente la meccanica del movimento del cavallo e la ripartizione dei pesi sulla sua struttura ossea e sulla sua musculatura.

L'inattività delle stalle, il cibo povero di principi nutritivi freschi e l'ammoniaca dell'urina dei cavalli costituiscono una grave minaccia per gli zoccoli: non che la ferratura, soprattutto se eseguita in modo errato o senza un'adeguata pareggiatura sia meno dannosa, tuttavia accudire l'elevato numero di animali di un esercito non lasciava alternative.

La durata di un ferro da cavallo moderno va dai 300 ai 400 km., ma benché la sua qualità sia sicuramente migliore rispetto a quelli medioevali, in mancanza di stime precise mi limiterò a considerare di circa 300 km. la durata di un ferro da cavallo medioevale.

I cavalli vanno tenuti in costante movimento per non far perdere loro l'allenamento per una media di 20 km. al giorno, con un solo giorno di riposo settimanale.

Un cavallo deve quindi come minimo cambiare i ferri ogni 2 settimane e mezza, più probabilmente, in caso di guerra, almeno due volte al mese.

Un esercito composto da 3.000 cavalli in un mese doveva quindi cambiare 6.000 gruppi di ferri, ovvero 24.000 ferri, ai quali vanno aggiunti 144.000 chiodi: il tutto equivalente a circa 12 tonnellate di ferro.

Questo dava lavoro non solo ad alcune decine di fabbri che dovevano forgiare ferri e chiodi, ma anche ad almeno altrettanti maniscalchi per ferrare materialmente i cavalli, ad un numero forse maggiore di boscaioli che procuravano la legna per le fucine, a carrettieri per trasportare la legna, il carbone e lingotti di ferro, oltre a numerosi altri servi.

Una mia personale stima è che fossero esclusivamente dedicati agli zoccoli dei cavalli da 3 a 5 uomini ogni 100 animali, ovvero una decina di fabbri e da 90 a 150 altri artigiani in un esercito composto da soli 3.000 animali.

Vi invito infine a riflettere sulle conseguenze che questo comportava per un esercito in caso di sconfitta: durante un'eventuale ritirata o i fuggitivi riuscivano a trascinare con sé questi artigiani con i loro rispettivi strumenti di lavoro, oppure era inevitabile che finissero appiedati.

Zames
00martedì 26 gennaio 2010 15:29
Caspita!
Adesso capisco anche io perchè a scuola insegnano sempre che solo i più ricchi avevano i cavalli, contando quanto fosse prezioso il ferro a quel tempo (in pratica non erano molto diffusi strumenti di metallo che io sappia, per esempio)

Per il ferro poteva essere che se lo dovevano procurare per strada, ma secondo me ne portavano una buona scorta con loro, anche perchè non sarebbe stato saggio intraprendere una campagna militare senza materiale
_Tiberias_
00martedì 26 gennaio 2010 15:35
Senza contare le difficoltà che potevano insorgere quando un'esercito era costretto a ritirate più o meno fulminee dove si doveva pensare pure di portarsi addietro anche il materiale ferroso, pena il non poter più riferrare i cavalli... Cosa non facile in quei momenti concitati con il nemico vicino.
Weltschmerz
00martedì 26 gennaio 2010 15:48
Non a caso per tutto il medioevo - e per i 3/4 dell'età moderna, almeno - marciavano sempre due eserciti: l'esercito vero e proprio, fanteria e cavalleria, e il "secondo esercito", fatto di medici (si fa per ridere), sacerdoti, interpreti, studiosi, prostitute con relatiivi bambini se seguivano l'esercito da un bel po', artigiani di ogni tipo (maniscalchi, armaioli, allevatori, genieri, chimici, falegnami, cacciatori) con file interminabili di carri carichi di tutto il materiale (riserve di proiettili, legname, ogni genere di rottame di ferro) e tutti i cavalli di riserva (per i cavalieri medievali e la maggior parte delle unità di cavalleria dell'età moderna erano sempre almeno in rapporto di 2 : 1) che si potevano sostenere. E se per caso, nel tardo medioevo e nell'età moderna, c'era anche dell'artiglieria al seguito, le cose erano anche peggiori.
Molto più complicato di come lo fanno apparire giochi e film e molto spesso anche i libri.
Xostantinou
00martedì 26 gennaio 2010 15:51
ovviamente...pensavo anch'io di postare gli interessantissimi articoli sulla logistica di Zotti, in un altro spiegava anche quanto fosse tutt'altro che irrilevante il discorso "in&out", ovvero le quantità e le tipologie necessarie per sostenere uomini e bestie ed anche la quantità e le problematiche di smaltimento non indifferenti inerenti alle deiezioni di entrambi...

comunque nel medioevo il ferro era meno raro che nell'età antica, non c'erano gli stessi problemi del mondo pre-classico e classico...però in ogni caso era materiale da non sprecare.
_Tiberias_
00martedì 26 gennaio 2010 15:55
Kost per caso sai dirmi se gli eserciti erano autosufficenti per quanto riguarda il ferro (se lo portavano da casa nelle giuste quantità), o lo requisivano nelle zone che attraversavano e dove mettevano il campo?

Quell'articolo sui bisognini dei cavalli lo avevo letto... Era uno spasso, a questa cosa pochi ci pensano [SM=g6794]. Mitico Zotti.
Xostantinou
00martedì 26 gennaio 2010 16:22
credo che potremmo aprire molte discussioni con gli articoli di Zotti...e secondo me potremmo proporgli ufficialmente una partnership con BTWTI...

Muovere la guerra

Guerra e sterco di cavallo

L'invenzione del cavallo
GlaucopideSophia1
00martedì 26 gennaio 2010 18:34
Pensate poi nel caso degli eserciti mongoli, mi ricordo che gli avari si portavano dietro 12 monte ogni soldato , idem facevano i mongoli, cissà il problema che veniva fuori.
Xostantinou
00martedì 26 gennaio 2010 18:37
problemi enormi...se non altro i cavalli mongoli davano meno problemi dei purosangue arabi ed europei...
Weltschmerz
00martedì 26 gennaio 2010 18:44
Se non ricordo male c'era un punto nella Storia Segreta dei Mongoli in cui si diceva che Genghis Khan aveva riso davanti alla proposta di trasformare alcuni pascoli in terreno coltivabile. Un gesto emblematico e molto pratico, considerando che i guerrieri mongoli sopravvivevano con pochissimo cibo, a differenza dei cavalli.
Xostantinou
00martedì 26 gennaio 2010 18:51
esatto, ricordi molto bene...anzi, in un'altra occasione minacciò dei suoi nemici (se non erro in vista della campagna contro Baghdad) dicendogli che avrebbe trasformato le loro sciocche terre coltivate in utili pascoli per la sua orda...
_Tiberias_
00martedì 26 gennaio 2010 19:16
I cavalli che usavano i mongoli mangiavano molto di meno di quelli usati dai cavalieri europei pesando di meno...
memphe
00mercoledì 27 gennaio 2010 09:20
A proposito di chiodi e quant'altro, sul libro Militaria che lessi tempo c'era un'interessante spiegazione dei problemi che gli eserciti avevano pure sui perni delle ruote dei carri, data la loro grande usura, nonchè tutte le parti che devono essere mobili dei carri ma nel contempo robuste e affidabili. Una cosa che non mi era mai venuta in mente prima.
A volte le piccole cose fanno veramente la differenza.

E a proposito dei cavallini mongoli, pesavano meno ed erano più piccoli dei stalloni usati dagli europei in guerra, e mentre questi ultimi richiedevano grandi quantità di foraggio e cereali per essere nutriti i cavallini mongoli si accontentavano di poco, come i loro cavalieri del resto. Un vantaggio logistico non da poco.
Xostantinou
00mercoledì 27 gennaio 2010 09:23
quasi la metà...350kg contro 600...
Weltschmerz
00mercoledì 27 gennaio 2010 13:24
I veri problemi, infatti, li ebbero quando si trovarono di fronte la cavalleria polacca e ungherese. I cavalli ungheresi erano (presumo siano ancora se non si è estinta la linea di sangue) molto simili ai cavallini mongoli, piccoli e massicci, in grado di ridurre drasticamente il vantaggio dei mongoli.
C'è anche una teoria, abbastanza sensata, per la quale sia gli ungheresi che i mongoli (i cavalli, eh) deriverebbero dallo stesso gruppo di cavalli dei nomadi delle steppe asiatiche (Hsiung-Nu, Sarmati, ecc..).
Xostantinou
00mercoledì 27 gennaio 2010 13:38
si, è vero, i cavalli degli ungheresi erano diretti discendenti di quelli dei loro progenitori ungari...che guarda caso provenivano dalla steppa, così come turchi, unni e mongoli...
...ovviamente non erano più purosangue come quelli mongoli eh, erano frutto di incroci con i cavalli europei, ma comunque avevano un grado di affinità con il cavallo mongolo molto elevato...
GlaucopideSophia1
00mercoledì 27 gennaio 2010 16:05
Considerate però che i cavalieri europei portavano con se al massimo tre cavalcature da guerra , uno o due ronzini (così venivano definiti) per i tre scudieri (uno nobile, gli altri definiti garzoni) i ronzini non mangiano di più di un cavallo mongolo, quindi complessivamente un cavaliere di buona ricchezza (alcuni cavalieri avevano anche solo un cavallo ) aveva bisogno del equivalente per sfamare 8 cavalli mongoli, mentre i mongoli portandosene appresso 12 dovevano avere maggiori difficoltà.
Xostantinou
00mercoledì 27 gennaio 2010 16:25
ma i mongoli non avevano la necessità di portarsi dietro gli arsenali dei cavalieri occidentali, tutto ciò che possedevano e di cui necessitavano poteva venire imballato e trasportato con il minimo preavviso e la massima praticità, un esercito occidentale era una macchina lenta e goffa dalle dimensioni notevoli, un'orda mongola no.
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