Attacco alla flotta di attivisti pro-Palestina

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
_Tiberias_
00lunedì 31 maggio 2010 19:19
Per capire quello che è successo questa mattina.


"La spedizione delle navi turche e degli attivisti di sinistra verso la Striscia è stato un atto di questa guerra, freddamente calcolato e organizzato in maniera militare. L'obiettivo dei "pacifisti" armati che le popolavano non era affatto assistere la popolazione: in quel caso avrebbero accettate le forme di trasporto indiretto dei materiali proposte da Israele. Quello era solo un pretesto. Il punto era "rompere il blocco", cioè aprire la strada a un futuro comodo rifornimento di armi pesanti per Hamas e alla sua possibilità di proiettarsi all'esterno; oppure obbligare Israele a intervenire, come ha fatto, danneggiando ancora la sua immagine internazionale, isolandolo, indebolendolo. Come si è espresso nei giorni scorsi un capo di Hamas, "noi abbiamo vinto comunque, o riapriamo il porto di Gaza, oppure smascheriamo Israele"."


Fonte:

www.informazionecorretta.it/main.php?mediaId=115&sez=120&...
Xostantinou
00lunedì 31 maggio 2010 19:24
La questione è delicata...da un lato uno Stato non ha alcuna legittimazione ad aprire il fuoco su di un convoglio umanitario di civili pacifici e disarmati, dall'altro se questi disarmati non sono ed aprono il fuoco contro i militari israeliani la precedente ipotesi viene a cadere e la risposta israeliana diviene pienamente legittima e regolare. Ancor più preoccupante la cosa se è davvero stata pianificata così come descritto.
Keirosophos
00lunedì 31 maggio 2010 19:34
Non vorrei che si scateni un'altro conflitto....quella zona è già abbastanza martoriata...
Crispino_91
00lunedì 31 maggio 2010 19:50
te lo dico io cosa succederà.Dopo il solito coro di proteste,tutti quanti si cagheranno addosso perché Israele è una potenza nucleare ed ha un esercito da paura.Quindi il problema verrà scordato pian pianino e si tornerà alla vita di tutti i giorni.E tutti felici e contenti,tranne i palestinesi
Xostantinou
00lunedì 31 maggio 2010 19:53
Re:
Crispino_91, 31/05/2010 19.50:

te lo dico io cosa succederà.Dopo il solito coro di proteste,tutti quanti si cagheranno addosso perché Israele è una potenza nucleare ed ha un esercito da paura.Quindi il problema verrà scordato pian pianino e si tornerà alla vita di tutti i giorni.E tutti felici e contenti,tranne i palestinesi




magari fosse così...vorrebbe dire che Hamas ha fallito.
_Tiberias_
00lunedì 31 maggio 2010 20:19
Posto anche qui l'analisi di Limes.

"L'assalto si è trasformato in un bagno di sangue (leggi diretta su rep.it). Sangue destinato a pesare non solo e non tanto sul già traballante scenario politico-diplomatico mediorientale, ma soprattutto sull'immagine, sull'idea stessa di Israele nel mondo.

Di fronte alle immagini dei commandos israeliani che aprono il fuoco sul ponte della nave della Freedom Flotilla, è impossibile, anche per il più strenuo difensore dello Stato ebraico, parlare di diritto di difesa, di pericolo immanente. Quelle navi portavano aiuti umanitari, non armi. E l'eventuale resistenza opposto dagli assaliti non può giustificare la reazione assolutamente spropositata dei soldati di Tsahal. E tutto questo in acque internazionali.

Per Israele è un'onta destinata a durare nel tempo. Per la comunità internazionale, è un banco di prova. L'ennesimo. Quelle immagini di sangue hanno già fatto il giro del mondo. In particolare del mondo arabo e musulmano. Sono destinate a infiammare gli animi, a divenire una straordinaria arma di propaganda per i gruppi della nebulosa qaedista che propugnano il Jihad globalizzato contro il “Nemico sionista” e i suoi alleati.

Una reazione inadeguata alla enormità del fatto, alimenterebbe la convinzione che nel tormentato Medio Oriente, l'Occidente, gli Usa in primis, continuino ad adottare la politica dei “due pesi, due misure”, dove la misura adottata verso Israele è quella della sostanziale impunità. Ma questa tragedia annunciata è anche un banco di prova per Israele, per la sua democrazia: giustificare l'attacco, o pensare di risolvere il tutto con parole di rincrescimento, sarebbe una ulteriore prova di arroganza. E di debolezza.

Perché aprire il fuoco su quelle navi non è un segno di forza, ma di debolezza, di vuoto politico. La psicosi dell'accerchiamento, il sentirsi perennemente in trincea, sta portando Israele ad un passo dal baratro, trasformandolo in un ghetto atomico in guerra contro tutto e tutti. Alla fine, anche contro se stesso."

Fonte:

Limes

GlaucopideSophia1
00lunedì 31 maggio 2010 21:28
Bisogna un attimo capire, trovo strano che israele abbia fatto apposta una cosa simile , è a livello d' immagine molto poco sensata , è più probabile che sia colpa di un gruppo di soldati un pò troppo paranoici , che vedendo le navi cercare di eludere il blocco abbiano subito pensato al peggio, poi bisogna capire quali armi avevano sulla nave, alcuni dicono armi bianche ed altri armi da fuoco , la situazione è un pò troppo confusa e dare adesso giudizi mi sembra prematuro.
_Tiberias_
00lunedì 31 maggio 2010 22:23
A questo indirizzo si possono visionare due video girati durante l'abbordaggio che mostrano i "pacifisti" prendere a mazzate i soldati israeliani appena quest'ultimi mettono piede sulla nave.

www.fortliberty.org/islamists-ambush-israeli-sailors.html





GlaucopideSophia1
00lunedì 31 maggio 2010 23:00
In una situazione del genere credo che sia comprensibile che i soldati israeliani siano andati nel panico ed abbiano iniziato a sparare, con questo non li giustifico , però a questo punto non si può certo accusare lo stato d' israele di premeditazione, la situazione è sfuggita di mano a causa di questi "pacifisti" e i soldati hanno reagito in modo esagerato.
Visengarda
00martedì 1 giugno 2010 11:31
Solo un piccolo appunto, molto schematico, così è anche più chiaro:
- lì c'è il blocco
- le navi pacifiste avevano tutta la piena e conscia intenzione di violarlo
- sono state accerchiate e minacciate di attacco se non si fossero fermate
- hanno proseguito e sono state attaccate
- i "pacifisti" non manifestano con spranghe di ferro in mano
- i soldati si sono difesi e la situazione è sfuggita di mano
- erano in acque internazionali....grave errore da parte di Israele


Ora, con tutto il rispetto per chi VERAMENTE ha intenzione di portare aiuti umanitari, questo non mi sembra molto il caso: qui si tentava solo ed unicamente di resisstere ad ogni costo contro un'imposizione (giusta o sbagliata che sia) emanata da uno stato. Israele ci avrebbe perso la faccia qualunque cosa avesse fatto: perché se non fosse intervenuto il blocco sarebbe stato violato=debolezza dello Stato; intervenendo subisce il biasimo di aver attaccato dei civili "pacifisti". Per me l'hanno studiata a tavolino....ed Israele è finito in trappola.

Facciamo un'altro esempio.
Se la polizia stradale fa un blocco: abbassano la paletta e ti devi fermare, se non lo fai e violi il blocco loro ti inseguono, se non ti fermi loro hanno diritto di farlo con la forza. E se anche dopo averti bucato le gomme tu scappi a piedi e non ti fermi nonostante i ripetuti "Fermo o sparo", i te sparan a dos.....ed hanno pure ragione......
Sostituite "polizia" con "Isrlaele" ed avremo una situazione paradossalmente similare (attenzione, similare NON uguale...)
_Tiberias_
00martedì 1 giugno 2010 14:03
Una delle ong che faceva parte del gruppo, il “Free Gaza Movement” si era rifiutata di accogliere la richiesta del padre di Gilad Shalit (il militare israeliano prigioniero di Hamas) che aveva chiesto a loro di premere su Hamas affinché permetesse al soldato di ricevere delle lettere dalla famiglia.

Invece l'ong turca che ha organizzato la flotta (Ihh) ha buonissimi rapporti con Hamas (la stessa Hamas che usa bambini e donne come scudi umani) e fa parte del circuito dei Fratelli Musulmani. Sullo stesso sito dell'Ihh il 23 maggio c'era questo monito rivolto ad Israele: «Gestite bene questa crisi perché se ci fermerete rimarrete isolati e vi farete del male da soli».


Che dire, proprio dei pacifisti, loro avevano auspicato lo scontro di ieri.
Xostantinou
00martedì 1 giugno 2010 14:08
Infatti anche ai telegiornali si sta smorzando i toni, visto che ormai è alquanto evidente che affianco a pacifisti ed organizzazioni umanitarie "vere" c'erano mischiati anche trafficanti di armi e sostenitori di Hamas...
_Tiberias_
00martedì 1 giugno 2010 14:23
Il problema è che oggi le guerre non si vincono sul campo, ma con i mezzi di comunicazione. Quella di ieri è stata una dura sconfitta per Gerusalemme, conferma di questo è stata la decisione di oggi del presidente Mubarak di riaprire il valico di Rafah (unico punto di accesso a Gaza non sotto il controllo israeliano).
_Tiberias_
00venerdì 4 giugno 2010 16:34
"Hamas non e' un gruppo terroristico": lo ha detto il premier turco Erdogan parlando dell'assalto israeliano alle navi della flottiglia umanitaria diretta a Gaza.

Meno male che la Turchia doveva entrare nella UE. [SM=g8171]

Fonte:

www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Esteri/Assalto-Flottiglia-Erdogan-Hamas-non-gruppo-terroristico/04-06-2010/1-A_0001094...
Xostantinou
00venerdì 4 giugno 2010 17:03
No, infatti, secondo Ahmadinejad nemmeno Al-Qaeda lo è...
_Tiberias_
00martedì 8 giugno 2010 00:19
Iraq: bombardamenti turchi sui curdi

www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2010/06/07/visualizza_new.html_1819922...

No, non può essere, Erdogan non era il nuovo paladino dei popoli oppressi in medioriente?.


Ah, tra i paesi che hanno chiesto una commissione d'inchiesta sull'assalto c'è pure il Sudan, eppure in casa loro hanno il Darfur, e sopra la testa del presidente sudanese spicca un mandato di cattura della corte internazionale dell'Aja per crimini contro l'umanità.

Boh...
Xostantinou
00martedì 8 giugno 2010 09:07
Ahmadinejad ha annunciato che invierà due navi scortate dai pāsdāran...se questo non è voler provocare una guerra...
GlaucopideSophia1
00martedì 8 giugno 2010 13:06
stanno cercando di provocare una guerra costringendo l' occidente a non intervenire, sarebbe un grave errore se ue e usa non intervenissero in una possibile guerra al fianco di isreale (considerando che turchia, iran e in parte la siria sono paesi integralisti e guerrafondai).
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 12:49.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com