Il film si incentra sulla vita di Ipazia, filosofa, si suppone di indirizzo neoplatonico, vera star dell'Alessandria di IV - V sec. Da quanto ne so il film parte dalla distruzione del Serapeo di Alessandria da parte di fanatici cristiani, nella devastazione va distrutta anche la biblioteca che era alloggiata sotto i portici del santuario, e poi prosegue seguendo la vita della studiosa, di fede pagana, fino alla sua morte avvenuta nel 415 d.C. In quell'anno i soliti tafferugli che turbavano, fin dalla sua fondazione, la vita di Alessandria, giungono a livelli estremi, i cristiani uccidono gli ebrei, i pagani uccidono i cristiani. L'odio di monaci fanatici si indirizza contro Ipazia, rea di essere donna, pagana, studiosa ed in ottimi rapporti con il prefetto cittadino che cerca di placare la situazione a discapito dei cristiani stessi. Aizzati dalle infuocate omelie del patriarca alcuni monaci si scagliano contro la donna, la gettano giù dal suo carro, la trascinano nella chiesa eratta sul vecchio tempio dedicato da Cleopatra a Cesare, e la fanno, letteralmente, a pezzi disperdendone poi i resti. Questo dice la storia e cerca di ricreare questo film spagnolo, in uscita il 30 Aprile.
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"Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)
"Ingiuriare i mascalzoni con la satira è cosa nobile, a ben vedere significa onorare gli onesti" (Aristofane)