00 10/08/2011 10:02
Re:
GlaucopideSophia1, 10/08/2011 09.44:


Sul giappone , è un paese completamente sismico , ma ciò non vuol dire , con le giuste misure le centrali diventano sicurissime anche li , il caso giapponese è stata un eccezione straordinaria , non si era mai verificato un terremoto del genere e forse ci vorranno altri secoli se non millenni prima che si verifichi nuovamente una cosa del genere ammesso che si riverifichi.




restando in topic, e quindi in tema sismico e ferroviario, vorrei far notare come la rete ad alta velocità nipponica Shinkansen abbia, in 37 anni di attività, avuto un solo incidente, quando, il 23 ottobre 2004, durante il Terremoto di Chuetsu (6.8 Richter) otto carrozze su dieci dello Shinkansen Serie 200 Toki n.325 sono deragliate vicino alla stazione di Nagaoka, a Nagaoka, Niigata, sulla linea del Joetsu Shinkansen (Omiya-Niigata)....la cosa impressionante è che non vi sono stati né morti né feriti tra i 154 passeggeri a bordo.



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Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων.





"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

"La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
Per spalancare la murata porta d'Oro;
E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
Cercherò riposo sui miei antichi confini."

"Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”