00 31/08/2012 12:28
Parlando di numeri, una legione post-augustea contava 5120 legionari più 120 cavalieri. Gli Auxilia contavano 480 fanti della cohors peditata e 512 cavalieri delle Alae.
In totale, una singola legione romana, completa ed in assetto da combattimento, si attestava sui 6200-6300 effettivi.

Le truppe di un singolo Thema potevano variare molto a seconda delle disponibilità umane e dell'importanza strategica del Thema stesso.
L'unità da combattimento del Thema era la Tourma, ed ogni Thema poteva avere da 2 a 4 Tourmai. Le dimensioni di una Tourma vanno da 2000 a 6000 uomini, nel periodo aureo pare si riuscisse a standardizzare il grosso dell'esercito sulla cifra di 5000 uomini a Tourma, per le Tourmai principali.
Le forze dei Tagmata sono stimate sulla cifra di circa 1500-4000 uomini a Tagma, per un totale, nel periodo più florido (X sec.) di 30-40.000 uomini.
In totale, un esercito bizantino "ideale" del X secolo (niceforiano), composto dalle forze di un singolo Thema (3 Tourmai) e dall'intera forza di cavalleria dei Tagmata, possiamo stimarlo sui 45.000-50.000 uomini.

Inutile dire che in questa condizione il confronto non si pone neppure, l'esercito bizantino ha una superiorità numerica di 10-1, e non serve nemmeno fare confronti tecnici su armi ed armature, né sulle tattiche.
Per un confronto più alla pari dovremmo prendere una sola Tourma senza alcun ausilio dei Tagmata.
[Modificato da Xostantinou 31/08/2012 12:29]



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Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων.





"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

"La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
Per spalancare la murata porta d'Oro;
E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
Cercherò riposo sui miei antichi confini."

"Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”