00 30/08/2012 21:19
ESERCITO BIZANTINO (riforma niceforiana)

ESERCITO THEMATICO
-SKOUTATOS: fanteria pesante, indossa una cotta di maglia o a squame, senza maniche e lungo fino al ginocchio; al di sopra porta un corsaletto imbottito rinforzato da una fascia pettorale in cuoio, schinieri e protezioni per le braccia in metallo, ed un cappuccio di maglia sotto l'elmo. Come armi usa una lunga lancia, una spada ed un'ascia corta, ed un grande scudo ovale.

-MENAULATOS: fanteria pesante, indossa una corazza leggera imbottita lunga fino al ginocchio, un elmo, ed un piccolo scudo tondo da legare al braccio per non intralciare l'uso della lancia, corta e massiccia, brandita con due mani.

-PSILOS: arciere, indossa un corsaletto maglia o lamelle ed uno scudo tondo. E' armato di arco (o in alternativa balestra), ascia o sciabola. Tutti gli archi usati dai bizantini sono compositi del tipo turco-mongolo.

-AKONTISTAS: fanteria leggera, indossa una corazza imbottita, un elmo ed uno scudo tondo leggero. E' armato di lancia leggera o giavellotto, in alternativa marzobarbulon, ed una sciabola.

-SPHENDONITES: fromboliere, indossa una corazza imbottita ed uno scudo tondo leggero. E' armato di ascia o sciabola.

-KABALARIOS: cavalleria pesante, indossa un corsetto di maglia al ginocchio, sopra il quale portano un corsaletto lamellare o a scaglie senza maniche, protezioni metalliche per le braccia, un elmo con cappuccio di maglia ed uno scudo a goccia. E' armato di lancia, arco, giavellotti, mazza e spada.


AUSILIARI
-PROKOURSATORES: arciere a cavallo, indossa una lunga corazza imbottita, sopra il quale un corpetto leggero in scaglie o lamelle ed un elmo. E' armato di arco e sciabola.

-AKRITAS: cavalleria leggera anatolica, porta una corazza leggera di cuoio ed un elmo, ed è armato di lancia, spada, arco o giavellotto.


ESERCITO TAGMATICO
-KATAPHRAKTOI: cavalleria corazzata, indossa una cotta lamellare o a scaglie lunga fino al ginocchio e sopra una corazza imbottita, un elmo con cappuccio completo di maglia, protezioni in metallo per braccia e gambe, guanti e calzari di maglia.
E' armato di marzobarbulon, mazza, spada e lancia.
Anche il cavallo è completamente bardato, con gualdrappe in feltro coperte da maglia o lamelle di metallo.

-GUARDIA VARIAGA: cavalleria pesante smontata, indossa una cotta di maglia lunga al ginocchio, protezioni in metallo per gambe e braccia, un elmo con cappuccio di maglia ed un grande scudo ovale.
E' armato con una grande spada falcata, un'ascia a due mani, lancia e spada.


ARTIGLIERIA
-CHEIROTOXOBOLISTRAI: versione evoluta della cheiroballistra romana, ballista con meccanismi e bracci in metallo in grado di scagliare dardi d'acciaio.
Era sufficientemente piccola e leggera da essere usata come artiglieria mobile montata su un carro.

-TOXOBOLISTRAI: simile alla balista romana, era la versione grossa della cheirotoxobolistra, era in grado di scagliare sia grossi dardi d'acciaio che pietre o recipienti di fuoco greco.

-MAGGANIKA ALAKATIA: macchina a torsione simile ad una catapulta, poteva lanciare pietre sferiche del peso di oltre 50 kg anche a 600 metri.
[Modificato da Xostantinou 30/08/2012 21:39]



------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων.





"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

"La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
Per spalancare la murata porta d'Oro;
E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
Cercherò riposo sui miei antichi confini."

"Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”