00 05/04/2011 20:10
Uhm...odio questa parte, ma, purtroppo, penso che a nessuno più di me spetti...critiche da bizantinista:

-molto interessante il discorso, poi andato a morire anche in questa TL, della crociata dello Stupor Mundi...Federico II, storicamente, aveva, come il padre ed il ben più celebre nonno, delle fortissime ambizioni universalistiche, già il padre, Enrico VI, aveva chiesto invano al Papa di veder riconosciuta ufficialmente la sua ambizione, grazie alle nozze tra suo fratello Filippo di Svevia ed Irene, figlia di Isacco II Angelo, al trono di Costantinopoli, e quindi alla unificazione dei due imperi "romani" sotto lo scettro degli Staufen...sarebbe stato uno spunto interessante l'idea della "crociata deviata" però da Federico II.

-nessun bizantino, né laico né ecclesiastico, né plebeo né Basileus, avrebbe MAI acconsentito, per alcuna ragione, di accettare la sottomissione della Basileia ad un sovrano straniero.
Alessio avrebbe potuto fare quindi due scelte: o trattare con Kalojan alle stesse condizioni con le quali trattò con i crociati, oppure rispolverare un vecchio pallino degli Zar bulgari, ovvero l'indipendenza della propria chiesa nazionale dal Patriarca di Costantinopoli, quindi istituendo un proprio patriarcato, e l'incoronazione ufficiale dello Zar come Basileus, cosa che, per i bizantini che ritengono giuridicamente plausibile un solo sovrano al mondo con il titolo di Basileus, ovvero il Basileus dei Romani, l'Imperatore di Costantinopoli, legittimerebbe implicitamente le pretese bulgare a diventare Basileus dei Bulgari e dei Romani (tutto ciò lo conseguì nella storia bulgara solamente lo zar Simeone nel 925).
Tutto questo discorso è ancor più delicato in un'epoca come questa, visto che la dinastia Comnena aveva puntato tantissimo sui principi di superiorità del Basileus sugli altri sovrani e della Chiesa Ortodossa sulle altre, accantonarle così semplicemente con un accordo sarebbe stato inconcepibile.

-nemmeno la grande armata crociata del 1204 aveva i mezzi e sufficienti uomini per attaccare ed aprire brecce nelle mura teodosiane, per questo mentre il grosso dell'armata era accampata davanti ad esse per tenere distratto il grosso della guarnigione (più scarsa di un tempo ma sufficientemente robusta) un contingente minore attaccò le mura marittime, di minor impegno ossidionale e meno difese.
Quindi l'idea che i bulgari con il solo fronte terrestre fossero riusciti a fare ciò che solo gli Ottomani riusciranno, ma con un numero immenso di uomini e l'uso di cannoni, è da scartare in blocco.

-Venezia avrebbe probabilmente ricattato da subito l'Impero col solito contratto: flotta in cambio di immensi privilegi commerciali.

Personalmente credo che abbozzerò invece una ucronia bizantina partendo dal vero punto di svolta della sua storia...Basilio II il Bulgaroctono e la sua politica.
[Modificato da Xostantinou 05/04/2011 20:16]



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Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων.





"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

"La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
Per spalancare la murata porta d'Oro;
E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
Cercherò riposo sui miei antichi confini."

"Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”