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Continuano le vicende del regno vandalico...
554: alla morte di Agila, sul trono dei Visigoti d'Africa gli succede Atanagildo, che ha sposato Gosvinda, figlia dell'ultimo re della dinastia dei Balti, Amalarico. Atanagildo deve però a sua volta contrastare la ribellione dei Mauri, iniziata con Trasamondo, che ormai controllano la Mauritania Tingitana, la Mauritania Sitifense e la Numidia meridionale.
558: morte del re dei Vandali Godigiselo II, siccome non ha figli maschi gli succede il genero Elmichi. Questi deve subito difendersi dagli attacchi dei re franchi Clotario I e Childeberto I, che arrivano ad assediare Saragozza prima di essere respinti.
560: due monaci bizantini che hanno percorso la Via della Seta, ora egemonizzata da Costantinopoli, scoprono il segreto dell'allevamento dei bachi da seta (fin qui la seta era creduta di natura vegetale) e riescono ad importarne segretamente delle uova in Occidente. Ha inizio così la sericoltura in Europa.
561: il re degli Suebi Teodemaro è convertito al cattolicesimo da San Martino, vescovo di Braga. Ormai il regno fa sempre più fatica a reggere gli attacchi da parte dei Vandali.
563: morte del re vandalo Godigiselo II, gli succede il terzogenito Leodegildo, che ha sposato la principessa franca Ingunda, figlia di re Sigeberto I, sovrano d'Austrasia, e fervente cattolica. Leodegildo decide di importare nel suo regno il metodo di amministrazione del territorio e il sistema di conio in uso presso i bizantini, dei quali giunge ad imitare persino il cerimoniale di corte.
565: i Longobardi guidati dal re Alboino, che in precedenza avevano occupato la Pannonia, tentano l'invasione dell'Italia. Teodemiro, figlio primogenito del re Atalarico, li affronta in battaglia presso Aquilea e li sbaraglia. Alboino cade in combattimento ed il popolo longobardo, piombato nel caos, si ritira verso la pianura del Tibisco. Una parte di esso però si stanzia nel territorio di quella che noi chiamiamo Bosnia, e che infatti ancor oggi, quando la regione è abitata per lo più da Slavi, è conosciuta come Lombardija.
566: morte dell'imperatore Belisario il Grande. Gli succede il maestro di palazzo Giustino II, nipote di Giustiniano che si era schierato con lui al momento della Rivolta di Nika.
568: alla morte di Atanagildo sul trono di Cartagine gli succede il fratello Liuva I. Questi deve incassare numerose sconfitte da parte dei Berberi che gli strappano la Tripolitania.
573: Liuva I è deposto dai nobili visigoti, che al suo posto eleggono il fratello Leovigildo. Questi dà inizio a una serie di fulminee campagne militari e riprende Tripoli e la Numidia.
574: l'imperatore bizantino Giustino II cade preda della follia dopo che il suo esercito ha subito un duro scacco sul Danubio da parte degli Avari; l'esercito allora lo depone e lo sostituisce con il generale Tiberio II, già uomo di fiducia di Belisario.
580: Leodegildo trasferisce la capitale a Toledo, pubblica il primo codice di leggi scritte dei Vandali e si associa al trono i figli Ermenegildo e Unerico II.
582: il vandalo Ermenegildo, influenzato dalla madre, si converte al cattolicesimo ed è proclamato re dai romani di Spagna. Il padre lo affronta in battaglia a Cordova e lo sconfigge; Ermenegildo è incarcerato a Tarragona e poco dopo assassinato, si dice per ordine di suo padre. In risposta Leodegildo convoca un sinodo di vescovi ariani a Toledo ed impone a tutti i cattolici del suo regno di abiurare e di abbracciare l'arianesimo. Solo una piccola parte accetta; contro gli altri Leodegildo scatena una persecuzione. Il giovane Isidoro di Siviglia decide di farsi monaco cattolico proprio come reazione a questa persecuzione.
583: alla morte di Tiberio II sul trono bizantino gli succede il genero Maurizio. Questi, valente generale, deve affrontare le continue razzie da parte degli Avari e le violente sollevazioni dei Persiani, i quali non tollerano la dominazione bizantina. A tutto ciò si aggiunge l'invasione da parte dei Göktürk, fondatori della prima entità statale turca, il cui sovrano Bumin Khan ha distrutto l'ìmpero degli Unni Efatliti ed ora sgomita per allargare il suo regno ai danni di Persiani e Bizantini.
584: Ardeca, ultimo re degli Suebi, è definitivamente sconfitto e il suo regno è incorporato in quello dei Vandali. Questi ultimi non riescono però ad aver ragione dei Baschi e degli Asturiani, che restano indipendenti.
585: muore il re ostrogoto Atalarico, gli succede il figlio Teodemiro.
586: alla morte di Leovigildo è eletto re dei Visigoti suo figlio Recaredo I, che porta a termine la riconquista della Numidia.
590: muore Leodegildo, sul trono dei vandali gli succede il figlio Unerico II che persiste nella persecuzione contro i cattolici.
596: alla morte senza figli maschi del re ostrogoto Teodemiro, i duchi si rifiutano di eleggere un successore e lasciano il trono vacante per poter governare più liberamente i propri ducati. In questo periodo di anarchia ("Periodo dei Duchi") il regno si indebolisce e la Pannonia e il Norico vanno perdute, invase dagli Slavi.
599: morte prematura di Unerico II, dai cattolici attribuita ai suoi peccati: come il primo Unerico, anch'egli ha perseguitato i cattolici ed ha governato solo per breve tempo. Gli succede il cugino Roderico, il quale pone immediatamente fine alle persecuzioni e richiama in patria il vescovo cattolico Leandro, esiliato in Mauretania da Leodegildo.
601: il re dei Visigoti d'Africa Recaredo I muore nel suo letto, gli succede il figlio Liuva II.
602: il centurione Foca guida la rivolta dell'esercito bizantino contro Maurizio, che è assassinato insieme a tutti i suoi figli. Foca ne usurpa il trono.
604: con una mossa a sorpresa, il re vandalo Roderico decide di convertirsi al cattolicesimo, grazie all'opera del vescovo Isidoro di Siviglia e di Papa Gregorio Magno. Gran parte del suo popolo segue il suo esempio convertendosi al nuovo credo, ma alcune regioni periferiche dek regno si ribellano alla conversione: la Settimania, la provincia vandala più settentrionale, si solleva sotto la guida del vescovo ariano Ataloco e dei conti Granista e Vildigerno. Essi chiedono aiuto al re franco Gontrano, che invia il suo generale Desiderio in appoggio ai rivoltosi, sperando di annettere la Settimania. Tuttavia Roderico sconfigge i ribelli ed i loro alleati a Narbona, battaglia in cui cade lo stesso Desiderio. Una seconda rivolta anti-cattolica scoppia in Lusitania, capeggiata da Sunna, vescovo ariano di Merida, e dal conte Segga. Claudio, conte di Lusitania, seda la rivolta costringendo gli ariani a rifugiarsi in Mauritania.
606: il re franco Teodorico II di Borgogna conquista la Provenza togliendola agli Ostrogoti. I Duchi si rendono conto della necessità di eleggere un nuovo sovrano, e la scelta cade su Gunterico, figlio di Ansberga, a sua volta figlia di Atalarico. Fine del Periodo dei Duchi. Il nuovo sovrano sposa la principessa bavarese Teodolinda, fervente cattolica, e riconquista tutta la Dalmazia, togliendola agli Slavi.
609: il re vandalo Roderico e il vescovo cattolico Leandro convocano il III Concilio di Toledo, nel quale si stabiliscono i principi del nuovo credo religioso del regno vandalo e del suo sovrano. Per l'occasione Leandro tiene un'omelia dal titolo "Homilia de triumpho ecclesiae ob conversionem Vanalorum", che è pervenuta ai giorni nostri. Siccome Roderico è particolarmente devoto di San Michele Arcangelo, egli eleva il santuario di San Miguel de Compostella a santuario nazionale del popolo dei Vandali. Per tutto il Medioevo tale santuario sarà uno dei più visitati del mondo cristiano, tanto che verrà tracciato "El Camino de San Miguel" percorso a piedi da pellegrini di ogni tempo, fino al secolo presente. « Ultreya! Suseya! » sarà il grido di incoraggiamento del pellegrino compostellano, e la conchiglia di San Michele il suo simbolo.
610: il governatore di Ctesifonte Eraclio rovescia l'usurpatore Foca, lo decapita di sua mano e viene incoronato nuovo imperatore bizantino, ma è costretto a combattere praticamente su ogni fronte: la maggior parte delle province è in rivolta a causa dell'eccessivo fiscalismo e della politica religiosa di Bisanzio, i Persiani in Mesopotamia, Atropatene, Media ed Elimaide si ribellano al dominio romano, gli Unni Eftaliti premono alle frontiere orientali, i Bulgari e gli Avari su quella del Danubio. Questa situazione di crisi favorirà l'ascesa dell'Islam.
611: Liuva II è assassinato, sul trono dei Visigoti gli succede il duca di Ippona Gundemaro. Dopo due soli anni questi muore di morte naturale e gli succede Sisebuto.
615: conversione degli Ostrogoti al cattolicesimo ad opera di Teodolinda.
620: morte naturale di Sisebuto, sul trono visigotico gli succede il figlio Recaredo II, ancora bambino, che è levato di mezzo dopo poche settimane dall'usurpatore Suintila; questi diventa nuovo re d'Africa con l'appoggio bizantino.
621: morte del re ostrogoto Gunterico, gli succede il figlio Teodorico II. Questi sposta la capitale da Verona a Pavia, ritenendola meglio difendibile. Sospettando che la moglie Gunteberga trami contro di lui per favorire il ritorno all'arianesimo, la fa rinchiudere nel castello di Domofole in Valtellina.
622: Egira di Maometto, ha inizio l'Era Islamica.
623: il mercante franco Samo fonda nell'attuale Slovacchia il primo Regno Slavo nel senso moderno della parola, comprendente anche le nostre Austria e Slovenia.
631: Suintila è a sua volta rovesciato dall'usurpatore Sisenando. Tra congiure e intrighi di palazzo, il regno visigotico si avvia al suo tramonto.
632: il Primo Califfo Abu Bakr Abdallah ibn Abi Quhafa al-Siddiq, successore di Maometto, unifica l'intera penisola arabica.
634: approfittando della profonda crisi in cui versa l'Impero Bizantino, gli Arabi guidati dal generale Khalid ibn al-Walīd penetrano in Palestina e la conquistano senza colpo ferire: il governatore della Palestina cade in battaglia e Teodoro, fratello di Eraclio, si salva solo grazie alla fuga. Poco dopo anche Damasco apre le porte a Khalid. I bizantini sono costretti a sgomberare Palestina e Siria, dopo aver portato in salvo la reliquia della Vera Croce.
636: il 4 aprile muore Sant'Isidoro di Siviglia, consigliere personale di re Roderico ed una delle figure più rappresentative della cultura medioevale: ci ha lasciato innumerevoli opere, tra cui le "Etymologiae" in venti libri, vera enciclopedia di tutto lo scibile del suo tempo.
637: dopo la Battaglia di al-Qadisiyya anche Ctesifonte e tutta la Mesopotamia cadono in mano al Califfo Omar ibn al-Khattab. In breve tempo tutta la Persia è occupata dai musulmani. Una delle cause di questa rapidissima espansione va ricercata nel sovrappopolamento della Penisola arabica.

[continua]
[Modificato da (William Riker) 28/02/2011 21:33]