00 15/12/2010 18:24
Sicuramente Fini si è bruciato un'occasione d'oro per presentarsi come futuro leader indiscusso del centrodestra e politicamente parlando ha messo in atto delle mosse a dir poco suicide, anche se ad essere onesto capisco sul lato umano l'esasperazione che può averlo spinto a volerla farla finita una volta per tutte con questa esperienza a dir poco "feudale" del PDL.

Questa "nuova stagione" che si apre m'inquieta non poco, visto che stando così le cose gli equilibri di potere si sono molto ridimensionati, il PDL ha di nuovo un margine molto ridotto sul PD, e l'alleanza con la Lega a mio avviso non è qualcosa su cui fare affidamento, visto che in queste settimane è stato alquanto evidente che il partito di Bossi era disposto a sfasciare il Governo e tornare alle urne fino a quando il Governo non mise mano concretamente alle riforme federali che stavano a cuore alla Lega, e da quel preciso istante le loro affermazioni sono mutate radicalmente, diventando paladini della maggioranza e contrari alle elezioni. E su di un partito simile personalmente non farei affidamento in momenti di crisi. E' da vedere invece se la Lega continuerà ad essere il primo partito del nord con il tasso di crescita dimostrato fin ora, perché se continua così può diventare anche il principale partito del paese a scapito del PDL.
Che Casini diventi il prossimo PdC ho fortissimi dubbi, a meno che non venga scelto da una vastissima coalizione (indifferente se di centro-destra o di centro-sinistra) con i principali esponenti attuali (Berlusconi, Fini, Tremonti, Bersani, Franceschini, Di Pietro, Veltroni, D'Alema...) fuori definitivamente dai giochi, perché l'UDC non ha voti per governare da solo né nell'attuale coalizione con FLI, ed anche se fosse compreso in una vasta coalizione di governo dovrebbe prima di tutto inventarsi un qualche modo assurdo per ottenere la poltrona più prestigiosa, e sappiamo bene che allo stato attuale delle cose i capi, gli ex capi ed i maggiori esponenti dei principali partiti aspirano tutti alla poltrona di PdC, e nessuno di loro com'è ovvio sarà disposto a rinunciare a cuor leggero a quella carica per regalarla ad un alleato di minor peso politico.
[Modificato da Xostantinou 15/12/2010 18:26]



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Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων.





"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

"La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
Per spalancare la murata porta d'Oro;
E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
Cercherò riposo sui miei antichi confini."

"Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”