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L'ufficio della castellania

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    ironman1989.
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    Ligius
    Phylax
    00 05/07/2010 16:08
    Sto leggendo un libro del mio prof di storia medievale e traducendo un documento della real biblioteca d'aragona mi sono imbattuto in un passo che mi ha incuriosito. Alfonso il Magnanimo nomina castellano di castell'Ursino (a Catania) un cavaliere dell'ordine di Santiago, un certo Garcia di cui non ricordo il cognome. Era possibile per un cavaliere appartenente a un ordine cavalleresco poter ricoprire una carica "politica"? O è un'evoluzione quattrocentesca?


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    Robert Bruce
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    Patrikios
    Kονόσταυλος τοῦ Λατινικον
    00 06/07/2010 01:32
    dipenda in che periodo è? L'Ordine di Santiago diventa dinastico, cioè sotto il controllo dei re di Spagna, nel 1482. Da quel momento i gran maestri sono nominati dal re, quindi tutto l'Ordine è controllato dalla corona, poi in seguito unificato con gli altri Ordini di Calatrava e Alcantara nel 1523 da Carlo V. Gli Ordini militari spagnoli sono sempre stati molto legati alle rispettive corone, e sono rimasti circoscritti alla sola spagna, quindi, al contrario di altri, hanno sempre avuto un carattere nazionale.

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    ironman1989.
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    Ligius
    Phylax
    00 06/07/2010 08:59
    No è prima: siamo nel 1434, durante il regno di Re Alfonso il Magnanimo, re di sicilia. Quindi è un fenomeno che avveniva solo per gli ordini spagnoli legati strettamente alla monarchia no?
    Quello che mi sono chiesto è: i voti che un cavaliere prendeva gli consentivano di assumere un tale ruolo?


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    Robert Bruce
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    Patrikios
    Kονόσταυλος τοῦ Λατινικον
    00 06/07/2010 10:37
    i cavalieri dell'Ordine di Santiago pronunciavano solo i voti di obbedienza e povertà. In ogni caso essendo legati alla monarchia molto strettamente anche prima della data in cui l'Ordine viene posto sotto tutela monarchica diretta, è possibile che il re chiedesse al gran maestro la disponibilità di alcuni cavalieri, e ovviamente il gran maestro non si rifiutava mai. essendo ordini che rimangono circoscritti alla Spagna, il loro rapporto con la monarchie è molto più stretto degli altri ordini tradizionali.


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    ironman1989.
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    Ligius
    Phylax
    00 06/07/2010 12:33
    Ma è mai successo che un re chiedesse a un templare o un ospedaliere (o comunque a un cavaliere appartenente a un ordine non ispanico) di ricoprire il ruolo di castellano? O piuttosto questo è un fatto eccezionale?
    [Modificato da ironman1989. 06/07/2010 12:39]


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    Robert Bruce
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    Patrikios
    Kονόσταυλος τοῦ Λατινικον
    00 06/07/2010 13:56
    no mai, ai templari o Ospitalieri al massimo venivano ceduti interi castelli o fortezze, perchè erano fra i pochi che avevano le risorse per mantenerli. Non potevano assumere incarichi secolari al servizio di un sovrano, a meno di una deroga dal maestro generale, ma non mi risulta che sia mai avvenuto, anche perchè non dipendevano dal sovrano, ma direttamente dal Pontefice. erano monaci, prima di essere cavalieri.

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    ironman1989.
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    Ligius
    Phylax
    00 06/07/2010 15:28
    Grazie per le delucidazioni Robert!


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    Robert Bruce
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    Patrikios
    Kονόσταυλος τοῦ Λατινικον
    00 06/07/2010 19:38
    anche perchè questo significava che avrebbe dovuto difendere il castello da eventuali nemici, e se non era in terra Santa, erano nemici ma crictiani, e i membri degli Ordini non potevano combattere contro altri cristiani. Mi risulta solo un caso della partecipazione di un templare a una battaglia contro altri cristiani, anche se a titolo personale, era una violazione della regola. il Demurger cita il caso del maestro dell'Inghilterra che partecipò alla battaglia di Falkirk contro gli scozzesi, e comandava gli arcieri di Edoardo I, ma sembra che non abbia partecipato direttamente agli scontri.


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    ironman1989.
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    Ligius
    Phylax
    00 06/07/2010 20:58
    Quindi i cavalieri monaci non potevano essere usati come "forze speciali", giusto?


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    Robert Bruce
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    Patrikios
    Kονόσταυλος τοῦ Λατινικον
    00 06/07/2010 22:03
    no assolutamente....solo contro gli infedeli potevano combattere. alcuni sovrani hanno provato a coinvolgerli nelle loro guerre intestine, ma hanno sempre avuto un netto rifiuto. I due grandi ordini sovranazionali dei Templari e Ospitalieri sono sempre rimasti estranei alle lotte intestine in europa, mentre i Teutonici, molto più legati all'Imperatore tedesco, sono stati più coinvolti nel baltico, prima contro i pagani, poi anche contro cristiani come i polacchi e novgorod, oltre che i lituani dopo la conversione al crisitanesimo.


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    ironman1989.
    Post: 142
    Ligius
    Phylax
    00 06/07/2010 22:32
    Invece in Spagna poteva accadere che, non so, i cavalieri di santiago si trovassero coinvolti nelle lotte dei vari sovrani visto che erano molto più legati a questi sovrani?


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    Robert Bruce
    Post: 550
    Patrikios
    Kονόσταυλος τοῦ Λατινικον
    00 06/07/2010 22:42
    inizialmente no perchè anche loro erano autonomi, ma col passare del tempo diventarono sempre più dipendenti dalle varie corone, e quindi più coinvolti nelle eventuali lotte intestine, anche se fino al XIV secolo i loro sforzi erano concentrati nella lotta ai mori, ma una volta che il pericolo dei saraceni diminuiva sempre più, si trovarono coinvolti nelle lotte interne, tanto da indurre i re cattolici a chiedere al Papa di mettreli sotto il loro controllo diretto.


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    ironman1989.
    Post: 142
    Ligius
    Phylax
    00 06/07/2010 23:05
    E così nel !434 un cavaliere di Santiago diventò Castellano del re di Sicilia Alfonso il Magnanimo...grazie mille Robert per la pazienza e l'esaustività...


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    Xostantinou
    Post: 5.967
    Patrikios
    Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων
    Βασιλεύς Πορφυρογέννητος Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
    00 15/01/2011 19:01
    se lo dice Robert puoi fidarti ciecamente, è un autentica biblioteca vivente sugli ordini militari :)



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    Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
    Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
    Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων.





    "Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
    So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
    Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

    "Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
    Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

    "La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

    "Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
    E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
    Per spalancare la murata porta d'Oro;
    E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
    Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
    Cercherò riposo sui miei antichi confini."

    "Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”