00 08/07/2010 17:24
Febbraio

L'esercito ANZAC ha avuto facilmente ragione delle Molucche e di Timor Est, la presenza giapponese a Sulawesi è ridotta ormai all'assedio della capitale Makassar; le armate ANZAC si preparano allo sbarco sulle isole di Sumatra e Borneo, dove gli Inglesi stanno incontrando una durissima opposizione a causa delle piccole ma coriacee fortezze giapponesi nascoste nella jungla.
Estremamente difficoltosa è l'avanzata anglofrancese in indocina, dove le numerose forze giapponesi, supportate dalla popolazione locale memore del passato colonialismo europeo, stanno opponendo una efficace resistenza alla loro avanzata.
Ulteriore complicazione per l'Inghilterra è anche l'estrema insicurezza delle proprie retrovie, in quanto l'India è sempre più insofferente al dominio britannico.
Gli americani hanno difficoltosamente avuto ragione di Taiwan, ma il loro piano di avanzata verso il Giappone è bloccato dalle pressioni anglofrancesi, che richiedono aiuto in indocina.

Contatti diplomatici tra alleati e Russia Sovietica continuano a produrre nulla di fatto, in quanto la Russia pretende la legittimazione delle sue rivendicazioni in Bielorussia, Ucraina e Turkestan.

Mohandas Gandhi, detto "il Mahatma", sospettato dalle autorità inglesi di essere uno dei principali agitatori nella colonia indiana, si rifugia in Sudafrica presso l'amico Johannes van Rensburg, conosciuto durante la sua permanenza a Pretoria come avvocato ai primi del secolo, ora nuovo viceré degli Stati Uniti d'Africa, dopo la morte in tarda età di de Wet e Botha, il quale lo introduce anche presso il Governatore Militare von Lettow-Vorbeck, veterano eroe della guerra agli inglesi nel conflitto mondiale, amato ed osannato tanto dagli africani quanto dai boeri per la sua ferma politica di uguaglianza giuridica e sociale tra africani e bianchi.
[Modificato da Xostantinou 30/07/2010 12:53]



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Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων.





"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

"La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
Per spalancare la murata porta d'Oro;
E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
Cercherò riposo sui miei antichi confini."

"Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”