00 11/06/2010 15:10
sinceramente vedo molte cose che non mi quadrano...un grande impero greco in oriente durato (ricordiamo che in asia i Parti ed i Battriani inflissero durissimi colpi ad un precario impero seleucide) fino al I° secolo a.C. sarebbe molto più potente e coeso, terre come la giudea ed il ponto difficilmente si sarebbero ribellate in quanto sarebbero state assorbite ed amalgamate nel grande calderone seleucide (essendo molto sincretico e tollerante in termini religiosi avrebbero dato meno pretesti agli ebrei rispetto ai romani per ribellarsi), quindi Roma si sarebbe trovata di fronte ad un colosso come l'impero di Alessandro Magno e con molte meno speranze di vittoria, anzi, probabilmente sarebbero stati i seleucidi ad iniziare lo scontro per annettere la Magna Grecia al loro impero, con ampia partecipazione della popolazione greca autoctona. In questo scontro l'ago della bilancia sarebbe stata Cartagine.
In uno scenario in cui la Res Publica Romana non si estendesse oltre alla Pannonia ed all'alta valle del Danubio (l'impero seleucide si sarebbe fermato all'altezza dell'Epiro e della Macedonia) anche le eventuali migrazioni germaniche sarebbero state gestite diversamente, con un esercito concentrato su di un fronte più piccolo. Ma Roma avrebbe anche il problema dei rifornimenti, senza il grano dell'oriente avrebbe dovuto sfruttare altre aree in occidente, ma forse un dominio così ridotto territorialmente avrebbe comportato un numero minore di abitanti e la politica repubblicana avrebbe favorito una maggior distribuzione della popolazione su tutto il territorio della Re Pubblica invece dell'accentramento nella capitale.
Il Cristianesimo come predetto si sarebbe diffuso quasi esclusivamente nell'oriente ellenistico, ma senza crisi ed invasioni barbariche non è detto che esso sarebbe diventato la religione predominante.
Con un oriente così solido e potente niente persiani a dissanguare l'impero, il fronte sarebbe stato sui passi di montagna del Caucaso e del Paropamiso, e quello che fu per Roma il limes renano-danubiano per l'impero seleucide sarebbe l'Indo. Forse sarebbe diventato uno dei più grandi imperi buddhisti della storia. In una situazione simile niente islam, niente crociate, forse la russia invece che slava sarebbe stata germanico-scandinavaa ed avrebbe formato una barriera ancora più solida alle migrazioni turco-mongole, forse, occupate le rotte orientali dall'impero seleucide, nelle americhe oggi si parlerebbe latino.



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Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων.





"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

"La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
Per spalancare la murata porta d'Oro;
E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
Cercherò riposo sui miei antichi confini."

"Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”