00 06/06/2010 18:38
Non si aspettavano l'attacco principalmente perché stando alle loro informazioni i crociati erano diretti in palestina, ricordo che la decisione di fare rotta su Costantinopoli venne presa in mare dopo il sacco di Zara, non era pianificata, quindi nessuno sulla terraferma poteva esserne al corrente, al massimo avrebbero pensato che come spesso accadeva avrebbero fatto scalo a Costantinopoli per i rifornimenti ed i convenevoli di rito.

Si, si stima una forza di circa 12.000 soldati per parte, ma come ho detto a Costantinopoli erano quasi tutti cittadini armati, mentre i crociati erano tutti più o meno dei professionisti. Sicuramente se gli eserciti regolari bizantini fossero stati al corrente i crociati non ci avrebbero pensato nemmeno a sbarcare, si sarebbero trovati di fronte ad un'armata romèa almeno 5 volte più numerosa di loro ad aspettarli sulla spiaggia.

Non sarebbe stato fattibile perché non avevano la possibilità di arrivare fino a Venezia, avrebbero dovuto passare attraverso la Serbia, a loro tradizionalmente ostile, ed all'Ungheria (che all'epoca possedeva già la costa dalmata), impossibile insomma senza rischiare. No, probabilmente Venezia sarebbe rimasta impunita.



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Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων.





"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

"La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
Per spalancare la murata porta d'Oro;
E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
Cercherò riposo sui miei antichi confini."

"Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”