00 06/06/2010 16:12
La colpa più grande è comunque da imputare alla classe politica, stando alle fonti i bizantini avevano sulla terra una superiorità numerica, non sfruttata perchè nessuno voleva rischiare (una sconfitta anche piccola poteva avere un risvolto negativo a livello politico), quando i crociati entrarono in città questa era già stata quasi sgomberata da un esercito più forte di loro e dai notabili,quindi non si volle difendere la città , tutti i notabili cercarono di scaricare la responsabilità su altri, un pò come fanno oggi i nostri politici davanti i problemi, ci si limita a scaricare la responsabilità ed a non risolvere il problema.

Se la caduta non fosse avenuta si sarebbe potuto realizzare questo scenario, nei succesivi 60 anni i normanni non sarebbero stati un problema , quindi ci si sarebbe occupati principalmente di bulgari e turchi, , i turchi vissero un secolo di decadenza, sconfitti in modo grave sia dalla georgia che dalla piccola nicea, con un impero ricco e potente come quello comneno non sarebbero sopravvisuti a lungo, i bulgari divennero molto forti dopo che sconfissero l' impero latino, che a quel punto aveva poche forze, contro un impero come quello di isacco anche loro sarebbero caduti , anche se erano più forti dei turchi, quindi probabilmente l' impero avrebbe riconquistato l' anatolia e probabilmente antiochia, e forse dopo ciò avrebbe puntato su aleppo, emesa e il nord della mesopotamia, non avrebbe tentato di riconquistare la palestina (era più conveniente lasciarla ai crociati) ed un eventuale riconquista dell egitto sarebbe avvenuta solo in comcomitanza con una crociata, in occidente invece è probabile che sarebbero intervenuto contro gli angiò e forse sarebbe potuto rientrare in italia.




"Quando ti senti eccezionalmente lucido, entusiasta, forte, quando ti senti in cima al mondo, capace di spostare le montagne, connesso al tuo sogno, all ' ideale, allora sai che hai il sole in tasca" S.B.