00 06/06/2010 14:01
Come sarebbe cambiata la Storia..a me piace molto l'ipotesi ideata dal sempre straordinario Nicola Zotti:
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per le altre tue domande:

Teoricamente le forze di terra si equivalevano in termini numerici, anche se obiettivamente gli unici sodati professionisti disponibili in quel momento a Costantinopoli erano quelli della Guardia Variaga. Su questo aspetto vanno dette due cose, i crociati non avevano alcuna possibilità di vincere attaccando le mura teodosiane, ma il grosso delle loro truppe sostava comunque alle loro porte, distraendo così una significativa quota di difensori, secondariamente vorrei sottolineare il fatto che c'erano molti meno difensori a Costantinopoli nel 1453, eppure riuscirono a tenere a bada l'immenso esercito ottomano per quasi 2 mesi.
La differenza in questo caso la fece la flotta veneziana, che di 10 volte superiore numericamente rispetto a quella romèa non si limitò a bloccarne i porti, bensì usarono le navi come torri d'assedio, costruendo piattaforme sulle cime degli alberi dai quali assaltare le torri delle mura marittime, meno imponenti di quelle di terra e meno difese visto che la maggioranza delle truppe romèe era posta sulle mura teodosiane a vegliare sul grosso dell'esercito crociato.
Alessio V Doukas era un buon Basileus ed un valido comandante, ma aveva preso il trono con la forza ad assedio già cominciato, e tutto quello che fece per quanto intelligente e valido, era troppo tardi.
Se dovessimo dare una colpa a qualcuno, la dovremmo dare al pessimo Alessio III Angelo, usurpatore del trono di Isacco II Angelo, il cui regno fu segnato da sconfitte e dissesti finanziari e che fuggì con il tesoro imperiale alla notizia dell'arrivo dei crociati, ed allo sciocco Alessio IV Angelo, figlio di Isacco II, che chiamò i crociati per abbattere l'usurpatore e prendersi il trono del padre, promettendo mari e monti ma senza avere in realtà il becco d'un quattrino...e quando i crociati reclamarono quanto promesso...

Il discorso della flotta...forse avrebbero solamente sprecato navi, la superiorità veneziana era di 10 a 1 ed anche con l'esercito a terra non era un problema, se avessero potuto intervenire il momento propizio sarebbe stato quando i crociati utilizzarono le navi per assediare le mura marittime. E probabilmente in quel frangente erano pure sprovvisti di fuoco greco, visto che nessuna fonte ne parla, e sarebbe stato l'unico modo per respingere l'assalto alle mura e vincere di fatto l'assedio.
[Modificato da Xostantinou 06/06/2010 14:02]



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Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων.





"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

"La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
Per spalancare la murata porta d'Oro;
E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
Cercherò riposo sui miei antichi confini."

"Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”