00 01/06/2010 14:04
allora...qua i nemici aumentano...

l'Ungheria non fu mai formalmente alleata, ma diciamo che avevano dei nemici in comune e cercarono di darsi il minor fastidio reciproco possibile.
I Rus' cercarono parecchie volte di assediare (fallendo) Costantinopoli fino a quando con la conversione di Vladimir I di Kiev e di tutto il suo popolo, ed il suo matrimonio con la principessa Anna Porfirogenita, sorella del Basileus Basilio II Bulgaroctono, diventarono fidi alleati (e da qui nacque la guardia dei 6000 Variaghi). A nord-est all'inizio validi alleati furono i Peceneghi, fino a quando non iniziarono un rapporto altalenante con la Rus', trovandosi all'inizio anche alleati di Kiev contro Costantinopoli. Il legame tra la Rus' e l'Impero con Vladimir I mutò la situazione ed i Peceneghi si ritrovarono contro le due potenze ora alleate, che li annientarono.
Altro valido alleato di Costantinopoli fu il Khanato dei Cazari, situato tra il Caucaso ed il Dniepr, questi furono molto utili a Costantinopoli per la possibilità di tenere a bada Bulgari e Russi (potendo colpirli alle spalle nel caso avessero attaccato l'Impero) e per la possibilità di aprire un secondo fronte sul caucaso prima contro i Sassanidi, poi contro gli arabi ed infine contro i turchi Selgiuchidi.
Di minor rilevanza è il fatto che a differenza di Antiochia ed Edessa, con il Regno crociato di Gerusalemme ebbero sempre dei rapporti discreti.

Per il resto si può elencare praticamente solo nemici, bulgari, serbi, normanni, veneziani, sacro romano impero, arabi, selgiuchidi...



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Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων.





"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

"La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
Per spalancare la murata porta d'Oro;
E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
Cercherò riposo sui miei antichi confini."

"Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”