00 18/05/2010 17:49
Sinceramente vista la situazione penso che per il Sultanato di Granada le campane avessero suonato inevitabilmente a requiem, anche se fosse morto Ferdinando d'Aragona l'energica Isabella avrebbe continuato con ancor maggiore ferocia l'assedio pur di sterminare fino all'ultimo uomo gli odiati rivali...anche con un duro colpo politico, militare e socioeconomico come la morte di Ferdinando e il fallimento dell'assedio comunque il sultanato era avviato verso un'inevitabile destino anche perché obiettivamente stava messo molto peggio del neonato Regno di Spagna. Tanto più che non si rivedranno mai come nei secoli precedenti gli afflussi di eserciti berberi, come successe in passato, a respingere i colpi della reconquista.

Probabilmente, secondo la tua ipotesi, la Spagna avrebbe continuato a vivacchiare entro i suoi confini, in eterna lotta con l'atavico nemico sulla porta di casa, e forse Cristoforo Colombo avrebbe trovato accoglienza alla corte di Francia o di Inghilterra, con le conseguenze del caso...



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Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων.





"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

"La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
Per spalancare la murata porta d'Oro;
E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
Cercherò riposo sui miei antichi confini."

"Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”