00 25/04/2010 13:07
guardate, io credo che Fini perseguisse una strategia alternativa a Berlusconi e al PdL già da diverso tempo, perchè si è reso conto che Berlusconi non si farà mai da parte spontaneamente, è troppo pieno di sè stesso per farlo, e probabilmente sa che Silvio è finito, è stato ormai scaricato dalle lobby finanziaria e dai potentati internazionali, e lui si prepara a raccoglierene l'eredità on termini di voti. Se avesse solo voluto succedergli alla guida del Pdl, sarebbe rimasto buono a fare il presidente delle camera, al massimo cercando di differenziarsi da berlusconi da destra e non certo da sinistra, chi lo sosterrebbe oggi come leader del Pdl? pochissimi e lui questo lo sa bene, no il suo progetto è un altro, è un grande partito moderato assieme ai centristi Casini e Rutelli....ma questo lo può fare solo dopo che berlusconi sarà scomparso, o politicamente o fisicamente. Alcune sue critiche sono condivisibili, soprattutto sulle istituzioni e sul partito, anche se lui quando guidava An non è che fosse molto diverso, Berlusconi concepisce il partito come una cosa sua, come un'azienda di sua proprietà e quindi non tollera dissensi, c'è un'abisso culturale e politico fra lui e Fini su questo. E poi il Pdl è un partito che non è mai nato realmente, è solo un grande calderone dove c'è dentro di tutto, finito Berlusconi finisce anche il Pdl, anzi è già finito....un partito fondato sul personalismo muore di personalismi....pensate che a Modena il Pdl è diviso in tre fazioni, e sono tutti berlusconiani!!!