00 27/04/2010 00:35
Dal mio punto di vista con la mossa di qualche giorno fa Fini ha semplicemente posto la sua candidatura a successore di Berlusconi alla guida di un partito che da partito-azienda probabilmente intende trasformare in una forza si conservatrice ma laica e progressista in diretta contrapposizione alla linea retriva che sembra ormai essere la caratteristica dello stile berlusconiano.

Il disgusto ormai sempre piu' generalizzato verso la classe politica tradizionale sta cassando i partiti che da quella classe hanno sinora tratto gli uomini e le idee e l'avanzata di forze politiche "nuove" -in realta' vecchie di vent'anni e passa-, populisti e demagogiche, prive di respiro internazionale ed a volte persino nazionale lo dimostra. Vale per il partito-azienda berlusconiano dove l'esempio dell'illegalita' viene direttamente dai sommi gradi, vale anche di piu' per gli apparatcik,i burocrati e gli amici degli amici che gonfiano l'elefantiaco PD che ne hanno decretato l'impotenza politica.

Berlusconi non puo' tornare privato cittadino, il perche' lo sanno anche i sassi, e nemmeno vuol mollare il timone.Se il Fini, uomo notevole sotto moltissimi aspetti e soprattutto di grandissima scaltrezza politica, ha deciso per un passo del genere per me vuole solo significare una scelta a lungo termine. Silvio nonostante dica il contrario non vuole mollare proprio niente.