00 26/04/2010 18:19
Beh le dichiarazioni confuse e contraddittorie di Bersani, D'Alema, Veltroni, Franceschini, Prodi & C. in questi ultimi giorni hanno definito con chiarezza qual'è la vera identità del PD, ovvero un partito nato dalla fusione di varie correnti politiche non sulla base di un programma di governo condiviso ed a scelte politiche ben definite, ma solo sulla volontà di costituire una forza da contrapporre al PdL (se non ricordo male proprio Franceschini disse che "avevano fatto male a preoccuparsi per prima cosa di creare il partito e solo in seguito a concertare un programma comune"...poi c'erano le polemiche pro e contro "mega-coalizione alla Prodi" aggregandosi con cani e porci). E questo la dice lunga su quanto un partito nato su basi simili possa, per quanto possa pur avere dei validi propositi, avere qualche qualche possibilità di battere il blocco PdL-Lega e governare con unità ed efficacia.



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Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων.





"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

"La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
Per spalancare la murata porta d'Oro;
E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
Cercherò riposo sui miei antichi confini."

"Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”