00 28/02/2012 17:54
Re:
Giulio.1985, 28/02/2012 16.41:


è vero che L'Italia è un paese con un alto tasso di corruzzione ma penso che ci siano paesi ancora più corrotti o dove non chiamandosi corruzzione è più o meno lo stesso.

La corruzzione c'è sempre stata e ci sarà sempre....non voglio dire di non combatterla ma non dare la "macro" colpa di tutto poichè è secondo me accusarla di troppo..... Io sono più portato a pensare che ci siano degli interessi dietro sia Pro che Contro la TAV e che entrambi facciano propaganda tirando in ballo studi scientifici per dare credito alla decisione che più gli aggrada i loro interessi.




Quello è sicuro, così come è innegabile la strumentalizzazione di questi movimenti a scopo politico.

Il problema della corruzione cui mi riferivo è che dubitare di certe "commissioni" diventa un atto dovuto in un paese dove ogni giorno si "scoprono" nuovi casi di corruzione, quindi come fidarsi ciecamente di commissioni incaricate di fare le valutazioni? (e questo vale sia per i pro qualcosa che i contro qualcosa).
Preferisco piuttosto credere a specialisti "terzi" che intervengono motu proprio per dire la loro senza essere legati a movimenti politici e/o economici interessati al fatto in questione.



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Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων.





"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

"La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
Per spalancare la murata porta d'Oro;
E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
Cercherò riposo sui miei antichi confini."

"Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”