00 16/06/2010 09:18
Brasile 2 - 1 Nord Korea

Una gran bella partita, molto interessante, ho visto un Brasile tranquillo con una gran tecnica, certo i nordcoreani non sono il "brasile2", ma i verdeoro hanno lavorato egregiamente, passaggi precisi al centimetro e col contagiri, ottime geometrie di gioco, certo, hanno tirato poco in porta, ma non era affatto facile con una difesa blindata come quella nordcoreana,hanno giocato con goniometro e compasso (cosa che per l'italia non si è vista manco per sbaglio) rimanendo calmi e lucidi di fronte ad una corea del nord arroccata in difesa ma non come molte altre squadre europee, una squadra calma e concentrata per 90', pronta ad approfittare di ogni minimo sbaglio, senza timori reverenziali, non hanno mai mollato e smesso di crederci fino alla fine, una squadra conscia delle proprie possibilità tutt'altro che insulse come si vorrebbe far credere. Una delle partite più belle che abbia visto fin ora. Se si dovesse trovare davanti una di queste due squadre, l'italia perderebbe impietosamente.



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Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων.





"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

"La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
Per spalancare la murata porta d'Oro;
E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
Cercherò riposo sui miei antichi confini."

"Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”