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Allora, vediamo un po', mettiamo che Alessandro giunga in salute fino alla veneranda età di 80 anni e che il figlio Alessandro IV divenga il suo degno erede.

Dopo la morte di Efestione e la pausa invernale ad Ecbatana, Alessandro inizia a studiare i nuovi piani militari. Le prossime direttrici d'espansione sulle quali intende muoversi sono tre:

-l'esplorazione dell'Arabia
-l'annessione della Magna Grecia
-la conquista della "fenicia occidentale" lungo la costa africana

La priorità di Alessandro, nella primavera del 322, è l'Arabia.

La flotta di Nearco salpa dal porto di Hormusia mentre l'armata di Alessandro partendo da Alessandria Susiana scende lungo la costa.
Alessandro fonda la città di Alessandra Arabica sulla costa di fronte ad Hormusia, fondamentale nodo strategico che permette di chiudere il Golfo Persico come fosse un mare interno ed il breve tratto di mare che separa Hormusia da Alessandra Arabica permette il transito di mercanti ed eserciti tra la Persia e l'Arabia.
Alessandro entra nel paese di Magan, già satrapia Persiana, terra prospera, ricca di metalli preziosi, spezie e profumi.
Presso la città portuale di Muscat, fondamentale crocevia tra la via dell'India e la Persia, Alessandro viene accolto con gli onori dovuti all'Imperatore di Persia. Alessandro conferma alla città la stessa autonomia e gli stessi privilegi concessi dai sovrani Achemenidi, ed in cambio ottiene la sua sottomissione.
Gli abitanti di Muscat parlano ad Alessandro di un grande e potente regno più a sud, e di un'altro regno ancora dall'altra parte del mare, un misterioso regno che, dalle descrizioni, gli ricorda molto l'Egitto.
Nearco ed i geografi di corte elaborano una teoria secondo la quale l'Arabia non sia che una grande area desertica posta tra la Persia e l'Egitto, e che proseguendo verso sud-ovest lungo le sue coste ci si sarebbe dovuti imbattere in questa terra posta a meridione della Nubia e forse addirittura al Mar Rosso, cosa che permetterebbe di ricevere rifornimenti direttamente dalla satrapia egiziana.
Alessandro, affascinato, ordina una spedizione navale che, in caso di successo, rechi a Tolomeo l'ordine di marciare verso sud con le armate egiziane per ricongiungersi con Alessandro e conquistare questi ricchi paesi.

Nella primavera del 321 Alessandro ed il suo corpo di spedizione entrano in Yemen da nord-est, mentre alcune navi riescono a raggiungere il Sinai e da li a recapitare il messaggio di Alessandro a Tolomeo, che allestisce un poderoso corpo di spedizione ed una flotta armata.

continua.
[Modificato da Xostantinou 09/02/2011 17:07]



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Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων.





"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

"La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
Per spalancare la murata porta d'Oro;
E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
Cercherò riposo sui miei antichi confini."

"Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”