00 12/02/2010 10:53
Re:
GlaucopideSophia1, 11/02/2010 22.28:

Forse nulla, secondo diversi storici non esisteva in realtà un intento ecumenico in alessandro, è un invenzione posteriore alla sua morte, difatti prima di morire si stava applicando nella realizzazione di infrastuttrure per incremente il commercio e l' efficeza dello stato, anche se avesse deciso di fare ulteriori conquiste si sarebbe fermato alle colonie greche italiche , non sarebbe andato oltre, ciò non avrebbe impedito a roma di espandarsi, se guardiamo ad esempio l' impero selucide, molto più piccolo di quello di alessandro, ma organizzato allo stesso modo, sarebbe stato impossibile tenere insieme un impero tanto vasto per lungo tempo, l' italia si sarebbe resa molto velocemente indipendente, e dopo la grecia ed altri, queste situazioni si erano già viste con gli achemenidi, anzi forse senza la sua morte l' impero macedone sarebbe risultato più facile da vincere , poichè la divisione aveva creato diversi stati abbastanza piccoli e uniformi per essere ben amministrati e gestiti, mentre un grande impero del genere avrebbe finito per diventare " malato " molto presto con molte secessioni a cui bisogna aggiungere la pressione esterna della steppa, forse alla fine roma sarebbe giunta più a est o i parti più a ovest.



Concordo pienamente.
Riguardo la presunta campagna in Occidente non vi è nulla di certo, anzi sembrano appunto rielaborazioni più tarde. Invece si sà che stava certamente organizzando una campagna in Arabia, che si sarebbe dovuta concludere per terra e per mare, consolidando la parte meridionale dell'impero.
Sicuramente lo spirito ambizioso e d'esplorazione avrebbero spinto, poi, il macedone a eventuali imprese ad Occidente ma bisognerebbe tener conto dei problemi di stabilità interna come era già accaduto.
Il suo intento infatti era quello di fondere l'elemento greco-macedone con quello persiano e consolidare fortemente l'impero. Impresa non da poco che avrebbe richiesto tempo e certamente non favorito da altre guerre lontane.



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