Basileia Total War Italia Team

La trappola europea...Troppo tardi per fermarla?

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    _Tiberias_
    Post: 1.361
    Patrikios
    Μεγάς Λογοθέτης
    Πρωτοσέβαστος
    00 26/11/2009 17:37
    Ridendo e scherzando L'Italia e altri paesi non si sono resi conto di avere un cappio al collo che man mano si restringerà sempre di più...

    Piccolo dato prima della lettura: ormai il 50% della legislazione che viene licenziata del nostro parlamento è conseguenza di direttive europee...

    www.ilgiornale.it/esteri/due_signor_nessuno_creare_superstato/26-11-2009/articolo-id=401891-page=0-co...
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    «I resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo risalgono in disordine e senza speranza le valli che avevano disceso con orgogliosa sicurezza.» D. Siciliani

    «Il cielo stellato sopra di me la legge morale in me.» I. Kant

    "Un esercito non può dare di più di quanto non gli sappia chiedere e offrire il suo paese." Generale Luigi Caligaris
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    Xostantinou
    Post: 5.967
    Patrikios
    Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων
    Βασιλεύς Πορφυρογέννητος Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
    00 26/11/2009 18:17
    da un lato è anche giusto se si vuol procedere alla realizzazione di un macrostato di nome Europa, ma dall'altro sembra che questo progetto pur di nascere sia disposto a sacrificare sull'altare dell'unità qualsiasi cosa pur di accontentare tutti...e di solito l'italia è una di quei paesi che china il capo e non uno di quelli che si impunta.
    Il problema dell'Europa è un po' quello della storia d'italia, s vuol creare uno stato unitario al di sopra di entità con storie totalmente diverse tra loro e si pretende di amalgamarle sotto un pugno di concetti astratti sacrificando millenni di storia e di peculiarità, e questo è un errore madornale perché la forza di ogni paese europeo sta nella storia peculiare di ogni singolo ciottolo, di ogni singolo mattone, delle borgate, delle città, delle regioni e delle culture che la compongono, non in un fantomatico stato sovranazionale.



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    Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
    Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
    Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων.





    "Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
    So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
    Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

    "Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
    Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

    "La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

    "Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
    E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
    Per spalancare la murata porta d'Oro;
    E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
    Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
    Cercherò riposo sui miei antichi confini."

    "Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”