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Lightning Returns: Final Fantasy XIII

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    GlaucopideSophia1
    Post: 3.397
    Patrikios
    Δεσπότης Σεβαστοκράτωρ μέγας δομέστικος
    Kαῖσαρ Nωβελίσσιμος
    00 26/02/2014 23:01
    Ho appena terminato il gioco.

    Per chi non lo sapesse, lighting returns è il terzo e ultimo gioco di FF XIII, che porta a termine la storia.

    Per potervi spiegare bene come funziona il gioco, è necessario fare un piccolo resoconto delle avventure precedenti, direttamente dalla square enix ;)



    Piaciuto ? ora torniamo a noi.

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    TRAMA

    La storia inizia a 500 anni di distanza dagli evente di FF XIII-2, Lighting (Claire Farron) viene risvegliata dal dio Bhunivelze per compiere una importante missione.
    Il mondo è infatti invaso dal caos, e stà scomparendo a poco a poco, ormai mancano si e no 6 giorni alla sua completa distruzione, Bhunivelze ha quindi l'intenzione di costruirne uno nuovo, essendo però un demiurgo, non è in grado di trasportare le anime delle persone nel nuovo modo, ha quindi scelto lighting come "salvatrice" (in originale "liberatrice") delle anime di chi vive ancora nel vecchio mondo (a causa del caos le persone non invecchiano, ma non possono nemmeno avere figli, e comunque possono perire per malatia o morte violenta), in modo che le conduca in quello nuovo.
    Light dovrà quindi andare fra i vivi , risolvendo i loro problemi, e liberando le loro anime dal passato.
    Ogni volta che Light libererà un anima otterà del Eradia, energia grazie alla quale si potrà estendere la vita del mondo fino ad arrivare a 13 giorni (a quel punto Bhunivelze si risveglierà e creerà il nuovo mondo).
    Ad aiutarla in questo arduo compito ci sarà Hope, tornato per qualche oscuro motivo ragazzo, che le fornirà informazione dal arca, un luogo metafisico dove il tempo non scorre , in cui cresce l'albero Yggdrasil , che se alimentato da abbastanza Eradia potrà allungare la vita del mondo, questa però non sarà l'unica vecchia conoscienza di light che vedremo nel gioco.

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    MONDO

    Il mondo che vedremo è formato da delle isole, circondate dal mare del caos.
    Fin da quasi subito è possibile spostarsi liberamente da un isola al altra, o tramite il treno o con il teletrsporto, verso la fine del gioco le isole saranno inoltre collegate anche da ponti.
    Al loro interno quasi tutti gli spazi sono visitabili , tranne alcuni, che o si possono visitare solo in alcune ore del giorno o si sbloccano andando avanti con la storia.
    La prima isola che vedremo è Yusnaan, una città ricca e prospera, piena di divertimenti.
    La seconda isola è Luxerion, la città santa di Bhunivelze, un luogo decisamente povero, dov'è grande la disperazione, governato da un elite religiosa.
    la terza isola è le terre selvagge, è formata da una grande prateria, una foresta e dei territori montani.
    Infine ci sono le dune arse, un grande deserto ricco di rovine, dove è possibile serfare sulle dune.

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    GAMEPLAY

    La novità più grande che vedremo nel gioco è il tempo, si hanno infatti al massimo 13 giorni di 24 ore (che equivalgono più o meno a 72 nimuti reali) per completarlo.
    Ogni giorno inizia alla 6 di mattina e finisce alle 6 di mattina (quando hope ci teletrasporta forzatamente sul arca per donare l'Eradia raccolta al albero).
    In ogni isola ci sono specifiche missioni principali, slegate quindi le una dalle altre, il giocatore potrà quindi scegliere quali fare prima ,ma anche interomperle e riprenderle quando vuole.
    Saranno inoltre presenti molte missioni secondarie o complementari (65 in tutto), necessarie a prolungare la partita (quindi dovranno essere fatte in gran parte, è comunque impossibile farle tutte, al massimo si arriva a 64).
    In aggiunta ci saranno le bacheche dei desideri, in cui portando degli oggetti, principalmente vinti in battaglia, sarà possibile realizzare queste quest.
    Ogni missione portata a termine permetterà di guadagnare punti energia, magie e forza ( i vari colpi saranno invece vinti sconfiggendo i nemici).

    Per quanto riguarda le battaglie, ci saranno gli assetti (massimo tre).
    Ogni assetto scelto dal giocatore avrà una veste, una spada , uno scudo e due accessori.
    Sarà inoltre possibile assegnare ai 4 tasti del joypad 4 attacchi diversi a seconda del assetto (può trattarsi di un attacco fisico, magico, una maledizione , benedizione, una schivata o una parata).
    Ogni assetto avrà la sua barra atb che si ricaricherà in automatico quando il giocatore non la utilizza.
    Avremo inoltre a disposizione le tecniche, colpi speciali che consumano PE (per rigenerarli dovremo o battere i nemici o tornare al arca).
    Insomma , rispetto ai titoli precedenti la battaglia è molto più caotica (ma anche divertente).

    COMMENTO

    Il gioco di per se mi è piaciuto, sotto certi aspetti è molto meglio di FF del XIII (anche se FF XIII-2 è più bello), e mi ha tenuto occupato per più di 20 ore (negli ultimi 10 anni ben pochi giochi di questo tipo mi hanno intratenuto tanto), in conpenso però ci sono dei lati negativi.
    Primo la storia, non molto convincente se la si collega ai titoli precedenti, è ricca di clichè , ma soprattutto mal raccontata, secondo punto l'impossibilità di poter sviluppare il personaggio, terzo il tempo e i ritorni forzati sul arca, ti fanno fretta e interompono spesso le missioni, quarto le missioni principali parallere, la cornice è troppo labile, era necessaria una struttura più univoca.









    "Quando ti senti eccezionalmente lucido, entusiasta, forte, quando ti senti in cima al mondo, capace di spostare le montagne, connesso al tuo sogno, all ' ideale, allora sai che hai il sole in tasca" S.B.
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    andry18
    Post: 2.239
    Moirarchos
    00 27/02/2014 09:51
    io di final fantasy non so assolutamente nulla, cmq a lightning do un bel 10, quelli si square enix sono bravi a fare protagoniste gnocche [SM=g8238] [SM=x2742451]


    "Per una scodella d'acqua, rendi un pasto abbondante; per un saluto gentile, prostrati a terra con zelo; per un semplice soldo, ripaga con oro; se ti salvano la vita, non risparmiare la tua. Così parole e azione del saggio riverisci; per ogni piccolo servizio, dà un compenso dieci volte maggiore: chi è davvero nobile, conosce tutti come uno solo e rende con gioia bene per male" - Mahatma Gandhi

    "Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo." - Mahatma Gandhi

    "You may say I'm a dreamer, but I'm not the only one" - Imagine, John Lennon

    "ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka

    "Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
    L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
    Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
    Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci

    http://www.youtube.com/watch?v=_M3dpL4nj3Q
    https://www.youtube.com/watch?v=QcvjoWOwnn4
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    Xostantinou
    Post: 5.967
    Patrikios
    Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων
    Βασιλεύς Πορφυρογέννητος Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
    00 07/03/2014 17:30
    le protagoniste gnocche sono l'unico motivo per cui glauco è un fan della saga...



    ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
    Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
    Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
    Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων.





    "Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
    So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
    Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

    "Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
    Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

    "La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

    "Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
    E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
    Per spalancare la murata porta d'Oro;
    E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
    Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
    Cercherò riposo sui miei antichi confini."

    "Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”


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    andry18
    Post: 2.239
    Moirarchos
    00 07/03/2014 21:50
    a ben ragione direi [SM=g8920]


    "Per una scodella d'acqua, rendi un pasto abbondante; per un saluto gentile, prostrati a terra con zelo; per un semplice soldo, ripaga con oro; se ti salvano la vita, non risparmiare la tua. Così parole e azione del saggio riverisci; per ogni piccolo servizio, dà un compenso dieci volte maggiore: chi è davvero nobile, conosce tutti come uno solo e rende con gioia bene per male" - Mahatma Gandhi

    "Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo." - Mahatma Gandhi

    "You may say I'm a dreamer, but I'm not the only one" - Imagine, John Lennon

    "ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka

    "Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
    L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
    Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
    Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci

    http://www.youtube.com/watch?v=_M3dpL4nj3Q
    https://www.youtube.com/watch?v=QcvjoWOwnn4