00 13/10/2013 22:19
Riprendiamo.

Per completare il discorso direi di passare alla carriera.
Un soldato semplice poteva teoricamente aspirare a diventare ufficiale, di solito al interno della medesima unità, le truppe limitanee erano reclutate in loco, per cui i cambi erano rari e spesso momentanei, dovuti a situazioni particolari, e sembra che anche fra i comitatenses fossero dovuti solo a necessita impellenti soprattutto per mantenere la forza numerica di certe unità a determinati standard (per i romani avere dei compagni fissi era importante, li conoscevi quindi eri in grado di addatarti bene in tutte le situazioni e ti fidavi di loro, tutte cose molto importanti in battaglia).
La cariera militare poteva avvenire per meriti in primo luogo , e se c'erano più aspiranti ad un ruolo con un medesimo curriculum allora si guardava l'anzianità.
In epoca giustinianea si poteva passare da soldato semplice a semissalis-circitor-biarchus-centenarius, a questo punti molti si fermavano (il centenarius era equivalente del più antico centurione), quelli che per le propie doti riuscivano a proseguire potevano aspirare a diventare ducentanarius-senator-primicerius-bikàrius-tribunus (che era a capo del tagma o bandon, unità composta da 200 a 400 uomini).
Per maurizio invece i gradi del tagma di cavalleria erano Stratiotes (soldato semplice) - Tetrarca - Pentarca - Decarca - Ecatontarca - Tribunus (o in alternativa Comes).
Quelli di fanteria erano invece Stratiotes - Tetrarca - Pentarca - Decarca - Lochàgos - Tribunus (o in alternativa Comes).
Da questo ricavamo che probabilmente in epoca giustinianea alcuni di dei gradi sono doppioni o collegati a situazioni particolari.
Era possibile però fare carriera anche di altro tipo, di rango intermedio, ad esempio il portatore d'insegna poteva diventare bandifer-bandiphoros-semaiaphoros), i suonatori di strumenti (molto importanti in battaglia) erano i toubàtor e boukinàtor (vengono citati anche i tympanarius, coiè un tamburello), e poi bisogna ricordare i draconarios e ornithòbor (aquilifero), erano anche presenti i mandatòres (porta ordini), i kantatòres (araldi), i kappan bastàzon (portatori di mantello), i uperètai o domestici (assistenti degli ufficiali), i più importanti di tutti erano però i armidoctor e i kampidouktor, cioè gli addestratori a cui spesso si assegnavano comandi tattici.
La cariera di tipo amministrativo poteva portare lo Stratiotes a diventare un optio-actuarius-adiutor-chartularius.


A questa carriera bisogna aggiungere che dopo 20 anni di servizio il soldato veniva sollevato dai compiti più pesanti e si godeva di benefici fiscali (di solito ci si arruolava a 15/16 anni se si era parenti di soldati e a 18 per tutti gli altri, per cui se a 40 non si aveva fatto ancora carriera , diciamo che venire messi in una sorta di pre-pensionamento precludeva qualsiasi avanzamento), a quanto pare dopo i 20 anni di servizio il soldato poteva ritirarsi in qualsiasi momento con un honesta missio, non riceveva però nessuna liquidazione, e soprattutto sul limes si era costretti spesso a congedi forzati, si trattava di soldati che ormai non erano più in grado di cambattere efficacemente, ma sfruttavano il fatto che la situazione fosse tranquilla e che non dovessero faticare troppo per continuare a percepire uno stipendio molto remunerativo per l'epoca, bisogna ricordare che i soldati si potevano sposare ,avere figli e propietà, i limitanei lavoravano principalmente nella loro zona di reclutamento (quindi vicino casa), alcuni erano a 3 giorni di marcia dalla famiglia , altri c'è l'avevano nella città in cui servivano, spesso aiutavano la famiglia nelle attività commerciali e agricole quando non erano in servizio (le licenze dette commeatus potevano variare tra i 30 giorni e i tre mesi, chiaramente la si dava a pochi uomini alla volta e solo entro i confini della provincia e mai in tempo di guerra, e solo se la loro casa non era nei pressi del limes ,ma comunque entro i confini provinciali).
Quando ci si congedava con onore si riceveva un attestato che garantiva i privilegi acquisiti chiamato epistola, testimonium o testimonialis.
Se si volevano maggiori privilegi si poteva ritirarsi a 24 anni e in quel caso si riceveva un emerita missio, se invece ci si doveva congedare per problemi fisici (malatie debilitanti o ferite subite in servizio) allora si riceveva un causaria missio, che dava privilegi analoghi al emerita.
I previligi fiscali prevedevano l'esenzione dal capitatio (una tassa pro capite) in caso di honesta, in caso di emerita l'esenzione veniva espansa anche alla moglie, inoltre c'era un esenzione totale su un terreno di propietà (chiaramente fino alla morte del soldato), secondo alcune fonti più antiche (V secolo), venivano anche donati 50 modi di semente e due buoi, non sappiamo però se in epoca giustinianea questa prassi era continuata, anche se l'esenzione totale ricorda un po i themi.

Tattica

A questo punto ci dobbiamo porre la classica domanda : ma come erano disposte le unità in battaglia ?

Partiamo dalla cavalleria.

Come già detto un tagma era composto dai 200 ai 400 uomini, schierati in colonne di 10 uomini per 5/10 file, in genere le unità normali avevano 8 file, i foederatoi 7 e gli optimati 5.
In prima fila c'erano i decarchi , nella seconda i pentarchi, nelle ultime due i tetrarchi, mentre nelle due colonne più esterne c'erano i ecatontarchi, tutti armati pesantemente, mentre al centro della formazione c'erano unità più leggere dotate d'arco ( il tribuno e il vessilifero erano in prima linea al centro, spesso un classico tagma era sui 300/310 uomini, quindi veniva diviso in tre, la parte centrale comandata direttamente dal tribuno, mentre le due ali erano sotto il controllo dei centenari, sempre in prima linea).
Chiaramente così tante file erano poco utili in battaglia, si trattava di formazioni utilizzate durante la marcia e in parata, in battaglia le file venivano suddivise in modo alternato in primi (di cui facevano parte i decarchi e tutte le file dispari) e secundi (guidata dai pentarchi e composta dalle file pari), in caso di scontro le file pari defluivano alla loro destra creando in questo modo colonne alternate di primi e secundi e dimezzando le file (quindi in realtà la prima fila era formata da decarchi e pentarchi , e solamente l'ultima da tetrarchi).
Le unità di cavalleria venivano poi suddivise in cursores, defensores, accerchiatori, fiancheggiatori, incursori e drunghi, tutti specializzati in particolari compiti.
In questo perido diventa misura standard schierare la cavalleria su due linee (la seconda oltre che fornire supporto da anche rincalzi alla prima), la distanza fra le due linee deve inoltre essere tale da far credere al nemico che la seconda non ci sia.
La formazione poteva essere in ordine aperto (araios perìpatos), in questo caso, fra un cavallo è l'altro ci dovevano essere 2 m lateralmente e 4,5 m davanti e dietro, quest' ordine veniva tenuto durante la marcia, gli inseguimenti e attacchi veloci, era l'unico che permetteva il galoppo, ma cariche del genere , con lancie tenute a due mani e scudo a tracolla, venivano utilizzate solo se il fronte nemico stava cedendo.
L' ordine chiuso (sphìxis) necessitava invece di 90 cm in larghezza fra un cavallo e l'altro , e 2,40 m fra le file, si poteva tenere l'andatura del trotto, utilizata per cariche lente , ma costanti , se la carica non portava la formazione nemica a disperdersi allora i cavalieri defluivano di lato.
Infine c'è l'ordine alternato , una formazione inregolare in cui le teste dei cavalli della seconda fila venivano allineate con le spalle di quelli in prima, mentre le teste delle file sucessive erano allineate ai fianchi di quelle antecedenti, in questo modo , pur essendo una formazione chiusa era possibile lanciarsi al galoppo.
in attacchi a sorpresa, imboscate , inseguimenti e azioni di sostegno veniva utilizzata il dromungos, in cui un capo squadrone guida una formazione di cavalleria priva di ordinamento.

Prendiamo a questo punto in esempio un esercito di 15000 cavalieri:
In prima linea (promachos) ci sono tre mere divise a loro volta in tre morai, le morai esterne erano formate da cursores, mentre quella centrale (che costituiva 2/3 della forza) da defensores.
Il meros centrale era guidato dal conmdante in seconda del esercito (hypostrategos), sul lato sinistro c'erano alcuni tagma di fiancheggiatori , sul destro c'erano accerchiatori (e dietro di loro alcuni drungi ben nascosti).
La seconda linea aveva 4 mere, divisi da anpi spazi (coperti da poche file di cavalieri , in modo da far credere al nemico che la linea fosse più ampia di quanto realmente era), lo strategos era al centro della seconda linea, seguito dal bagaglio (toùldon) con i cavalli di riserva e la retroguardia (notophylax).
Se l'esercito era numericamente inferiore (o 5000-7000 o meno di 5000), lo schieramento rimaneva lo stesso (la seconda linea ad esempio era formata da un solo mere, ma c'era).
Durante la preparazione della battaglia venivano mandati due tagma in avanscoperta , fino a 1,5/3 km dalla prima linea.
Durante questo periodo gli araldi perforrevano la linea dicendo :"fate silenzio! nessuno arretri, nessuno avanzi davanti allo stendardo!" e "avanza in linea con gli altri della tua fila! osseva lo stendardo, seguilo insieme agli altri della tua compagnia, soldato ! così agisce un soldato valoroso !" , " se abbandoni lo stendardo non potrai mai vincere ! soldato, conserva la posizione assegnata ! anche tu portainsegne, conserva la tua posizione !" e " sia che combatti, sia che insegui il nemico, sia che tu rimanga in linea, non caricare impetuosamente per non rompere lo schieramento !".
Al comando "largiter ambula" le unità muovevano in avanti in ordine aperto e iniziava la battaglia.
Contro nemici numerosi, ma deboli e indisciplinati spesso si faceva una carica frontale al trotto, contro nemici capaci con un fronte largo quanto il propio si impegnava il fronte nemico mentre gli accerchiatori colpivano il fianco destro e i drugi lo aggirava e facevano rapidi attacchi alle sue spalle, se il nemico andava in crisi si lanciava l'attaco frontale .
Se il fronte nemico era superiore , il centro lo attacava da solo , in questo modo il nemico lo cercava di avvolgere e le ali lasciate indietro potevano colpirlo sui finchi e da dietro.
Se invece il fronte nemico era più corto attacavano insieme fiancheggiatori, accerchiatori e drungi, mentre la prima linea ritardava il più possibile l'ingaggio.
L'ultima tattica era quella unna, in cui i cursore attacavani il nemico, e dopo un breve scontro si ritiravano, se il nemico abboccava e gli inseguiva, i cursores li portavano in luoghi disseminati di trappole e triboli, dove forze di fanteria ben nascoste colpivano con imboscate , oppure ad un certo punto i cursores si giravano e contrattacavano.


Prossimamente la fanteria....






"Quando ti senti eccezionalmente lucido, entusiasta, forte, quando ti senti in cima al mondo, capace di spostare le montagne, connesso al tuo sogno, all ' ideale, allora sai che hai il sole in tasca" S.B.