00 06/06/2012 13:04
grazie Glauco, ma penso che la cosa "peggiore" che facevano i romani era subentrare come propietari delle terre e dei Public goods (scusate l'inglesismo) e lo facevano costrigendo la popolazione a indebitarsi oltre ogni limite fino a vendersi come schiavi (nei primi periodi di conquista).

è vero che dopo anni l'economia si riprendeva ma cmq i cosiddetti romanizzati erano gli uomini che riuscivano a fare il salto della barricata e diventare romani in breve tempo, per non essere schiacciati da questo meccanismo....

Ho letto un libro chiamato "Re Veleno" che parla di Mitridate, la sua bigrafia, parte importante è il rapporto con Roma e spesso è spiegato che questi modus operandi degli speculatori dell'Urbe portavano al crollo delle provincie e al dissanguamento finanziario.

almeno, questa era l'epoca della Repubblica, prima dell'Impero, forse durante l'impero le cose erano diverse? Non conosco molto la vita delle provincie durante l'Impero e durante l'epoca tardoantica.
ho sentito che le provincie durante l'epoca imperiale erano divise in Senatoriali e Imperiali (le più turbolente o di confine insicuro).
Poi vi erano terrritori particolari come L'Egitto, che entrarono formalmente più avanti, in quanto, con la fondazione dell'Impero tale territorio strappato ai Tolomei era considerato propietà personale di Cesare Augusto, he lo aveva occupato.