insetti più inteligenti di quanto credessi

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onizuca
00martedì 14 settembre 2010 00:01
per chi non lo sapesse ancora sono un neofita, 3\4 degli insetti che allevo sono prelevati in natura nei dintorni di casa mia.
con diversi soggetti ho verificato che i primi giorni di cattività reagiscono spaventandosi alla mia presenza e al mio intervento sella loro teca, ma dopo pochi giorni sembrano riconoscermi e non fare più tanto caso alla mia presenza o alla mia attività nel loro territorio. addirittura con le mantidi religiose all'inizio dovevo stare attento a non muovermi bruscamente altrimenti si allarmavano e scattavano per scappare al riparo, adesso le prendo in mano e le inbocco e non danno segno di timore, si muovono con calma anche se sollecitate e se mi agito davanti a loro non fanno una piega, spesso non mi guardano nemmeno più (mentre all'inizio mi fissavano costantemente).
anche con 2 specie di grilli diversi ho notato la stessa cosa, all'inizio non potevo aprire la scatola che saltavano ovunque come se arrivasse un predatore, adesso mentre gli cambio il cibo capita addirittura che continuino a cantare e devo spostarli io dal piattino altrimenti manco scendono mentre lo tolgo.
potrei citare altri esempi ma mi sembra di essermi dilungato già abbastanza, concludendo mi viene da pensare che alcuni insetti abbiano la capacità di imparare a conoscere e riconoscere altre creature, identificandole e imparando a non temerle in funzione di esperienze positive passate. non credevo fossero capaci di tale sensibilità, implica un livello di inteligenza diversa da comportamenti istintivi (come quelli di insetti sociali) che mi ha piacevolmente stupito.
spero vi sia interessata questa riflessione. non fatvi problemi a criticare, avrei piacere a sapere cosa ne pensate in merito.
fabbbio89
00martedì 14 settembre 2010 00:51
...da dimostrare non è cosa facile, alcuni loro "atteggiamenti" potrebbero non essere così facili da interpretare, potrebbero essere solo impressioni... e l'uomo tende sempre ad antropomorfizzare tutto ciò che lo circonda...per cui...

In linea teorica, penso che siamo tutti d'accordo che gli animali sono in grado di acquisire informazioni dalle esperienze, perciò si è possibile che abbiamo capito che non sei una minaccia per loro...
Per uccelli, sauri, mammiferi e comunque animali di una certa taglia è più facile da "dimostrare" un rapporto diretto con un essere umano, mentre quando si tratta di insetti o artropodi di piccole dimensioni non so quanto questi possano recepire la complessità di un animale ben più grande di loro... [SM=x1221920] ...hai mai fatto il giochino del dito-verme ad una mantide? Tanto per dare l'idea... ma N.B.: ...le mie sono solo congetture...
onizuca
00martedì 14 settembre 2010 01:02
fai bene a farle, mi fa paicere.
per quanto riguarda provare a farmi attaccare il dito, si ho provato (fin dal primo giorno) con le mie 4 mantidi religiose e 2 dal gabon (specie sconosciuta a me) ma solo una volta una africana mi ha attaccato, per il resto si limitano a guardare, ma e proipio in queste cose che lo noto, adesempio adesso mi guardano molto meno spesso il dito quando ci provo. la cosa che mi ha fatto pensare a questo sono stati i grilli, si sono davvero calmati e gli ultimi 15 nel giro di 3 giorni, il fatto che continuino a cantare anche se metto le mani nella loro scatola di certo non succedeva all'inizio.
(se ci sei a entomodena ti spiego a parole che faccio prima XD grazie dell'intervento)
lukanap
00martedì 14 settembre 2010 01:15
MMMM...non so!! io credo che gli insetti non siano in grado di riconoscere il loro allevatore...soprattutto perchè non sono in grado di assimilare le informazioni ed i ricordi che costruiscono una loro "esperienza"e quindi memoria...perchè a quel punto se hanno imparato a riconoscerti vuol dire che hanno imparato a riconoscere il tuo viso o il tuo odore e soprattutto saperlo distinguere da tanti altri visi e la vedo molto difficile...io penso che il loro sistema nervoso è più adatto a raccogliere informazioni esterne al momento!! visto che comunque hanno un sistema nervoso concentrato per lo più sulll'ottimizzazione di sensi come tatto e vista ed hanno una copleta percezione di ciò che accade intorno a loro prorpio perche hanno degli organi di senso sensibilissimi e sviluppatissimi , ma non credo che immagazzinino informazioni per creare un esperienza che è quella che ti serve a riconoscere un qualcosa o un qualcuno..in poche parole credo che vivino al momento!!
Probabilmente i primi gorni la tua mantide non si era ancora ambientata in quell'ambiente cosa che poi man mano supera ed' è quindi più tranquilla...sottolineo credo!!!
onizuca
00martedì 14 settembre 2010 01:22
anche io sono titubante sul credere che possa registrare ricordi, e è probabile che sia dovuto solo ad un adattamento iniziale.

(io ho notato che non si spaventano più dell'uomo in generale, anche della mia ragazza,dei miei genitori o amici occasionali non solo di me......sono solo impressioni ....)

(kaka222)
00martedì 14 settembre 2010 09:05
Re:
onizuca, 14/09/2010 0.01:


...con diversi soggetti ho verificato che i primi giorni di cattività reagiscono spaventandosi alla mia presenza e al mio intervento sella loro teca, ma dopo pochi giorni sembrano riconoscermi e non fare più tanto caso alla mia presenza o alla mia attività nel loro territorio...



Secondo me occorrono ben altre conoscenze per tirare queste conclusioni...

Con le dovute proporzioni, il tuo post mi ricorda quello di un tizio che allevando camaleonti sosteneva che ormai lo riconoscessero e amassero essere maneggiati e, cito testualmente, "farsi fare i grattini"... solo perchè lui identificava le reazioni del camaleonte come "messaggi" di approvazione, quando in realtà denotavano sintomi di stress e intolleranza...

Io come te mi limito ad osservare gli animali che ho in casa,mi informo il più possibile,acquisisco nozioni da altri appassionati,insomma cerco di tenerli al meglio,ma non penso di avere gli strumenti necessari per interpretare a livello scientifico molti dei loro comportamenti...

Poi se ci piace pensare che la nostra mantide o il nostro coleottero siano dei surrogati di Fido e co. allora è un altro discorso...
Spero che degli studi in merito ci svelino la realtà...


Rivas93
00martedì 14 settembre 2010 11:49
Mi sono ricordato di aver letto qualcosa a proposito di esperimenti sulle Drosophila... Dopo una rapida ricerca in rete ho trovato questo articolo che spiega in sintesi che le Drosophila possiedono memoria a lungo e breve termine e che sono influenzate dalla presenza di determinati geni...
Mi sono ricordato anche di un altro esperimento, molto meno scentifico, che mi sembra vedesse come protagonista una vespa Sphecidae (un ringraziamento a Wikipedia per la corretta identificazione [SM=x1221916] ).
Se si circondava il nido di un esemplare con dei sassi e dopo qualche giorno si spostava questo cerchio poco distante, la vespa si dirigeva nel cerchio e non nel nido...
onizuca
00martedì 14 settembre 2010 13:05
l'articolo sulle drosofile è davvero interessante, allora sebra propio che abbiano una memoria.
(allora ho una speranza di ammaestrare le mantidi e e fare un bello spettacolino [SM=g27988] ) scherzi a parte, io sono piacevolmente sorpreso da questo fatto.
Pompislovo
00martedì 14 settembre 2010 13:49
credo che per gli insetti prelevati in cattività si possa semplicemente parlare di stress che,dopo poco tempo,gli porta a modificare il proprio comportamento..mentre non credo sia una cosa fattibile nemmeno per gli insetti in cattività..
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