Rapporto Orso 2007

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Sittlieb
00giovedì 7 febbraio 2008 19:43
Ieri ghiotta conferenza in quel del Museo di Scienze Naturali di Trento [SM=g27811] !
Serata divisa in due interventi: il primo, condotto da Claudio Groff del Servizio Foreste e Fauna del PAT, era incentrato perlopiù sui numeri (quanti orsi abbiamo, età, spostamenti, danni ecc..) ; il secondo, a cura del dott. Zibordi (che fra l'altro al "Corso base per il Riconoscimento della Fauna Alpina" ci aveva fatto da ottimo insegnante!), illustrava le attività di monitoroggo/divulgazione sull'orso condotte dal Parco Naturale Adamello e Brenta.


[SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811]

www.orso.provincia.tn.it/binary/pat_orso/rapporto_orso/testo_final_web.120213...

ecco il pdf sul rapporto!
Sittlieb
00giovedì 7 febbraio 2008 19:48
Da L'Adige del 07/02/2008

"CAUSATI DA JURKA LA META' DEI DANNI
L'anno scorso liquidati quasi 30.000 euro

ANDREA TOMASI

Jurka, l'orsa catturata lo scorso giugno e ora rinchiusa nel recinto di San Romedio, era il «nemico numero uno» di allevatori, pastori e apicoltori. È quanto emerge dal rapporto 2007 sull'orso in Trentino, curato dal Servizio foreste e fauna della Provincia. L'esemplare femmina (11 anni di età) - si legge nella relazione - è ritenuto responsabile del 50 per cento dei danni registrati negli ultimi due anni. Nel corso del 2007 sono state registrate, in totale, 99 denunce per danni a cose e bestiame e 84 istanze di indennizzo. Solo 2 richieste sono state respinte. Complessivamente per gli indennizzi la Provincia ha liquidato 29.253 euro per rimborsi. Come detto, il trend è in calo. Nel 2006 si era infatti superata la soglia dei 35.000 euro (il picco degli ultimi 18 anni), mentre nel 2005 si era quasi arrivati a 30.000. I tecnici della Provincia sottolineano che, indipendentemente dal progetto di reintroduzione dell'orso nei boschi trentini, i danni provocati vengono risarciti al cento per cento. Accade dal 1976. Inoltre «è possibile acquisire strutture di prevenzione (perlopiù si tratta di recinzioni elettrificate) con finanziamenti che coprono fino al 90 per cento dei costi, o attraverso il sistema del comodato gratuito». In più occasioni nello studio si fa notare che Jurka è da sempre considerata l'orsa più problematica. Attualmente è in letargo o, per usare l'espressione utilizzata dagli esperti, «in stasi». Quando tornerà ad uno stato di costante veglia, sarà trasferita in località Casteller, a Trento Sud. Il "trasloco" si terrà in aprile. Il Servizio foreste e fauna ha realizzato un nuovo recinto, in grado di ospitare fino a tre esemplari: «Si tratta di un terreno di proprietà pubblica: una superficie di circa 8000 metri quadrati. Vi sono state collocate anche tre tane, ognuna delle quali di circa dieci metri quadrati. «Le finalità di questa struttura (300.000 euro il costo, Ndr) sono rivolte da un lato alla gestione di soggetti definiti problematici e dall'altro alla cura di eventuali animali feriti (ad esempio a seguito di investimenti automobilistici) che dovessero necessitare di un periodo di convalescenza controllata. I lavori, iniziati a luglio, sono stati ultimati a fine novembre». Nel rapporto 2007 vengono riportati anche i dati degli interventi della squadra di provinciali: «Tra il 2005 e il 2007 sono state registrate 84 situazioni critiche sicuramente riconducibili a Jurka. In 36 occasioni è stata segnalata la presenza dell'animale in centro residenziale e, in almeno due casi, si è registrato il tentativo di entrare in abitazioni». Nello stesso periodo sono stati fatti 80 interventi della «squadra di emergenza». Otto sono stati gli interventi di dissuasione con proiettili di gomma. I tecnici ammettono però che «le azioni eseguite non hanno permesso in alcun modo di modificare il suo comportamento». Insomma - si fa capire, neanche tanto fra le righe - non c'era alternativa alla cattura del plantigrado. Una prigionia, quella di Jurka, che aveva destato la curiosità di molti e le ire degli animalisti. La colpa del suo comportamento - era stato detto anche lo scorso anno - è da ricercare nel comportamento dell'uomo. L'orsa aveva la tendenza ad avvicinarsi troppo agli insediamenti umani (allevamenti, apicolture, ma anche case) perché qualcuno, in passato, aveva cercato di attirarla - forse con qualche bel pezzo di carne - allo scopo di fotografarla o comunque di osservarla da vicino. Intanto la Provincia si è attivata per modificare le attività di controllo e prevenzione: si è dotata di 4 cani «Laika della Russia europea» (due sono già in servizio); adeguatamente addestrati, dovrebbero essere di supporto alla squadra di emergenza."

***

Sempre nel recinto Non sarà mai liberata


Jurka non verrà mai liberata. Nessuna possibilità di appello per l'orsa che gli addetti della Provincia hanno collocato nel recinto di San Romedio. Lo ha detto ieri sera Claudio Groff (Servizio foreste e fauna della Provincia) che con Filippo Azibordi (Parco Adamello-Brenta) ha illustrato i dati e i progetti scientifici sui plantigradi che popolano il Trentino. Un tentativo di reintroduzione nell'ambiente naturale era stato fatto in Abruzzo con risultati pessimi: gli orsi, abituati ormai alla presenza umana, continuavano ad avvicinarsi alle zone abitate.
Sittlieb
00giovedì 7 febbraio 2008 19:48
Sempre Da L'Adige del 07/02/2008


ORSI VAGABONDI IN 6 FUORI DAL TRENTINO

Non stanno certo fermi i plantigradi. Ne sanno qualcosa i tecnici del Servizio foreste e fauna della Provincia. Nel corso del 2007 hanno fatto una serie di rilevamenti attraverso analisi genetiche del territorio e tecnologie satellitari. Sono stati 24 gli animali complessivamente rilevati. Si tratta di 10 maschi, 13 femmine e uno indeterminato. I più «mobili« sono stati i giovani esemplari: gli orsi si sono mossi in direzione nord, ovest e sud. Sono soprattutto i maschi a sentire il bisogno di girovagare, di andare fuori dal Trentino. «In particolare oltre i confini provinciali si è registrata con certezza la presenza di almeno sei animali, di 2 o 3 anni di età: JJ3 e MJ4 sono stati individuati in Svizzera, MJ5 e DG2 in Val d'Ultimo (provincia di Bolzano), JJ5 in Val Camonica (Brescia) e KJ2G2 sul Monte Baldo (Verona). Cinque di essi sono stati rilevati geneticamente in Trentino, perlopiù ad inizio primavera, mentre MJ4 è stato trovato sul territorio altoatesino e, nella seconda metà dell'anno, in Svizzera, nell'area dell'Engadina». Ad interessare i medici veterinari è la capacità riproduttiva degli animali presenti nei boschi del Trentino. I maschi maturi sono solo due. «E probabilmente - si legge nel rapporto della Provincia - non se ne avranno di nuovi, almeno per i prossimi due anni. I maschi più anziani studiati nel 2007 (esclusi Joze e Gasper) hanno solo tre anni. Si tratta di MJ4 e MJ5». Risulta che Joze si è riprodotto in cinque annate, mentre Gasper è stato attivo solo nelle ultime due. Il primo si è accoppiato otto volte con sei femmine diverse (per un totale di 17 cuccioli), il secondo sei volte con sei femmine diverse (9 i piccoli). «Daniza e MJ2 sono state le uniche femmine ad essersi accoppiate con tutti e due i maschi». Pare invece che, nel corso degli anni, Kirka, Jurka, Maja e Brenta fossero devote solo al mai domo Joze. Gasper si è invece accoppiato con KJ2, DJ1 e DJ3. Il progetto di reintroduzione della fauna selvatica nell'habitat trentino prevede che si tenga anche un registro di ogni singolo esemplare. «Due delle dieci femmine riprodottesi - si parla di Kirka e Maja - non sembrano essere più presenti. Una terza, Brenta, è morta. E, come detto, Jurka si trova in cattività». Il Servizio foreste e fauna monitora giornalmente lo stato di salute dell'animale, ma fra i compiti della Provincia c'è anche l'individuazione di forme di difesa delle abitazioni e dei greggi. Lo scorso anno l'ente pubblico, in accordo con l'Istituto nazionale per la fauna selvatica (Infs), ha sperimentato nuove forme di intervento. «Per la prima volta sono state fornite a pastori di Malga Valandro delle trombe acustiche, strumenti di dissuasione nei confronti dell'orso». Sono poi stati usati i cani per la protezione delle pecore. «In estate sono state fatte alcune prove con alcuni animali del Centro di coordinamento svizzero per i cani da protezione». Due le razze considerate ideali per la difesa delle greggi: il mastino abruzzese e il cane da montagna dei Pirenei. «Mentre i cani da conduzione riconoscono come loro padrone il pastore, quelli da protezione appartengono al gregge». La Provincia ha poi acquistato sei nuove recinzioni elettrificate, con potenza superiore: 2,5 joule, anziché i tradizionali 0,4 joule». A.Tom.

***

La teoria
All'appello mancano sette orsi. L'ipotesi più probabile è che siano stati uccisi
Vittime dei bracconieri


Il saldo della popolazione è attivo. I plantigradi, individuati dagli esperti del Servizio foreste e fauna della Provincia, sono 24. Gli esemplari registrati come assenti sono 12. Uno, si sa, è stato ucciso in Germania, quattro sono morti per cause naturali e sette risultano scomparsi. Sergio Merz, presidente della Lipu, ieri ha partecipato alla presentazione del rapporto 2007 dell'orso in Trentino. «Beh, direi che sette esemplari mancano all'appello. E siccome gli orsi non sono farfalle, direi che qui si tratta di atti di bracconaggio», ha fatto notare. Sulle sparizioni e soprattutto sulle ragioni delle sparizioni non ci sono dati su cui il Servizio foreste e fauna della Provincia può ragionare. La teoria della caccia di frodo, magari messa in atto per mano di qualcuno preoccupato della pericolosità degli animali selvatici, è comunque la più gettonata. Claudio Groff, del Servizio provinciale, è molto cauto. «Certo - commenta - tanta gente ha avuto molta paura delle incursioni di Jurka. Ci sono decine di testimonianze sulla presenza dell'orsa, prossima al trasferimento al Casteler, nei centri abitati». Insomma - fa capire - qualcuno potrebbe essersi mosso di propria iniziativa. Stando ai numeri mostrati dagli esperti, lei era la responsabile numero uno delle preoccupazioni dei residenti nelle zone di montagna. Nel 2006 il plantigrado batteva soprattutto la zona del Brenta Meridionale. Daniza invece ha fatto parlare di sè soprattutto gli abitanti di S.Antonio di Mavignola». «Io - dice Groff - penso che se solo, a suo tempo, la Provincia avesse avuto la possibilità di muoversi in autonomia - più velocemente, senza dovere aspettare il via libera da Roma - noi saremmo potuti intervenire prima. Avremmo potuto procedere alla cattura, evitando quel clima di tensione e di paura che si è andato creando giorno dopo giorno». Ci tiene a ribadire che la collocazione dell'orsa nel recinto del santuario di San Romedio era l'unica soluzione possibile. «Tanti pensano che Jurka sia stata messa in cattività solo perché provocava danni a cose e animali (da quando è stata catturata si è registrato un decremento dei danneggiamenti, da 140 a 80). In effetti è l'animale che ha causato più problemi, ma il motivo vero per cui si è presa la decisione di toglierla dal suo ambiente è che era diventata troppo pericolosa per l'uomo». Insomma si avvicinava troppo di frequente agli insediamenti umani ed aveva sviluppato una certa aggressività. Sull'argomento, nel mondo animalista, c'è diversità di opinioni.. Proprio ieri sera - nel corso della conferenza dedicata ai plantigradi inseriti in Trentino - Maddalena Di Tolla, presidente di Legambiente ha chiesto se si sta lavorando alla reintroduzione dell'orsa nel suo habitat. La risposta (vedi pagina a fianco) è stata negativa. A.Tom.
Sittlieb
00giovedì 7 febbraio 2008 19:52
Ricordo, come ha fatto ieri Groff, che Jurka non è stata imprigionata a causa dei danni economici che ha causato, ma per il fatto che era diventata troppo confidente con l'uomo entrando n° volte in centri abitati e c'era gente che se l'era ritrovata fuori dalla porta, sul pianerottolo delle scale.

( Con questo non voglio dire che sia stata giusta o meno la sua cattura, sto semplicemente riportando i fatti. )
planet bru
00giovedì 7 febbraio 2008 20:40
nn e' che magari un we organizziamo una bella spedizione per vedere di pigliare l orso ???
Sittlieb
00giovedì 7 febbraio 2008 20:48
Re:
planet bru, 07/02/2008 20.40:

nn e' che magari un we organizziamo una bella spedizione per vedere di pigliare l orso ???




In che senso? L'orso va lasciato in pace, se lo si becca ok, ma MAI andare a stanarlo o cercarlo appositamente [SM=x948575] . [SM=x948672]

roby4061
00giovedì 7 febbraio 2008 20:55
grazie per le notizie! [SM=x948575]
planet bru
00giovedì 7 febbraio 2008 21:29
Re: Re:
Sittlieb, 07/02/2008 20.48:




In che senso? L'orso va lasciato in pace, se lo si becca ok, ma MAI andare a stanarlo o cercarlo appositamente [SM=x948575] . [SM=x948672]





nono calma .. nn ci siamo capiti ..
tempo fa evo sentio che in un paesetto nn so dove l'orso compariva spesso ..
io pensavo di piazzarmi in una casa o addirittura su un tetto armato della mia fida pana

Sittlieb
00venerdì 8 febbraio 2008 08:06
Re: Re: Re:
planet bru, 07/02/2008 21.29:




nono calma .. nn ci siamo capiti ..
tempo fa evo sentio che in un paesetto nn so dove l'orso compariva spesso ..
io pensavo di piazzarmi in una casa o addirittura su un tetto armato della mia fida pana





[SM=g27811] Ah bhe ce ne sono diversi di questi paradisi [SM=g27829] [SM=g27832] !


planet bru
00venerdì 8 febbraio 2008 08:33
Re: Re: Re: Re:
Sittlieb, 2/8/2008 8:06 AM:




[SM=g27811] Ah bhe ce ne sono diversi di questi paradisi [SM=g27829] [SM=g27832] !






poi .. tra l'altro ... visto il puzzo che emano sicuramente mi prenderebbero per uno di loro [SM=x948592] [SM=x948592] [SM=x948592]
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