POLITICA

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vidamatik
00martedì 29 novembre 2005 12:04
come ben sapete la mia attenzione è focalizzata sulla politica della nostra regione..

voglio darvi uno spunto.
questa mattina sono rimasto decisamente stupito da quanto letto su la stampa:
"tav:la bresso chiama prodi. Deve venire in piemonte per dire che lui è favorevole".

ma stiamo scherzando????
ma che livelli ha rggiunto la politica?!?!
v rendete conto? la presidente della nostra regione chiama un candidato, nn ancora un presidente, per convicere i manifestanti e gli squatter che si sono uniti per far cessare la protesta.

beh..a me pare davvero un comportamento anomalo.
la prima cosa che mi passa per la mente è, ma questi menifestanti sono persone nn dotate di intelletto per cui dopo tutti sti mesi di casino basta che venga san prodi per riposrtare la pace nella vallata? sinceramente nn è quello che pensavo fino a stamattina e continuo a nn pensarlo, ma probabilmente è quello che crede la nostra cara mercedes.
e forse, sempre alla nostra cara mercedes sfugge il fatto che chi protesta nella val susa, squatter e simil terroristi aggiuntisi dopo esclusi, lo fa senza colore politico. la vallata è amministrata da giunte tanto di destra quanto i sinistra, anzi nella maggior parte dei casi da liste civiche consierando il fatto che si tratta di piccole realtà. quanto poco c'entra la "politica dei partiti" in questa vicenda lo dimostra anche il fatto che gli stessi sindacati nn hanno appoggiato gli scioperi..e questo dovrebbe dirla lunga.

ma torniamo a mercedes, viste queste premesse: che riultato spera che possa sortire un proi che viene in vallata a dire magari "ragazzi, dai basta, vi prego..ehm..lo sapete la tav è una graaaaaande opera, voluta dall'altooooooo, vi porterà ricchezza e prosperitààààà, cosa che questo governo nn ha fatto"...e bla bla...
beh se io fossi un valsusino tirerei un paio di pedate al buon mortadella. ma sinceramente ma farei la stessa cosa col berlusca.

e poi mi viene un altro dubbio, ma se la bresso chiama il capo prodi, è perchè è convinta di nn contare una cippa? mah...

$Capitano$
00martedì 29 novembre 2005 12:13
Fonta: corriere.it

Tafferugli attorno al cantiere della Tav
Bloccato l'accesso alla Val Cenischia.
L'europarlamentare di Rifondazione Comunista Agnoletto: «Preso a calci dagli agenti»


TORINO- Tensione e tafferugli attorno al cantiere della Tav. Le forze dell’ordine presidiano i terreni di Venaus in valle di Susa dove mercoledì è prevista l'apertura del cantiere per i sondaggi per la linea ad alta velocità Torino-Lione. L’ accesso alla Val Cenischia è bloccato ai non residenti. Sui terreni sono state portate le ruspe e sono cominciati i lavori per allestire il cantiere. Ma sul posto si sono radunati molti manifestanti «no Tav». La polizia, intanto, blocca l’accesso a Venaus dalla statale 24 del Moncenisio ma sono numerose le persone che a piedi cercano di raggiungere il comune valsusino utilizzando sentieri e strade sterrate.
AGNOLETTO: «SONO STATO PRESO A CALCI DALLA POLIZIA» - «Sono stato spinto dalla polizia, hanno cercato di colpirmi con un manganello. Sono finito a terra e mi hanno preso a calci, mentre insieme ad altri europarlamentari cercavo di mediare tra la popolazione e le forze dell'ordine». Il racconto è di Vittorio Agnoletto, europarlamentare di Rifondazione Comunista. «Stavamo discutendo in Località Passeggeri, vicino al bivio che porta a Venaus - spiega Agnoletto - dove le forze dell'ordine bloccano l'accesso. Chiedevamo che si facesse passare la gente, tenevamo le braccia alzate. All'improvviso la discussione è degenerata e mi sono ritrovato a terra».

29 novembre 2005


Riflessione.
Concordo con Vidam sulla questione Bresso-Prodi.
La protesta dovrebbe, e dico dovrebbe, essere apolitica.
Purtroppo non lo è.
Purtroppo non lo è perche' si va alla manifestazione anti TAV con le bandiere del Che, con le bandiere della CGIL.
Non si risolvono i problemi con gente come Agnoletto, il quale, come al solito, invece di farsi garante dei diritti dei cittadini, fa demogogia vergognosa contro le forze dell'ordine.
Se questi vanno al governo, come faranno?
Insulteranno i carabinieri tutti i giorni?
In Val di Susa bisognerebbe difendere i diritti dei cittadini.
Bisognerebbe parlare di problemi reali.
Purtroppo si finisce col manifestare contro il governo.
Con la conseguenza che le manifestazioni, a Roma, non se le fila + nessuno
vidamatik
00venerdì 2 dicembre 2005 09:56
beh fino ad oggi abbiamo taciuto, ma nn possiamo continuare.
è giusto che sul blog si parli anche della situazione chivassese.
faccio una piccola analisi ma poi vorrei che capitano si pronunciasse come diretto conoscitore dei fatti

da mercoledì chivasso è senza sindaco.

una notizia importante che ha coinvolto informaazione locale e non per un paio di giorni. stampa attenta a ciò che succedeva nel chivassese: stupiti molti che nn seguiono la politica chivassese, notizia nell'aria invece per gli addetti ai lavori.

fluttero, sindaco da due mandati lascia dopo che la sua maggioranza non era più in grado di portare avanti i lavori del consiglio.

un atto dovuto e che merita rispetto. il sindaco ha fatto a mio parere la scelta giusta. nn si è attaccato alla poltrona richiando di dover scendere a compromessi troppo pesanti, rischiando di suo, perchè ad oggi nn è ancora ufficiale la sua candidatura per le politiche 2006, anche se molte voci la danno quasi certa, oprattutto dopo queste dimissioni.

quale la goccia che ha fatto traboccare il vaso?
la richiesta di aprire un nuovo centro commerciale nell'area nord di chivasso. richiesta partita da un gruppo consiliare neonato (quindi non aveva ricevuto l'appoggio degli elettori, nodo per me centrale)che ad un suo rifiuto minacciava di far saltare la maggioranza. da qui la decisione del sindaco di mollare e nn scendere a ricatti.

sicuramente nn basta un supermercato a far saltare una giunta, soltanto l'epilogo e la scintilla scatenante. le dimissioni sono frutto di anni di incomprensioni in maggioranza, tra persone che, credo io, badavano più oltre che agli interessi personali o pubblici, alla propria visibilità e desiderio di distinguersi nella realtà chivassese. un peccato che gli è costato caro oggi.

ora chivasso tornerà alle urne nella prossima primavera. un plauso all'ex sindaco per la decisone presa ed un monito ai politici locali: se chi guida la città è una persona politicamente intelligente, non tirre troppo la corda che prima o poi si spezza!
$Capitano$
00venerdì 2 dicembre 2005 10:21
Si è andata pressappoco come esposto, da osservaotre attento qual'e', da Vidam.

Chivasso è senza Sindaco.
Questo è quello che importa.

Il perchè si sia arrivati a questa situazione è noto ed e' purtroppo frutto del modo di far politica in Italia, con le coalizioni, con i partiti al 25 % e con quelli al 3%: ogni tanto il 3% diventa decisivo.
Sbaglio, non ogni tanto. Sempre, purtroppo.

Il gioco si basa su continui compromessi, in gergo ogni qualvolta diventano di dominio pubblico si chiamano "rimpasti" e le coalizioni al governo vivono su questi benedetti compromessi.

Tengo lo sfogo di carattere generale e mi fermo qui.

Faccio solo un'ultima considerazione,ma non priva di importanza.
Il bello della politica a livello locale è che non si parla di TFR, non si parla di aborto.
Si parla di raccoglitori per l'immondizia, del marciapiede con ciene ripristinato, dell'isola pedonale che viene abbellita.

Chiunque puo' accorgersi di come un Comune lavori, da come si presenta, da come rende la vita ai propri cittadini.

Da 1997 a lunedi si è fatto molto, moltissimo e questo nessuno puo' metterlo in discussione.
Chi non ci crede venga una domenica pomeriggio a farsi un aperitivo in piazza e faccia un giro per il centro storico, guardi come sta sviluppandosi l'apparato stradale, osservi la pulizia..

Ma soprattutto si faccia raccontare da q.cuno come era questa cittadina fino a 10 anni fa.

Se poi si pensa che avere una poltrona da Consigliere Comunale significa comportarsi come gli Onorevoli(nel senso peggiore del termine!!) lasci stre, si faccia da parte

Se lui non ci pensa, saranno le persone con responsabilità a pensarci per lui.

Andando a casa.
A casa si, ma con la certezza e l'orgoglio, di entrare nell'ingresso, guardarsi allo specchio e compiacersi un po' per aver conservato intatto l'onore e la dignità

Il CApitano
vidamatik
00venerdì 2 dicembre 2005 10:44
giusto capitano!
due piccole note su quanto hai scritto.

verissimo, ci sono persone che fanno politica a amano la loro realtà governando la cosa pubblica nel senso più nobile del termine. dobbiamo essere consapevoli che queste persone esistono e anzi dobbiamo fare in modo che siano sempre di più, denigrando e soprattutto nn votando chi riteniamo si comporti in modo contrario. guai se nn fosse così.

se così nn fosse avremmo tutto il diritto di fare la rivoluzione, nn sarebbe accettabile.

seconda nota più chivassese.

nn vivendo a chivasso ho notato dall'esterno i cambiamenti della città che provo ad analizzare inserendoli in un contesto più ampio.

per capire come si è sviluppata una realtà e per provare a dare u giudizio è necessario compararla con le città vicine.
negli ultimi anni settimo e chivasso sono le città che più si sono trasformate. settimo veniva da una situazioone ancora peggiore, ma è riuscita lo stesso a fare passi in avanti importanti.
per realtà come san mauro, tutta la collina, volpiano, leinì, la città di chivasso è sempre stata vista come riferimento. mi è capitato più volte di sentire sindaci ed amministratori dire "..guardate che a chivasso si fa così...lo hanno già fatto a chivasso..così ci avviciniamo a chivasso" perchè questo? perchè c'era la convicnzione che chivasso fosse guidata in modo attento e moderno. guardate bene chje nn sto parlando di partiti, con la politica locale c'entrano ben poco. le soluzioni per smaltire i rifiuti in città, per aumentare la sicurezza, per sviluppare il commercio e per riparare i marciapiedi non te le danno nè prodi nè berlusconi, ma solo amministratori e funzionari comunali che si ingegnano con le poche risorse a disposzione per trovare la ricetta migliore. e chi fa di più e meglio si vede. le opposizioni criticheranno sempre perchè è questo il loro ruolo, guai se così nn fosse, ma la verità è un altra.
gli uomini contano.
chivasso ha avuto la fortuna di avere un bravo sindaco. e ne erano tutti consapevoli, chi era in dubbio da omani forse si ricrederà.
stesso discorso vale per settimo. c'era e c'è la consapevolezza di di avere una guida responsabile e preparata ed una maggioranza solida che ha trasformato la città. e a settimo c'è il centro sinistra mentre a chivasso il centro destra.

ultima nota: più volte mi è capitato di vedre le due aministrazioni su posizioni completamente simili. alcuni esempi? settimo e chivasso hanno la stessa posizione su ambiente (targhe alterne in primis), energia (realizzazione di centrali), viabilità (necessità di zone blu), commercio (via a nuovi centri ma con un freno e rilancio del centro) e sicurezza. figuratevi che a settimo hanno ingaggiato la polizia privata per fermare pure i graffitari, è il sindaco è ds!
questo testimonia come ogni città abbia necessità che devono essere risolte, e le decisioni da prendere sono praticamente obbligate.

andiamo oltre la logica ei partiti e guardiamo in faccia chi ci governa.
$Fresco$
00venerdì 2 dicembre 2005 13:37
Concordo in generale.

Noi siamo il contesto in cui viviamo (oltre a quello che mangiamo)

Fresco, conciso e preciso come un dito medio in fase di sorpasso
$Capitano$
00lunedì 5 dicembre 2005 09:24
Il 30 Novembre 2005, il Sindaco di Chivasso Andrea Fluttero, ha depositato le proprie dimissioni presso l’Ufficio protocollo del Comune di Chivasso.

Eletto il 30 Novembre del 1997, dopo otto anni esatti alla guida della nostra città, Andrea Fluttero conclude anticipatamente il proprio mandato.

Trascorsi i 20 giorni previsti dalla Legge, senza che le dimissioni vengano ritirate, il Segretario Comunale confermerà al Prefetto l’assenza della guida politico amministrativa della città.

A seguito di tale comunicazione, il Prefetto, nominerà un Commissario Governativo che durerà in carica fino all’elezione del prossimo Sindaco di Chivasso nel primo turno elettorale, previsto nel mese di maggio 2006.

Durante il periodo di commissariamento, l’attività amministrativa del Comune si limiterà alla gestione di quanto già avviato formalmente ed alla normale amministrazione.



Chivasso, 30 Novembre 2005


Servizio Informazione

www.comune.chivasso.to.it

$Capitano$
00lunedì 5 dicembre 2005 15:17

TORINO-LIONE OGGI 28 SINDACI VALSUSINI PRESENTANO UN ESPOSTO IN PROCURA CONTRO LA LIMITAZIONE DELLE LIBERTÀ COSTITUZIONALI

Lunardi attacca i No-Tav, insorge la valle

«Provocatori». La replica: «Continua ad insultarci». A sinistra lite tra il Pdci e i Verdi


Il ministro delle Infrastrutture
«Le contestazioni sono
strumentali dovute a una
cattiva informazione e
alimentate da pochi agitatori
che per interessi politici
sobillano la popolazione»
Litiga la val di Susa con il ministro Lunardi: «Ogni volta che quell’uomo parla non fa altro che insultarci...». Litigano i Verdi con i Comunisti italiani, dopo il viaggio nella libera repubblica dei No Tav, a Venaus, di Pecoraro Scanio: «Invece di criticarci invitino Diliberto in valle...». Luca Robotti, segretario regionale del Pdci aveva, infatti, puntato il dito contro la visita di Pecoraro Scanio, dicendo: «È molto comodo andare a fare i bagni di folla e poi disinteressarsi della ricerca di una mediazione che permetta di uscire dal muro contro muro tra Stato e manifestanti. Si è atteggiato da provocatore in campagna elettorale». Immediata la replica di Vanni Cappellato, segretario regionale dei Verdi: «Attendiamo la prossima mossa di Robotti e speriamo sia il silenzio...».
Nel settimo giorno di presidio permanente con due-tremila persone che si alternano per tutta la giornata attorno ai fuochi e davanti alle barricate erette sul confine del cantiere, c’è aria di tensione. E le parole del ministro delle Infrastrutture Pietro Lunardi infiammano gli animi: «Le contestazioni che si registrano in val di Susa sono strumentali, dovute a cattiva informazione e provocate da pochi agitatori che, per interessi politici sobillano la gente...». E subito è chiacchiera, polemica, proclama. Parla la gente che ormai è esasperata: «Venga lui a vivere qui, dopo lo scempio che faranno con quest’opera». Parlano i sindaci che oggi presentano in Procura un esposto contro la limitazione delle libertà costituzionali in Valle (sottoscritto da 28
Ferrentino l’uomo del dialogo
«Al posto di capire le ragioni
della gente non fa altro che
offendere cittadini e
amministratori Noi
rappresentiamo uno spaccato
trasversale ben lontano
dagli interessi di partito»
primi cittadini e dal presidente della Comunità montana bassa valle) e parla lui, Antonio Ferrentino, l’uomo del dialogo. Che quassù, e tra i sostenitori della lotta No Tav, (tanti e in tutta Italia a giudicare da email, lettere, contatti telefonici) è tenuto in considerazione più di un re: «Al posto di capire le ragioni della contestazione e della gente, non fa altro che offendere amministratori e cittadini». E ancora: «Noi rappresentiamo lo spaccato trasversale di tutta la realtà valsusina, altro che interessi di partito». E gli agitatori? «Non siamo noi».
E poi pesano ancora le parole del ministro Pisanu che, l’altro giorno, aveva parlato di infiltrazioni di elementi estremisti, di rischio Valsusa. E anche questo indigna le famiglie che portano cibo per chi passa le notti al presidio e legna per scaldarsi; fanno adirare gli uomini che hanno preso giorni di ferie per poter garantire la presenza accanto a quel cantiere, indigna la gente che offre il suo tempo per una causa che considerano vitale, per se stessi e per i loro figli. E i sindaci? Mauro Russo, di Chianocco non ha dubbi: «Ci sono stati tentativi di infiltrazione, ma abbiamo gli anticorpi per reagire a tutto questo. Siamo in grado di isolare e tenere lontani i facinorosi: qui non siamo a Genova. Anche l’area più movimentista deve rendersene conto...». Più o meno ciò che sostiene anche Nilo Durbiano, primo cittadino di Venaus, che ormai ha quasi dimenticato casa e famiglia e passa le giornate tra Municipio e presidio: «Le regole di chi viene a sostenere la nostra lotta sono quelle della gente della valle. Chi vuol far altro non è ben accetto: se ne vada e nessuno lo rimpiange...».
Ma, si domandano in tanti, fino a quando durerà questo controllo strettissimo da parte degli amministratori in fascia tricolore? «Fino a che non ci saranno azioni di forza, tentativi di portare avanti e aggravare la militarizzazione della valle» dice Ferrentino.
E proprio ieri questa morsa strettissima di vigilanza ha funzionato benissimo anche nell’azione organizzata contro i «check point» della zona di Venaus. Qualcuno cercava lo scontro. I sindaci hanno ottenuto che tutto si svolgesse senza tensioni: qualche coro, alcune dichiarazioni, poi il rientro alla base. Per un’altra notte all’aperto, sotto le tende, aspettando che accada qualcosa.
Intanto gli autonomi di Askatasuna continuano a lavorare fianco a fianco con la gente della valle. Ormai più nessuno li considera estranei, anche se talvolta sono loro i più movimentisti. «Ma le regole generali sono quelle decise come movimento di cittadini» dice Lele Rizzo, anima storica dei No Tav dell’Autonomia. Che aggiunge: «Noi usiamo la creatività e la perseveranza nell’azione. Certo, se è il caso, un domani potremmo anche usare la forza. Ma sempre in accordo con la gente di qui: le bombe e i volantini deliranti dei giorni scorsi non sono affare nostro».

05/12/05

lastampa.it
$Capitano$
00lunedì 5 dicembre 2005 15:19
UNA GIORNATA DI SOLE PER DAR LUCE AD UNA INIZIATIVA DI SPERANZA PER I BAMBINI DI KABUL

Torino accende le speranze di Kabul

Il Sindaco di Kabul: "Nella speranza che vi siano altre iniziative di questo tipo in futuro, ogni bambino di Kabul deve essere grato agli amici italiani e alla città di Torino".

www.lastampa.it/redazione/default.asp#
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